verniciatura

SOPRALLUOGO TECNICO ALESSIO BRANCACCIO SU VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI VASTO MARINA (CH) 21 OTTOBRE 2021

Vasto (CH), lì 21 Ottobre 2021 ore 22.32

Amici ed amiche, buonasera a voi,

in data odierna io e mio padre ci siamo recati sul cantiere dei lavori dove si sta portando avanti la costruzione della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi nella porzione di 5 km compresa tra l’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume e località Vignola, ma il progetto così come sta per essere concepito presenta ancora non poche criticità, come vi mostrerò tra poco in base alle fotografie che ho scattato oggi alle 12.30:

  1. prima di tutto l’unico tratto pedonale annesso sulla destra dell’infrastruttura dove vi è il doppio senso di marcia ciclabile è stato realizzato in colorazione verde esattamente come la porzione ciclabile e quindi, non vi è alcuna distinzione cromica (di colore) tra le due diverse porzioni, una destinata ai soli ciclisti, l’altra destinata ai soli pedoni, come era previsto dal progetto regionale originario e così come era stato proposto in fase di pianificazione pre-costitutiva e questo genera forte confusione, soprattutto ai fini della sicurezza dell’una e dell’altra categoria, a me piace ragionare con competenza e buon senso;
  2. l’area dove è stata realizzata l’infrastruttura nel distretto di Vasto Marina per quanto mi riguarda è ancora un cantiere a cielo aperto ed è ancora ben lungi dal poter essere ultimato, lo si denota chiaramente dal fatto che l’infrastruttura è ancora sporca e pieni di oggetti di ogni genere che possono far forare i ciclisti che transitano sia da Piazza Fiume che da Vignola, come mi è capitato oggi con la bicicletta da corsa: ho visto due donne che camminavano tra la porzione pedonale e quella ciclabile destinata al mio transito in direzione Trave, Cungarelle e Casarza e per evitarle mi sono dovuto allargare di circa 2 metri, il che mi ha fatto sconfinare nella porzione laterale a sinistra, dove per fortuna non passava nessun altro ciclista in senso opposto, ma mentre rientravo nella mia porzione di senso di marcia, ho beccato una molla marrone scuro ritorta nella parte alta, lunga ed appuntita all’estremità, che mi si è conficcata nella spalla interna del pneumatico posteriore, ma in un primo momento non me ne ero accorto, perché ho avvertito soltanto un ticchettio costante che si sentiva ogni volta che pedalavo e quando smettevo di pedalare, non si avvertiva più tale rumoroso fastidio, per cui pensavo fosse associato alla mia trasmissione ed invece appena arrivato all’altezza del trabocco di Cungarelle, mio padre mi ha fatto notare che si trattava di una molla allungata ed appuntita nella parte sottostante che mi si è andata a conficcare all’interno del pneumatico posteriore bucando anche la camera d’aria e mio padre purtroppo ha fatto l’errore di togliere la molla, è rimasto il buco, è uscita tutta l’aria e sono rimasto con la ruota a terra senza avere il kit di pronto intervento, per cui siamo dovuti tornare a piedi a casa per 6 km, dove sono rientrato alle 14.40 e se alla ciclabile fosse fatta regolare manutenzione e pulizia dai detriti di ogni genere, alcuni come questa molla associati ai fissaggi delle vecchie rotaie della Ferrovia Adriatico-Sangritana, che sono state lasciate lì in sede senza rimuoverle, tutto questo a me e sicuro ad altri ciclisti che passano di qui, non sarebbe successo.
  3. La pista ciclopedonale è sporca e piena di oggetti derivanti da lavorazioni nel cantiere, pertanto per quanto mi riguarda ai fini della sicurezza di ciclisti e pedoni, non può ritenersi fruibile almeno per i ciclisti fino a quando tutti gli oggetti non verranno rimossi tramite manutenzione accurata e regolare dell’infrastruttura, altrimenti il Presidente Pupillo prenda in forte considerazione l’ipotesi di chiudere al pubblico l’intera infrastruttura ai ciclisti lungo tutti e 5 i km, fino a che non verrà pulita, ultimata con segnaletica orizzontale, cartelli verticali e dopo la sua effettiva inaugurazione, allora poi potrà di nuovo essere fruibile anche ai ciclisti.

Mi prendo l’impegno che domattina stessa o al massimo lunedì mattina prossimo, chiamerò al telefono la Segreteria della Provincia di Chieti dove c’è la Sig.ra Elisabetta Cini, la segretaria del Presidente della Provincia Mario Pupillo, farò in modo mi passi il suo numero diretto perché devo assolutamente almeno parlare con lui in merito a queste questioni, non soltanto riguardo manutenzione, cura e pulizia dell’infrastruttura, anche prima della sua ultimazione con segnaletica orizzontale verniciata in bianco e cartellonistica verticale, soprattutto per il fatto che non capisco per quale motivo il tratto Nord tra Francavilla al Mare ed Ortona a Mare è stato realizzato per bene, con tratto ciclabile realizzato con vernice verde colorita e poco diluita in modo da far vedere bene il colore, tratto pedonale blu scuro bello carico che permette la distinzione di colore col tratto ciclabile e visivamente consenta ai ciclisti di andare sulla zona verde e ai pedoni di andare sulla zona blu loro assegnata, consentendo così alle due differenti categorie, di non venire a diretto contatto e di non rimanere vittime di un incidente, più o meno serio, non come qui a Vasto Marina che è un verde scolorito perché probabilmente è stato realizzato con vernice diluita, ci hanno messo più acqua che vernice, per cui questa vernice, tempo 3-4 mesi con le intemperie invernali, sicuramente scolorisce di nuovo e l’asfalto tornerebbe grigio grezzo ed il verde andrebbe a farsi benedire, pertanto auspico che si tratti di una preliminare semplice prova di verniciatura e che la ditta COGEPRI Srl dell’Ing. Paolo Primavera, comunichi ai propri operai di realizzare ulteriori passaggi di verde su tutti e 5 i km dell’infrastruttura proprio per impedire lo scoloramento e non doverci rimettere le mani di nuovo.

Di seguito le foto del tratto relativo all’ingresso all’infrastruttura ciclopedonale Via Verde dl lato dell’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume:

Pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi direzione ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume
Pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi ingresso ex-stazione ferroviaria Vasto Marina di Piazza Fiume, direzione Trave e Casarza

Continuerò a vigilare sullo stato dei lavori che auspico vengano ultimati in questo tratto si spera entro la primavera 2022, buonanotte a tutti.

Dott. Alessio Brancaccio

VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI TRATTO 5 KM VASTO MARINA: ALESSIO BRANCACCIO SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CHIETI MARIO PUPILLO E A PAOLO PRIMAVERA, IL RESPONSABILE DELLA DITTA APPALTANTE I LAVORI COGEPRI SRL

Vasto (CH), lì 7 Ottobre 2021 ore 21.21

Amici ed amiche, buonasera a tutti voi. Oggi alle ore 12.30, io e mio padre ci siamo recati lungo la pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi, nel tratto di 5 km che collega l’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume all’ingresso di località Vignola ed abbiamo notato che l’infrastruttura continua ad essere verniciata in verde come da programma, il problema è che non si sta verniciando di verde solo il tratto a doppio senso di marcia ciclabile, ma anche il tratto pedonale, che dovrebbe essere invece realizzato in blu, come da progetto originario regionale della Via Verde che collegherà i comuni di Francavilla al Mare e San Salvo per 42 km. Un esempio a riprova di quello che sto asserendo in queste righe, lo si può riscontrare nel tratto che collega Saraceni-Punta Longa a Ripari di Giobbe ad Ortona a Mare:

Ortona a Mare, tratto ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che collega località Saraceni-Punta Longa a località Ripari di Giobbe

Via Verde dei Trabocchi tratto di Ortona

https://www.komoot.it/highlight/1797647

Quindi, alla luce di quanto avete visto in questo video, sorge spontaneo porsi una domanda: per quale motivo la Via Verde viene ben distinta con due colori diversi nel tratto Nord di Ortona a Mare e qui a Sud a Vasto, città molto più grande e non certo meno importante di Ortona, viene realizzata tutta in verde, senza prevedere una distinzione tra il tratto ciclabile e quello pedonale? Io e mio padre, giunti all’altezza della seconda galleria di Casarza, abbiamo notato che vi erano all’interno due operai che stavano continuando ad apporre la vernice verde fresca nel tratto pedonale della Via Verde e abbiamo parlato con uno dei due operai della COGEPRI Srl, la ditta che sta portando avanti i lavori di realizzazione e completamento dell’infrastruttura e ci è stato da lui riferito e confermato, che il tratto pedonale verrà realizzato in verde e non in blu, come da progetto regionale originario e quindi non vedo il motivo per cui ogni Comune litoraneo abruzzese che viene attraversato da questa infrastruttura, debba riscrivere le regole a proprio piacimento, sovvertendo completamente la differenziazione nella colorazione che serve a distinguere bene tra loro i due tratti ciclabile e pedonale, per garantire la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni che percorrono già oggi l’infrastruttura che, torno a specificare in questa sede, ancora non è stata inaugurata ufficialmente. Io e mio padre abbiamo poi anche notato che la qualità della vernice apposta è di qualità scadente: tempo 3-4 mesi e potrebbe scolorire, mostrando di nuovo il colore nero dell’asfalto grezzo sottostante, obbligando gli operai a apporre continuamente vernice fresca, innalzando i costi degli interventi di manutenzione e tutto questo, andrebbe invece scongiurato. Altra cosa che abbiamo notato sul tratto di Casarza, appena usciti dalla terza galleria in direzione spiaggia omonima, è stata un intervento maldestro di apposizione di asfalto, per coprire il tratto superficiale distrutto da agricoltori locali che si sono trasformati in vandali ed hanno letteralmente vandalizzato l’infrastruttura, passandovi sopra con i loro trattori con degli aratri attaccati nella parte posteriore del mezzo, distruggendo parte dell’asfalto superficiale ed obbligando gli operai della COGEPRI Srl a dover intervenire di nuovo sull’infrastruttura, apponendo nuovi tratti di asfalto grezzo che non sono stati appianati a livello del suolo, vi sono dei gradini ai lati, un intervento maldestro che, francamente, fa a cazzotti con lo stupendo contesto paesaggistico di contorno alla pista ciclopedonale!

Pertanto, alla luce di queste mie sacrosante considerazioni, ho prontamente scritto una nuova mail indirizzata al Presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo che non è più Sindaco di Lanciano, alla luce del fatto che non si è più potuto presentare come Sindaco uscente, avendo già espletato tre mandati da Sindaco, quindi non potrò incontrarlo a Lanciano per parlare di questa questione, dovrei recarmi a Chieti ma per me è troppo lontano, non essendo da anni automunito, dal momento che sono un convintissimo radicale della bicicletta per questioni legate al mio ambientalismo granitico, pertanto gli ho richiesto di poterci incontrare direttamente qui lungo il tratto vastese della la Via Verde, non appena avrà modo di liberarsi dai suoi impegni istituzionali. La mail l’ho mandata in copia conoscenza, al Responsabile della COGEPRI Srl, l’Ing. Paolo Primavera, voglio capire per quale motivo qui a Vasto l’infrastruttura ciclopedonale sta per essere realizzata tutta di verde, sovvertendo completamente la distinzione dei due tratti ciclabile e pedonale, come previsto dal progetto regionale originario, dal momento che, una volta completata la Via Verde in tutti e 42 i km tra Francavilla al Mare e San Salvo, andrà a sua volta inglobata nel progetto regionale Bike To Coast di 131 km, che collegherà i comuni di Martinsicuro (TE) e San Salvo (CH).

Resto in attesa di loro gradita comunicazione in merito.

La mail che ho mandato alle 20.57 del 7 Ottobre 2021 al Presidente della Provincia di Chieti, Dott. Mario Pupillo ed in copia conoscenza, all’Ing. Paolo Primavera per avere delucidazioni in merito alla realizzazione della Via Verde nel tratto vastese tutta in verde e non differenziata verde-blu come nel progetto regionale originario