Lega

ITALIANI APRITE GLI OCCHI!

16 Novembre 1922, alla Camera dei deputati, Mussolini, nuovo capo del Governo, pronuncia il suo primo discorso: ”…potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli; potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo, ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto…”
A 100 anni di distanza, dopo le celebrazioni per l’anniversario dell’assassinio dell’On. Matteotti da parte dei sicari fascisti, la formazione del Governo in quella misura si è avverata e il bivacco di manipoli si è compiuto.
12 Giugno 2024, alla Camera è in discussione l’art.1 della legge sull’autonomia differenziata.
Mentre le opposizioni intonano Bella ciao e l’Inno di Mameli, contro i “falsi patrioti che vogliono spaccare l’Italia” il deputato del M5S Leonardo Donno scende nell’emiciclo per consegnare una bandiera tricolore al ministro Calderoli.
Viene immediatamente intercettato dai commessi, ma il gesto patriottico scatena la furia dei picchiatori sempre pronti ad alzare il braccio.
I deputati della maggioranza della Lega e di Fratelli d’Italia, i cosiddetti “bravi” del Governo, colpiscono a pugni il deputato Donno che accusa un forte dolore allo sterno oltre a lividi sul volto e viene sottratto al linciaggio della violenza squadrista dai commessi che lo portano via con una sedia a rotelle.
Questa manifestazione di inaudita violenza delinquenziale contro un deputato, nell’Aula della camera per protesta verso gesto simbolico, ha fatto il giro del mondo suscitando un’indignazione planetaria.
Scena che ha offuscato in modo ignominioso la credibilità del nostro parlamento e la presidenza italiana del G7.
Ecco, gli italiani sono serviti e ringraziati per il voto del 10 Giugno. E questo non è che l’antipasto.

Autore: Torquato Cardilli, Informationzero

13 Giugno 2024

English translate

ITALIANS OPEN YOUR EYES

16 November 1922, in the Chamber of Deputies, Mussolini, the new head of the Government, delivers his first speech: “… I could have made this deaf and gray hall a bivouac of gangs; I could have barred Parliament and formed a government exclusively of fascists. I could, but I didn’t, at least in this first half, want to…”
100 years later, after the celebrations for the anniversary of the assassination of the Hon. Matteotti by the fascist assassins, the formation of the Government to that extent came true and the bivouac of gangs was completed.
12 June 2024, article 1 of the law on differentiated autonomy is being discussed in the Chamber.
While the opposition sing Bella ciao and the Mameli anthem, against the “false patriots who want to split Italy”, the M5S deputy Leonardo Donno goes down to the chamber to deliver a tricolor flag to Minister Calderoli.
He is immediately intercepted by the shop assistants, but the patriotic gesture unleashes the fury of the thugs who are always ready to raise their arms.
The deputies of the majority of the League and of Fratelli d’Italia, the so-called “good ones” of the Government, punch the deputy Donno who suffers from severe pain in his sternum as well as bruises on his face and is saved from the lynching of squad violence by the clerks who they take him away in a wheelchair.
This unprecedented criminal violence against a deputy, in the Chamber of Deputies as a protest against a symbolic gesture, went around the world, arousing global indignation.
A scene that has ignominiously tarnished the credibility of our parliament and the Italian presidency of the G7.
Here, the Italians are served and thanked for the vote of June 10th. And this is just the appetizer.

Author: Torquato Cardilli, Informationzero

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM

NON SONO TUTTI UGUALI

Certi partiti sono peggio di altri

Ciao Alessio,

Continuano le votazioni per scegliere il peggior partito d’Italia. Come ci avete segnalato in tanti non tutti sono uguali: alcuni sono molto peggio di altri. 

Ci troviamo d’accordo nel considerare i partiti della maggioranza nettamente i peggiori in Italia ed infatti sono in cima alle preferenze finora. Ricordiamo che il vincitore riceverà un regalo speciale da parte nostra.

Ma non è ancora finita: hai ancora tempo per scegliere il partito che lo riceverà!

Con gratitudine e speranza,

Giacomo di Ultima Generazione🧡

P.S: Abbiamo tantissimi altri piani per il mese e per OttobreVieni a scoprirli domenica in zoom call!

English translate

THEY ARE NOT ALL THE SAME

Some parties are worse than others

Hello Alessio,

Voting continues to choose the worst party in Italy. As many of you have pointed out to us, not all are the same: some are much worse than others. 

We agree in considering the majority parties clearly the worst in Italy and in fact they are at the top of the preferences so far. We remind you that the winner will receive a special gift from us.

But it’s not over yet: you still have time to choose the party that will receive it!

With gratitude and hope,

Giacomo of Ultima Generazione

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM

SANITA’ ABRUZZO: BOCCHINO E BUCCI REPLICANO A MENNA

“Assente su temi nevralgici per il futuro”

Pubblicato da Redazione IMN 23 Aprile 2023

Ospedale San Pio da Pietrelcina, via Camillo de Lellis Vasto (CH) in Abruzzo
https://infomedianews.com/sanita-bocchino-e-bucci-replicano-a-menna/

“Francesco Menna, sindaco di Vasto e presidente della Provincia, ancora una volta risulta assente nei tavoli tecnici fondamentali per pianificare l’urbanizzazione dell’area su cui si realizzarà il nuovo ospedale di Vasto, ma non perde occasione per far polemica. Ci chiediamo dunque per quali importanti attività i contribuenti gli pagano un lauto stipendio”. Così in una nota congiunta la consigliera regionale della Lega, Sabrina Bocchino, e il segretario provinciale, il sindaco di Gamberale Maurizio Bucci, replicano alle dichiarazioni del sindaco Menna sul nuovo ospedale.

“Dopo una pessima gestione della sanità dal duo D’Alfonso-Paolucci questo governo regionale, grazie al lavoro dell’assessore regionale della Lega Nicoletta Verì, è riuscito a sbloccare importanti fondi fermi da decenni per realizzare un’opera fondamentale non solo per la sanità pubblica ma anche per le attività ad essa connesse in grado di sviluppare il tessuto economico sociale della città e il territorio circostante. È chiaro a tutti che le continue critiche senza proposte del Sindaco sono strumentali a nascondere goffamente un immobilismo amministrativo o anche per l’inizio della campagna elettorale per le prossime regionali, altrimenti è inspiegabile la difesa ad oltranza del Direttore Sanitario, oggi in quiescenza, Angelo Muraglia, poiché delle due l’una o Muraglia non ha svolto bene il suo lavoro o Menna getta fumo negli occhi. A questo punto se vi è una manifesta incapacità nel portare avanti un importante progetto – concludono dal Carroccio – la cosa auspicabile sono le sue dimissioni in modo da lasciar spazio a chi davvero lavora per rilanciare il territorio”.

Fonte: Infomedianews Avezzano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

MANOVRA, DOPO I CINGHIALI I LUPI. LA LEGA: “NON SIA PIU’ SPECIE PROTETTA”. I VERDI: “VOGLIONO ABBATTERLI. MAGGIORANZA OSTAGGIO DELLE LOBBY DEI CACCIATORI”

di Stefano Baldolini

https://www.repubblica.it/politica/2022/12/23/news/manovra_dopo_i_cinghiali_i_lupi_la_lega_non_sia_piu_specie_protetta_i_verdi_vogliono_abbatterli-380486949/

Il Carroccio presenta un ordine del giorno per impegnare il governo. A novembre scorso l’Europarlamento ha votato per modificare lo status dell’animale selvatico per proteggere il bestiame

Il Governo Meloni, dopo aver approvato un emendamento per consentire ai cacciatori la caccia dei cinghiali anche all’interno delle città, adesso il Governo mette nel mirino anche i lupi, cercando di far decadere loro lo status di specie protetta. Un approccio criminale atto a distruggere una specie animale selvatica che funge da importante regolatore ecosistemico delle catene alimentari negli habitat naturali, essendo il lupo l’animale naturale antagonista dei cinghiali e dato quest’ultimi stanno aumentando sempre più in numero delle nostre città invase dai rifiuti, dove loro trovano perfetto attecchimento avendo a disposizione una grande quantità di rifiuti abbandonate nelle campagne, per strada e nei cassonetti posti in contesti urbani, rivestono un ruolo ancora più importante per regolare il numero della popolazione dei cinghiali stessi. Per il principio ecologico di Lotka e Volterra, che regola i rapporti tra prede e predatori, uno dei principi fondamentali di una scienza chiamata Dinamica delle Popolazioni, una delle tre soluzioni possibili che si ottengono dalla risoluzione matematica del modello è quello di uno squilibrio ecosistemico tutto spostato verso la popolazione delle prede, che è esattamente la situazione che stiamo vivendo oggi in cui i cinghiali scorrazzano liberamente nelle nostre città, impaurendo le nostre comunità locali per la loro sgradita presenza a causa degli evidenti danni che arrecano ai raccolti in agricoltura e per gli incidenti stradali che possono arrecare agli automobilisti lungo le nostre strade. Ormai è evidente che da anni siamo in una situazione di forte squilibrio ecosistemico tutto spostato verso le prede, un problema che è sfuggito di mano esattamente come il COVID19, poiché gli unici due modi inappropriati, utilizzati sia dai politici di sinistra fucsia arcobaleno del PD e la destra bluette neoliberale oggi al Governo con Fratelli d’Italia, ovvero abbattimenti selettivi ed introduzione di una filiera alimentare destinata al consumo di carne di cinghiale per risolvere il problema del sovrannumero dei cinghiali nelle nostre comunità, si sono dimostrati totalmente inefficaci, tanto è vero che ogni volta si spara ad una popolazione di 50 esemplari di cinghiali, le femmine vanno in calore quattro anche cinque volte all’anno partorendo un numero di cinque cuccioli ad ogni cucciolata, hanno un alto tasso di proliferazione il che porta ad un nuovo aumento della popolazione di almeno il doppio in numero rispetto agli esemplari uccisi dai cacciatori, per cui per quanto mi riguarda abbattimenti selettivi e sagre per il consumo della carne di cinghiale sono due metodi che non si sono dimostrati affatto risolutivi non soltanto qui da me in Abruzzo, ma anche in tutto il resto del territorio nazionale.

Nel nostro Paese da troppi anni vige scarsissima libertà di opinione, al punto che per libertà di stampa l’Italia è al settantasettesimo posto vicino al Brunei, uno staterello vicino l’Indonesia, andrebbe garantito maggiormente il diritto al contraddittorio, poiché “ognuno di noi è portatore di una propria verità”, una delle frasi che mi disse la mia ultima e-compagna di Bari, una dottoressa laureata in Biologia della Nutrizione all’Università Aldo Moro, per cui non sarebbe giusto che tutti venissimo uniformati allo stesso modo, globalizzando anche il nostro pensiero uniformandolo a quello della massa, pertanto la mia risposta alle assurde, illogiche dichiarazioni dei leghisti in merito al togliere lo status di specie protetta al lupo non si è fatta attendere ed è stata da me, posizione chiara e netta che ho riassunto in questi post tratti dal mio profilo twitter:

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

GIUNGE NOTIZIA DELL’INIZIO DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE POST-MORTEM PER ROBERTO MARONI (LEGA)

Ufficialmente iniziato il processo di beatificazione post-mortem per Roberto Maroni. Eccolo qua durante uno dei suoi convegni elettorali con un “tabernacolo” di legno davanti con la scritta: “Futuro è Indipendenza”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

VASTO. SEQUESTRO STRUTTURA SPORTIVA, LEGA: “PALESE RESPONSABILITA’ POLITICA, MESSI A REPENTAGLIO IL LAVORO ED IL SACRIFICIO DEI PRIVATI”

“L’amministrazione comunale non ha ‘accompagnato’ nel migliore dei modi la fase di realizzazione del progetto”

https://www.zonalocale.it/2022/11/18/vasto-sequestro-struttura-sportiva-lega-palese-responsabilita-politica-messo-a-repentaglio-il-lavoro-e-il-sacrificio-dei-privati/

VASTO – Il gruppo consiliare ed il direttivo locale della Lega Vasto, in una nota congiunta, “stigmatizzano il modus operandi dell’amministrazione Menna che ancora una volta si è dimostrata votata all’approssimazione, ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e le vicende di questi giorni che stanno interessando il Parco Muro delle Lame ne rappresentano una nuova tangibile testimonianza”.

“Il sequestro operato dalla Magistratura vastese su una struttura di proprietà comunale, affidata alla gestione di un privato attraverso una procedura di gara, porta con sé delle responsabilità che non attengono solo alla sfera del privato – continua il comunicato -. È nella logica delle cose prevedere che un privato che faccia un investimento importante su strutture e terreni comunali dedicati alla pratica dello sport ponga in essere una serie di interventi migliorativi che vadano nella direzione di un ristoro di quanto speso; è fuori dalla logica, invece, che l’Amministrazione comunale non abbia ‘accompagnato’ nel migliore dei modi la fase di realizzazione del progetto presentato dal privato e valutato positivamente tant’è che all’inaugurazione della struttura, anche quelle oggi indicate come difformi, il sindaco Menna ed i suoi assessori si sono presentati in pompa magna per il classico taglio del nastro.

Non vi era, già da allora – sottolineano il gruppo consiliare e il direttivo della Lega Vasto – una evidente incongruenza tra il progetto presentato e quanto poi realizzato? E se pure ci fosse stata malafede da parte del privato, cosa che siamo ben lungi dall’immaginare, come mai, durante gli interventi di realizzazione delle nuove strutture, nessuno in Municipio si sia accorto di quanto stava avvenendo ed è stata necessaria una denuncia per far emergere la presenza di interventi non previsti e, quindi, da sanare?’ Operare in una zona classificata come zona rossa (P3) dal Piano di assetto idrogeologico, ovvero in aree a pericolosità molto elevata, è estremamente difficile, ma ci sono procedure che l’Amministrazione comunale avrebbe potuto adottare qualora condividesse e fosse al corrente, come era, delle attività che il privato avrebbe svolto in queste aree sfruttando gli edifici già esistenti.L’art.15 del Cap. II del PAI circa gli interventi consentiti in materia di patrimonio edilizio – incalza la lega Vasto – consente il cambio di destinazione d’uso che non comporti un incremento del carico urbanistico. È stata attivata questa procedura per gli atti autorizzatori alla realizzazione di un ristorante nell’edificio che ospitava in precedenza la sala ricreativa ed un bar dell’ex Circolo tennis? Cosa è stata realizzato in maniera difforme dal privato rispetto a quanto previsto dal progetto presentato e, soprattutto, rispetto a quanto visivamente era valutabile dal pubblico amministratore che si reca sul posto per tagliare il nastro ed inaugurare la nuova struttura? Se i tecnici comunali hanno relazionato circa l’evidente difformità degli interventi posti in essere, possibile che nessuno lo abbia riferito agli amministratori ben prima che si verificasse l’intervento della magistratura?

Noi della Lega riteniamo che alla base di quanto accaduto in questa vicenda ci sia una palese quanto sconcertante responsabilità politica ed è questa che condanniamo in maniera netta, perché riteniamo che con il patrimonio pubblico non si possa né si debba scherzare così come, alla stessa stregua, non si possa né tantomeno si debba mettere a repentaglio il lavoro ed i sacrifici dei privati”.

Vasto, poste sotto sequestro alcune aree dello Sporting Club del Parco Muro delle lame – VIDEO

Scattati i sigilli per mancanza di autorizzazioni o non conformità al progetto originale

https://www.zonalocale.it/2022/11/17/vasto-posto-sotto-sequestro-lo-sporting-club-del-parco-muro-delle-lame/

VASTO – Il procuratore Capo della Procura di Vasto, Giampiero Di Florio, ha disposto il sequestro di alcune aree dello Sporting Club situato presso il Parco Muro delle lame, in particolare quella riguardante la struttura del ristorante e la piscina, che sarebbero abusivi in quanto non conformi al progetto originale o non autorizzati. La disposizione è stata presa in seguito alla visita ispettiva della polizia giudiziaria, svolta in seguito ad una denuncia, di cui al momento non si conosce l’autore, presentata in Procura riguardo a presunti abusi esistenti nella struttura.

Il progetto dello Sporting Club era nato già da più di un anno con l’obiettivo di donare un nuovo volto al “Parco Muro delle Lame” e di creare un polo di aggregazione per praticare sport. Il taglio del nastro si è poi tenuto lo scorso 15 luglio alla presenza di un folto pubblico e dell’intera amministrazione comunale, ritenendo l’impianto, dotato di campi da tennis e padel, più un servizio ristorante e una piscina, un fiore all’occhiello delle strutture sportive della città.

La vicenda al momento è coperta dal massimo riserbo, ma si attendono svolgimenti già nelle prossime ore.

“Su Sporting Club Comune di Vasto verifichi le inadempienze e valuti la risoluzione contratto”

VASTO Fratelli d’Italia presenta una mozione sulla vicenda al Parco Muro delle Lame

Sporting Club Vasto, Parco Muro delle Lame Vasto (CH)
https://www.vastoweb.com/news/politica/1109604/su-sporting-club-comune-di-vasto-verifichi-le-inadempienze-e-valuti-la-risoluzione-contratto-

VASTO. I Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani hanno presentato una mozione sulla vicenda al Parco Muro delle Lame.

Questa la nota di Fratelli d’Italia di Vasto:

“A seguito dell’esito di una gara dove venne presentata 1 sola offerta, con 1 solo concorrente, il 18 agosto 2020, tutta l’area pubblica del Parco Muro delle Lame fu affidata per 3060 euro, con un rialzo unicamente del 2% sul canone annuale posto a base di gara dal Comune, alla R.T.I Sporting Club di Vasto.

Il 14 luglio 2022 l’amministrazione comunale ha inaugurato l’ambizioso progetto di riqualificazione dell’intera area; il sindaco di Vasto scomodando Pablo Neruda e parlando di “compasso della fatina turchese” ringraziava a nome di tutti i cittadini della città da lui amministrata l’operosità e l’ingegno della ditta privata profusi per il bene della collettività.

Ora dopo nemmeno 4 mesi da questa trionfalistica inaugurazione e presentazione dell’area alla città come esempio di buon governo, alcune strutture ricadenti nella gestione dello Sporting Club, il ristorante, il bar e la piscina all’aperto con vista mozzafiato, sono state sottoposte a sequestro da parte della procura della Repubblica di Vasto.

A seguito di questi fatti, un partito di opposizione come Fratelli d’Italia, deve necessariamente chiedere alcuni chiarimenti al sindaco di Vasto, perché si è particolarmente esposto sull’operazione di restyling urbanistico di un concessionario privato, e perché ha unicamente comunicato sui giornali l’avvenuto rispetto delle procedure di gara, che nessuno gli mette indubbio, ma non ha ancora detto nulla sul suo successivo ruolo di monitoraggio della gestione del bene pubblico da lui dato in affidamento.

Poichè l’area ricade in ZONA V1 – verde pubblico attrezzato normata dall’articolo 134 delle NTA del PRG del comune di Vasto, in zona P3- ZONA A PERICOLOSITA’ MOLTO ELEVATA del PAI, il piano di assetto idrogeologico della Regione Abruzzo, e in ZONA A CONSERVAZIONE PARZIALE A3 del Piano Paesaggistico Regionale è a tutti noto che gli interventi qui ammessi sono estremamente ridotti e la natura degli stessi ha soprattutto finalità di conservazione e mitigazione del rischio, prima che di ricettività o svago.

Con l’unico intervento ammesso dal bando e concesso dal Comune di Vasto una manutenzione straordinaria degli immobili esistenti, non si sarebbe dovuta alterare la volumetria esistente, mutare la destinazione d’uso di ambienti preesistenti e quindi incrementare il carico urbanistico di questa bella ma fragile zona, come evidentemente il sequestro sta invece cercando di affermare. 

E’ possibile che tutto questo sia accaduto sotto il naso del Comune? Ma soprattutto prima o dopo l’inaugurazione pubblica?

Fratelli d’Italia è garantista sempre e a prescindere, ed è consapevole che questo territorio è stato spesso coinvolto da sequestri di cantieri di edilizia privata che non sempre hanno confermato l’impianto accusatorio nel successivo processo.

Ma poiché qui si tratta di beni comuni, e l’area potrebbe essere resa inutilizzata per molti anni, con danno di immagine ed economico per la città, chiediamo l’impegno del sindaco di Vasto a riflettere su queste azioni:

1) rendere pubbliche alla cittadinanza tutti i dati in suo possesso, comprese le relazioni annuali circa le attività gestionali svolte previste dal bando, le azioni e gli investimenti operati dal concessionario fino al giorno del sequestro; 

2) verificare eventuali inadempienze contrattuale e nel caso valutare la risoluzione immediata del contratto; 

3) costituirsi parte civile in un eventuale processo.

Poichè dovrà essere fatto immediatamente un confronto politico e tecnico sulla vicenda e non solo attraverso scomposti comunicati sui giornali, Fratelli d’Italia aspetta una sua puntuale risposta in Consiglio Comunale e ha oggi presentato con i suoi consiglieri comunali una mozione da discutere al prossimo Consiglio comunale”.

Fonti: Zonalocale, Vastoweb

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo