Massimo Brancaccio

IL DOTT. ALESSIO BRANCACCIO SCRIVE LA SUA SECONDA MAIL AL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI IN MERITO ALLA REINTRODUZIONE DELL’OBBLIGO ALL’USO DELLE MASCHERINE FFP2 IN TUTTI I LUOGHI AL CHIUSO

Vasto (CH), lì 18 Novembre 2022 ore 21.37

Un caro saluto serale post-cena a tutti e a tutte voi,

dal momento che in pochi di noi stanno vivendo una vita di merda dentro casa e soffre già questa situazione legata all’aumento dei contagi da COVID19 chi è sedentario, figuratevi quanto possono soffrire due veri sportivi qui in Abruzzo come me e mio padre che sono costretti a vivere in confinamento coatto dentro casa da più di due anni e mezzo e rinunciare a stare all’aria aperta per più ore per ripararci dalle situazioni di assembramento in cui si potrebbe rischiare un secondo contagio da COVID, perché nel nostro caso non si può parlare di contagio, ma di evitare un ricontagio, una reinfezione che potrebbe determinare una situazione ancora più grave di quella che già abbiamo passato in occasione della prima infezione! Provate ad intercalarvi solo per un attimo nei nostri panni e di immedesimarvi nel nostro stato d’animo per capire realmente quello che si prova in questi momenti in cui il Paese sta facendo una fine ingloriosa che non merita, pensate a cosa possiamo provare noi due tutti i giorni che siamo confinati in casa come due pezzi di merda criminali mafiosi senza essere tali da più di due anni e mezzo, considerando che prima dello scoppio della pandemia di COVID19, eravamo abituati a stare sempre fuori casa per quasi tutto il giorno per mantenere in salute il nostro sistema immunitario e, d’un tratto, si viene di colpo privati della libertà personale per mano di un Paese che hanno avuto tutto l’interesse di rendere una dittatura tecno-sanitaria. Io e mio padre da sempre siamo entrambi degni esempi di paladini della libertà personale, perché noi stessi siamo le libertà e la precisione fatte persona, pertanto abbiamo deciso di uscire allo scoperto a livello mediatico per dissociarci apertamente dal “modus comportamentalis” che stanno utilizzando molti italiani di fronte al coronavirus, peccando tutti i giorni in egoismo, superficialità, ignoranza figlie della disinformazione gratuita che da più di due anni e mezzo il sistema sanitario internazionale sta portando avanti per fare gli interessi delle case farmaceutiche e far fare loro miliardi in borsa. Io non so voi, ma personalmente sono furioso riguardo il fatto che al 1 Maggio scorso il Ministero della Salute con Ministro Roberto Speranza, assieme al Comitato Tecnico Scientifico (CTS) in supporto tecnico-consultivo a lui, ha adottato una decisione che a definirla deprecabile è un eufemismo, ovvero quella di togliere l’obbligo dell’uso delle mascherine FFP2 in tutti i luoghi al chiuso, una decisione che ha fatto schizzare i contagi di COVID soprattutto nelle scuole e negli uffici pubblici, ma non nel contesto sanitario, dato che l’obbligo qui è rimasto sempre in vigore, scadeva il 31 Ottobre scorso e poi è stato prorogato fino al 31 Dicembre prossimo ed auspico che il nuovo Ministro Orazio Schillaci possa estendere tale obbligo almeno per tutto il prossimo anno, estate compresa, più che altro per venire incontro ai medici di base ed alleggerire il loro già di per sè estenuante lavoro, considerato il “regalo” che ci hanno fatto in questi anni così difficili.

Io personalmente avevo già mandato una prima mail al Ministro Schillaci per chiedergli di rintrodurre al più presto l’obbligo delle mascherine al chiuso per poter sopperire alla cazzata fatta dal suo predecessore il 1 Maggio scorso, ma a quanto ho potuto constatare le mie parole scritte via mail sia normale che via PEC sono state scritte al vento, pertanto mi sono permesso di scrivere una seconda mail al Ministro del nuovo Governo Meloni che vi vado a riportare qui di seguito, sperando di fare cosa gradita a tutti, dal momento che chi non si mette le mascherine al chiuso ed è asintomatico e quindi non sa di essere positivo, non sa di stare a commettere un reato perseguibile penale, in violazione della legge sulla quarantena e attenta non solo alla propria salute, ma anche a quella altrui e di solito questi sconsiderati comportamenti finiscono per essere pagati o per meglio dire torna nel culo tali anche a chi come me e mio padre, ha rinunciato per sempre ad avere una vita sociale, avendola già deliberatamente uccisa per motivi nostri personali e lavorativi che ci hanno portato a non fidarci più delle persone e quindi ad escluderci da soli dalla vita pubblica abruzzese nel lontano 2016, quindi assai prima dello scoppio della pandemia di coronavirus, per cui io e papà vivevamo in autolockdown già al tempo e continua fino ad oggi, da sei anni, per cui anche per questo meriteremmo decisamente più rispetto, perché la nostra decisione avrebbero dovuta prenderla tutti a tutela della propria salute, ma non si ha il coraggio di prendere una decisione del genere che porta a vivere di rinunce e sacrifici, semplicemente perché è buffo a scriversi, ma in una regione come l’Abruzzo dove tutti da anni dicono di essere forti e resilienti di testa, in realtà nessuno qui è tale, poiché la gente qui non è mai stata in grado a rinunciare alla vita mondana e di vivere nella semplicità come abbiamo fatto noi, seguendo l’esempio che dette in merito il frate eremita Pietro Angeleri del Morrone, poi divenuto Papa Celestino V, il Papa “dello Spirito” il 29 Agosto 1294 a L’Aquila.

Ecco qui la seconda mail che ho scritto pochi minuti fà, all’attuale Ministro della Salute in carica, Orazio Schillaci:

Sperando di fare cosa gradita a tutta la comunità abruzzese ed italiana, per cercare di ripristinare il rispetto reciproco deliberatamente perduto non solo nella regione Abruzzo in cui sono finito disgraziatamente a vivere da 35 anni, ma in tutta Italia, al momento non ho nient’altro da scrivere su questa faccenda, ho già scritto tutto negli articoli precedenti, pertanto da oggi in poi da parte mia non verrà mai più intrapresa alcuna azione scritta via mail, da domani stesso entrerò in silenzio radio con le nostre Istituzioni fino a quando, tra tre anni esatti da oggi, come i miei andranno meritatamente in pensione, sarò in grado di darmi la liberazione eterna da solo e andrò a finire i miei giorni in tranquillità in un altro Paese UE, senz’altro assai più civile e democratico del nostro, che è divenuto peggio del Kirghistan, Turkmenistan ed il Brunei messi assieme non solo per libertà di stampa, ma anche per modus comportamentalis e per cognitionis causae e chi mi vuole intendere capirà bene questo ragionamento appena scritto!

Saluto cordialmente in questa sede, esprimendo la mia massima, totale vicinanza emotiva e solidale a quella minoranza etnica composta dai no vax puri che intelligentemente come me e mio padre da over 50, non si sono voluti marchiare con il simbolo della nuova religione terapeutica voluta dal capitalismo di regime ed equiparati ai negazionisti del COVID, perseguitati dal nostro Governo come nell’Inquisizione cattolica vigente in epoca feudale, anzi come ebrei durante il nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Vi saluto augurandovi buona fortuna, perché vivere in un Paese degenere del genere ci vuole coraggio, un fegato grosso come una casa, quello che mi sto facendo nero io tutti i giorni da quando maledetto il giorno che sono venuto a vivere a Vasto in provincia di Chieti dal 16 Marzo 2021, ma avrei vissuto male anche in qualsiasi altro luogo in Italia, semplicemente perché per come sono io diverso da tutti gli altri, non merito più di vivere in un Paese come questo che difende a spada tratta un relittuale passato a tutela dei più anziani ed i giovani non vengono messi nella condizione di lavorare e dover andare ad alimentare emigrazione all’estero, perché un vero Paese che si rispetti farebbe di tutto per tenere nei propri confini nazionali giovani motivati, competenti e di belle aspettative come me, vergogna, dovete vergognarvi tutti come dei ladri, bestie senza palle ed onore!!! Un ultimo monito a tutti coloro che si sono marchiati con il siero della nuova religione terapeutica, non me ne fotte un cazzo s elo avete fatto per forza per evitare di perdere il vostro posto di lavoro o se lo avete fatto sottoscrivendo volontariamente una manifestazione di interesse: sappiate che considerata la voluta scarsa efficacia dei protovaccini sperimentali attuali, anche voi se siete vaccinati da 6-7 mesi, avete le vostre difese immunitarie ridotte ad un colabrodo, assai più basse delle mie che mi sono preso tutto il virus del COVID da non schermato e da sportivo sto reagendo assai meglio di voi, anche se più lentamente, dato che per otto mesi sto ancora combattendo con lievi postumi muscolari ed articolari e se sono stato male io che sono stato e continuerò ad essere per sempre uno sportivo con due palle grosse come una casa ed il più longevo della storia in Abruzzo, a maggior ragione lo siete stati o lo sarete anche voi, per cui a rischio non ci sto soltanto io e se io morirò, voi tutti mi seguirete nella tomba entro poco tempo, perché il destino ormai ce lo abbiamo segnato tutti, che ve ne siate resi conto o meno, per cui è inutile che continuate ad andare in giro in Italia o peggio all’estero, a destra o a manca per piacere o per lavoro, quando in un periodo di forte emergenza pandemico-sanitaria si dovrebbe uscire il meno possibile di casa, proprio per non permettere al virus di continuare la sua ricerca di altri ospiti da infettare, in questo modo il vostro idiota comportamento sta permettendo al virus di mutare, diventare più resiliente in modo che gli attuali “vaccini” gli faranno una sega a quattro mani, poi non mi dite che sono scurrile o prima o poi vi sparo ad uno ad uno, vi butto giù per terra come i birilli del bowling, avete presente? Quindi mostrate rispetto nei miei riguardi o per me ve ne potete andare pure a fare in culo da subito, tanto non ho più alcun interesse a fare vita sociale con voi, non in questa regione, in questo Paese e sappiate che pure se fossi stato vaccinato, mi sarei comportato esattamente allo stesso modo che sto portando avanti adesso, anche e avessi vissuto all’estero, perché io so cos’è il rispetto degli altri, a differenza vostra che fate finta di non saperlo, il che è assai peggio, vi comportate stoltamente come se non ci fosse un domani, facendo cose che non avete mai fatto in vita vostra perché vi sta “stringendo il culo”, perché sapete pure voi come me che siete spacciati, lo sapete già molto bene, per cui sarebbe il caso che come ultimo omaggio alla decenza umana, pezzi di merda sottosviluppati che non siete altro, vi fareste tornare un minimo di senso di responsabilità, in rispetto non solo alla salute vostra, ma anche di quella altrui, perché ricordate sempre: chi ha il rispetto della salute altrui lo ha anche della propria, ma non è mai vero il contrario!

Altro monito che lancio stavolta a tutti gli abruzzesi che mi hanno conosciuto: se non siete in grado ancora di capire realmente chi sono e le richieste che faccio da anni per cercare in tutti i modi di restare a lavorare in questo Paese solo per restare al fianco dei miei genitori che amo incondizionatamente e che devo difendere dalla vostro modo vile di comportarvi, dalla vostra vigliaccheria di uomini e donne senza palle che siete e non dover alimentare l’esodo emigratorio all’estero, solo per tonare ad avere una vita degna di se stessi, allora significa che avete fatto finta di conoscermi e che di me non avete proprio capito un cazzo di niente!!!

Finisco qui di scrivere, non serve che aggiunga altro e non vi saluto.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

ALESSIO E MASSIMO BRANCACCIO SCRIVONO UNA MAIL AL DOTT. NINO CARTABELLOTTA DELLA FONDAZIONE GIMBE IN MERITO ALLA REINTRODUZIONE ALL’USO OBBLIGATORIO DELLE MASCHERINE FFP2 IN TUTTI I LUOGHI AL CHIUSO

Vasto (CH), lì 11 Ottobre 2022 ore 20.01

Salve a tutti, di seguito pubblico la mail che io e mio padre Massimo abbiamo inviato tre giorni fà al Dott. Nino Cartabellotta della Fondazione GIMBE per chiedere la reintroduzione all’uso obbligatorio delle mascherine FFP2 in tutti i luoghi al chiuso, come scuole, uffici pubblici della Pubblica Amministrazione, privati e supermercati:

LA MAIL CHE HO SCRITTO PER CONTO MIO E DI MIO PADRE MASSIMO IN MERITO ALLA REINTRODUZIONE ALL’USO OBBLIGATORIO DELLE MASCHERINE FFP2 IN TUTTI I LUOGHI AL CHIUSO, COME SCUOLE, UFFICI PUBBLICI E PRIVATI, SUPERMERCATI COMPRESI!

Di seguito pubblico la gentile risposta che mi è stata fornita in merito dalla Segreteria della Fondazione GIMBE, la Dott.ssa Elena Cottafava:

RISPOSTA DELLA DOTT.SSA ELENA COTTAFAVA, SEGRETERIA DELLA FONDAZIONE GIMBE

https://www.gimbe.org

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

ALESSIO BRANCACCIO E LE DUE RAGAZZE CON CANE AL GUINZAGLIO CHE CAMMINAVANO SU CICLABILE VIA VERDE

Vasto (CH), lì 19 Settembre 2022 ore 17.43

Amici ed amiche che seguite il mio blog wordpress, un caro saluto serale a tutti e a tutte voi.

In questo articolo vi racconto un episodio accaduto durante l’allenamento odierno in mtb mio e di mio padre e che ha visto protagoniste due ragazze che camminavano con un cane al guinzaglio lungo la pista ciclabile Via Verde Costa dei Trabocchi in località Canale, tra la spiaggia di Casarza e l’ingresso di località Vignola: le due tizie camminavano in piena ciclabile occupando tutto il doppio senso di marcia riservato ai ciclisti, quando invece avrebbero dovuto camminare sulla porzione più stretta larga un metro e mezzo opportunamente delimitata con striscia continua per separarla bene dal tratto ciclabile e con tanto di segnaletica orizzontale con il segno dell’omino, per cui io e mio padre civilmente, abbiamo fatto notare alla due ragazze che non dovevano camminare dove si trovavano per evitare che potessimo investirle. Ricordo in questa sede a tutta la cittadinanza vastese, nonché a tutti i cicloturisti che si stanno riversando lungo la nostra nuova pista ciclopedonale da due estati a questa parte, paradossalmente anche in piena pandemia di COVID19, che nonostante non vi sia alcuna distinzione cromica, di colore tra i tratti ciclabile e pedonale, poiché la pista ciclabile è stata goffamente verniciata con una vernice verde diluita con l’acqua e quindi di qualità scadente, quando il tratto pedonale stretto attiguo a quello ciclabile avrebbe dovuto essere verniciato di blu, proprio per generare una differenziazione in colore tra i due diversi tratti, vi consiglio se siete ciclisti di restare lungo il doppio senso di marcia con il simbolo della bicicletta bianca ben impresso in determinati e precisi punti lungo l’infrastruttura, mentre se siete pedoni, come le due suddette ragazze incontrate che non sanno cosa significa aver seguito delle lezioni di educazione stradale, dovete camminare lungo il tratto contrassegnato a terra con un pedone, un omino bianco, tipo quello del detersivo che gli fanno la pubblicità, se ho reso bene l’idea!

Pochi minuti prima, entrando all’ingresso di Vignola, io e mio padre siamo stati superati da due agenti della Polizia Locale in sella a due biciclette che sono entrati nella pista ciclabile presumo ad effettuare dei controlli lungo l’infrastruttura, quindi noto con piacere che i miei avvertimenti passati scritti sul mio blog, sono serviti a qualcosa. Invito comunque la locale amministrazione del Sindaco Francesco Menna, a continuare a mandare agenti lungo l’infrastruttura per vedere se viene attraversata soltanto da ciclisti e pedoni, e non da automobili, trattori, motocicli che distruggerebbero la porzione superficiale di asfalto verniciata in maniera molto provvisoria e ricordo ancora che l’infrastruttura in questione lungo tutti e 5,5 km tra l’ingresso dall’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume e l’uscita di località Vignola, non è stata ancora inaugurata, tengo a precisarlo bene, nonostante le gallerie siano state messe in sicurezza ed illuminate al loro interno con un impianto elettrico che emette luce continua anche di giorno, quando io avevo richiesto all’ex-Presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, di utilizzare i fondi del Piano Nazionale Ripresa a Resilienza (PNRR) per dotarsi di un rivoluzionario impianto elettrico austriaco della ditta Photinus che si accende soltanto al passaggio di ciclisti e pedoni e si spegne immediatamente dopo il loro passaggio, in modo da risparmiare corrente elettrica e non gravare troppo sulle bollette elettriche del Comune di Vasto, nonché dell’intera cittadinanza vastese, visto che le tasse le paghiamo noi cittadini e non l’amministrazione comunale. Ad oggi la mia proposta non è stata presa in considerazione in quanto i fondi del PNRR in Abruzzo non sono ancora arrivati e chissà se mai arriveranno qui a Vasto e soprattutto, verranno in parte destinati alla realizzazione di questo impianto altamente tecnologico e rivoluzionario che avevo proposto a Pupillo, ma dal momento che oggi il suo posto è stato preso proprio dal Sindaco di Vasto Menna, io personalmente dubito che questa mia proposta verrà presa seriamente in considerazione, staremo a vedere, il tempo è sempre galantuomo.

Di seguito ecco a voi i miei video caricati sul mio canale youtube e sul mio profilo instagram in merito all’incontro con le due ragazze indisciplinatelle, che dopo averlo visto spero possano camminare dalla parte giusta la prossima volta.

https://flow.polar.com/shared/7e699ae54c041ab51fef8004ce6d1dfc
https://www.strava.com/activities/7832520679
https://connect.garmin.com/modern/activity/9634894126/share/1?lang=it
komoot.it/tour/930464773

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

MIO PADRE MASSIMO BRANCACCIO COME LEWIS HAMILTON!

MIO PADRE MASSIMO BRANCACCIO, 65 ANNI IL 15 SETTEMBRE 2022 PROSSIMO E’ LEWIS HAMILTON SUL BAGNATO OGNI VOLTA ESCE DI CASA CON LA NOSTRA AUTOVETTURA PER ANDARE A PRENDERE A LAVORO MIA MADRE CARLA!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

2 SETTEMBRE 1982 – 2 SETTEMBRE 2022 40 ANNI DI MASSIMO BRANCACCIO E CARLA PALERMO INSIEME!

Oggi 2 Settembre 2022 i miei splendidi genitori compiono la bellezza di 40 anni di matrimonio vissuti assieme dal 2 Settembre 1982, quando si sposarono nella chiesa di #SanPietroinVincoli a #Roma. Lunga vita a loro e grazie per tutto quello che hanno fatto per me fino ad oggi!

MASSIMO BRANCACCIO E CARLA PALERMO I MIEI GENITORI DA FIDANZATI A VILLA TORLONIA IN ROMA
MASSIMO BRANCACCIO E CARLA PALERMO, OGGI SPOSI 2 SETTEMBRE 1982 CHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI A ROMA
MASSIMO BRANCACCIO E CARLA PALERMO MENTRE ESCONO DALLA CHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI A ROMA DOPO LA CERIMONIA RELIGIOSA NUZIALE: MIO PADRE VIENE SALUTATO DAL FRATELLO, MIO ZIO MARCO CLASSE 1963, DI 8 ANNI PIU’ PICCOLO DI MIO PADRE



I MIEI GENITORI MASSIMO BRANCACCIO E CARLA PALERMO RITRATTI INSIEME ALLA FONTANA DELL’OBELISCO DI PIAZZA OBELISCO A TAGLIACOZZO (AQ) IL 2 SETTEMBRE 1992, DIECI ANNI DOPO IL LORO MATRIMONIO!
https://www.corriere.it/spettacoli/22_marzo_04/simply-red-mick-hucknall-rivela-soffro-long-covid-non-riesco-dormire-ho-palpitazioni-c9e1791e-9bb0-11ec-87e9-1676e8d33acb.shtml

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

CERES SUV 2 MTB DISPONIBILE DA DECATHLON ED IN ACQUISTO PER MIO PADRE MASSIMO PER IL 15 SETTEMBRE 2022, GIORNO DEL SUO 65ESIMO COMPLEANNO!

MTB CERES SUV 2 27,5″ DECATHLON https://www.decathlon.it/p/mtb-ceres-5-3-azzurra-27-5/_/R-p-X8746784?mc=8746784&c=BLU
Eccoci qua molto presto: io come Danilo Di Luca e mio padre come Palmiro Masciarelli! Father and Son!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

ALESSIO E MASSIMO BRANCACCIO INCONTRANO DI NUOVO IL FRATINO A VASTO MARINA! 2 MAGGIO 2022

Vasto (CH), lì 4 Maggio 2022 ore 18.13

Amici ed amiche simpatizzanti ed appassionati della tutela ambientale degli ecosistemi marini, un caro saluto vespertino a voi.

In questo articolo vi mostro le fotografie da me scattate relative all’ennesimo incontro con il fratino (Charadrius alexandrinus), piccolo uccello trampoliere difeso dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) ed inserito nella Direttiva Uccelli 2009/147/CE come specie animale che merita particolare attenzione nella sua salvaguardia.

FRATINO CHARADRIUS ALEXANDRINUS INCONTRATO LUNGO LA SPIAGGIA DI VASTO MARINA, 2 MAGGIO 2022

FRATINO CHARADRIUS ALEXANDRINUS INCONTRATO LUNGO LA SPIAGGIA DI VASTO MARINA, 2 MAGGIO 2022

Spero di poter continuare a vedere questa specie nidificare e popolare l’ambiente retrodunale rispetto alla spiaggia, nonostante in questo periodo si riscontra la sempre più pressante, incessante attività umana inerente la preparazione della spiaggia per ospitare gli stabilimenti balneari in ita della prossima stagione estiva, che considero francamente fuori luogo, alla luce del fatto che la pandemia di COVID19 è ancora presente tra noi. Sarebbe il caso che il sindaco avvocato Francesco Menna prendesse concreti provvedimenti atti ad impedire assembramenti pubblici impedendo di organizzare il Jova Beach Party 2022 di Jovanotti in programma qui a Vasto Marina per il prossimo Agosto ed impedire che si possa abusare dell’uso delle pale meccaniche per la preparazione della spiaggia in cui i proprietari di stabilimenti balneari stanno già inserendo gli ombrelloni, il tutto anche a tutela dei siti di nidificazione del fratino, ma tanto già so che tutte le mie richieste in tal senso in questa sede, verranno puntualmente inevase.

Sempre viva il fratino e che resti tra noi, ad impreziosire quel poco di buono che ci è rimasto da difendere nella nostra vita!

Dott. Alessio Brancaccio, Università di L’Aquila, tecnico sportivo CSEN Abruzzo

AGGIORNAMENTO STATO LAVORI VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI IN LOCALITA’ LAGO DRAGONI, TORINO DI SANGRO (CH)

Vasto (CH), lì 25 Marzo 2021 ore 22.01

Amici ed amiche sostenitori e simpatizzanti della mobilità sostenibile, buonasera a tutti voi da Alessio Brancaccio, Tecnico Sportivo del Comitato Educativo Nazionale Abruzzo Pescara. Proprio in data odierna mi sono recato personalmente, assieme a mio padre Massimo, in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH) per effettuare un controllo ispettivo per verificare l’effettivo stato dei lavori della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste lungo questo territorio, che di fatto è il quarto ed ultimo lotto della Via Verde che sta per essere adeguato ad uso ciclopedonale, in quanto proprio su questo tratto, caratterizzato da forte dissesto idrogeologico, si verificò nel 2017 una frana che si distaccò a causa della continua erosione marina, che fece arretrare la linea di costa di oltre 200 metri e si tratta della stessa frana che si distaccò nel 1906 e che arrivò nello stesso punto dove scorrevano i binari dell’ex-tracciato della ferrovia Sangritana, colpendo un treno in arrivo e facendolo precipitare in mare, evento che al tempo causò 3 morti.

La giornata di oggi era stupenda con cielo sereno, mare poco mosso e finalmente ho potuto vedere con i miei occhi l’effettivo stato attuale dei lavori lungo questo tratto che sono stati iniziati poco tempo fà, non si sa di preciso quando perché il periodo temporale non è stato specificato dalla ditta privata che sta eseguendo i lavori probabilmente in subappalto alla CO.GE.PRI. Srl di Guardiagrele in questo punto: si tratta della ditta pescarese MAPI Costruzioni Srl, costo del progetto di adeguamento circa 592000€, i lavori avranno la durata di 140 giorni, all’incirca poco meno di 4 mesi, per cui se tutto va bene e non ci saranno ulteriori intoppi dopo il COVID19 che ha interrotto i lavori, penso che entro Agosto al massimo Settembre prossimo, l’infrastruttura dovrebbe essere pronta anche in questo punto, ovviamente dopo aver prima steso e livellato tutto il pietrisco e la ghiaia, dopodiché si dovrà provvedere all’asfaltatura, poi alla resinatura mediante un substrato chimico che consentirà al colore di poter attecchire una volta dato e ad infrastruttura ultimata, dovrà essere verde lungo il doppio senso di marcia ciclabile e blu scuro nel tratto pedonale.

Ecco a voi il fotoreportage ed i video che ho raccolto oggi per descrivere questa importante giornata:

Foto che ritrae la spiaggia sassosa ed il mare stupendo che è possibile ammirare qui in località Lago Dragoni
Foto che ritrae la spiaggia sassosa ed il mare stupendo che è possibile ammirare qui in località Lago Dragoni
Particolare della costa sassosa erosa dal mare con detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Particolare della costa sassosa erosa dal mare con detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Particolare del tracciato ancora sassoso della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare del tracciato già quasi del tutto adeguato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi che insiste in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare del paesaggio della spiaggia di Lago Dragoni a Torino di Sangro (CH) con la scogliera ed i numerosi detriti di sedimentazione provenienti dal vicino fiume Sangro
Foto che ritrae la spiaggia sassosa di Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)e soprattutto il mare spettacolare, di una limpidezza che ricorda molto quella del mare dell’Alto Molise e dell’Alta Puglia!
Foto che ritrae la spiaggia sassosa di Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)e soprattutto il mare spettacolare, di una limpidezza che ricorda molto quella del mare dell’Alto Molise e dell’Alta Puglia!
Particolare della spiaggia sassosa, del mare limpidissimo e della costa che delimiterà la pista ciclopedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)
Particolare della ruspa cingolata che sta effettuando i primi interventi di asportazione dei grossi massi franati sul tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi
Particolare della ruspa cingolata che sta effettuando i primi interventi di asportazione dei grossi massi franati sul tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi
Particolare dei grossi tubi che dovranno essere installati 200 metri più dietro rispetto al punto di vista della foto per andare ad imbrigliare una sorgente che fa scorrere acqua proprio sotto al punto dove si è verificata la frana. Il territorio qui credo sta per essere già messo in sicurezza
Particolare laterale di uno dei due grossi tubi che dovranno essere installati 200 metri più dietro rispetto al punto di vista della foto per andare ad imbrigliare una sorgente che fa scorrere acqua proprio sotto al punto dove si è verificata la frana.
Il Casotto di Giulia con dietro una piscina naturale, un vero spettacolo alla vista dei visitatori che sosteranno in questo punto!
Particolare del tracciato ancora sassoso della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH): sulla sinistra vi è la Strada Statale 16 Adriatica, sulla destra uno dei mari più belli e suggestivi d’Italia!
Particolare del cartello dove si specifica al soggetto a cui appartiene questo tratto di Via Verde Costa dei Trabocchi e dove si rendono noti: la tipologia dei lavori, l’importo degli stessi, il progettista, il direttore del cantiere, il direttore dei lavori, il coordinatore per la progettazione, il responsabile dei lavori, il coordinatore per l’esecuzione, le imprese subappaltatrici ed i numeri di telefono utili da comporre in caso di emergenza
Particolare del cartello esplicativo dei lavori inserito dal Comune di Torino di Sangro (CH) dove si certifica che si sta intervenendo in difesa dall’erosione della costa di interesse comunale. Sotto vengono specificati nell’ordine: Ente appaltante, Responsabile del settore, Responsabile unico del procedimento, Progettista, Ufficio Direzione Lavori, Direttore dei Lavori, Coordinatore Sicurezza in Erosione, Importo del Progetto, Importo Lavori a Base d’Asta, Costi ed Oneri per la Sicurezza, Importo del Contratto, Impresa Appaltatrice MAPI Costruzioni Srl di Pescara, Direttore Tecnico del Cantiere, Responsabile Tecnico del Cantiere.
Altro particolare dei massi in pietra che si rinvengono lungo la spiaggia di Lago Dragoni
Me e mio padre Massimo grandi appassionati di mobilità sostenibile ritratti in selfie lungo il tracciato della futura pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino Di Sangro (CH)
Ecco il punto preciso dove nel 2017 si verificò una frana che fece precipitare a mare tutta la linea di costa dove doveva passare il tracciato della futura ciclovia Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro (CH)

#LagoDragoni#AlessioBrancaccio#ViaVerdeCostadeiTrabocchi

ALESSIO BRANCACCIO SOPRALLUOGO LAGO DRAGONI TORINO DI SANGRO VIA VERDE 25 MARZO 2021

Via verde, prende forma la massicciata

Via verde, altre barriere radenti in arrivo

Campitelli: “Questa estate apriamo la Via Verde”

Vasto – Via Verde, “uno scempio” il Regolamento

Al momento l’effettivo stato dei lavori è questo che vi ho descritto, continuerò a vigilare sulla corretta realizzazione dei lavori in questo quarto ed ultimo lotto da riadeguare per vedere presto completata quella che sarà dal mio punto di vista, la più bella e suggestiva pista ciclopedonale d’Italia, non soltanto d’Abruzzo!

Aggiornamento al 22 Ottobre 2021

#telemax#viaverde

Via verde: sopralluogo con il presidente uscente della Provincia Pupillo, lavori di completamento

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE LAVORI PISTA CICLABILE VIA VERDE LOCALITA’ LAGO DRAGONI TORINO DI SANGRO 1 APRILE 2023

Relazione tecnica Alessio Brancaccio dopo il sopralluogo effettuato con il padre Massimo in località Lago Dragoni di Torino di Sangro in data 1 Aprile 2023, lungo il quarto ed ultimo lotto della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi da realizzare in data ancora da definire.

Vasto (CH), lì 1 Aprile 2023 ore 18.32

Di seguito inserisco foto e video girato lungo il tratto della pista ciclabile Via Verde Costa dei Trabocchi in località Lago Dragoni di Torino di Sangro. Tutto quello che scriverò è da intendersi come una relazione tecnica in merito all’effettivo stato dei lavori di realizzazione del tratto di pista ciclopedonale Via Verde crollato in mare nel 2017, a causa del continuo processo di erosione marina e che va pertanto realizzato di nuovo con del nuovo sedime in pietrisco da riportare con camion ed escavatori meccanici. Il tratto di Lago Dragoni di fatto rappresenta il quarto lotto ancora da realizzare e da completare a data ancora da definirsi, ma prima verranno ripresi i lavori e meglio sarà, dal momento che si sta avvicinando la nuova stagione turistica, pertanto si dovrebbe avere tutto l’interesse a livello provinciale che regionale, di proseguire i lavori lungo questo tratto e di vederlo completato almeno entro la fine di quest’anno, considerando i penosi tempi biblici della burocrazia abruzzese, perché non so se il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ed il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, abbiano reale intenzione di adeguare anche questo tratto al momento abbandonato ad un destino di incuria e degrado che non merita.

Dopo il sopralluogo di oggi, la situazione mi è ancora più chiara e la riporto integralmente qui: sono passati poco più di due anni esatti dal sopralluogo effettuato da me e mio padre in data 25 Marzo 2021 e la situazione non è cambiata, se non l’aver realizzato un piccolo tratto di 300 metri con del nuovo pietrisco riportato da escavatori meccanici dove oggi cominciano a passare i primi cicloturisti, ma ricordo che gli stessi, una volta arrivati in fondo a tale nuovo tratto realizzato, si trovano improvvisamente davanti uno sbarramento artificiale e naturale poco più avanti fatto di enormi massi erratici che bloccano il tratto a causa del franamento a mare di un tratto del tracciato dell’antica ferrovia Sangritana e sono costretti ad uscire ogni volta lungo uno strettissimo sentiero all’interno di un campo privato di ulivi e dover riuscire lungo la SS16 Adriatica, esponendosi al continuo rischio investimento da parte di automobili o camion provenienti dal proprio stesso senso di marcia, lungo tutto il tratto di strada statale che collega Lago Dragoni a Lido le Morge.

Per quanto mi riguarda, convengo con il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, riguardo il fatto che il suddetto tratto in questione doveva già essere asfaltato e predisposto per la resinatura pre-verniciatura già un anno fà ed invece si è usato il pretesto della pandemia di COVID19 per fermare completamente i lavori, per cui invito l’assessore regionale al turismo Mauro Febbo a rivedere la sua posizione in merito non solo a questo tratto, ma all’intera infrastruttura ciclabile, che lui stesso alla fiera espositiva Cosmobike di Verona del 2019, fece realizzare degli opuscoli in cui spacciò per completa un’infrastruttura ciclabile, quando invece completa ancora non la è, perché è tutta frammentata, anzi vi sono punti, come quello di Lago Dragoni di Torino di Sangro, in cui vi sono dei tratti completamente mancanti e franati in mare.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

GP F1 SAN MARINO IMOLA 1983

Il 1 Maggio 1983 i miei genitori Massimo Brancaccio e Carla Palermo, freschi sposi dal 2 Settembre 1982, partirono da Roma con la loro Citroen LNA bicilindrica alla volta del circuito di #Imola per assistere al GP di F1 e vedere il loro grande amico ed idolo romano Elio de Angelis posizionandosi alla curva della Tosa. Quel giorno vinse il Gran Premio Patrick Tambay su Ferrari!

Citroen LNA Aprile 1982

F1 | Imola 1983: vittoria per Ferrari, sconfitta per l’Italia

Vittoria Patrick Tambay a bordo della Ferrari 126 C3

04-GP San Marino 1983

Alain Prost Renault RE40 Imola Out lap 1983 (onboard)

A 1:01 il sorpasso sulla destra del pilota romano amico di famiglia Elio de Angelis a bordo della Lotus 93T Renault John Player Special 11

F1 GP Imola 1983

Riccardo Patrese on board in the Brabham BMW BT52 takes the lead at Imola 1983 and then…

Patrick Tambay winning F1 GP San Marino 1983

Patrese’s “Rocket” F1 #Brabham #BMW #BT52 #Goodwood the Festival of Speed!

Brabham BT52 F1 Turbo in Action – BMW M12/13 1.5L 4-Cylinder Engine Sound!

1983 Brabham BT52 driven hard shooting huge flames (2013 nürburgring demo)

FP | F1 Storia Evoluzione Tecnica: Brabham BT52, Fabiano Vandone