SUV

NON CI VOGLIONO IN STRADA

Vasto (CH), lì 21 Settembre 2023 ore 18.19

Buonasera a tutti e a tutte, questo articolo voglio dedicarlo ad un interessantissimo ultimo video educativo uscito dal canale youtube dello youtuber toscano Davide Petrini dal titolo “Non ci vogliono in strada”, chiara allusione agli automobilisti che con le loro macchine adottano lungo le nostre strade italiane un atteggiamento criminale da mafiosi adottato nei riguardi dell’intera categoria dei ciclisti amatoriali ed anche professionisti che capitano in mezzo in questi incidenti che accadono costantemente lungo le nostre strade italiane, si sentono invulnerabili dentro macchine di 900 kg una tonnellata 1000 kg ed oltre se si tratta di SUV, alle volte basta un minimo tocco per far finire a terra i ciclisti, accelerare e scappare, il più delle volte senza neanche prestare soccorso agli stessi.

Questo video sapientemente realizzato da Davide, dovrebbe indurre una seria riflessione a tutti quegli italiani che si mettono al volante e, o per motivi di distrazione legati all’uso improprio dello smartphone in auto o di proposito, falciano uno o più ciclisti possibili. E’ proprio a voi che mi rivolgo anch’io, perché è proprio grazie a voi massa di teste di cazzo frustrate di merda che dal 2019 non mi sento né più libero, né più padrone di prendere la mia bicicletta da corsa per allenarmi da solo, come facevo ad Avezzano, ma da quando sono qui a Vasto per questioni legate alla pandemia attualmente ancora imperversante tra noi ed anche per il motivo che il traffico veicolare nel post-lockdown è 4-5 volte superiore a quella del pre-lockdown e del periodo pre-pandemico di COVID19, sono costretto ad allenarmi esclusivamente a piedi per 3-4 volte a settimana e a uscire in mountain bike con mio padre solo per 1-2 volte a settimana e non tutte le settimane consecutivamente. Sappiate che da oggi in poi se verrete beccati alla guida con il cellulare, le sanzioni sono state inasprite a 660 euro ed il ritiro della patente di guida. https://assicurazioni.segugio.it/news-assicurazioni/cellulare-alla-guida-quali-sanzioni-per-il-2023-00037378.html

Nella viva speranza che l’attuale situazione legata alla diffusione pandemica del COVID19 possa almeno ridursi e che come entreranno in vigore le nuove sanzioni che il Governo italiano ha riservato agli automobilisti indisciplinati, forse un giorno, non molto lontano, sarà possibile tornare a vedermi sfrecciare con la mia bicicletta da corsa anche per le strade di Vasto, dopo quelle di Avezzano.

Cordiali saluti a tutti, e a risentirci presto.

Non ci Vogliono in #Strada #DaviePetrini

https://x.com/bralex84/status/1704892649839149529

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

SICUREZZA STRADALE: INCIDENTE A CASAL PALOCCO A ROMA, MUORE UN BAMBINO DI 5 ANNI DOPO ESSERE STATO INVESTITO DA UN SUV LAMBORGHINI URUS DA 700 CV NOLEGGIATO DA 5 YOUTUBER IMPEGNATI IN UNA “CHALLENGE” SUI SOCIAL MEDIA

TheBorderline, chi sono gli youtuber alla guida della Lamborghini che ha causato l’incidente e la morte di un bimbo di 5 anni a Roma

Nell’ultimo video postato su TikTok prima dello schianto uno di loro spiegava: “Daje, sono il protagonista di Fast and Furious 27”

di Emanuele Corbo | 15 GIUGNO 2023

“Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi!”. Non c’è niente da ridere nelle gesta dei TheBorderline. L‘ultima sfida degli youtuber romani ha causato la morte di Manuel, 5 anni. La tragedia è avvenuta dopo che la Lamborghini noleggiata dal quartetto si è schiantata contro la Smart su cui viaggiava la famiglia Proietti. Doveva essere una delle loro tante, discutibili, challenge, ovvero imprese da portare a compimento nonostante i pericoli per fornire nuovi contenuti ai follower (600mila iscritti su YouTube, oltre 88mila follower su Instagram). L’esito, invece, è stato dei più drammatici.

CHI SONO I THEBORDERLINE – Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea: ci sono loro dietro il progetto TheBorderline. Quattro youtuber poco più che ventenni che il 14 giugno, dopo essersi alternati per 50 ore alla guida di una Lamborghini, hanno concluso la loro folle corsa contro la vettura su cui viaggiavano Manuel Proietti, 5 anni, unica vittima dell’incidente, la mamma e la sorellina di 3 anni. La macchina di lusso è stata noleggiata presso l’autosalone SkyLimit di Roma, e da quel momento è iniziata la maratona al volante. Alle 15.45 di mercoledì 14 giugno, poi, lo schianto contro la Smart dei Proietti.

LE SFIDE DEI THE BORDERLINE – “Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento” si legge nella descrizione del loro canale YouTube. “Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici”. Assurdi, appunto. Come lo stare 24 ore su una ruota panoramica senza scendere, sopravvivere 50 ore in isolamento o in una prigione di massima sicurezza. Il quartetto andava fiero di rifarsi a MrBeast“che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video” e si diceva orgoglioso di portare in Italia per la prima volta contenuti simili. Il leader della formazione è Matteo Di Pietro, detto Dp, Ciaffa quello più schivo, Leo sarebbe il più brillante, che ora studia alla Bocconi di Milano. Come riporta Il Messaggero, un’ora prima dell’incidente su TikTok veniva caricato un video intitolato “Come si comportano i ragazzini di ora con una macchina di lusso” nel quale Vito Loiacono pronunciava le seguenti parole: “Sta macchina va più veloce di Saetta McQueen […] Mi sembra di cavalcare un drago. Daje, sono il protagonista di Fast and Furious 27”. Poi il commento quasi profetico: “Ma questo con la Smart che sta facendo? Abbello, la macchina tua costa 300 euro usata al Conad, la mia costa un miliardo. Vale quanto Amazon”.

LA RABBIA DEGLI UTENTI – Tutto quel che resta, ora, sono gli insulti degli utenti riversatisi sui loro profili dopo l’incidente: “Vergognatevi, tutti. Non esistono parole per quello che avete combinato. Sti social stanno veramente portando l’umanità alla deriva” scrive qualcuno. “Al posto vostro toglierei ogni account, avete tolto una vita a un bambino, col sorrisino in faccia, per le vostre challenge, per i vostri 4 soldini dati dalle vostre famiglie invece di insegnarvi i valori: nessuno dovrà seguirvi dopo oggi” è il commento di qualcun altro.

Bambino morto nell’incidente a Roma, indagato Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del suv. Uno degli altri: “Trauma indescrivibile, vicino alla famiglia della vittima”

di Marco Carta, Andrea Ossino, Giuseppe Scarpa

È accusato di omicidio stradale. Gli altri quattro che erano con lui nella vettura rischiano l’accusa di concorso se verrà accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video incitando il ragazzo alla guida.

E’ indagato per omicidio stradale Matteo Di Pietro il 20enne che mercoledì pomeriggio era alla guida del SUV Lamborghini Urus coinvolto nell’indicente di via Aristonico di Alessandria, a Casal Palocco in Roma, che ha causato la morte di Manuel, un bimbo di soli 5 anni e il ferimento di sua mamma Elena, 28 anni, e della sorellina di soli 3 anni.

https://www.la7.it/intanto/video/roma-incidente-casal-palocco-spunta-il-video-dello-youtuber-poche-ore-prima-15-06-2023-490418

Roma, incidente Casal Palocco: spunta il video dello YouTuber poche ore prima

15/06/2023

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri a RomaCasal Palocco, dove una Lamborghini Urus si è schiantata su una Smart. A seguito dell’incidente ha perso la vita un bambino di 5 anni, gravi la mamma e la sorellina. Sui social è spuntato un video dello YouTuber poche ore prima dell’incidente con la Lamborghini.  

Fonte: La7

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus