Orsa Gemma

INCURSIONI DELL’ORSA GEMMA, IL DIRETTORE DEL PARCO: “PREOCCUPANTI, QUALCUNO DEVE AVERLA NUTRITA”

Negli ultimi tempi l’orsa Gemma si è fatta vedere sempre più spesso a Scanno, piccola cittadina abruzzese, dove l’animale è molto conosciuto. Secondo Luciano Sammarone, direttore del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), qualcuno deve averle dato del cibo cambiando le sue abitudini: “In oltre 20 anni non si era mai comportata in questo modo”.

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Nelle ultime settimane le incursioni dell‘orsa Gemma nella zona di Scanno, in Abruzzo, dove è molto conosciuta, si sono fatte più frequenti. L’animale, che ha più di 20 anni, nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 settembre, è entrato in un condominio del piccolo comune, sfondando una porta e arrivando fino al terzo piano dello stabile.

Mentre, poco meno di una settimana fa aveva depredato un hotel, divorando una torta e una crostata. Per tentare di capire delle possibili cause del comportamento dell’orsa e quali rischi potrebbero correre le persone e l’animale stesso, Fanpage.it ha raggiunto il direttore del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone.

Il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Dott. Luciano Sammarone, Comandante della caserma dei Carabinieri Forestali di Pescasseroli (AQ)

Noi conosciamo quest’orsa da più di 20 anni e un comportamento così azzardato non l’ha mai manifestato, se non negli ultimi tempi. Secondo noi, qualcuno in precedenza deve averle fatto intendere che lì, a Scanno, poteva trovare da mangiare. Gemma non era mai entrata in nessuna struttura o abitazione mentre conosce a menadito tutti i pollai, i frutteti, gli orti, le stalle del luogo, nemmeno il sindaco li conosce così bene!

Per noi è evidente che questo cambio è probabilmente dato da qualcuno che deve aver pensato bene di darle del cibo. Non se ne può più delle persone che dicono: “Poverina, datele da mangiare”. Gemma ha 24 anni ed è come se fosse una persona di 80, è una nonna: va accudita, va assistita ma non bisogna darle del cibo. Pensiamo invece che qualcuno possa averlo fatto, altrimenti non sarebbe successo. Ovviamente, ci tengo a specificare, non i titolari o i condomini delle strutture dove è entrata.

Questa per noi può essere l’unica causa, non l’ha mai fatto e quindi ora dev’essere cambiato qualcosa rispetto a ciò che trovava normalmente. Gemma ha attraversato Scanno in lungo e in largo e deve aver trovato decine di porte aperte nella sua, fortunatamente, lunga vita. Anche se qualcuno mi ha già dato dell’incompetente, io non so bene cosa passa per la testa a Gemma, e credo che in questo momento non lo possa sapere davvero nessuno.

E cosa state facendo rispetto a questa situazione? La situazione è preoccupante?

Noi stiamo monitorando la zona, con servizi anche molto intensi, e la scorsa notte non l’abbiamo vista per niente. Siamo intervenuti con recinzioni elettrificate dapprima vicino all’albergo “Mille Pini”, poi dietro al ristorante “La Baita” (i due locali dove l’orsa è entrata, ndr) e anche da altre parti. Ma a Scanno abbiamo distribuito quasi 400 recinti di questo tipo ma ciò non ha spinto Gemma ad andare più lontano ma solo a cercare le cose altrove.

Certo che la situazione è preoccupante e non è assolutamente normale, non deve accadere mai più, saremmo degli incoscienti a dire il contrario. Per questo abbiamo raccomandato a tutti di fare più attenzione. Ma Gemma a Scanno la conoscono tutti e non ha mai avuto né comportamenti aggressivi né di questo genere.

Non c’è il rischio che Gemma possa venire investita, come accaduto all’orso Juan Carrito lo scorso gennaio, o che le possa succedere qualcosa di simile a quanto avvenuto ad Amarena?

Il rischio può esserci ma questo dipende dalle persone e dall’approccio che hanno alla legge. Alcuni stanno dicendo che Amarena non doveva essere lì, ma non è così, tutto è successo perché una persona ha deciso di spararle. Contrariamente a quanto hanno fatto altri che si sono lamentati, si sono arrabbiati, ma non hanno reagito in questo modo.

Gemma conosce tutte le strade di Scanno e la gente a Scanno ha molta attenzione. E io sono sicuro che nessuno sparerà a Gemma, in città c’è un livello di accettazione altissimo, forse uno dei più alti in assoluto. Però io non sono nella testa di tutti gli Scannesi, e se uno perde la testa…

Come mai non tuti capiscono che si tratta di animali selvatici e che non vanno nutriti?

Non tutti hanno la stessa sensibilità nel capire che si tratta comunque di un orso, così come non tutti hanno la stessa cultura del rispetto degli altri esseri viventi. Capisco che siano animali ingombranti ed è chiaro che un minimo di apprensione la destino. L’invito che facciamo noi è sempre quello di fare attenzione: se uno si comporta in un certo modo, l’orso non crea grossi problemi. Starsene alla larga è sempre l’opzione migliore perché quale possa essere la reazione di un orso in certe situazioni non lo può sapere nessuno.

Fonte: FanPage

https://x.com/bralex84/status/1702132250907730042

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

ORSA ENTRA IN ALBERGO E DIVORA LA TORTA, POI SI RIPOSA IN UNA VILLA: INCURSIONE A SCANNO DI GEMMA, LA PIU’ ANZIANA DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO E MADRE DI AMARENA

Eustachio Gentile: “L’abbiamo adottata da quasi 25 anni e guai a chi ce la tocca. Certo, non sono animali da cortile”

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https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/scanno_orsa_gemma_mangia_torta_abruzzo_notizie-7611171.html

di Sonia Paglia

Lunedì 4 Settembre 2023, 12:03 – Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:23

Incursione dell’orsa Gemma, in pieno giorno, in un albergo di Scanno, in provincia dell’Aquila. L’esemplare è entrato nella cucina della struttura ricettiva “Mille Pini”, divorando una crostata e una torta. Con le zampe ha buttato a terra i dolci appena sfornati e pronti per gli ospiti, facendone una scorpacciata. Un’inserviente, attirata dai rumori si è corsa in cucina, trovandosi di fronte del grosso plantigrado: lo ha immediatamente filmato. Subito è stato informato l’ente Parco che è intervenuto sul posto. Al fine di evitare nuove e ulteriori incursioni, l’albergo ha installato il recinto elettrico, nella parte posteriore della cucina. Dopo qualche ora, l’orsa si è introdotta in una villa sedendosi sul pianerottolo.

Gemma, ormai anziana – ha più di 20 anni – questa estate aveva creato preoccupazione tra i turisti. Una donna in gravidanza, mentre si trovava nelle vicinanze della rinomata pasticceria “Pan dell’Orso”, era stata sorpresa dal plantigrado confidente, che ormai, ha perso del tutto la naturale diffidenza verso l’uomo. Con andamento caracollante, ha attraversato il parcheggio “Focette”, trovandosi a pochi centimetri di distanza, dalla donna in stato interessante e alcuni suoi amici, creando il panico. Precedentemente, si è diretta in un parco giochi, dove erano presenti alcuni ragazzini, che spaventati, si sono rifugiati dietro alcune automobili parcheggiate. Parole dure quelle di Eustachio Gentile, già commissario straordinario della Comunità Montana Valle Peligna. «E’ mai possibile che Gemma gironzoli tutti i santi giorni senza soluzione di continuità per il centro abitato di Scanno o appaia addirittura durante un concerto musicale, entri nella cucina di un albergo e faccia razzia di torte e crostate, spaventi seriamente una donna incinta e di notte segua un altra donna alle spalle senza che quest’ultima, per fortuna, se ne accorga e mai nessuno intervenga?- commenta Gentile – Che possa percorrere indisturbata stretti viottoli del nostro paese montano come facciamo un po’ tutti, cardiopatici compresi? E’ normale che una cittadina apra la porta e si trovi di fronte Gemma seduta sul terrazzo di casa? E l’elenco potrebbe continuare ancora per molto. Giova ricordare che noi Gemma l’abbiamo adottata da quasi 25 anni e guai a chi ce la tocca. Ma avanti così non si può più andare.  A tutto c’è un limite. Bisogna chiarire una volta per tutte che cosa si intenda esattamente per una giusta convivenza tra l’uomo e l’orso. Questo significa forse che l’orso possa vagare come un barbone nei centri abitati in cerca di cibo nei cassonetti della spazzatura? Che possa attraversare piazze e giardini come un animale da cortile mentre grandi e piccini lo filmano entusiasti? Che possa attraversare i parchi giochi per bambini o passare alle loro spalle? E’ mai possibile che sempre più orsi frequentino come animali da cortile o da passeggio i centri abitati di molti paesi nei quali fanno addirittura il bagno nelle fontane tra “l’acclamazione” dei social e nessuno si scandalizzi?».

Fonte: Il Messaggero

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network