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COVID 19 ITALIA, IL 30 APRILE PROSSIMO SCADE L’OBBLIGO DI MASCHERINE NEGLI OSPEDALI ED IN TUTTE LE STRUTTURE SANITARIE: I PARERI DEGLI ESPERTI

19 apr 2023 – 07:00

Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie, negli ambulatori e negli studi medici. Sul tema ci sono opinioni contrastanti. Bassetti: “Mi auguro non si prolunghi l’obbligo”. Cartabellotta: “Va mantenuto”.

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2023/04/19/covid-mascherine-ospedali

Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più imposto di indossare la mascherina in tutte le strutture sanitarie, ospedali, ambulatori e studi medici. Il governo Meloni ha prorogato l’obbligo a fine mese e, a meno di 2 settimane dalla scadenza, si riflette sull’opportunità di mantenerlo. Ma cosa ne pensano gli esperti?

Prima di tutto va sottolineato che fra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di lasciare la scelta ai direttori generali. Intanto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha invitato di recente a non avere un approccio “ideologico” e gli esperti, anche se sembrano divisi, sono concordi sull’importanza di lasciare la protezione nelle zone dove ci sono i pazienti più fragili

Il virologo Matteo Bassetti dell’IRCSS Policlinico San Martino di Genova

Mi auguro non si prolunghi l’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie, anche se, in situazioni dove è consigliata e opportuna, continuerò a utilizzarla e chiedere agli altri di farlo. Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell’obbligo, è il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili. Farlo avrebbe ricadute positive su molti aspetti che appesantiscono l’organizzazione ospedaliera, legati ad esempio ai tamponi”, dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova.

“Naturalmente – prosegue Bassetti – continuerò a utilizzare la mascherina in ospedale se entro nella stanza di un immunodepresso o se sono a contatto con una persona potenzialmente infetta, così come lo facevo anche prima dell’obbligo di mascherine introdotto nel 2020 per frenare la diffusione del Sars-Cov-2. E chiederò di farlo anche a chi lavora con me e ai familiari che intendono andare a trovare questi pazienti”.

Metterlo però sul piano dell’obbligo ora “non ha senso perché il Sars-Cov-2 non è più grave, oggi, rispetto a altri virus respiratori”. Lo stop all’obbligo di mascherina, prosegue Bassetti, “è un modo per tornare alla normalità su altri aspetti strettamente connesso”.

Il Dott. Nino Cartabellotta di Palermo, Presidente della Fondazione GIMBE

“Personalmente ritengo che l’obbligo di mascherina in ospedale e negli ambienti sanitari vada mantenuto ovunque. In subordine, in ambito ospedaliero l’obbligo potrebbe essere circoscritto solo a reparti dove sono ricoverati pazienti fragili, immunodepressi e a rischio di infezioni. E in altri contesti, ad esempio ambulatori affollati con lunghe attese, per contenere la circolazione di patogeni, in particolare durante la stagione influenzale”, spiega invece Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe di Bologna.

Per Cartabellotta, “le infezioni nosocomiali non riguardano soltanto il Covid. Gli ospedali tendono a selezionare batteri di un certo tipo anche resistenti agli antibiotici”.

 

Addio all’obbligo delle mascherine negli ospedali dal 30 aprile: si attende l’annuncio del ministro Schillaci

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha confermato l’intenzione di limitare l’uso delle mascherine negli ospedali ai soli reparti con pazienti a rischio

Pubblicato il: 19-04-2023 22:56

Antonio Cardarelli

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha confermato l’allentamento sull’obbligo delle mascherine in ospedale. La scadenza è prevista il 30 aprile e, secondo le parole del ministro, probabilmente l’obbligo della mascherina verrà mantenuto solo nei reparti che ospitano pazienti a rischio e immunodepressi.

Verso lo stop alle mascherine negli ospedali

Il ministro della Salute è intervenuto sul tema delle mascherine a margine della conferenza stampa sul via libera ai nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea). “Andiamo verso un allenamento dell’uso delle mascherine in ospedale“, ha detto il ministro.

La decisione definitiva verrà presa nel corso della riunione in programma giovedì 20 aprile. L’utilizzo delle mascherine negli ospedali era stato prorogato fino al 30 aprile da un’ordinanza ministeriale del 29 dicembre 2022.

Le parole del ministro della Salute Schillaci

Il commento del ministro Schillaci sull’allentamento delle mascherine negli ospedali è arrivato nel corso di una conferenza stampa indetta per presentare l’applicazione dei Lea a partire dal primo gennaio 2024.

Il ministero della Salute ha risolto i problemi di copertura finanziaria, come annunciato “con grande soddisfazione” dal ministro.

“Da domani parte un tavolo di monitoraggio sui nuovi Lea con il Mef. Sono stanziati per i Lea 402 milioni ma valuteremo con il tavolo eventuali nuovi fondi e anche nuove prestazioni da aggiungere”, ha spiegato Schillaci.

Il ministro della Salute Schillaci

Livelli essenziali di assistenza, trovati nuovi fondi

“Aspettare 6 anni per l’aggiornamento dei Lea è inaccettabile”, ha aggiunto il ministro della Salute durante la conferenza stampa.

“L’ applicazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza è il punto cruciale su cui vigilare in tutte le regioni. Ci sono tante opportunità nuove che prima non c’ erano. La vera sfida è assicurare a tutti le stesse opportunità”, ha concluso il ministro.

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato due tipologie di Lea. Il primo sulla specialistica ambulatoriale, l’altro sulla protesica, con quest’ultimo che entrerà in vigore il primo aprile 2024. Con i nuovi Lea, che dovrebbero annullare le disparità di trattamenti tra regioni, le prestazioni a carico dello Stato passano da 1.702 a 2.018.

Fonte: Virgilio notizie

https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/asl_teramo_informa/2023/04/29/covid-nuove-regole-per-obbligo-di-mascherina-nei-reparti_77703d39-0852-4c1e-a6a8-97d436dd0566.html
https://www.microbiologiaitalia.it/varie/obbligo-delle-mascherine-fino-al-31-dicembre/
https://www.certifico.com/sicurezza-lavoro/357-news-sicurezza/19517-ordinanza-ministero-della-salute-del-28-aprile-2023
https://www.certifico.com/component/attachments/download/34888

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

NUOVO SINTOMO DEL COVID19 CON LA SOTTOVARIANTE OMICRON XBB1.16 ARTURO CHE IN INDIA COLPISCE SOPRATTUTTO I BAMBINI: COSA SUCCEDE AGLI OCCHI

La sottovariante di Omicron, responsabile della nuova ondata di contagi che sta colpendo l’India, provocherebbe una congiuntivite soprattutto tra i bambini

Pubblicato il: 13-04-2023 13:32

di Claudio Carollo

Un nuovo sintomo del Covid-19 sta emergendo con la sottovariante ‘Arturo’, responsabile dell’ondata di casi che sta investendo l’India: un rossore unito a bruciore agli occhi diffuso soprattutto tra i bambini, simile a una congiuntivite allergica, che raramente era stato riscontrato nelle manifestazioni della malattia con le altre mutazioni di Omicron.

Covid, la nuova ondata in India per la variante ‘Arturo’

Come riportato da ‘Repubblica’, a differenza di Europa e Stati Uniti dove l’emergenza pandemica sembra essere ormai definitivamente scemata, l’India sta vivendo una nuova fase di contagi. Secondo il ministero della Salute del Paese asiatico i nuovi casi di Covid-19 sono arrivati a toccare quasi quota 8mila in 24 ore, il numero più alto registrato negli ultimi sette mesi.

Medico a lavoro in un reparto di Terapia intensiva di un ospedale indiano
https://notizie.virgilio.it/nuovo-sintomo-del-covid-con-la-variante-arturo-che-colpisce-soprattutto-i-bambini-cosa-succede-agli-occhi-1564314

A causare la nuova ondata è la diffusione della sottovariante Xbb.1.16, chiamata ‘Arcturus’, ultima della famiglia Omicron, più veloce rispetto alle precedenti, ma meno letale. In India questa mutazione del Sars-CoV-2 è diventata predominante e, nonostante l’impennata dei contagi non sia accompagnata da una crescita di ricoveri e decessi, il sistema sanitario del Paese si sta preparando a un eventuale balzo della curva epidemiologica, rinforzando la rete delle terapie intensive.

In questo quadro, alcuni stati indiani, come quello del Kerela, sono stati costretti a reintrodurre l’obbligo delle mascherine nei luoghi pubblici e per le categorie più esposte al rischio trasmissione (fragili o immunodepressi).

La variante Arturo è stata rilevata in 22 Paesi in tutto il mondo, tra i quali anche nel Regno Unito dove, anche se sono stati segnalati meno di 100 casi, la UK Health Security Agency (UKHSA) https://www.gov.uk/government/organisations/uk-health-security-agency ha innalzato il livelli di allerta per il boom di casi registrati in India.

Covid, il nuovo sintomo della variante Arturo

La variante Arturo si distingue dalle altre per una diffusione maggiore tra la popolazione in età infantile ed è caratterizzata da nuovo sintomo che colpisce i bambini, rilevato e descritto dal pediatra indiano Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità.

“Sono ricominciate, negli ultimi giorni, le segnalazioni di casi pediatrici di Covid dopo un intervallo di 6 mesi – scriveva l’esperto su Twitter giovedì scorso – Sembra emergere un fenotipo infantile: neonati trattati con febbre alta, raffreddore e tosse e congiuntivite pruriginosa e non purulenta con occhi appiccicosi, non osservati nelle precedenti ondate“.

Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in questi video o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà fare richiesta di rimozione inviando una mail a: team_verticali@italiaonline.it. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile.

Fonte foto ANSA
https://www.gov.uk/government/organisations/uk-health-security-agency
https://www.gov.uk/government/news/national-flu-and-covid-19-surveillance-reports-published

14 APRILE 2023 14:49

Covid, Bertolaso: “Identificata in Italia la variante Arturo” | Bambini più colpiti, provoca congiuntiviti

E’ stata individuata dall’equipe del professor Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di Microbiologia e Virologia del Irccs San Matteo di Pavia

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/covid-bertolaso-identificata-italia-variante-arturo_63480646-202302k.shtml

La variante Arturo del Covid è stata identificata in Italia “dall’equipe del professor Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di Microbiologia e Virologia del Irccs San Matteo di Pavia”.

A comunicarlo è l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, spiegando che “al momento non sono presenti notizie di altre identificazioni a livello italiano di Arturo”, nome con cui è stata ribattezzata la variante Covid XBB.1.16.

Bertolaso: “No misure aggiuntive”

 “Mi complimento con il professor Baldanti e la sua equipe per l’importante attività di sorveglianza. Complimenti da estendere a tutti i laboratoristi lombardi che continuano l’attento lavoro di analisi – prosegue Bertolaso -. Per questa nuova variante non sono presenti evidenze per prevedere misure aggiuntive: rimane sempre importante come prevenzione, non solo per il Covid, ma per tutti i virus respiratori, una corretta igiene delle mani e l’utilizzo di mascherine in presenza di persone fragili/malate e quando si hanno i sintomi dell’influenza”.

Baldanti: “Valutiamo la situazione”

 “La variante Arturo – spiega il professor Baldanti – è stata identificata attraverso lo screening attivo presso l’ospedale che include sia pazienti ricoverati sia i pazienti che accedono al pronto soccorso. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive, nel report del 23 marzo, non ha ancora associato la variante a caratteristiche di maggior impatto né sulla gravità, né sulla capacità di infettare, al momento stiamo valutando attentamente la situazione”.

Variante Arturo colpisce di più i bambini

 Secondo l’Oms, la variante Arturo, legata a un forte aumento dei casi Covid registrato nell’ultimo mese in India, non sarebbe più grave delle altre sue sorelle della famiglia Omicron. Quello che sembra è che abbia però delle caratteristiche peculiari, ovvero colpisce di più i bambini e provoca congiuntiviti, con rossore e bruciore degli occhi. Secondo uno studio condotto dall’Università di Tokyo, inoltre, la nuova variante XBB.1.16 potrebbe essere 1,2 volte più contagiosa della variante Kraken.

Covid, +8,5% nuovi casi nell’ultima settimana

 Intanto aumentano i nuovi casi di Covid registrati in Italia negli ultimi 7 giorni: sono 21.779. È quanto emerge dal bollettino settimanale del ministero della Salute relativo al periodo compreso tra il 7 e il 13 aprile. La variazione percentuale è di +8,5% rispetto alla settimana precedente, quando i casi registrati sono stati 20.075.

Fonte: Tgcom 24 Mediaset

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

COVID19. RESTA OBBLIGO MASCHERINE NEGLI OSPEDALI FINO AL 31 DICEMBRE. SCHILLACI PROROGA ORDINANZA

Dopo aver ascoltato gli esperti il Ministro della Salute ha deciso di prorogare fino a fine anno l’ordinanza fatta dal suo predecessore Speranza che obbliga chiunque entri in una struttura sanitaria a indossare la mascherina. Il Ministro: “Mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione. Non c’è nessun ripensamento”.


31 OTT
 

Se sul bollettino dei dati, gli obbligo vaccinali per i professionisti sanitari e le multe per gli over 50 no vax il Governo ha deciso di allentare le misure per quanto riguarda invece le mascherine nelle strutture sanitarie l’intenzione è quella di mantenere l’obbligo.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha deciso di prorogare di altri due mesi (fino al 31 dicembre) l’ordinanza fatta dal suo predecessore Speranza che obbliga chiunque entri in una struttura sanitaria a indossare la mascherina.

“Confermiamo l’uso delle mascherine negli ospedali perché anche qui ho letto di notizie di ogni genere che però non corrispondevano alla verità”, ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa.

“Ho firmato un’ordinanza che proroga l’obbligo di mascherine nei presidi sanitari: mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione. Non c’è nessun ripensamento”. Ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Fonte: Quotidiano Sanità

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=108493

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo