MALTEMPO, PERSI RACCOLTI PER 200 MILIONI DI KG DI PANE. L’ALLARME DELLA COLDIRETTI

2 Giugno 2023 Edoardo Gagliardi

https://www.byoblu.com/2023/06/02/maltempo-persi-raccolti-per-200-milioni-di-kg-di-pane-lallarme-della-coldiretti/

Nuovo allarme lanciato da Coldiretti e da Consorzi Agrari d’Italia. In un comunicato congiunto in occasione delle ‘Giornate in campo 2023’ si legge che: “Il maltempo in Emilia Romagna ha distrutto un raccolto di grano tenero equivalente alla produzione di 200 milioni di chili di pane”.

Una perdita che ridimensiona le stime sulla produzione nazionale di grano con l’Emilia Romagna, con una superficie agricola di oltre un milione di ettari coltivati, oltre a rappresentare l’8% della superficie agricola italiana, è a tutti gli effetti un distretto cerealicolo di assoluta importanza: su circa 570mila ettari di grano tenero a livello nazionale in Emilia Romagna si stimano quest’anno 160mila ettari seminati, poco meno del 30% dell’intera superficie nazionale.

L’alluvione è costata all’Emilia Romagna un taglio della produzione tra il 12 e il 15% di grano con i danni concentrati tra Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza e in parte nel Bolognese e Riminese, secondo il monitoraggio di Coldiretti e Cai – Consorzi Agrari d’Italia.

Il consumo annuo pro-capite di pane si situa, in Italia, su circa 41Kg, un quantitativo inferiore a quello registrato in tutti gli altri principali Paesi europei (Romania 88 kg, Germania 80 Kg, Olanda 57 kg, Polonia 52 Kg, Spagna 47 Kg, Francia 44 Kg, Regno Unito 43 Kg).

Secondo un sondaggio Italmopa, l’84% degli Italiani consuma abitualmente pane, mentre il 16% degli intervistati ha dichiarato di non consumare pane o di consumarlo in modo saltuario. Il principale motivo di esclusione del pane dall’alimentazione è di natura dietetica e salutistica.

Tra coloro che consumano abitualmente pane, quello di farina bianca è consumato dal 72% dei votanti mentre coloro che dichiarano di consumare pane di farine integrali ammontano al 39%, una percentuale in crescita rispetto al recente passato.

Inferiori, sono le percentuali – rispettivamente del 28% e del 24% – di coloro che consumano anche pane di semole di grano duro o di farine multi-cereali. Nei giorni scorsi, sempre Coldiretti, aveva avvertito sulla situazione precaria del comparto ortofrutticolo.

In un processo iniziato da 15 anni si sarebbe persa in Italia una pianta da frutto su 5. La situazione peggiore – sottolinea la Coldiretti – si registra per le nettarine con la scomparsa di quasi la metà delle piante (-45%) come per l’uva da tavola (-43%), per le pere (-34%) ma è anche stata estirpata 1 pianta di pesco su tre (-33%), 1 pianta di mandarino su 5 (-20%) e ben il 16% degli alberi di arance, mentre crescono in controtendenza solo i kiwi (+11%).

Una strage di piante da frutto che sta provocando la desertificazione dei territori nelle regioni italiane con drammatici effetti sui consumi nazionali, economia, lavoro, clima, ambiente e salute degli italiani.

Complessivamente la superficie italiana coltivata a frutta si è ridotta a 516mila ettari con la perdita di oltre centomila ettari rispetto a 15 anni fa con conseguenze sul primato produttivo nazionale in Europa che si estende dai kiwi alle pere, dalle ciliegie alle uve da tavola e alle albicocche.

Fonte: Byoblu, la TV libera dei cittadini canale 262 DTV

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

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