Ospedali

SANITA’ ALLE CORDE, IL 25% DEGLI INFERMIERI NON LAVORA NEI REPARTI

I sindacati: gli abbandoni sono quotidiani. Le regioni chiedono più risorse.

https://www.lastampa.it/torino/2023/06/22/news/sanita_mancano_infermieri-12871264/

ALESSANDRO MONDO 22 Giugno 2023 Aggiornato alle 09:19

«Giù le mani dalla sanità pubblica»: i comitati scendono in piazza, sabato il corteo a Cagliari

Nel mirino c’è anche lo smantellamento degli ospedali esistenti

Una manifestazione per la sanità pubblica in Sardegna (foto archivio)
https://www.unionesarda.it/news-sardegna/giu-le-mani-dalla-sanita-pubblica-i-comitati-scendono-in-piazza-sabato-il-corteo-a-cagliari-cbtuzpmw


La Sardegna si mobilita, con un maxi corteo, sabato a Cagliari, a difesa della sanità pubblica e in forte opposizione allo smantellamento degli ospedali esistenti. Per la prima volta, a scendere in piazza, saranno tutti i comitati dell’isola, compatti, raggiungendo un traguardo atteso da tempo: «Stiamo lavorando da diversi anni», spiega uno dei portavoce, Alessandro Rosa, «per cercare di unire tutte le forze impegnate in Sardegna e per poter avere un’unica voce».

Tutti o quasi, perché “Giù le mani dall’Ogliastra”, uno dei primi comitati a protestare per la crisi della sanità pubblica, ha deciso di non partecipare, non condividendo l’apertura del corteo ai sindaci: «A gennaio», motiva la scelta Rosas, «abbiamo inviato una proposta a tutti e 377 comuni della Sardegna per l’approvazione di un ordine del giorno in consiglio comunale in difesa della sanità pubblica: ci sono state tante amministrazioni che hanno portato all’attenzione del proprio consiglio comunale questa proposta e sabato interverranno cinque sindaci in rappresentanza di tutti». 

La partenza della manifestazione alle 9.30, in piazza dei Centomila, col gruppo che si muoverà sino a piazza Vittime del Moby Prince. Una protesta sentita da tempo, che si è accesa ancor di più con la delibera del primo giugno sull’istituzione di quattro nuovi ospedali in Sardegna, andando così a bloccare i lavori di ristrutturazione in quelli già presenti: «Un atto estremamente grave», spiega un altro portavoce, Francesco Carta, «estremamente sbagliato, che noi contestiamo».

Fonte: Unione Sarda

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

ORDINANZA MINISTERO DELLA SALUTE IN MERITO ALL’ESTENSIONE DELL’OBBLIGO ALL’USO DELLE MASCHERINE ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SANITARIE: NEI DISTRETTI SANITARI IL MINISTERO SCARICA LA RESPONSABILITA’ DELLA DECISIONE ALLE DIREZIONI SANITARIE LOCALI

https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/asl_teramo_informa/2023/04/29/covid-nuove-regole-per-obbligo-di-mascherina-nei-reparti_77703d39-0852-4c1e-a6a8-97d436dd0566.html
https://www.microbiologiaitalia.it/varie/obbligo-delle-mascherine-fino-al-31-dicembre/
https://www.certifico.com/sicurezza-lavoro/357-news-sicurezza/19517-ordinanza-ministero-della-salute-del-28-aprile-2023
https://www.certifico.com/component/attachments/download/34888

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

COVID ITALIA, GIMBE: “NON E’ FINITA, CERBERUS IMMINENTE E SCENARI IMPREVEDIBILI”

La Fondazione chiede di “rendere permanente l’obbligo di mascherine in ospedali e Rsa”. E definisce “antiscientifiche e diseducative le sanatorie per i no-vax”

https://www.adnkronos.com/covid-italia-gimbe-non-e-finita-cerberus-imminente-e-scenari-imprevedibili_jvgWOVcEEtFBDyBfR5FU

“Indubbiamente, con l’evoluzione delle varianti” del coronavirus Sars-CoV-2 “e la protezione conferita dalla vaccinazione sulle forme gravi, la malattia Covid-19 oggi non è più quella del 2020-2021. Tuttavia la pandemia è ancora in corso e sia l’Oms sia l’Ecdc invitano tutti i Paesi a essere preparati e pronti, visto l’imminente arrivo della variante Cerberus e l’imprevedibilità degli scenari a medio-lungo termine“. Questo il monito di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, mentre con il Consiglio dei ministri di oggi il Governo Meloni si appresta a varare le prime misure per una nuova gestione di Covid.

E, nel giorno in cui scade l’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa, secondo Cartabellotta l’obbligatorietà per il dispositivo di protezione individuale negli ambienti sanitari non andrebbe abolito, bensì, “al contrario, dovrebbe essere reso permanente, indipendentemente dalla pandemia” di Covid “in corso, al fine di proteggere al meglio le persone più vulnerabili da infezioni respiratorie di qualsiasi natura”. Di più: l’uso della mascherina, “come indicato dalle autorità internazionali di sanità pubblica – aggiunge Cartabellotta – è raccomandato in tutti gli ambienti al chiuso affollati e/o poco aerati”.

Secondo Gimbe, indossare la mascherina nelle strutture sanitarie “è fondamentale sia per proteggere professionisti e operatori sanitari – evitando di decimare ulteriormente il personale con assenze per malattia – sia soprattutto per tutelare la salute dei pazienti, in particolare quelli anziani e fragili”. Peraltro, osserva la Fondazione, “l’idea di abolire l’obbligo nazionale per poi reintrodurlo legittimamente a livello regionale o dei singoli ospedali e Rsa genererebbe disorientamento dei cittadini, contestazioni rispetto alle disposizioni adottate nelle singole strutture sanitarie e aumento delle tensioni con il personale sanitario”.

Gimbe boccia senza mezzi termini anche le “sanatorie no-vax” che rappresentano “un’amnistia antiscientifica e diseducativa”. All’esame del Cdm in programma per le 13 ci sarà infatti l’anticipo a domani, primo novembre, della scadenza dell’obbligo vaccinale Covid-19 per chi esercita la professione sanitaria e la conseguente abrogazione delle sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo. Un’accelerazione che la Fondazione, esprimendo “valutazioni basate su evidenze scientifiche e sul buon senso”, non giustifica: “Il potenziale impatto in termini di sanità pubblica sarebbe modesto – osserva – sia perché la misura viene anticipata di soli 2 mesi rispetto alla scadenza fissata” attualmente al 31 dicembre, “sia perché riguarda un numero esiguo di professionisti”.

Mentre è “ben diverso – sottolinea il presidente Nino Cartabellotta – l’impatto in termini di percezione pubblica di questa ‘sanatoria’, e delle relazioni con la stragrande maggioranza dei colleghi che si sono vaccinati per tutelare la salute dei pazienti e la propria, anche al fine di garantire la continuità di servizio. Peraltro, al di là di una scelta individuale incompatibile con l’esercizio di una professione sanitaria, si tratta di persone che hanno spesso seminato disinformazione pubblica sui vaccini, elevandosi a ‘paladini’ del popolo no-vax, a volte con evidenti obiettivi di affermazione politica individuale”.

Se da un lato il reintegro dei sanitari non vaccinati contro Covid “lancia un messaggio profondamente antiscientifico”, dall’altro per Gimbe “va ricordato che a livello locale possono essere stabilite disposizioni per affidare ai professionisti no-vax reintegrati attività diverse da quelle clinico-assistenziali, senza configurare demansionamento”.

Quanto allo “stop alle multe per i no-vax over 50 che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale, la proposta – non all’ordine del giorno del Cdm di oggi, ma comunque circolata nei giorni scorsi – è di una sospensione” delle sanzioni “fino al 30 giugno 2023”. Una “proposta irrilevante dal punto di vista sanitario – commenta ancora Cartabellotta – ma antiscientifica e fortemente diseducativa, visto che estende la ‘cultura della sanatoria’ anche alle disposizioni che hanno l’obiettivo di tutelare la salute pubblica”.

Quanto alla “proposta di una pubblicazione settimanale” del bollettino Covid-19 “appare ragionevole anche tenendo conto della notevole variabilità giornaliera nella trasmissione e pubblicazione dei dati. Non è chiaro se anche la trasmissione obbligatoria agli organismi internazionali (Oms, Ecdc) avverrà con cadenza settimanale”, ma “in ogni caso – sottolineaCartabellotta – è fondamentale mantenere l’aggiornamento quotidiano dei dati Covid e della campagna vaccinale, e garantirne accesso trasparente ai ricercatori per analisi e studi indipendenti”.

“La parola d’ordine ‘discontinuità'”, ribadita più volte dal Governo Meloni “è assolutamente legittima in una repubblica democratica, ma deve essere utilizzata anche per migliorare tutto quello che il Governo precedente non è riuscito a fare: dalla raccolta più analitica dei dati sui pazienti ricoverati agli investimenti sugli impianti di aerazione e ventilazione dei locali chiusi; dall’accelerazione della copertura con i richiami vaccinali all’implementazione di rigorosi protocolli terapeutici per le persone al rischio”. “Al momento, invece, la discontinuità sembra ridursi a un mero smantellamento delle misure in atto e a una vera e propria ‘amnistia’, nell’illusorio tentativo di consegnare la pandemia all’oblio, ignorando le raccomandazioni delle autorità internazionali di sanità pubblica”.

Fonte: Adnkronos

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

COVID19. RESTA OBBLIGO MASCHERINE NEGLI OSPEDALI FINO AL 31 DICEMBRE. SCHILLACI PROROGA ORDINANZA

Dopo aver ascoltato gli esperti il Ministro della Salute ha deciso di prorogare fino a fine anno l’ordinanza fatta dal suo predecessore Speranza che obbliga chiunque entri in una struttura sanitaria a indossare la mascherina. Il Ministro: “Mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione. Non c’è nessun ripensamento”.


31 OTT
 

Se sul bollettino dei dati, gli obbligo vaccinali per i professionisti sanitari e le multe per gli over 50 no vax il Governo ha deciso di allentare le misure per quanto riguarda invece le mascherine nelle strutture sanitarie l’intenzione è quella di mantenere l’obbligo.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha deciso di prorogare di altri due mesi (fino al 31 dicembre) l’ordinanza fatta dal suo predecessore Speranza che obbliga chiunque entri in una struttura sanitaria a indossare la mascherina.

“Confermiamo l’uso delle mascherine negli ospedali perché anche qui ho letto di notizie di ogni genere che però non corrispondevano alla verità”, ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa.

“Ho firmato un’ordinanza che proroga l’obbligo di mascherine nei presidi sanitari: mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione. Non c’è nessun ripensamento”. Ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Fonte: Quotidiano Sanità

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=108493

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

COVID19, LOMBARDIA: “MANTENERE MASCHERINE IN OSPEDALI E RSA”

(Adnkronos) – L’uso della mascherina va mantenuto negli ospedali e nelle Rsa della Lombardia. E’ l’indicazione della Regione in relazione alle misure anti-covid. “La Cabina di regia epidemiologica di Regione Lombardia, riunitasi oggi su disposizione della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha dato l’indicazione di mantenere l’uso della mascherina per chi lavora o accede alle strutture sanitarie e sociosanitarie della regione”, comunica l’assessorato al Welfare, nel giorno in cui scade l’obbligo del dispositivo di protezione individuale in ospedali e Rsa. “Prendo atto dell’autorevole parere espresso da virologi, immunologi ed epidemiologi di chiara fama internazionale”, componenti della Cabina di regia che in Lombardia si è espressa a favore del mantenimento della mascherina in ospedali e Rsa, “e mi auguro che il Consiglio dei ministri di oggi si esprima a riguardo seguendo la linea indicata anche dai nostri esperti”, dice la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione, Letizia Moratti.  

LA RACCOMANDAZIONE – In relazione al contesto epidemiologico attuale, con particolare attenzione a Covid e influenza, alle evidenze scientifiche e al termine indicato nell’ordinanza del 29 settembre avente oggetto ‘Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da Covid-19 concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie’ – informano dall’assessorato al Welfare della Lombardia – la Cabina di regia ha fornito la “forte raccomandazione, supportata da evidenze scientifiche consolidate, di mantenere l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, cioè mascherine almeno chirurgiche, nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, con particolare attenzione ai visitatori, ai lavoratori e alle situazioni di utenti in attesa di prestazioni, come ad esempio sale di attesa ambulatoriali e pronto soccorso”. Si richiama comunque “l’autonomia delle direzioni sanitarie per la gestione dei contesti non assistenziali all’interno delle strutture sopracitate”.  

La raccomandazione espressa dagli esperti interpellati dalla Regione vuole “tutelare un percorso di ritorno alla normalità facilitando, grazie all’utilizzo dei dispositivi di protezione, l’accessibilità alle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali e la tutela del personale stesso”.  

Fonte: Enti Locali online

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

REGIONE CAMPANIA, CONFERMATO OBBLIGO USO DELLE MASCHERINE NELLE STRUTTURE SANITARIE – SCARICA L’ORDINANZA

31/10/2022 – La Regione Campania ha disposto la conferma dell’obbligo delle mascherine per il personale medico, sanitario e per i visitatori delle strutture ospedaliere e nelle Rsa.

L’ordinanza n. 4 del 31 ottobre 2022 entrerà in vigore da domani, 1 novembre 2022.

“La forte campagna di vaccinazione sviluppatasi grazie al senso di responsabilità dei cittadini – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – ha contenuto enormemente la situazione epidemica. Ma il permanere di livelli di contagio non marginali obbliga alla prudenza, in modo particolare rispetto a pazienti e fasce deboli negli ospedali e nelle Rsa.

Auspichiamo che il Governo decida anche l’obbligatorietà delle vaccinazioni per il personale medico e infermieristico. Sarebbe inaccettabile costringere pazienti magari allettati a farsi curare da personale non vaccinato. Sarebbe – questa sì – una forma di violenza verso i più fragili”.

http://www.regione.campania.it/regione/it/news/primo-piano/campania-confermato-obbligo-mascherine-nelle-strutture-sanitarie-scarica-l-ordinanza

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

COVID19 ITALIA, OBBLIGO MASCHERINE IN OSPEDALI, RSA ED AMBULATORI SANITARI. COSA CAMBIA DAL 1 NOVEMBRE

Il ministro Schillaci: “Ci stiamo lavorando, nel rispetto dei pazienti”

Scade tra pochi giorni – il 31 ottobre – l’obbligo di mascherine in ospedali e Rsa, una delle ultime misure anticovid ancora in vigore. Su questo tema si attendono le decisioni del neoministro Orazio Schillaci.

“Ci stiamo lavorando, nel rispetto dei pazienti”, ha detto sulla scadenza dell’ordinanza.

“Oggi la malattia da Covid è completamente diversa da quella che c’era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore libertà”, ha aggiunto Schillaci.

“Credo sia utile fare chiarezza su quanto successo dal punto di vista amministrativo, come ieri è stato detto chiaramente dal primo ministro Meloni”, ha poi affermato rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità di una commissione d’inchiesta sulla gestione Covid. “Questo l’aspetto più importante e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione sono d’accordo – ha concluso – Andare a vedere cosa è stato fatto sugli acquisti. Credo che sia corretto per dare un segnale ai tanti malati”.

https://www.adnkronos.com/covid-obbligo-mascherine-in-ospedale-e-rsa-cosa-cambia-dall1-novembre_6qfYFKGDcJfZf2QqvnEr1s

Scade il 31 ottobre l’obbligo della mascherina ffp2 in ospedali, Rsa e ambulatori
L’ordinanza è destinata a scomparire automaticamente, salvo ripensamenti da parte del Governo


“Adesso vediamo, ci stiamo lavorando sempre nel rispetto dei pazienti”, il commento del ministro della salute Orazio Schillaci, che sarebbe tuttavia intenzionato a non prorogare la misura.
Nei luoghi di lavoro le mascherine sono raccomandate fino al 31 ottobre, secondo il protocollo di sicurezza che le parti ridiscuteranno il 4 novembre, lasciando probabilmente ai datori di lavoro la scelta.
Sul fronte vaccinazioni anti Covid, l’obbligo per il personale sanitario resterà fino al 31 dicembre, e non sarà rinnovato.
Intanto, il governo studia la misura per congelare fino a giugno le multe di 100 euro per gli over 50 che, prima del 15 giugno 2022, non risultavano in regola con gli obblighi vaccinali sul Covid, compresi quanti non hanno effettuato la terza dose. il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha fatto sapere che il tema sarà oggetto di un emendamento.

Il servizio di Roberto Bonaldi e l’intervista a Andrea Vianello, direttore di Fisiopatologia Respiratoria dell’Ospedale di Padova

https://www.rainews.it/tgr/veneto/articoli/2022/10/scade-il-31-ottobre-lobbligo-della-mascherina-ffp2-in-ospedali-rsa-e-ambulatori-7a3dffa5-b4dd-4133-8376-ad6c65f0cad8.html

Via mascherine e multe ai No Vax. Il governo cancella il Covid

di Michele Bocci

Da novembre lo stop alle protezioni in ospedali e rsa. Il ministro Schillaci: “Torniamo a una maggiore liberalizzazione”. Un emendamento per condonare le sanzioni agli over 50 non vaccinati. E da gennaio niente più obbligo per i medici

https://www.repubblica.it/cronaca/2022/10/28/news/via_mascherine_e_multe_ai_no_vax_il_governo_cancella_il_covid-372024760/

Il presidente Fnomceo Anelli: “La preoccupazione è che, non essendoci più una regola nazionale, i cittadini rimangano disorientati, e si sentano in diritto di contestare o non rispettare le disposizioni adottate nelle singole strutture”. Anaao: “Abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l’obbligo delle mascherine negli ospedali, sarebbe un rischio”.

“Condividiamo l’auspicio del Governo e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, teso a far tornare il Paese alla normalità. Sulle mascherine, tuttavia, chiediamo chiarezza: in questo momento sono ancora opportune disposizioni certe e uguali sul territorio, definite a livello centrale, per prevenire inutili incomprensioni con i cittadini”. A intervenire sulla riconferma o meno dell’obbligo delle mascherine nelle strutture sanitarie – il provvedimento scadrà il 31 ottobre – è oggi il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

“Alleggerire le regole – spiega – in un contesto epidemiologico che lo rende possibile, significa anche ridurre, quella che l’Organizzazione mondiale della Sanità definisce la ‘pandemic fatigue’, la demotivazione a seguire i comportamenti protettivi utili. È quindi una scelta saggia sotto diversi punti di vista. Una scelta che, come ha detto lo stesso Ministro, va sempre portata avanti nel rispetto dei più fragili”.

“L’adozione delle mascherine nelle strutture sanitarie – aggiunge – è una misura che protegge i sanitari e i pazienti, soprattutto i più vulnerabili. È vero che, anche se l’obbligo dovesse decadere, i direttori sanitari, sentiti i medici competenti e i responsabili del servizio di prevenzione e protezione, potrebbero ugualmente decidere di mantenere la prescrizione. La preoccupazione è che, non essendoci più una regola nazionale, i cittadini rimangano disorientati, e si sentano in diritto di contestare o non rispettare le disposizioni adottate nelle singole strutture. Questo aumenterebbe sicuramente i fraintendimenti, e a farne le spese sarebbero i pazienti e gli operatori”.

“Uscire dalla fase dell’emergenza non significa abbassare la guardia – conclude Anelli – e siamo certi che il nuovo Governo e il Ministro Schillaci sapranno prendere le decisioni più giuste e opportune per governare questa fase con senso di responsabilità e con l’obiettivo della salute e sicurezza dei cittadini”.

Ancora più cauto il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio: “L’epidemia da Covid-19 non è finita, anche se al momento la pressione ospedaliera è sotto controllo. Per questo, abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l’obbligo delle mascherine negli ospedali, sarebbe un rischio che non possiamo correre anche perché proprio negli ospedali ci sono i soggetti più fragili e più a rischio. Non vorremmo rischiare di tornare potenziali untori seppur inconsapevoli. La vera emergenza piuttosto è la campagna vaccinale che occorre sia incrementata e sulla quale occorre spingere per evitare di rivivere momenti drammatici che ci hanno segnato profondamente e dei quali viviamo un amaro e doloroso ricordo. Almeno noi che operiamo sul campo”.

Fonte: Quotidiano Sanità

http://www.regione.campania.it/regione/it/news/primo-piano/campania-confermato-obbligo-mascherine-nelle-strutture-sanitarie-scarica-l-ordinanza

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

COVID, MONITORAGGIO SETTIMANALE DELL’ISS: L’INCIDENZA BALZA A 325 CASI OGNI 100 MILA ABITANTI

L’indice RT sale a 1. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all’1,4%, l’occupazione dei reparti sale al 6%

Operatori sanitari in una foto d’archivio
https://www.rainews.it/articoli/2022/09/covid-monitoraggio-settimanale-iss-balzo-dellincidenza-da-215-a-325-casi-ogni-100mila-abitanti-2328d489-d930-41b5-b13c-8582df5a62ba.html

Balzo dell’incidenza dei casi di Covid in Italia che in una settimana raggiunge quota 325 ogni 100 mila abitanti, da 215 registrata nel monitoraggio della scorsa. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia da Covid-19.

In salita anche l’indice di trasmissibilità (Rt) che passa da 0,91 a 1. È dallo scorso luglio che l’indice non raggiungeva la soglia epidemica dell’unità. Nel periodo 6 – 19 luglio 2022, l’Rt ha infatti raggiunto un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. La settimana successiva, il valore di Rt è nuovamente sceso collocandosi a 0,90.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all’1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre ) come lo scorso 22 settembre.

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre) contro il 5,3% (rilevazione giornaliera al 22 settembre).

“Cinque regioni, tutte per la presenza di molteplici allerte di resilienza, sono classificate a rischio alto, le restanti 16 a rischio moderato. Quattordici regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque regioni riportano molteplici allerte di resilienza”, si legge nel report.

Nelle Province autonome di Trento e Bolzano l’incidenza dei casi di Covid-19 supera questa settimana la soglia di 600 per 100 mila abitanti, quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 325: è infatti pari a 637,6 a Bolzano e 633 a Trento. La terza Regione con la maggiore incidenza è il Veneto con 557. Per l’occupazione dei reparti ospedalieri, in 5 Regioni si supera la soglia di allerta del 10%: PA Bolzano (20,2%), Umbria (17,8%), Valle d’Aosta (16,4%), Calabria (12,9%), Friuli Venezia Giulia (10,6%).

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11%), mentre è in leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% contro 53%). Diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% contro 36%).

Fonte: Rai news

Covid, il ritorno a scuola fa impennare i contagi: +34% in soli sette giorni

In calo le terapie intensive (-14,7%) e i decessi (-8,1%). In Italia i nuovi casi settimanali da poco meno di 108mila sfiorano quota 161mila

https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2022/09/30/news/covid_il_ritorno_a_scuola_fa_impennare_i_contagi_34_in_soli_sette_giorni-10077402/

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

MASCHERINE, VIA L’ULTIMO OBBLIGO: DAL 30 SETTEMBRE NON SERVIRANNO PIU’ SUI TRASPORTI E NEGLI OSPEDALI

di Michele Bocci

Nei luoghi di lavoro è invece previsto fino al 31 ottobre. In forse la proroga dei provvedimenti

https://www.repubblica.it/cronaca/2022/09/23/news/mascherine_sono_ancora_obbligatorie_dove_trasporti_ospedali_lavoro-366855925/

Tra una settimana le mascherine spariranno quasi ovunque. Anche gli ultimi obblighi, quelli di portare la protezione sui trasporti e negli ospedali, decadranno infatti il 30 Settembre. Resteranno ancora necessarie, per un mese, fino al 31 Ottobre, nei luoghi di lavoro dove c’è un rischio di contatto stretto. Teoricamente il Governo in carica potrebbe prorogare di nuovo il termine, anche alla luce dei contagi che stanno risalendo.

Fonte: Repubblica

Mascherine. Governo pensa a proroga obbligo per ospedali e Rsa. Certa, invece, dal 1 ottobre, la fine dell’obbligo sui mezzi di trasporto

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=107630

A quanto si apprende il Ministero della Salute in queste ore sta lavorando su una proroga che dovrà essere emanata entro domani.  Ospedali, ambulatori e residenze sanitarie assistite ospitano pazienti fragili e in questo caso un surplus di attenzione viene ritenuto ancora necessario. Si tratterebbe in ogni caso di una proroga limitata nel tempo dal momento che alla fine del prossimo mese potrebbe essere già in carica un nuovo governo che deciderà come intervenire.

Dal prossimo 1° ottobre decadrà l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto e nelle strutture sanitarie. In arrivo però una novità. L’obbligo potrebbe infatti restare in vigore nelle strutture sanitarie anche per tutto ottobre. Il Ministero della Salute in queste ore sta lavorando infatti su una proroga che dovrà essere emanata entro domani. 

Una proroga dettata da ragioni di prudenza visto che i casi stanno tornando nuovamente a crescere e la campagna vaccinale per la somministrazione della quarta dose con i vaccini bivalenti stenta a decollare. Ospedali, ambulatori e residenze sanitarie assistite ospitano pazienti fragili e in questo caso un surplus di attenzione viene ritenuto ancora necessario. Si tratterebbe in ogni caso di una proroga limitata nel tempo dal momento che alla fine del prossimo mese potrebbe essere già in carica un nuovo governo che deciderà autonomamente a quel punto come intervenire anche su questo punto.

A partire da questo sabato, invece,  su autobus, metropolitane, treni e pullman non sarà più obbligatorio indossare una mascherine di tipo Ffp2. L’obbligo era stato prorogato nel giugno scorso fino al 30 di settembre dal momento che è più facile contagiarsi in ambienti chiusi. 

Niente mascherina anche a scuola, con l’inizio dell’anno scolastico è infatti già decaduto sia per i docenti che per gli alunni l’obbligo di indossarle. Fanno eccezione solo le persone fragili a causa di problemi di salute.

Nel lavoro privato, infine, l’ultimo protocollo siglato dalle parti sociali stabilisce che fino al 31 ottobre la mascherina dovrà essere indossata dai colleghi che non possono rispettare la distanza di sicurezza. Prima della scadenza rappresentanti dei datori e dei lavoratori si incontreranno per fare il punto e decidere cosa fare in futuro.

Fonte: Quotidiano Sanità

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo