19 apr 2023 – 07:00
Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie, negli ambulatori e negli studi medici. Sul tema ci sono opinioni contrastanti. Bassetti: “Mi auguro non si prolunghi l’obbligo”. Cartabellotta: “Va mantenuto”.
Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più imposto di indossare la mascherina in tutte le strutture sanitarie, ospedali, ambulatori e studi medici. Il governo Meloni ha prorogato l’obbligo a fine mese e, a meno di 2 settimane dalla scadenza, si riflette sull’opportunità di mantenerlo. Ma cosa ne pensano gli esperti?
Prima di tutto va sottolineato che fra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di lasciare la scelta ai direttori generali. Intanto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha invitato di recente a non avere un approccio “ideologico” e gli esperti, anche se sembrano divisi, sono concordi sull’importanza di lasciare la protezione nelle zone dove ci sono i pazienti più fragili
“Mi auguro non si prolunghi l’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie, anche se, in situazioni dove è consigliata e opportuna, continuerò a utilizzarla e chiedere agli altri di farlo. Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell’obbligo, è il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili. Farlo avrebbe ricadute positive su molti aspetti che appesantiscono l’organizzazione ospedaliera, legati ad esempio ai tamponi”, dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
“Naturalmente – prosegue Bassetti – continuerò a utilizzare la mascherina in ospedale se entro nella stanza di un immunodepresso o se sono a contatto con una persona potenzialmente infetta, così come lo facevo anche prima dell’obbligo di mascherine introdotto nel 2020 per frenare la diffusione del Sars-Cov-2. E chiederò di farlo anche a chi lavora con me e ai familiari che intendono andare a trovare questi pazienti”.
Metterlo però sul piano dell’obbligo ora “non ha senso perché il Sars-Cov-2 non è più grave, oggi, rispetto a altri virus respiratori”. Lo stop all’obbligo di mascherina, prosegue Bassetti, “è un modo per tornare alla normalità su altri aspetti strettamente connesso”.
“Personalmente ritengo che l’obbligo di mascherina in ospedale e negli ambienti sanitari vada mantenuto ovunque. In subordine, in ambito ospedaliero l’obbligo potrebbe essere circoscritto solo a reparti dove sono ricoverati pazienti fragili, immunodepressi e a rischio di infezioni. E in altri contesti, ad esempio ambulatori affollati con lunghe attese, per contenere la circolazione di patogeni, in particolare durante la stagione influenzale”, spiega invece Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe di Bologna.
Per Cartabellotta, “le infezioni nosocomiali non riguardano soltanto il Covid. Gli ospedali tendono a selezionare batteri di un certo tipo anche resistenti agli antibiotici”.
Addio all’obbligo delle mascherine negli ospedali dal 30 aprile: si attende l’annuncio del ministro Schillaci
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha confermato l’intenzione di limitare l’uso delle mascherine negli ospedali ai soli reparti con pazienti a rischio
Pubblicato il: 19-04-2023 22:56
Antonio Cardarelli
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha confermato l’allentamento sull’obbligo delle mascherine in ospedale. La scadenza è prevista il 30 aprile e, secondo le parole del ministro, probabilmente l’obbligo della mascherina verrà mantenuto solo nei reparti che ospitano pazienti a rischio e immunodepressi.
- Verso lo stop alle mascherine negli ospedali
- Le parole del ministro della Salute Schillaci
- Livelli essenziali di assistenza, trovati nuovi fondi
Verso lo stop alle mascherine negli ospedali
Il ministro della Salute è intervenuto sul tema delle mascherine a margine della conferenza stampa sul via libera ai nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea). “Andiamo verso un allenamento dell’uso delle mascherine in ospedale“, ha detto il ministro.
La decisione definitiva verrà presa nel corso della riunione in programma giovedì 20 aprile. L’utilizzo delle mascherine negli ospedali era stato prorogato fino al 30 aprile da un’ordinanza ministeriale del 29 dicembre 2022.
Le parole del ministro della Salute Schillaci
Il commento del ministro Schillaci sull’allentamento delle mascherine negli ospedali è arrivato nel corso di una conferenza stampa indetta per presentare l’applicazione dei Lea a partire dal primo gennaio 2024.
Il ministero della Salute ha risolto i problemi di copertura finanziaria, come annunciato “con grande soddisfazione” dal ministro.
“Da domani parte un tavolo di monitoraggio sui nuovi Lea con il Mef. Sono stanziati per i Lea 402 milioni ma valuteremo con il tavolo eventuali nuovi fondi e anche nuove prestazioni da aggiungere”, ha spiegato Schillaci.
Livelli essenziali di assistenza, trovati nuovi fondi
“Aspettare 6 anni per l’aggiornamento dei Lea è inaccettabile”, ha aggiunto il ministro della Salute durante la conferenza stampa.
“L’ applicazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza è il punto cruciale su cui vigilare in tutte le regioni. Ci sono tante opportunità nuove che prima non c’ erano. La vera sfida è assicurare a tutti le stesse opportunità”, ha concluso il ministro.
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato due tipologie di Lea. Il primo sulla specialistica ambulatoriale, l’altro sulla protesica, con quest’ultimo che entrerà in vigore il primo aprile 2024. Con i nuovi Lea, che dovrebbero annullare le disparità di trattamenti tra regioni, le prestazioni a carico dello Stato passano da 1.702 a 2.018.
Fonte: Virgilio notizie
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus