Dinamica delle Popolazioni

IL MODELLO ECOLOGICO MALTHUSIANO CHE REGOLA IL RAPPORTO TRA PREDE E PREDATORI NEGLI ECOSISTEMI NATURALI: IL MODELLO DI LOTKA E VOLTERRA

Questo che vedete è il modello ecologico di #LotkaVolterra che esplica il rapporto #preda#predatore all’interno degli #ecosistemi naturali. Io sfido i #politici locali di oggi a chiedere loro se sono a conoscenza di questo modello: al 100% avrei sicuro risposte negative. https://x.com/bralex84/status/1708162165604069845

This is the #LotkaVolterra ecological model which explains the #prey#predator relationship within natural #ecosystems. I challenge today’s local #politicians to ask them if they are aware of this model: I would 100% certainly have negative answers. https://x.com/bralex84/status/1708162498396865015

Il #modelloecologico di #LotkaVolterra si studia all’#Università in #DinamicadellePopolazioni: è un modello matematico deterministico che segue un andamento malthusiano in base alla legge di #Malthus e porta a tre soluzioni, due #instabili ed una #stabile. https://x.com/bralex84/status/1708163863043023057

The #LotkaVolterra ecological model is studied at the #University in #PopulationsDynamic: it’s a deterministic mathematical model that follows a Malthusian trend based on #Malthus‘ law and leads to three solutions, two #unstable and one #stable. https://x.com/bralex84/status/1708164211514261900

#Università Studi #AlmaMaterStudiorum #Bologna #EmiliaRomagna, #Italia #DinamicadellePopolazioni, modelli deterministici di #LotkaVolterra Tesi di #SimoneArtioli, #Unibo

https://x.com/bralex84/status/1708164940199022678 https://amslaurea.unibo.it/21934/1/Tesi_Artioli_Simone.pdf

#AlessioBrancaccio playlist Youtube sul modello matematico malthusiano di interazione tra le #prede ed i #predatori negli #ecosistemi naturali: il modello ecologico di #LotkaVolterra #DinamicadellePopolazioni #AnalisideiSistemiEcologici #ASE

https://x.com/bralex84/status/1708237275631341625

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

“LA CACCIA FA AUMENTARE I CINGHIALI”. TUTTI GLI ERRORI DELLA LEGGE “SPARA IN CITTA'”

di Corrado Zunino

Un branco di cinghiali scorrazza liberamente in città e nessun amministratore locale fa nulla per cercare almeno di porre un freno a questa situazione https://www.repubblica.it/cronaca/2023/01/21/news/la_caccia_aumenta_i_cinghiali_tutte_gli_errori_del_decreto_spara_in_citta-384299776/

Docenti delle Università di Roma La Sapienza e Chieti e un master della Ca’ Foscari di Venezia evidenziano: le battute venatorie sono una causa della crescita demografica e dei danni prodotti dagli animali

ROMA – L’Ispra, l’Istituto per la ricerca e la protezione ambientale, ha accertato che i cinghiali sul territorio italiano sono un milione e mezzo e che negli ultimi sette anni hanno prodotto danni all’agricoltura italiana per 120 milioni di euro. Nel periodo 2015-21 gli abbattimenti sono aumentati del 45 per cento: 300.000 esemplari l’anno uccisi, di cui 257.000

Fonte: Repubblica

Dott. Alessio Brancaccio, Università di L’Aquila

MANOVRA, DOPO I CINGHIALI I LUPI. LA LEGA: “NON SIA PIU’ SPECIE PROTETTA”. I VERDI: “VOGLIONO ABBATTERLI. MAGGIORANZA OSTAGGIO DELLE LOBBY DEI CACCIATORI”

di Stefano Baldolini

https://www.repubblica.it/politica/2022/12/23/news/manovra_dopo_i_cinghiali_i_lupi_la_lega_non_sia_piu_specie_protetta_i_verdi_vogliono_abbatterli-380486949/

Il Carroccio presenta un ordine del giorno per impegnare il governo. A novembre scorso l’Europarlamento ha votato per modificare lo status dell’animale selvatico per proteggere il bestiame

Il Governo Meloni, dopo aver approvato un emendamento per consentire ai cacciatori la caccia dei cinghiali anche all’interno delle città, adesso il Governo mette nel mirino anche i lupi, cercando di far decadere loro lo status di specie protetta. Un approccio criminale atto a distruggere una specie animale selvatica che funge da importante regolatore ecosistemico delle catene alimentari negli habitat naturali, essendo il lupo l’animale naturale antagonista dei cinghiali e dato quest’ultimi stanno aumentando sempre più in numero delle nostre città invase dai rifiuti, dove loro trovano perfetto attecchimento avendo a disposizione una grande quantità di rifiuti abbandonate nelle campagne, per strada e nei cassonetti posti in contesti urbani, rivestono un ruolo ancora più importante per regolare il numero della popolazione dei cinghiali stessi. Per il principio ecologico di Lotka e Volterra, che regola i rapporti tra prede e predatori, uno dei principi fondamentali di una scienza chiamata Dinamica delle Popolazioni, una delle tre soluzioni possibili che si ottengono dalla risoluzione matematica del modello è quello di uno squilibrio ecosistemico tutto spostato verso la popolazione delle prede, che è esattamente la situazione che stiamo vivendo oggi in cui i cinghiali scorrazzano liberamente nelle nostre città, impaurendo le nostre comunità locali per la loro sgradita presenza a causa degli evidenti danni che arrecano ai raccolti in agricoltura e per gli incidenti stradali che possono arrecare agli automobilisti lungo le nostre strade. Ormai è evidente che da anni siamo in una situazione di forte squilibrio ecosistemico tutto spostato verso le prede, un problema che è sfuggito di mano esattamente come il COVID19, poiché gli unici due modi inappropriati, utilizzati sia dai politici di sinistra fucsia arcobaleno del PD e la destra bluette neoliberale oggi al Governo con Fratelli d’Italia, ovvero abbattimenti selettivi ed introduzione di una filiera alimentare destinata al consumo di carne di cinghiale per risolvere il problema del sovrannumero dei cinghiali nelle nostre comunità, si sono dimostrati totalmente inefficaci, tanto è vero che ogni volta si spara ad una popolazione di 50 esemplari di cinghiali, le femmine vanno in calore quattro anche cinque volte all’anno partorendo un numero di cinque cuccioli ad ogni cucciolata, hanno un alto tasso di proliferazione il che porta ad un nuovo aumento della popolazione di almeno il doppio in numero rispetto agli esemplari uccisi dai cacciatori, per cui per quanto mi riguarda abbattimenti selettivi e sagre per il consumo della carne di cinghiale sono due metodi che non si sono dimostrati affatto risolutivi non soltanto qui da me in Abruzzo, ma anche in tutto il resto del territorio nazionale.

Nel nostro Paese da troppi anni vige scarsissima libertà di opinione, al punto che per libertà di stampa l’Italia è al settantasettesimo posto vicino al Brunei, uno staterello vicino l’Indonesia, andrebbe garantito maggiormente il diritto al contraddittorio, poiché “ognuno di noi è portatore di una propria verità”, una delle frasi che mi disse la mia ultima e-compagna di Bari, una dottoressa laureata in Biologia della Nutrizione all’Università Aldo Moro, per cui non sarebbe giusto che tutti venissimo uniformati allo stesso modo, globalizzando anche il nostro pensiero uniformandolo a quello della massa, pertanto la mia risposta alle assurde, illogiche dichiarazioni dei leghisti in merito al togliere lo status di specie protetta al lupo non si è fatta attendere ed è stata da me, posizione chiara e netta che ho riassunto in questi post tratti dal mio profilo twitter:

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila