No violence

INTERVENTI ALESSIO BRANCACCIO VIDEOCONFERENZE ULTIMA GENERAZIONE MARZO 2024

https://ultima-generazione.com/
Tutta l’attenzione di Alessio Brancaccio e degli altri membri della videoconferenza Ultima Generazione di domenica 24 Marzo 2024 alle parole di Alfredo Giordani da Roma

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

A GAZA E’ CATASTROFE UMANITARIA: MIGLIAIA DI CIVILI SOTTO LE BOMBE, ALLO STREMO, SENZA CIBO, ACQUA, ELETTRICITA’ E CARBURANTE

IT’S A HUMANITARIAN CATASTROPHE IN GAZA: THOUSANDS OF CIVILIANS UNDER THE BOMBS, ON THE EXPIRES, WITHOUT FOOD, WATER, ELECTRICITY AND FUEL

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/

L’ASSEDIO TOTALE SU GAZA HA CONSEGUENZE DISASTROSE

L’attuale escalation delle ostilità, fortemente condannata da Oxfam e dalla comunità internazionale, ha gravissime implicazioni per il popolo palestinese e israeliano.

L’assedio su Gaza, in risposta agli spaventosi attacchi di Hamas, significa che non possono entrare elettricità, forniture mediche, acqua o cibo.

Migliaia di famiglie sono senza cibo, acqua e servizi igienici, e molti sono intrappolati nelle proprie case, senza poter fuggire dai bombardamenti.

Gaza è il luogo più pericoloso al mondo per un bambino: i bambini rappresentano il 40% delle morti.

L’unica centrale elettrica nella Striscia si è spenta, gli ospedali hanno esaurito i posti letto.

Dobbiamo rispondere con urgenza per salvare le persone che rischiano di morire di fame e di sete.

LA SITUAZIONE È DRAMMATICA

OLTRE IL 96%

Oltre il 96% delle scorte di acqua a Gaza è «inadeguato per il consumo umano», secondo quanto riportato dall’ONU.

OLTRE 29.000 MORTI E OLTRE 69.000 FERITI

I bombardamenti israeliani hanno causato oltre 29.000 morti (oltre 10.000 sono bambini) e oltre 69.000 feriti (fonte Ministero della Sanità palestinese), che si vanno a sommare alle oltre 1.200 vittime israeliane.

1,9 MILIONI

L’Onu: quasi 1,9 milioni dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono sfollati, di cui quasi un milione sono bambini (1 milione solo nella prima settimana dall’inizio dei bombardamenti).

DONA ORA

TU, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate dietro un blocco senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando il prezzo dei fallimenti dei leader globali.

È urgente portare tutti i beni di prima necessità: acqua, cibo, kit igienici e riparo come prima cosa.

COPERTE E VESTITI INVERNALI

25 €

Scegli di portare coperte e vestiti invernali alle famiglie che soffrono il freddo. 

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

KIT ALIMENTARE

50 €

Scegli di sfamare e di coprire le necessità di 1 famiglia di 6 persone per 1 mese.

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

CISTERNA

100 €

Scegli di contribuire all’installazione di 1 cisterna da 1.500 litri per conservare l’acqua in sicurezza. 

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

VOCI DA GAZA: MUTAZ

Mutaz e la sua famiglia sono stati costretti a evacuare da Khan Younis quando gli attacchi militari israeliani si sono estesi al sud e si sono recati ad Al Mawasi, che era stata dichiarata zona sicura con la promessa di aiuti.

Sfortunatamente, al loro arrivo, hanno scoperto che era disponibile alcuna assistenza e ora devono sopportare condizioni di vita estremamente difficili.

“La pioggia cadeva da tutti i lati della tenda. Dovevamo dormire sdraiati sopra il sacco di farina per ripararlo dalla pioggia. […] Mia moglie e tre delle mie figlie usano una coperta di notte. Ci sono coperte sufficienti solo per quattro persone da condividere. Non abbiamo niente”.

Di giorno Mutaz cuoce del pane ormai stantio per sfamare la propria famiglia e resistere alla fame.

È arrivato il freddo. Tra gli sfollati mancano coperte e vestiti invernali.

“Le piogge hanno aggravato ulteriormente la situazione nei rifugi. 

Molte tende di fortuna non reggeranno ancora la forza del vento e dell’acqua piovana. 

Fa freddo. Le persone costrette a lasciare le loro case non sono riuscite a prendere abbastanza vestiti o coperte perché pensavano che si trattasse di un paio di giorni e che alla fine sarebbero tornate alle loro case”

OXFAM NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI E IN ISRAELE DAGLI ANNI ’50

Lavoriamo nelle comunità più vulnerabili di Gaza, Gerusalemme Est e Cisgiordania con più di 60 organizzazioni partner palestinesi e israeliane.

Lavoriamo sulla negoziazione di una pace duratura, sulla fornitura di aiuti umanitari, sul miglioramento delle infrastrutture e sul sostegno alla popolazione locale, gravemente limitato dal blocco imposto negli ultimi 17 anni.

***Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la fine di ogni violenza.***

Fonte: Oxfam

English translate

THE TOTAL SIEGE ON GAZA HAS DISASTROUS CONSEQUENCES

The current escalation of hostilities, strongly condemned by Oxfam and the international community, has very serious implications for the Palestinian and Israeli people.

The siege on Gaza, in response to terrifying Hamas attacks, means that no electricity, medical supplies, water or food can enter.

Thousands of families are without food, water and sanitation, and many are trapped in their homes, unable to escape the bombing.

Gaza is the most dangerous place in the world for a child – children account for 40% of deaths.

The only power plant in the Strip shut down, the hospitals ran out of beds.

We must respond urgently to save people who are at risk of dying of hunger and thirst.

THE SITUATION IS DRAMATIC

OVER 96%

More than 96% of Gaza’s water supplies are “inadequate for human consumption”, according to the UN.

OVER 29,000 DEAD AND OVER 69,000 INJURED

The Israeli bombings have caused over 29,000 deaths (over 10,000 are children) and over 69,000 injured (source: Palestinian Ministry of Health), which are added to the over 1,200 Israeli victims.

1.9 MILLION

The UN: almost 1.9 million of the 2.4 million inhabitants of Gaza are displaced, of which almost one million are children (1 million in the first week alone after the bombing began).

DONATE NOW

YOU, in this time of grave emergency, can make the difference between life and death for the thousands of people trapped behind a blockade with nowhere to run for safety. These innocent civilians are paying the price for the failures of global leaders.

It is urgent to bring all the basic necessities: water, food, hygiene kits and shelter first thing.

WINTER BLANKETS AND CLOTHES

€25

Choose to bring blankets and winter clothes to families suffering from the cold.

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

FOOD KIT

€50

Choose to feed and cover the needs of 1 family of 6 people for 1 month.

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

TANK

€100

Choose to contribute to the installation of 1 1,500 liter cistern to store water safely.

https://www.oxfamitalia.org/appello-f-catastrofe-umanitaria-gaza/?form=FUNYRYQMQHR

VOICES FROM GAZA: MUTAZ

Mutaz and his family were forced to evacuate from Khan Younis when Israeli military attacks spread to the south and traveled to Al Mawasi, which had been declared a safe zone with the promise of aid.

Unfortunately, upon their arrival, they found that no assistance was available and now have to endure extremely difficult living conditions.

“Rain was falling from all sides of the tent. We had to sleep lying on top of the flour sack to protect it from the rain. […] My wife and three of my daughters use a blanket at night. There are only enough blankets for four people to share. We have nothing.”

During the day Mutaz bakes stale bread to feed his family and resist hunger.

The cold has arrived. The displaced lack blankets and winter clothing.

“The rains have further aggravated the situation in the shelters.

Many makeshift tents will not yet withstand the force of wind and rainwater.

It is cold. People forced to leave their homes couldn’t take enough clothes or blankets because they thought it was for a couple of days and they would eventually return to their homes.”

OXFAM IN THE OCCUPIED PALESTINIAN TERRITORIES AND IN ISRAEL SINCE THE 1950s

We work in the most vulnerable communities in Gaza, East Jerusalem and the West Bank with more than 60 Palestinian and Israeli partner organizations.

We work on negotiating a lasting peace, providing humanitarian aid, improving infrastructure and supporting the local population, severely limited by the blockade imposed for the last 17 years.

We demand an immediate ceasefire and an end to all violence.

Source: Oxfam

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1762830088838492197

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763060315128824205

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763079712740348288

https://x.com/EyeonPalestine/status/1763079712740348288

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763135306134441993

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763173036545429811

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763196474899238952

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763207164892532807

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1763647132022555032

https://twitter.com/EyeonPalestine/status/1764149600795922663

https://www.linkedin.com/posts/unrwa_gaza-activity-7177280021001101312-L1vW

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente