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NON SONO NO-VAX: LA VERITÀ SUL TAMPONE AL BAMBINO CHE IL CORRIERE DISTORCE

BYOBLU24

28 Maggio 2023 Adalberto Gianuario

https://www.byoblu.com/2023/05/28/genitori-rifiutano-tampone-per-ricovero-figlio-accusati-di-tentato-omicidio-cosa-sappiamo-del-caso/

Indagati per tentato omicidio, è questa l’abnorme accusa che si sono visti piovere addosso i genitori di un bambino di quattro anni che, dopo giorni di andirivieni in diversi ospedali, si erano rifiutati di sottoporre il proprio figlio al tampone nasofaringeo per il Covid. La notizia è rimbalzata nel giro di poche ore su tutte le testate, che l’hanno presentata con il consueto tono persecutorio e semplificando i fatti fino a distorcerli completamente

La notizia data dal mainstream

Secondo il “Corriere della sera”, quando il bambino viene portato in ospedale “la visita produce una diagnosi micidiale: i medici spiegano che il bambino sta morendo per una forma aggressivissima di tumore, e che la sola speranza è iniziare subito la terapia”, queste le parole usate dal quotidiano di via Solferino.

Una versione dei fatti smentita dai genitori, che al momento della richiesta di far eseguire il tampone al figlio non avevano ricevuto alcuna diagnosi e che si sono visti costretti ad affrontare la sofferenza un figlio malato a cui si è poi aggiunta l’indagine pesantissima avviata dalla procura di Milano e la gogna mediatica scatenata dai media dominanti.

La versione dei genitori

Ma andiamo con ordine: dopo due settimane in cui il bambino aveva manifestato vomito e dolore alla schiena e alle gambe, e che la pediatra aveva interpretato come un semplice colpo di freddo, il piccolo viene portato al pronto soccorso di Lodi, dove si ipotizza un “raffreddore dell’anca”. Il giorno dopo il bambino viene sottoposto a un’ecografia che smentisce questa prima diagnosi.

Torna a casa, ma all’alba di venerdì il bambino si sveglia urlando: il padre sale in macchina e lo conduce all’ospedale Buzzi, dove viene sottoposto ad ulteriori esami. I medici dell’ospedale suggeriscono il trasferimento al San Gerardo di Monza, dove c’è un rinomato reparto di ematologia. Per accedervi, però, è necessario sottoporsi al tampone molecolare.

Nel timore che, in caso di positività, il bambino non venga sottoposto alle analisi e alle cure di cui avrebbe bisogno, i genitori rifiutano il tampone. Ne scaturisce un duro scontro con il medico e alle 14 accade l’impensabile: si presentano in reparto due poliziotti con in mano un foglio della Procura firmato dal Pubblico Ministero di turno, Nicola Rossato, che impone la procedura di “prelievo coatto di campioni biologici su persone viventi”, aprendo un fascicolo per tentato omicidio a carico dei genitori.

Ora sarà il Gip a dover decidere convalidare o meno il provvedimento del pubblico ministero, nel frattempo filtra la comprensibile irritazione dei genitori per il trattamento ricevuto. Al momento il bambino pare non essere in pericolo di vita a differenza di quanto afferma il Corriere nei suoi ultimi aggiornamenti.

Abbiamo contattato l’avvocato Valeria Panetta, presidente dell’associazione Arbitrium, che sta assistendo i genitori in questa delicata vicenda. Nel video il suo commento.

Fonte: Byoblu, la TV libera dei cittadini, canale 262 DTV

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

TRENTINO, SPUNTA L’ORSO DIETRO IL BAMBINO MA LUI MANTIENE LA CALMA E SI SALVA

https://www.la7.it/intanto/video/trentino-spunta-lorso-dietro-il-bambino-ma-lui-mantiene-la-calma-e-si-salva-12-04-2023-480203

12/04/2023


Dopo l’attacco fatale del runner Andrea Papi aggredito nei boschi sopra Caldes lo scorso 5 aprile
, spopolano i video di come comportarsi in caso di incontro ravvicinato e simili esperienze ravvicinate con animali del genere. Tra questi, un video del 2020 in cui il bambino riesce a mantenere la calma con l’orso incuriosito dietro, che per qualche decina di secondi lo segue e poi si allontana spaventato. L’episodio è avvenuto nella zona sopra alla Contra, sopra Malga Prà da Giovo (Sporminore) nelle Dolomiti di Brenta in Trentino. L’autore del video ha spiegato che l’animale si è alzato quando ha visto il gruppo e che il bambino era il più vicino. “Lui è un amante degli orsi e non vedeva l’ora di vederne uno, sapeva già come comportarsi”.  

Fonte: LA 7

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus