morte Milano

CICLISTA URBANA MORTA TRAVOLTA DA UN CAMION A MILANO IN VIALE CALDARA, AVEVA 28 ANNI

INCIDENTI STRADALI

Ciclista travolta da un camion in viale Caldara: muore donna di 28 anni

L’incidente in zona Porta Romana a Milano. La vittima aveva 28 anni. Inutile ogni tentativo di soccorso

Alessandro Rovellini, Alessandro Gemme 29 agosto 2023

Il camion sul luogo dell’incidente (foto Gemme/MilanoToday)
https://amp.milanotoday.it/cronaca/incidente-stradale/viale-caldara-camion-morta-donna.html

Una ciclista di 28 anni è stata colpita da un camion in viale Caldara (a pochi passi da Porta Romana, nei pressi dell’incrocio di largo Medaglie d’oro e dell’attraversamento pedonale). Il fatto è avvenuto intorno alle 10. La 28enne è deceduta. Secondo i primi riscontri, il tir e la ciclista viaggiavano nella medesima direzione lungo viale Caldara verso via Filippetti. La ciclista era davanti, con il traffico fermo. A una ventina di metri dal semaforo, per cause da accertare, la bicicletta è finita sotto le ruote dell’autocarro. Da quanto è trapelato sembra che, alla ripartenza del semaforo, il mezzo non si sia accorto della donna. Ma è tutto al vaglio. L’autista, 54 anni, si è subito fermato, era però troppo tardi. La giovane ha riportato traumi su tutto il corpo che le sono risultati fatali.

Il mezzo è di una ditta specializzata nei trasporti per scavi, demolizioni, movimento terra. Il cassone era vuoto, non è chiaro se il mezzo stesse andando a caricare del materiale o lo avesse appena scaricato.

Le sue condizioni erano gravissime, non c’è stato nulla da fare nonostante la rapidità dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica, insieme ai vigili del fuoco. La polizia locale sta effettuando i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro: l’incrocio ha molte telecamere di sorveglianza. Il camionista, sotto choc, è stato portato al Policlinico per accertamenti.

La strage dei morti in bici

È l’ennesimo incidente grave di questo tipo – con camion e bici – a Milano. A giugno una ciclista di 60 anni, Alfina D’Amato, è stata travolta e uccisa da un camion betoniera in piazza Francesco Durante, non lontano da piazzale Loreto. L’8 maggio, un lunedì, un incidente fotocopia aveva stroncato la vita di Li Tianjiao, investito da un mezzo pesante in via Comasina. Il 20 aprile a perdere la vita è stata la 39enne Cristina Scozia, mamma di una bimba di 6 anni: travolta e uccisa da una betoniera in via Francesco Sforza mentre andava in bici. Prima di lei, a febbraio, era toccato alla mamma 38enne Veronica Francesca D’Incà, investita da un mezzo pesante all’angolo tra Loreto e viale Brianza. Prima ancora, a novembre, a perdere la vita era stata Silvia Salvarani, trascinata da una betoniera – di nuovo – sui Bastioni di Porta Nuova. Anche lei era in bici.

Da ottobre l’obbligo di telecamere per i tir

Solo pochi giorni fa, il Comune ha ufficializzato l’obbligo di circolazione dei mezzi pesanti, a partire dal 1 ottobre, con strumenti per la rilevazione di ciclisti e pedoni (sensori e telecamere per l’angolo cieco). La decisione maturata dopo la morte di Valentina Caso, travolta da un autocarro, culmine di una serie di incidenti che hanno coinvolto furgoni e tir. Serie, purtroppo, oggi non ancora interrotta.

Fonte: Milano Today

Incidenti in bici a Milano, già 5 morti nel 2023: chi sono le vittime

29 ago 2023 – 13:35

https://tg24.sky.it/cronaca/2023/08/29/morti-incidenti-bici-milano

La 28enne travolta e uccisa martedì 29 agosto da un camion in zona Porta Romana allunga l’elenco dei ciclisti investiti da mezzi pesanti mentre circolavano in città, una strage silenziosa che allontana l’obiettivo dei decessi zero.

Non si ferma la scia di morti causate da incidenti in bicicletta a Milano. Questa mattina, 29 agosto, una donna di 28 anni è deceduta dopo essere stata colpita da un camion in viale Caldara, a pochi passi da Porta Romana. Nei primi otto mesi del 2023 sono 5 le vittime in bici in città. Ed è allarme sicurezza per chi si sposta con questo mezzo di trasporto.

29 AGOSTO – Secondo i primi riscontri, il tir e la ciclista 28enne viaggiavano nella medesima direzione lungo viale Caldara verso via Filippetti. A una ventina di metri dal semaforo, per cause da accertare, la bicicletta è finita sotto le ruote del camion.

22 GIUGNO – Nel secondo giorno d’estate, la 60enne Alfina D’Amato muore investita da una betoniera in piazza Durante, nella zona nord-est della città. Mentre svoltava a destra il camion ha colpito la donna in bici.

8 MAGGIO – Tianjiao Li, operaio di 55 anni di origini cinesi, viene ucciso da un tir in via Comasina. Ogni giorno percorreva in bici 7km da Cormano, dove risiedeva. Il ciclista è stato trascinato per alcune centinaia di metri prima che l’autoarticolato fermasse la sua corsa.

20 APRILE – Intorno a mezzogiorno Cristina Scozia, 39 anni, muore dopo essere stata travolta da una betoniera nella centralissima via Sforza, davanti alla biblioteca Sormani. La donna è stata urtata dal mezzo pesante che stava svoltando a destra verso Corso di Porta Vittoria.

1° FEBBRAIO – Nel primo pomeriggio Veronica Francesca d’Incà, 38 anni, perde la vita investita da un mezzo pesante in viale Brianza, a due passi da piazza Loreto (nella foto, la protesta dei milanesi che chiedono più sicurezza per i ciclisti).

Altri morti in bici – Fin qui il 2023, ma anche l’anno precedente si era chiuso con una scia di sangue. A novembre era morta, dopo un’agonia di due settimane, Silvia Salvarani: l’insegnante di yoga 66enne era stata travolta da una betoniera mentre pedalava sui Bastioni di Porta Nuova, all’incrocio con via Solferino. Sempre a novembre 2022 ha perso la vita Luca Marengoni, 14enne morto in via Tito Livio, travolto da un tram, mentre stava andando a scuola in bici

STRAGE SILENZIOSA – Secondo i dati Istat negli ultimi vent’anni le vittime annue su strada sono diminuite ma il numero resta alto e a rischiare di più sono pedoni e ciclisti. Nel 2021 hanno perso la vita 229 ciclisti, di cui 141 all’interno di contesti urbani

COSA FARE – Per contrastare la scia di morti su strada, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) sottolinea la necessità di adottare la strategia “Safety in numbers”, nata nel Regno Unito, che prevede un aumento delle bici circolanti in strada per diminuire gli incidenti

LO STOP A MILANO – Come deciso dalla giunta comunale a partire dal 1° ottobre a Milano scatterà lo stop alla circolazione dei mezzi pesanti, con peso superiore alle 3,5 tonnellate, privi di sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto.

Fonte: Sky TG24

FIAB al sit-in in Piazzale Loreto a Milano. Le soluzioni: città 30 e Safety in Numbers

https://fiabitalia.it/fiab-al-sit-in-in-piazzale-loreto-a-milano-le-soluzioni-citta-30-e-safety-in-numbers/

Seduti sull’asfalto, su quella strada che è di tutti, a cominciare da pedoni e ciclisti. Sono più di mille gli attivisti e le attiviste che si sono riuniti venerdì 4 febbraio in Piazzale Loreto a Milano per un sit-in pacifico a pochi giorni dalla morte di Veronica D’Incà, 38enne uccisa dal conducente di un mezzo pesante il primo febbraio. “Basta morti in strada” è la richiesta che si è sollevata per l’ennesima volta attorno a un argomento che, purtroppo, fatica a salire in cima all’agenda politica: la sicurezza stradale.

C’era anche FIAB a Milano con il consigliere nazionale Valerio Montieri per far sentire la voce di chi pedala tutti i giorni e non è più disposto a rinunciare al diritto a muoversi in bicicletta. Tra le soluzioni citiamo misure per favorire le città 30 e la strategia Safety in Numbers (più biciclette ci sono, meglio è per la sicurezza di tutti).

Le immagini di questo articolo sono state scattate dal fotografo Andrea Cherchi, che ringraziamo.

A fine gennaio FIAB è stata tra le realtà che hanno reso possibili le ciclabili umane in mezza Italia. In quel caso il messaggio rivolto alle amministrazioni e alle istituzioni mirava alla realizzazione di infrastrutture bike friendly al servizio del numero crescente di persone che potrebbero e vorrebbero pedalare per andare al lavoro e a scuola. Inoltre si è chiesto il rispetto di quegli spazi che spesso vengono utilizzati da auto e furgoni per il “parcheggio selvaggio”.

Il sit-in a Milano ci ha commosso, così come lo ha fatto la manifestazione organizzata da FIAB a Pavia nei giorni scorsi. Anche in quel caso, tutto è partito dalla morte di Daniele Marchi, il 49enne investito da una persona alla guida di un’automobile. “Basta morti sulle strade” non è uno slogan, ma un impegno che tutta la politica dovrebbe assumersi per il bene di tutti e tutte.

Come FIAB il lavoro di advocacy nelle istituzioni per rispondere all’emergenza cronica della sicurezza stradale continuerà grazie soprattutto al sostegno di soci, socie, attivisti e attiviste che da oltre 30 anni stanno portando avanti quella rivoluzione bici di cui mai come oggi ci sarebbe bisogno.

Fonte: Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta

Basta morti in strada: 4 agosto – via Colletta

https://www.ciclobby.it/cms/7-notizie/1012-basta-morti-in-strada-4-agosto-via-colletta

Luciano Avigliano aveva 73 anni quando – il 15 luglio scorso – una persona alla guida di una moto l’ha travolto e ucciso mentre attraversava viale Fulvio TestiKarl Nasr di anni ne aveva solo 18 quando – due giorni fa – una persona alla guida di un’auto, in seguito allo scontro con un’altra auto, l’ha ucciso schiacciandolo contro un palo, mentre era sul marciapiede, fra via Colletta e viale Umbria. Non importa sapere altro: nel 2023 non si può e non si deve morire così. Per questo diamo appuntamento in strada: per ricordare insieme chi ha perso la vita, per urlare ‘basta morti in strada’ e per chiedere a tutte le istituzioni – dal Governo fino al Comune – di agire subito per mettere fine a questa strage. Ci vediamo in strada, sperando che sia l’ultima volta.

Venerdì 4 agosto 2023 ore 18:30 – Presidio in via Colletta angolo viale Umbria

Fonte: Ciclobby Milano

Ciclista investita e uccisa a Milano: è la quinta vittima in bici dall’inizio dell’anno

29 Agosto 2023 

La quinta morte violenta in bicicletta sulle strade di Milano nel 2023 è avvenuta questa mattina, intorno alle 9:55 in Viale Emilio Caldara, all’incrocio con Piazza Medaglie d’Oro nella zona centrale di Porta Romana. Una giovane donna di 28 anni in bicicletta è stata investita dalla persona alla guida di un mezzo pesante finendo schiacciata dal veicolo.

Ciclista investita e uccisa a Milano il 29 agosto 2023 in Viale Emilio Caldara (fonte SkyTg24)
https://www.bikeitalia.it/2023/08/29/ciclista-investita-e-uccisa-a-milano-e-la-quinta-vittima-in-bici-dall-inizio-dell-anno/

L’investimento mortale in zona Porta Romana

Secondo quanto ricostruiscono le cronache, il camion stava procedendo da Piazza Cinque Giornate in direzione Viale Filippetti e dalle prime informazioni emerse la donna in bicicletta percorreva la strada sul lato sinistro del mezzo pesante, mantenendo una traiettoria parallela al veicolo. Al momento le autorità stanno visionando le registrazioni delle telecamere presenti nella zona per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Le indagini sono condotte dalla polizia locale.

La quinta vittima in bici a Milano nel 2023

L’investimento mortale di questa mattina si somma alla serie di incidenti mortali che hanno coinvolto ciclisti a Milano nel corso del 2023. La giovane di 28 anni è la quinta vittima ciclista dall’inizio dell’anno. La sequenza ha avuto inizio il 1° febbraio con la morte di Veronica D’Incà, 38 anni, travolta dalla persona alla guida di un camion mentre pedalava lungo l’angolo tra Piazzale Loreto e Viale Brianza. Il 20 aprile, nel cuore della città, Cristina Scozia, 39 anni, è stata uccisa dalla persona alla guida di una betoniera di fronte alla biblioteca Sormani. Poi, l’8 maggio, Li Tianjiao – cittadino cinese di 55 anni residente a Milano – è stato investito e ucciso dalla persona alla guida di un camion in Via Comasina, all’incrocio con via per Novate. Infine, il 22 giugno scorso, la sessantenne Alfina D’Amato è morta dopo essere stata travolta dalla persona alla guida di una betoniera in Piazza Durante.

Mezzi pesanti: pericolo costante sulle strade di Milano

Tutte le cinque persone in bicicletta investite e uccise nel corso del 2023 a Milano sono state colpite da un mezzo pesante e la questione della circolazione di questo tipo di veicoli in città continua a rappresentare un grave problema di sicurezza per chi pedala in città.

Sit-in dei ciclisti alle 19 sul luogo dell’investimento

Intanto la comunità ciclistica milanese, scossa per l’ennesima morte violenta di una persona in bicicletta sulle strade di Milano, si è data appuntamento per questa sera – martedì 29 agosto – alle ore 19 sul luogo dell’incidente per chiedere ancora una volta all’Amministrazione azioni concrete per poter pedalare in sicurezza e non dover più piangere altri morti violente sulle strade.

Fonte: Bikeitalia

Ancora una ciclista coinvolta a Milano in un incidente stradale

In corso XXII Marzo un’auto si ribalta e travolge una donna di 42 anni che stava passando in bicicletta

La bicicletta e l’auto coinvolte nell’incidente di Corso XXII Marzo a Milano
https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2023/08/ancora-un-incidente-stradale-a-milano-con-un-un-ciclista-coinvolto–db6e43a4-59d3-4bc0-86dc-0ebce69a0381.html

Una ciclista di 42 anni versa in gravi condizioni a seguito di un incidente avvenuto a Milano, in corso XXII Marzo. Stando a una prima ricostruzione un’automobile ha urtato contro un palo e si è ribaltata travolgendo un ciclista attualmente incastrato e in condizioni gravi. Le due persone che viaggiavano nell’auto si trovano ancora nell’abitacolo ma sono coscienti. Sul posto vigili del fuoco e ambulanze.

Martedì un’altra ciclista era stata travolta da un camion in Porta Romana.

Fonte: Rainews

https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2023/08/ancora-un-incidente-stradale-a-milano-con-un-un-ciclista-coinvolto–db6e43a4-59d3-4bc0-86dc-0ebce69a0381.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network