CSEN Abruzzo

LA VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI E’ UFFICIALMENTE DEI CITTADINI: FISSATA L’INAUGURAZIONE A POCHI GIORNI DAL GIRO D’ITALIA

Sarà una giornata di festa (che in questo periodo in cui vige ancora la pandemia di COVID19, virus subdolo artificiale di bioterrorismo americano, subdolo esattamente come chi lo ha deliberatamente fatto uscire da un laboratorio cinese per poi scaricare la colpa ai cinesi stessi, etichettandolo come “virus cinese” quando in realtà è americano e che non ha ancora alcun carattere endemico, paragonarlo già adesso all’influenza anticipando eccessivamente i tempi, è da puri irresponsabili, per cui una “festa” non si sarebbe mai dovuta organizzare, non in questo momento), a cui parteciperanno anche tanti giovani, che culminerà con una ciclopedalata; ci sarà anche un momento in ricordo di Valerio Ursini, architetto della Provincia scomparso l’anno scorso, a cui si deve la cura dell’iter progettuale che ha portato alla realizzazione del tracciato ciclopedonale.

La pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi nel tratto del secondo lotto dell’infrastruttura ciclabile tra Fossacesia ed Ortona a Mare
https://www.chietitoday.it/attualita/inaugurazione-via-verde-costa-trabocchi-pista-ciclopedonale-ciclopedalata.html

ra è ufficiale: la Via Verde Costa dei trabocchi sta per essere ufficialmente consegnata ai cittadini. L’inaugurazione è stata fissata per giovedì 27 aprile, con una grande giornata di festa, che culminerà in una ciclopedalata.

“L’importante infrastruttura a mobilità lenta e sostenibile della Provincia di Chieti – spiega il presidente della Provincia, Francesco Menna – in questi giorni è stata osservata speciale per le attività di collaudo con il sopralluogo finale. All’inaugurazione saranno presenti anche tanti giovani ai quali consegneremo idealmente questa grande opera che valorizzerà e proteggerà un territorio unico nel suo genere. È un grande orgoglio per la Provincia di Chieti aver ideato, appaltato, diretto i lavori e realizzato questa preziosa infrastruttura che conserva e rende fruibile a tutti la bellezza unica del paesaggio. Con questo intervento – aggiunge Menna – abbiamo già raggiunto un obiettivo di fondamentale importanza: proteggere la nostra meravigliosa Costa dei Trabocchi dalle speculazioni edilizie e dalle colate di cemento”.

“Fin dal nostro insediamento – sottolinea il presidente – ci siamo concentrati affinché giungessimo in tempi brevi all’obiettivo di consegnare la Via Verde che sarà anche interessata il prossimo 6 maggio dalla partenza del Giro d’Italia con la cronometro ‘Costa dei Trabocchi’ nel tratto tra Fossacesia e Ortona. La nostra infrastruttura sarà sotto gli occhi di tutto il mondo grazie a questo evento internazionale. Sarà un grande momento di promozione per la nostra Provincia e per la Regione Abruzzo e per il quale ci stiamo preparando con grande determinazione per regalare a tutti un giorno di festa e di grande sport”.

“Un ringraziamento particolare – dice Menna – va ai presidenti che prima di me hanno lavorato a questo obiettivo, a tutti i dipendenti della Provincia e a quanti hanno collaborato per giungere a questo importante traguardo. Un pensiero speciale voglio rivolgerlo a nome di tutta l’amministrazione provinciale al compianto architetto della Provincia Valerio Ursini (scomparso a febbraio 2022, ndc), al quale si deve la cura dell’iter progettuale che ha portato alla realizzazione della Via Verde. I prossimi obiettivi sui quali stiamo già lavorando da tempo sono – precisa il presidente della Provincia – il collegamento dei tratti mancanti di Lago Dragoni nel Comune di Torino di Sangro, della variante di Vasto (zona Porto) e quella nel Comune di Casalbordino, con un finanziamento di circa 9 milioni di euro, e l’acquisto delle vecchie stazioni”.

“È un vero orgoglio per la Provincia di Chieti – aggiunge il consigliere provinciale con delega alla Via Verde, Davide Caporale – poter finalmente consegnare questa opera complessa alla comunità abruzzese e ai tanti turisti che sceglieranno la nostra Costa dei Trabocchi come destinazione. Mi unisco al pensiero del Presidente per l’architetto Ursini: la nostra gratitudine va a lui e a tutti coloro che hanno profuso impegno e competenza per questo grande intervento, dai progettisti nelle varie fasi della procedura alle imprese dell’Ati e soprattutto ai tanti dipendenti, sia passati che attuali, della Provincia che lavorato negli anni per rendere possibile questo risultato straordinario”. 

Il programma dell’inaugurazione ufficiale della Via Verde, che si terrà giovedì 27 aprile, alle ore 10.30 nei pressi della galleria Ortona 1 sulla Via Verde (con ingresso alla ciclopedonale da Lido Saraceni di Ortona), prevede anche una ciclopedalata “rosa” nel tratto tra Ortona e Torino di Sangro con partenza dopo la cerimonia di inaugurazione, la presentazione del murales “In Eterno Fantini e lo scoprimento di una targa in memoria dell’architetto Valerio Ursini. 

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

LA BICI COME SIMBOLO DI RINASCITA

La bicicletta è in un momento storico: mezzo di trasporto individuale, può con le dovute precauzioni essere un simbolo di mobilità per l’Italia che vuole risollevarsi dal coronavirus

Pubblicato il 24 Aprile 2020 ore 11:00

https://www.formulapassion.it/automoto/mobility/bici-bicicletta-coronavirus-fase-2-mobilita-simbolo-rinascita-ripresa-attivita-fisica-491190.html

Oggi non abbiamo Bartali e Coppi, in rigoroso ordine alfabetico, a risollevare le sorti dell’Italia come avvenne nel 1946 quando il Paese viveva ancora tra le macerie dopo anni di guerra, di bombe, di agguati, di terrore. Tuttavia, per quando si ripartirà, molti vorranno ritornare a vivere l’aria aperta e a dirigersi verso il posto del lavoro usando un mezzo che nonostante tutte le rivoluzioni della mobilità non è mai morto: la bicicletta. I vertici del pedale italiano chiamano a gran voce la politica per dare uno spazio centrale al pedale, in questi giorni ove si nota una piccola speranza, un varco verso la normalità dopo mesi di emergenza da coronavirus.

Davide Cassani, commissario tecnico azzurro e responsabile di tutte le Nazionali italiane di ciclismo, spera che finalmente arrivi una svolta nella lotta al coronavirus, perché con la solita franchezza ha parlato di guinzagli diventati troppo corti e stretti. Quasi un appello. «Ho solo chiesto, senza polemica, di poter tornare a pedalare dal 4 maggio, sempre mantenendo le solite precauzioni. Si tratta di una semplice richiesta a chi siede nella stanza dei bottoni, perché capisca che qualunque resistenza ha un limite e che noi amanti della bicicletta l’abbiamo quasi raggiunto». Inizialmente Cassani era stato uno dei paladini del «#iorestoacasa» e aveva criticato duramente chi invece continuava a uscire in bici. Che cosa è cambiato ora? «Mi sembra che ci sia un’inversione di tendenza. Da giorni le persone guarite sono più dei nuovi contagiati e il peggio sembra passato. Forse per il 4 maggio si possono rivedere certe misure di prevenzione. Non chiedo nulla di straordinario, solo il minimo sindacale: poter tornare a pedalare all’aperto, da soli, senza formare gruppi né assembramenti salvo piccole eccezioni, come marito e moglie che dormendo insieme magari possono anche pedalare vicini. In tutte le cose ci vuole buonsenso. Pedalare e in generale fare sport fa bene alla salute, è una medicina che agisce sul corpo e sulla mente, proprio ciò di cui abbiamo bisogno in questo periodo di pandemia». In bicicletta c’è il rischio di cadere, farsi male e gravare sui medici; per Cassani il mantra è appunto il buonsenso. «Gli ospedali non sono più al collasso come settimane fa. E anche la vita normale ha la sua importanza nell’equilibrio della gente».
Giorgio VibertiLa Stampa, 24 aprile 2020

Renato Di Rocco, uno dei dirigenti più esperti dello sport italiano, è il presidente della Federciclo da quattro mandati, ha sotto la sua ala 103mila tesserati, 3000 società affiliate, 4238 gare organizzate nel 2019. «La Bike Economy vale oltre 11 miliardi di Euro, l’innesco sta nei 600 milioni che attraverso la Federazione e gli sponsor arrivano sul territorio. Non c’è miglior scelta della bicicletta come mezzo per far ripartire l’Italia. Per noi è inimmaginabile non sfruttare questa opportunità: la bici deve essere rimessa al centro, con tutti i suoi valori. In Italia ci sono 1,2 milioni di persone che usano la bici per la mobilità urbana, il cicloturismo assicura 77 milioni di presenze all’anno e 7,7 miliardi di valore. Con la bici posso andare al mercato, la bici è utile, la bici fa bene».
Luca GialanellaLa Gazzetta dello Sport, 24 aprile 2020

Massimo Galli, 68 anni, è il direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, ed è professore ordinario alla Statale. Ha compreso chi vorrebbe riprendere le attività fisiche. «Ci sono segnali della voglia di ricominciare. Serve gradualità, e il rispetto reale delle norme di distanziamento. Chi cammina, corre o pedala da solo non fa danni, a patto che si evitino appunto le situazioni di aggregazione. Diversamente, torneremo da capo. Le metropoli, per esempio, non offrono ampi spazi. Ritrovarsi contemporaneamente in 100 al parco sarebbe pericoloso». La distanza ideale per chi va in bici è 20 metri“.
Andrea BuongiovanniLa Gazzetta dello Sport, 24 aprile 2020

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

ALESSIO BRANCACCIO CSEN ABRUZZO CONTRARISSIMO ALLE APP DI CICLISMO INDOOR COME ZWIFT, ROUVY E RGT WAHOO

UN’IMMAGINE IMPIETOSA DELLA NUOVA FRONTIERA DELLA TRANSIZIONE DIGITALE APPLICATA AL CICLISMO MODERNO PER TENERE LA GENTE DENTRO CASA: ZWIFT

Vasto, lì 31 Agosto 2022, ore 21.05

Amici ed amiche un caro saluto a tutti e a tutte voi,

in questo articolo voglio parlarvi di un nuovo originale, perverso modo escogitato dalle élites massoniche dominanti nel Mondo che avete imparato a conoscere ancora di più durante l’attuale pandemia di COVID19, per controllare ancora di più le masse proletarie popolari, sportivi compresi: come penso già sapete tutti, questi ultimi vengono già controllati da anni ogni volta che escono per effettuare sedute di allenamento outdoor dalle applicazioni GPS che si interfacciano con il proprio ciclo computer, anch’esso GPS, ogni volta che si effettua un giro e lo si carica su piattaforme digitali come ad esempio Strava, Endomondo, Trainingpeaks, Komoot, solo per citarne alcuni, ma la classe dominante non si è limitata solo a questo, adesso si è passati ad un livello di controllo totalitario superiore al precedente, ad un livello successivo, introducendo sul mercato globale due nuove applicazioni per ciclismo su strada indoor, Zwift e Rouvy, le quali riproducono fedelmente tutti i percorsi di Classiche del Nord e dei Grandi Giri come Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a Espana, pedalando comodamente in casa attraverso appositi rulli seduti con uno schermo televisivo gigante davanti a sé: è la nuova perversa moda di introdurre sul mercato delle novità che possano essere delle comodità per le persone, pur di fare soldi cercando di trattenere le stesse il più possibile all’interno delle proprie abitazioni con la scusa che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più consistenti ed evidenti davanti ai nostri occhi, specialmente negli ultimi cinque-dieci anni, per cui se il tempo fuori è inclemente e sempre più pazzo, con delle comodità in casa la gente è invogliata a restarci e a non tentare per niente l’uscita all’aria aperta, con tutti i problemi che si sentono di caldo estremo, perturbazioni temporalesche tropicali con grande attività elettrica associata, per cui certe volte ci si chiede: “Chi me lo fà fare di uscire se in casa o un’applicazione che mi permette comunque di allenarmi stando in casa, senza rischiare di prendermi il COVID19 andando in gruppo con altri ciclisti, oppure prendermi tutto questo caldo o un temporale improvviso?”

Parliamo di Zwift: è una piattaforma digitale per ciclismo indoor introdotta sul mercato da Zwift Inc. nel 2014, ma divenuta famosa soltanto nel periodo della pandemia, che è stata il fattore di lancio perfetto per aumentare i propri fatturati a dismisura, ma diciamo anche che è un’applicazione molto utilizzata tra i ciclisti professionisti per allenarsi sulle grandi salite di Classiche del Nord e Grandi Giri soprattutto in caso di maltempo fuori casa, non a caso il ciclista che sponsorizza questa piattaforma digitale non è nient’altro che il gallese Geraint Thomas del team UCI INEOS Grenadiers:

Oltre a Giorgio Brambilla e Alan Marangoni, ci si è messo pure il markettaro Decathlon toscanaccio Davide Petrini a parlare di Zwift:

https://us.zwift.com

Rouvy è la seconda piattaforma digitale per ciclismo indoor disponibile attualmente sul mercato ed è stata introdotta nello stesso nel 2011, quindi ben prima di Zwift! Pensate, io neanche la conoscevo, sono venuto a conoscenza della sua esistenza solo vedendo in questi giorni le tappe della Vuelta a Espana 2022, attraverso questi spot:

https://www.lavuelta.es/es/rouvy

https://rouvy.com/it

Esiste poi anche una terza piattaforma digitale chiamata RGT che si interfaccia con dispositivi Wahoo introdotta sul mercato anch’essa nel 2011:

Un altro recente simulatore di ciclismo indoor che fa uso di rulli interattivi è Bkool: ecco a voi lo spot che stanno facendo vedere alla Vuelta a Espana 2022 con testimonials Chris Froome ed Alberto Contador, che in questo spot ancora non figura:

https://www.bkool.com/it

Io personalmente pur vivendo nell’Era Moderna, sono un ciclista amatoriale tradizionalista rimasto molto all’antica e quindi sono contrario a tutto ciò che rappresenta delle novità eccessivamente tecnologiche come queste che a me personalmente toglierebbero il gusto di provare il senso di fatica che si prova uscendo all’aria aperta in ambiente naturale, così come da sempre sono formalmente contrario all’adozione delle biciclette elettriche, le quali possono sicuramente avvicinare molte più persone al ciclismo, soprattutto persone sedentarie e chi non ha mai provato la gioia di andare in bicicletta almeno una volta nella vita, ma per me il senso di fondo di andare in bicicletta è provare comunque una fatica benefica e questa sensazione la si sperimenta direttamente soltanto spingendo le tradizionali biciclette a trazione muscolare, per cui per quanto mi riguarda da alcuni anni a questa parte stiamo assistendo ad una transizione digitale applicata anche al mondo del ciclismo che rischia di tramutarsi in pericolosa ed altamente diseducativa verso la pratica amatoriale del ciclismo e che quindi va combattuta usando ogni mezzo di comunicazione moderno possibile.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

ALESSIO BRANCACCIO SU PISTA CICLABILE VASTO MARINA-SAN SALVO MARINA 31 MARZO 2022

Vasto, lì 31 Marzo 2022 ore 16.06

Amici ed amiche, un caro saluto pomeridiano a tutti voi: in questo articolo vi mostrerò le fotografie che ho scattato oggi durante la consueta camminata mattutina di 6 km con mio padre dallo scorso 8 Marzo fino al 29 Marzo lungo circonvallazione istoniense a Vasto città e, da due giorni a questa parte, a Vasto Marina. Una giornata piuttosto ventosa con vento forte di Libeccio sui 47 km/h dal quadrante di SSO pressione atmosferica a 991 millibar e di nuovo mal di testa, a forza di stare in casa a causa della pandemia che ancora non ne vuole sapere di andarsene a fare in culo, sono diventato pure meteoropatico!

Ecco a voi di seguito le foto della mia camminata odierna di 6 km lungo Vasto Marina con mio padre, dal Monumento della Bagnante fino ad un ponticello in legno che segna la metà della pista ciclabile tra Vasto Marina e San Salvo Marina e ritorno alla Bagnante:

MEDICAGO MARINA, INFIORESCENZA VIOLA CHE CRESCE IN AMBIENTE DUNALE MARITTIMO TRA LO STABILIMENTO BALNEARE NUMERO 35 E LIDO ACAPULCO
FOTO: ALESSIO BRANCACCIO 31 MARZO 2022
MEDICAGO MARINA, INFIORESCENZA VIOLA CHE CRESCE IN AMBIENTE DUNALE MARITTIMO TRA LO STABILIMENTO BALNEARE NUMERO 35 E LIDO ACAPULCO
FOTO: ALESSIO BRANCACCIO 31 MARZO 2022
ALESSIO BRANCACCIO NELLA PINETA DEL PARCO GINO BARTALI, CAMPIONE ITALIANO ED INTERNAZIONALE DI CICLISMO, GIUSTO TRA LE NAZIONI
FOTO: ALESSIO BRANCACCIO, 31 MARZO 2022


PISTA CICLABILE VASTO MARINA “VIA NICOLAIANA” CHE COLLEGA VASTO MARINA A SAN SALVO MARINA
FOTO: ALESSIO BRANCACCIO 31 MARZO 2022

Dott. Alessio Brancaccio, Università di L’Aquila, tecnico sportivo CSEN Abruzzo

AGGIORNAMENTO STATO LAVORI VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI IN LOCALITA’ LAGO DRAGONI, TORINO DI SANGRO (CH)

Vasto (CH), lì 25 Marzo 2021 ore 22.01

Amici ed amiche sostenitori e simpatizzanti della mobilità sostenibile, buonasera a tutti voi da Alessio Brancaccio, Tecnico Sportivo del Comitato Educativo Nazionale Abruzzo Pescara. Proprio in data odierna mi sono recato personalmente, assieme a mio padre Massimo, in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH) per effettuare un controllo ispettivo per verificare l’effettivo stato dei lavori della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste lungo questo territorio, che di fatto è il quarto ed ultimo lotto della Via Verde che sta per essere adeguato ad uso ciclopedonale, in quanto proprio su questo tratto, caratterizzato da forte dissesto idrogeologico, si verificò nel 2017 una frana che si distaccò a causa della continua erosione marina, che fece arretrare la linea di costa di oltre 200 metri e si tratta della stessa frana che si distaccò nel 1906 e che arrivò nello stesso punto dove scorrevano i binari dell’ex-tracciato della ferrovia Sangritana, colpendo un treno in arrivo e facendolo precipitare in mare, evento che al tempo causò 3 morti.

La giornata di oggi era stupenda con cielo sereno, mare poco mosso e finalmente ho potuto vedere con i miei occhi l’effettivo stato attuale dei lavori lungo questo tratto che sono stati iniziati poco tempo fà, non si sa di preciso quando perché il periodo temporale non è stato specificato dalla ditta privata che sta eseguendo i lavori probabilmente in subappalto alla CO.GE.PRI. Srl di Guardiagrele in questo punto: si tratta della ditta pescarese MAPI Costruzioni Srl, costo del progetto di adeguamento circa 592000€, i lavori avranno la durata di 140 giorni, all’incirca poco meno di 4 mesi, per cui se tutto va bene e non ci saranno ulteriori intoppi dopo il COVID19 che ha interrotto i lavori, penso che entro Agosto al massimo Settembre prossimo, l’infrastruttura dovrebbe essere pronta anche in questo punto, ovviamente dopo aver prima steso e livellato tutto il pietrisco e la ghiaia, dopodiché si dovrà provvedere all’asfaltatura, poi alla resinatura mediante un substrato chimico che consentirà al colore di poter attecchire una volta dato e ad infrastruttura ultimata, dovrà essere verde lungo il doppio senso di marcia ciclabile e blu scuro nel tratto pedonale.

Ecco a voi il fotoreportage ed i video che ho raccolto oggi per descrivere questa importante giornata:

Foto che ritrae la spiaggia sassosa ed il mare stupendo che è possibile ammirare qui in località Lago Dragoni
Foto che ritrae la spiaggia sassosa ed il mare stupendo che è possibile ammirare qui in località Lago Dragoni
Particolare della costa sassosa erosa dal mare con detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Particolare della costa sassosa erosa dal mare con detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Particolare del tracciato ancora sassoso della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare del tracciato già quasi del tutto adeguato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare del paesaggio della spiaggia di Lago Dragoni a Torino di Sangro (CH) con la scogliera ed i numerosi detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Foto che ritrae la spiaggia sassosa di Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)e soprattutto il mare spettacolare, di una limpidezza che ricorda molto quella del mare dell’Alto Molise e dell’Alta Puglia!
Foto che ritrae la spiaggia sassosa di Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)e soprattutto il mare spettacolare, di una limpidezza che ricorda molto quella del mare dell’Alto Molise e dell’Alta Puglia!
Particolare della spiaggia sassosa, del mare limpidissimo e della costa che delimiterà la pista ciclopedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare della ruspa cingolata che sta effettuando i primi interventi di asportazione dei grossi massi franati sul tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi
Particolare della ruspa cingolata che sta effettuando i primi interventi di asportazione dei grossi massi franati sul tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi
Particolare dei grossi tubi che dovranno essere installati 200 metri più dietro rispetto al punto di vista della foto per andare ad imbrigliare una sorgente che fa scorrere acqua proprio sotto al punto dove si è verificata la frana. Il territorio qui credo sta per essere già messo in sicurezza
Particolare laterale di uno dei due grossi tubi che dovranno essere installati 200 metri più dietro rispetto al punto di vista della foto per andare ad imbrigliare una sorgente che fa scorrere acqua proprio sotto al punto dove si è verificata la frana.
Il Casotto di Giulia con dietro una piscina naturale, un vero spettacolo alla vista dei visitatori che sosteranno in questo punto!
Particolare del tracciato ancora sassoso della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH): sulla sinistra vi è la Strada Statale 16 Adriatica, sulla destra uno dei mari più belli e suggestivi d’Italia!
Particolare del cartello dove si specifica al soggetto a cui appartiene questo tratto di Via Verde Costa dei Trabocchi e dove si rendono noti: la tipologia dei lavori, l’importo degli stessi, il progettista, il direttore del cantiere, il direttore dei lavori, il coordinatore per la progettazione, il responsabile dei lavori, il coordinatore per l’esecuzione, le imprese subappaltatrici ed i numeri di telefono utili da comporre in caso di emergenza
Particolare del cartello esplicativo dei lavori inserito dal Comune di Torino di Sangro (CH) dove si certifica che si sta intervenendo in difesa dall’erosione della costa di interesse comunale. Sotto vengono specificati nell’ordine: Ente appaltante, Responsabile del settore, Responsabile unico del procedimento, Progettista, Ufficio Direzione Lavori, Direttore dei Lavori, Coordinatore Sicurezza in Erosione, Importo del Progetto, Importo Lavori a Base d’Asta, Costi ed Oneri per la Sicurezza, Importo del Contratto, Impresa Appaltatrice MAPI Costruzioni Srl di Pescara, Direttore Tecnico del Cantiere, Responsabile Tecnico del Cantiere.
Altro particolare dei massi in pietra che si rinvengono lungo la spiaggia di Lago Dragoni
Me e mio padre Massimo grandi appassionati di mobilità sostenibile ritratti in selfie lungo il tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino Di Sangro (CH)
Ecco il punto preciso dove nel 2017 si verificò una frana che fece precipitare a mare tutta la linea di costa dove doveva passare il tracciato della futura ciclovia Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)

#LagoDragoni#AlessioBrancaccio#ViaVerdeCostadeiTrabocchi

ALESSIO BRANCACCIO SOPRALLUOGO LAGO DRAGONI TORINO DI SANGRO VIA VERDE 25 MARZO 2021

Via verde, prende forma la massicciata

Via verde, altre barriere radenti in arrivo

Campitelli: “Questa estate apriamo la Via Verde”

Vasto – Via Verde, “uno scempio” il Regolamento

Al momento l’effettivo stato dei lavori è questo che vi ho descritto, continuerò a vigilare sulla corretta realizzazione dei lavori in questo quarto ed ultimo lotto da riadeguare per vedere presto completata quella che sarà dal mio punto di vista, la più bella e suggestiva pista ciclopedonale d’Italia, non soltanto d’Abruzzo!

Aggiornamento al 22 Ottobre 2021

#telemax#viaverde

Via verde: sopralluogo con il presidente uscente della Provincia Pupillo, lavori di completamento

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE LAVORI PISTA CICLABILE VIA VERDE LOCALITA’ LAGO DRAGONI TORINO DI SANGRO 1 APRILE 2023

Relazione tecnica Alessio Brancaccio dopo il sopralluogo effettuato con il padre Massimo in località Lago Dragoni di Torino di Sangro in data 1 Aprile 2023, lungo il quarto ed ultimo lotto della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi da realizzare in data ancora da definire.

Vasto (CH), lì 1 Aprile 2023 ore 18.32

Di seguito inserisco foto e video girato lungo il tratto della pista ciclabile Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro. Tutto quello che scriverò è da intendersi come una relazione tecnica in merito all’effettivo stato dei lavori di realizzazione del tratto di pista ciclopedonale Via Verde crollato in mare nel 2017, a causa del continuo processo di erosione marina e che va pertanto realizzato di nuovo con del nuovo sedime in pietrisco da riportare con camion ed escavatori meccanici. Il tratto di Lago Dragoni di fatto rappresenta il quarto lotto ancora da realizzare e da completare a data ancora da definirsi, ma prima verranno ripresi i lavori e meglio sarà, dal momento che si sta avvicinando la nuova stagione turistica, pertanto si dovrebbe avere tutto l’interesse a livello provinciale che regionale, di proseguire i lavori lungo questo tratto e di vederlo completato almeno entro la fine di quest’anno, considerando i penosi tempi biblici della burocrazia abruzzese, perché non so se il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ed il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, abbiano reale intenzione di adeguare anche questo tratto al momento abbandonato ad un destino di incuria e degrado che non merita.

Dopo il sopralluogo di oggi, la situazione mi è ancora più chiara e la riporto integralmente qui: sono passati poco più di due anni esatti dal sopralluogo effettuato da me e mio padre in data 25 Marzo 2021 e la situazione non è cambiata, se non l’aver realizzato un piccolo tratto di 300 metri con del nuovo pietrisco riportato da escavatori meccanici dove oggi cominciano a passare i primi cicloturisti, ma ricordo che gli stessi, una volta arrivati in fondo a tale nuovo tratto realizzato, si trovano improvvisamente davanti uno sbarramento artificiale e naturale poco più avanti fatto di enormi massi erratici che bloccano il tratto a causa del franamento a mare di un tratto del tracciato dell’antica ferrovia Sangritana e sono costretti ad uscire ogni volta lungo uno strettissimo sentiero all’interno di un campo privato di ulivi e dover riuscire lungo la SS16 Adriatica, esponendosi al continuo rischio investimento da parte di automobili o camion provenienti dal proprio stesso senso di marcia, lungo tutto il tratto di strada statale che collega Lago Dragoni a Lido le Morge.

Per quanto mi riguarda, convengo con il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, riguardo il fatto che il suddetto tratto in questione doveva già essere asfaltato e predisposto per la resinatura pre-verniciatura già un anno fà ed invece si è usato il pretesto della pandemia di COVID19 per fermare completamente i lavori, per cui invito l’assessore regionale al turismo Mauro Febbo a rivedere la sua posizione in merito non solo a questo tratto, ma all’intera infrastruttura ciclabile, che lui stesso alla fiera espositiva Cosmobike di Verona del 2019, fece realizzare degli opuscoli in cui spacciò per completa un’infrastruttura ciclabile, quando invece completa ancora non la è, perché è tutta frammentata, anzi vi sono punti, come quello di Lago Dragoni di Torino di Sangro, in cui vi sono dei tratti completamente mancanti e franati in mare.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus