Claudio Messora

REFERENDUM GUERRA IN UCRAINA: COME RACCOGLIEREMO 700 MILA FIRME. FRECCERO, PENNETTA, MATTEI. #QUIREFERENDUM

Byoblu, la tv libera dei cittadini visibile al canale 262 del Digitale Terrestre, gestita dal giornalista indipendente Claudio Messora sta informando riguardo il Referendum abrogativo contro l’invio di armi e soldi per alimentare la guerra in Ucraina proposto ed istituito da Carlo Freccero, Enzo Pennetta ed Ugo Mattei, in contrasto con la linea governativa mposta dal Governo Meloni e per accertare la sicura contrarietà del Popolo italiano ad inviare armi e soldi a Kiev per finanziare una guerra di chiara natura geopolitica nella quale la nostra popolazione italiana non si riconosce affatto. L’art. 11 della nostra Costituzione recita che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni” https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/principi-fondamentali/articolo-11#:~:text=L%27Italia%20ripudia%20la%20guerra,la%20giustizia%20fra%20le%20Nazioni%3B

In Italia abbiamo tre tipi diversi di referendum: uno consultivo, uno confermativo ed uno abrogativo: nel referendum consultivo i governanti non sono vincolati al parere espresso dai cittadini: dipende da quale valore attribuiscono alla consultazione popolare, nel referendum confermativo le leggi costituzionali o di revisione costituzionale, possono essere sottoposte a referendum, (cosiddetto “referendum costituzionale”), quando entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una Camera o 500.000 elettori o 5 Consigli regionali. Non è previsto un numero minimo di votanti e la proposta soggetta a referendum è approvata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli, mentre il referendum abrogativo, anche quello proposto in questa sede viene proposto da 500.000 cittadini o da 5 Consigli Regionali che possono proporre all’elettorato l’abrogazione, ovvero la decadenza, di una legge (in modo totale o parziali). Per essere ritenuto valido, deve partecipare alla votazione almeno il 50% degli elettori (il cosiddetto “quorum”) e la proposta soggetta a referendum è approvata se viene raggiunta la maggioranza dei voti validi. Se il quorum non viene raggiunto resta in vigore la legge attuale, qualunque sia il risultato del referendum.

#Quireferendum, l’iniziativa proposta da Carlo Freccero, Enzo Pennetta ed Ugo Mattei a difesa della libertà e della democrazia, per promuovere la pace tra le Nazioni ed esprimere la totale contrarietà alla politica del Governo Meloni, di continuare a finanziare la guerra in Ucraina e ad inviare armi a Kiev.
https://www.byoblu.com/2023/04/22/referendum-guerra-come-raccoglieremo-700-mila-firme-freccero-pennetta-mattei-quireferendum/#:~:text=Oggi%2C%2022%20aprile%202023%2C%20si,di%20interesse%20nella%20sanità%20pubblica.

QUI REFERENDUM è il nuovo format di BYOBLU per conoscere ed approfondire con maggior consapevolezza la tematica referendaria proposta e sostenuta dai promotori del comitato “Ripudia la Guerra”, con portavoce Enzo Pennetta e di “Generazioni Future” con Presidente Ugo Mattei.

In un momento di grande rilevanza storica, il popolo italiano torna dopo tanto tempo ad avere la possibilità di esprimere la propria sovranità riprendendo in mano il proprio destino

Oggi, 22 aprile 2023, si inaugura la raccolta firme per il referendum “L’Italia per la pace”, organizzato su due quesiti volti ad impedire il continuo e dispendioso trasferimento di armi in Ucraina e sulla legittimità della partecipazione alla guerra, più un quesito sui conflitti di interesse nella sanità pubblica

La raccolta firme per il referendum terminerà il prossimo 15 luglio. In questi due mesi e mezzo che ci separano dall’obiettivo, BYOBLU vi accompagnerà alla scoperta di questo importante strumento fornito dalla nostra Costituzione

In studio con Claudio Messora, per questa prima puntata, oltre ad Enzo Pennetta ed Ugo Mattei, ci sarà anche Carlo Freccero, storico autore televisivo, già consigliere d’amministrazione Rai e direttore di Rai2. 

In questa sorta di “battesimo”, impariamo a conoscere i quesiti che verranno presentati:

QUESITO SULLA DEROGA ALLA NORMA SULL’INVIO DI ARMI CON DCM, DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Che consente di colpire la legge che consente di inviare armi a Paesi in guerra col consenso del Governo

«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorita’ governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: “E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorita’ governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalita’ ivi stabilite.”?»

QUESITO SULL’INVIO DI ARMI

Che va a colpire più in particolare l’attuale deroga fatta per l’Ucraina dai governi Draghi e Meloni

«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?»

QUESITO SUL CONFLITTO DI INTERESSI NELLA SANITÀ

Che consente di decidere di non contribuire al massacro di popolazioni civili utilizzando gli stessi fondi per curare la nostra popolazione. 

«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137)) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale”?»

BYOBLU, come emittente nazionale, sarà uno strumento che arriverà nelle case degli italiani, dando ampio spazio al dibattito con appuntamenti settimanali aperti a tutti, fino all’ultimo giorno disponibile per la campagna di raccolta firme per il referendum. La TV DEI CITTADINI sarà megafono di un pensiero volto alla pace ricordando che, come sottolinea Carlo Freccero “la parola guerra deve ritornare al suo antico valore: orrore, nausea, rifiuto!

VAI QUI PER LA RACCOLTA FIRME

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=SANITA

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=ARMI

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=RIPUDIA_LA_GUERRA

Anche Diego Fusaro, Professore di Filosofia all’IASSP (Istituto Alti Studi Strategici Politici) dell’Università di Milano ci invita a firmare per il referendum contro la guerra in Ucraina:

Buon referendum a tutti e a tutte e che trionfino la libertà e la democrazia sulle forze oscure che muovono la guerra in Ucraina.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

COSA ACCADRÀ NEI PROSSIMI TRE MESI CHE NON POSSIAMO FALLIRE, PER IL BENE E PER IL FUTURO DEL PAESE

https://www.byoblu.com/2023/04/19/cosa-accadra-nei-prossimi-tre-mesi-che-non-possiamo-fallire-per-il-bene-e-per-il-futuro-del-paese/

ATTENZIONE: prima di iniziare ad ascoltare quello che ho da dirvi nel video, chi in questi giorni ha problemi proprio a vedere i video sul sito dovrebbe portare a termine la semplice procedura descritta a questo indirizzo: https://go.byoblu.com/cache . Fate particolare attenzione, durante la pulizia della cache e dei cookie del vostro browser, a selezionare un intervallo di tempo adeguato, altrimenti l’impostazione standard potrebbe ripulire solo le ultime ore anziché almeno l’ultima settimana, e non risolvereste nulla. Si tratta di un malfunzionamento temporaneo del riproduttore video (a pagamento) che usiamo sul sito, non potendo, come ben sapete, utilizzare Youtube perché giudicati ospiti non graditi. La situazione si è già risolta, ma chi ha provato a guardare i video di Byoblu nei giorni scorsi ha ancora memorizzate impostazioni errate, da cancellare. Con la procedura indicata si risolve tutto.

Detto questo, nel video qui sopra ho provato a fare alcune riflessioni sui risultati raggiunti dalla TV dei cittadini in questi anni (direi notevoli!), e sulle difficoltà di tenere aperta una televisione nazionale con le sole donazioni. L’argomento è vastissimo e non bastano certamente venti minuti, il tempo che dura il video. Ci torneremo con una diretta televisiva in cui potremo accogliere direttamente le vostre domande. Intanto, però, guardatevelo, il video, perché in mezzo a tante cose forse banali, ho raccontato anche molte cose importanti. Specialmente alla fine.

Spoiler: la banda televisiva è pagata fino alla fine di maggio. Ma chi si è scordato di donare in questi mesi, dovrebbe riflettere sull’utilità di farlo adesso, senza aspettare. Diversamente, il prossimo mese sarà l’ultimo. E soprattutto, non potremmo dare adeguata copertura mediatica al fondamentale referendum sull’invio delle armi nei teatri di guerra, la cui raccolta firme inizia sabato e termina il 15 luglio, e deve essere sostenuta in maniera unitaria, compatta e coesa da tutti, indistintamente, per il bene e per il futuro del Paese. Non perdetevi Qui Referendum, su Byoblu da sabato sera, in cui insieme a Carlo Freccero, Enzo Pennetta e Ugo Mattei lanceremo la campagna di raccolta firme e l’impegno di tutta Byoblu per dare voci a tutti i protagonisti di questa epica mobilitazione che potrebbe entrare nella storia.

Qui trovate tutte le istruzioni per donare e aiutarci a coprire i prossimi, fondamentali tre mesi: https://donazioni.byoblu.com/

Un abbraccio a tutti
Claudio Messora

Fonte: Byoblu, la TV libera dei cittadini, canale 262 DTV

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

MILIARDI DI EURO PAGATI DA NOI ALIMENTANO GUERRA E CORRUZIONE IN UCRAINA | GRANDANGOLO – PANGEA

Mondocane – Storie dal Pianeta

di Irene Olivieri

https://www.byoblu.com/2022/12/16/miliardi-di-euro-pagati-da-noi-alimentano-guerra-e-corruzione-in-ucraina-grandangolo-pangea/

La rassegna stampa internazionale di Byoblu | 77° puntata

Un fiume di denaro, sottratto alle nostre esigenze vitali, viene riversato dall’Unione Europea in Ucraina, dove alimenta guerra e corruzione.

I ministri degli Esteri della UE hanno stanziato altri 2 miliardi di euro per il sostegno militare all’Ucraina. Il “Fondo Europeo per la Pace”, che dal 2021 serve ad armare e addestrare l’esercito di Kiev, è destinato ad aumentare su base annua dagli iniziali 400 milioni a oltre un miliardo di euro. Si aggiungono così altri fondi ai 30 miliardi di euro che la UE ha speso da gennaio a ottobre per armare l’Ucraina. 

Oltre a questi, l’Unione Europea ha deciso di dare al governo ucraino 19 miliardi di euro sotto forma di prestito, ben sapendo che non verranno mai restituiti. In un vertice convocato a Parigi dal presidente Macron per fornire a Kiev altri aiuti finanziari, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha annunciato che “la comunità internazionale ha deciso per il prossimo anno di iniettare in Ucraina almeno 1,5 miliardi di euro di aiuti finanziari al mese”.

In un paese già caratterizzato da una corruzione diffusa a tutti i livelli, è praticamente impossibile, nell’attuale caotica situazione, controllare la destinazione effettiva di questo enorme flusso di denaro e armi. Gran parte finisce certamente nelle mani di gruppi di potere, che lo fanno sparire nei circuiti clandestini dei paradisi fiscali.  Quali garanzie possa dare l’Unione Europea sui controlli anti-corruzione, lo dimostra il Qatargate. La vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, esponente socialista greca appartenente al Gruppo dei Socialisti e Democratici (di cui fa parte per l’Italia il Partito Democratico), è stata arrestata insieme ad altri (compresi 4 italiani) su mandato della Giustizia belga per corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a un’organizzazione criminale.

Fonte: Byoblu, canale 262 DTV

Come sostenere Byoblu, la Tv dei cittadini

Per sostenere la TV dei cittadini, la vostra televisione, potete fare una donazione mediante bonifico a queste coordinate:

Conto intestato a: BYOBLU EDIZIONI SRLS
IBAN: IT53F3609201600249883168619
Codice Bic/Swift: QNTOITM2XXX
Causale: Donazione libera per la Tv dei Cittadini
Importo: libero.

Oppure potete usare il bottone qui sotto per donare con carta di credito o con PayPal.

Grazie!
Claudio Messora

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

SCOMPARSO GIAMPAOLO GIULIANI, L’UOMO CHE SUSSURRAVA AI TERREMOTI – IL RICORDO DI CLAUDIO MESSORA

Giampaolo Giuliani, tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso
https://www.byoblu.com/2022/02/26/scomparso-giampaolo-giuliani-luomo-che-sussurrava-ai-terremoti-il-ricordo-di-claudio-messora/

Si è spento a L’Aquila, all’età di 75 anni, il ricercatore abruzzese dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso Giampaolo Giuliani, noto per avere a lungo studiato la prevedibilità dei terremoti attraverso il rilevamento delle emissioni del gas Radon.

Giuliani raggiunse l’apice della sua notorietà nel tragico periodo conseguente al terremoto che distrusse L’Aquila, il 6 aprile 2009. Una settimana prima, una troupe della Rai lo aveva intervistato. In quel girato, il ricercatore avvertiva che una settimana dopo si sarebbe verificata una scossa di magnitudo molto elevata, cosa che poi avvenne e procurò oltre trecento morti. Quell’intervista non raggiunse mai la redazione del TG1, bloccata strada facendo dalle telefonate di persone altolocate. Io documentai quanto era successo, riuscii a recuperare la videocassetta con il girato e la mostrai.

Quelle rivelazioni, insieme alle testimonianze che raccolsi sul campo, finirono agli atti della Procura de L’Aquila e furono parte delle carte che portarono alla condanna in primo grado dei componenti della Commissione Grandi Rischi. Mentre il dottor Giuliani infatti si spendeva per allertare la popolazione aquilana affinché restasse fuori dalle abitazioni la notte del 6 aprile 2009, la protezione civile rastrellava stadi e parcheggi e spingeva le persone spaventate, che volevano dormire fuori, a tornare a casa. Scelta che avrebbe provocato molte vittime, insieme alle continue e antiscientifiche rassicurazioni circa il fatto che nessun terremoto sarebbe accaduto a L’Aquila e che di conseguenza tutti avrebbero dovuto dormire sonni tranquilli.

Da quelle vicende, sotto la spinta della sete di informazione degli abruzzesi che non veniva soddisfatta dai media mainstream, allora come oggi impegnati a fare propaganda più che a informare, nacque un doppio DVD (Internet For Giuliani), per la prima volta in Italia finanziato dai cittadini per i cittadini e realizzato con una piccola telecamera comprata al supermercato e con un microfono a filo da 50 euro.

Eppure, in quel DVD ero riuscito da solo a mettere a confronto la ricerca libera e indipendente dello scienziato aquilano con le posizioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, arrivando perfino a realizzare un confronto, un faccia a faccia che ebbe luogo nei laboratori di Coppito di Giampaolo Giuliani. Fu un contributo importante, perché dimostrò che un dialogo è possibile e che si può realizzare anche senza bisogno della stampa, che evidentemente preferisce occuparsi di quello che interessa ai piani alti, piuttosto che delle richieste dei cittadini.

Per commemorare Giampaolo Giuliani nel giorno della sua scomparsa, e le 300 vittime di un’informazione sbagliata, vi racconto dunque nel video accluso a questo articolo quello che successe, e vi mostro i quattro episodi del DVD che aprì una nuova epoca, quella dell’informazione dal basso. Un impegno che mi valse il Premio Social Network al XXXI Premio Internazionale del Giornalismo di Ischia. Una serata che fu trasmessa in diretta dalla TV di Stato, la Rai, che tuttavia non mi chiamò mai sul palco.

Ciao Giampaolo, che la terra ti sia lieve, quella terra che tu conosci bene, avendola studiata tutta la vita. Finalmente avrai le risposte che cercavi. Almeno tu.

Claudio Messora

L’Aquila: è morto Giampaolo Giuliani, studioso dei precursori sismici

https://news-town.it/cronaca/39132-l-aquila-è-morto-giampaolo-giuliani,-studioso-dei-precursori-sismici.html

È morto Giampaolo Giuliani: suoi gli studi per prevedere i terremoti dalla misurazione del radon

https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/giampaolo_giuliani_morto_radon-6529219.html

L’AQUILA: E’ MORTO GIAMPAOLO GIULIANI, STUDIOSO DEI PRECURSORI SISMICI

Giampaolo Giuliani è morto/ Studiò il radon e si scontrò con Bertolaso

https://www.ilsussidiario.net/news/giampaolo-giuliani-e-morto-studio-il-radon-e-si-scontro-con-bertolaso/2298657/

INTERNET FOR GIULIANI: IL DOCUMENTO STORICO SUI TERREMOTI

Per chi come me volesse riprendere gli studi di Giampaolo e portarli avanti, lascio qui di seguito il link della Fondazione Giuliani gestita dall’Associazione Saras.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

DOBBIAMO TROVARE QUESTI FONDI IN DIECI GIORNI

https://www.byoblu.com/2022/04/19/dobbiamo-trovare-questi-fondi-in-dieci-giorni/

Mi rivolgo al popolo di Byoblu. Siete milioni. Una ricerca di un importante istituto di statistica, a fine dicembre, ha stabilito che almeno il 10% degli italiani segue la TV dei Cittadini. Un anno fa avete fatto una colletta e vi siete comprati un canale sul digitale terrestre, il 262. E da questo mese siete anche su Tivùsat, al canale 462. E dal 21 aprile saremo anche su Sky, al canale 816.

Siamo l’unica televisione a vivere solo grazie ai contributi dal basso: le vostre donazioni. Probabilmente l’unica nel mondo ad avere una linea editoriale vicina ai cittadini e non alle élite. Per questo la paghiamo cara. Oltre alle vostre donazioni, piccole o grandi che siano, tutte elencate sotto ad ogni post, in maniera trasparente, non abbiamo nient’altro. Google ha il monopolio della pubblicità sul web, e ci impedisce di ricavare un solo centesimo dalle oltre 17 milioni di pagine viste al mese del nostro sito. Se esistesse davvero il libero mercato, non avremmo bisogno di nient’altro. Prima o poi ci rivolgeremo all’antitrust. E il mercato pubblicitario televisivo? Quello è appannaggio dei soliti noti: viene concesso a chi piega la testa e negato a chi la alza. I fondi pubblici? Non prendiamo un centesimo. E allora come viviamo? Vorrei che una cosa fosse chiara: se non la finanziate voi, tutti insieme, la televisione dei cittadini resterà il più bel tentativo del popolo di giocare al tavolo dei potenti, ma verrà archiviato come una bella utopia. A me le utopie non sono mai piaciute: i sogni mi piace realizzarli. Questo mondo non ha bisogno di favole, ma di concretezza.

E allora siamo concreti.

La TV dei Cittadini in numeri

Tra gennaio e metà aprile abbiamo prodotto 155 edizioni del TG, 820 articoli, 102 interviste e 50 reportage dalle piazze italiane. Siamo ogni giorno in Donbass per raccontarvi l’altra campana con il nostro inviato Rangeloni, abbiamo mandato i nostri corrispondenti direttamente sul posto a Bruxelles, a Parigi, in Polonia, in India e presto saremo anche a Mosca. Oltre ai film d’autore che vi facciamo vedere ogni settimana (perché la cultura deve tornare di moda), oltre a Satyricom, il geniale format di satira vicina ai cittadini che ogni domenica sera ci tiene compagnia, e a tutti gli altri programmi che ogni giorno potete vedere sulla vostra tv e che sono troppi da ricordare (citiamo solo Pensare Altrimenti di Fusaro, Sottotraccia della redazione di Byoblu, Sotto l’Iceberg di Carraro, Zona Blu con Irene Colombo, il Sandro Torella showLa rivoluzione della coscienza di Scardovelli, Pangea Grandangolo di Manlio Dinucci, Photo chi scatta di Enrico Scaglia, La Salute che viene, il mitico ByoBlobDemocrazia in Corso che racconta tutti i vostri eventi etc… ve l’avevo detto che erano troppi), a maggio ne arriveranno di nuovi: “La crisi dell’Europa“, a cura dello storico Carlo Scopelliti, con cui ripercorreremo il racconto della Prima e della Seconda Guerra mondiale per imparare dalla storia come nascono le guerre, e fare un raffronto con la crisi ucraina; “Vezzi e Malvezzi economici“, insieme all’amatissimo Valerio Malvezzi, per guardare all’economia da una prospettiva totalmente nuova, lontana delle convenzioni dei luoghi comuni; “La parola che parla“, con l’ormai mitico professor Pietro Ratto, che ogni volta sceglierà una parola per mostrarvi cosa significa e come viene usata oggi, in collegamento alle questioni di attualità. E molto, molto altro: perfino il meteo, perché i cittadini devono stare sempre sulla loro tv, e non lasciarla per andare a cercare informazioni altrove.

A distanza di un anno Byoblu, la TV dei cittadini, sta diventando un progetto maturo, visibile ormai ovunque (digitale terrestre, satellite e Sky), pronto per sferzare un altro duro colpo alla narrazione del mainstream.

E vogliamo parlare della radio? il 25 aprile, quando faremo esattamente un anno di vita, partirà “Byoblu Radio: libera e indipendente“, dove potrete restare informati in H24, ascoltare le rubriche dei protagonisti dell’informazione indipendente in Italia e, tra un’intervista e un tg, godervi un po’ di buona musica. E a giorni arriverà anche una App per ascoltare non solo la radio ma anche per leggere tutti gli articoli di Byoblu!

Come siamo messi con i soldi

Siamo cresciuti tanto, ma sono cresciute molto anche le spese. Certo, non sono che una cellula dell’unghia del mignolo di quel Golia chiamato mainstream. Ma per noi, che viviamo solo di donazioni (non potendo ancora vivere di pubblicità, come le altre televisioni, perché ce lo impediscono), iniziano ad essere veramente tanti soldi. Facciamo i conti.

Da qui alla fine del mese, per il solo mese di aprile (inclusi due mesi di emissione, cioè i costi di trasmissione per il digitale terrestre e per il satellite sia di maggio che di giugno) abbiamo speso 348 mila euro.

146 mila euro li abbiamo già pagati. Di quelli che dobbiamo tirare fuori entro fine aprile, invece, ci sono 50 mila euro di emissione anticipata sulle trasmissioni di giugno, 46 mila euro di stipendi, 35 mila euro di collaboratori, 38 mila euro di tasse, e poi 5 mila di servizi digitali (server vari, posta elettronica, social, notifiche, software etc), 6 mila euro di attrezzature, materiale da ufficio etc, 2.500 di spese varie e così via a scendere…

Di contro, i soldi che sono già entrati o che sono sicuramente in arrivo sono 127.073 €, di cui 91.542 € di donazioni (inclusa una parte residuale di marzo pervenuta ad aprile), 5.531 € di entrate pubblicitarie (questo la dice lunga, vero?) e 30 mila € della vecchia app DavveroTv mai riscossi.

Fatti i conti, se vogliamo mantenere un piccolo fondo cassa per ogni evenienza, da qui al 30 aprile devono entrare ancora 75 mila euro.

Pollice su o pollice verso.

Come sempre, non essendoci nessuno dietro a Byoblu oltre a voi, è a voi che mi rivolgo perché diate il vostro responso. Se è vero che siamo milioni di persone a seguire Byoblu, non dovrebbe essere un grande problema. Se siamo stati capaci di rispondere ai vostri bisogni, anche solo in parte (considerando che stiamo crescendo e che nessuno qui aveva l’esperienza o le decine di milioni di euro che servono per fare una televisione), allora alzate il pollice al cielo e fate una donazione, grande o piccola che sia, per compensare quei 75 mila euro.
Se invece pensate che non siamo stati in grado di aiutarvi, allora abbassate quel pollice, fate entrare i leoni nell’arena e abbandonateci i al nostro destino.

Come dico sempre, comunque vada sarà un successo, perché una cosa come Byoblu, una cosa come una tv dei cittadini, nel mondo, non c’è mai stata, e forse non ci sarà mai più.

Vi abbraccio tutti.

Come sostenere la TV dei cittadini

Per sostenere la tua televisione, puoi fare una donazione mediante bonifico a queste coordinate:

Conto intestato aBYOBLU EDIZIONI SRLS
IBAN: IT53F3609201600249883168619
Codice Bic/Swift: QNTOITM2XXX
Causale:
 Donazione libera per la Tv dei Cittadini
Importo: libero.

Oppure puoi usare il modulo qui sotto per donare con carta di credito, con PayPal, su carta PostePay, attraverso Bitcoin o perfino con Dash.

Grazie!
Claudio Messora

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila