podcast

“ALESSIO, TI SCRIVO DA GAZA” NICOLA FRATOIANNI, SINISTRA ITALIANA

https://www.sinistraitaliana.si

Tra poco leggerai il mio racconto dal valico di Rafah, vicino Gaza. Prima però voglio chiederti personalmente di firmare o, se lo hai già fatto, di condividere la nostra petizione contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Bastano pochi secondi. Facciamo sentire la nostra voce. Fermiamo il genocidio. Grazie.

Caro Alessio, 

ti scrivo dalla porta dell’Inferno.


Forse avrai saputo che in questi giorni, insieme ad Angelo Bonelli e a Franco Mari, ho fatto parte di una missione internazionale per arrivare al valico di Rafah.

Dopo il quale c’è l’orrore. L’orrore dei 30 mila morti, dei 2 milioni di esseri umani stipati in poco spazio e devastati dalle bombe. Ma l’orrore l’abbiamo visto anche fuori da Gaza, nei 25 kilometri di camion fermi sulla strada, carichi di aiuti per i palestinesi, che i palestinesi non vedranno, perché Israele blocca quasi tutti i rifornimenti (qui una mia videodenuncia).


Incubatrici, ambulanze, medicine, tonnellate di cibo. Sono una piccola parte degli aiuti respinti dall’esercito israeliano al valico di Rafah, ammassati in un magazzino a poca distanza. E intanto a Gaza si muore di fame e di malattie

Mi porto via da Gaza come una ferita le parole di Youssef, un cooperante che ci ha accompagnato in questi giorni e che ha la famiglia dentro Gaza. Nella sua casa oggi ci sono 47 persone, tra parenti e amici sfollati. Youssef prega che ogni bomba che cade non cada su quella casa dove ci sono le persone che ama. E subito dopo si sente in colpa, perché se le sue preghiere saranno esaudite, quelle bombe, cadranno su altre case, su altre famiglie.  

Qui trovi i due podcast che abbiamo registrato in viaggio, se vuoi ascoltare la nostra testimonianza.

Di fronte a tutto questo mi chiedo: dov’è la comunità internazionale? Dov’è il nostro governo? Dov’è l’Europa?

Noi non abbiamo intenzione di fermarci. E chiedo ancora una volta il tuo aiuto. La nostra petizione contro Netanyahu, affinché venga incriminato dal tribunale internazionale e gli si obblighi il cessate il fuoco è quasi a 100.000 firme. 
Se non hai già firmato, fallo. Se l’hai fatto, gira questa petizione a tutte le persone che conosci. Posso contare su di te? 

Grazie,
Nicola Fratoianni, Segretario Nazionale Sinistra Italiana

English translate

“ALESSIO, I’M WRITING YOU FROM GAZA” NICOLA FRATOIANNI, ITALIAN LEFT

Soon you will read my story from the Rafah crossing, near Gaza. But first I want to personally ask you to sign or, if you have already done so, to share our petition against Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu. It only takes a few seconds. Let’s make our voice heard. Let’s stop the genocide. Thank you.

Dear Alessio,

I write to you from the door of Hell.

You may have heard that in recent days, together with Angelo Bonelli and Franco Mari, I have been part of an international mission to reach the Rafah crossing.

After which there is horror. The horror of the 30 thousand deaths, of the 2 million human beings crammed into a small space and devastated by bombs. But we also saw the horror outside Gaza, in the 25 kilometers of trucks stopped on the road, loaded with aid for the Palestinians, which the Palestinians will not see, because Israel blocks almost all supplies (here is my video denunciation).

Incubators, ambulances, medicines, tons of food. They are a small part of the aid rejected by the Israeli army at the Rafah crossing, piled up in a warehouse a short distance away. And in the meantime, people are dying of hunger and disease in Gaza.

I carry away from Gaza like a wound the words of Youssef, a aid worker who has accompanied us in recent days and who has his family inside Gaza. In his house today there are 47 people, including displaced relatives and friends. Youssef prays that every bomb that falls does not fall on that house where the people he loves are. And immediately afterwards he feels guilty, because if his prayers are answered, those bombs will fall on other houses, on other families.

Here you will find the two podcasts we recorded while travelling, if you want to listen to our testimony.

Faced with all this I ask myself: where is the international community? Where is our government? Where is Europe?

We have no intention of stopping. And I ask for your help once again. Our petition against Netanyahu, to be indicted by the international tribunal and forced into a ceasefire, has almost 100,000 signatures. If you haven’t already signed, please do so. If you have, pass this petition on to everyone you know. I can count on you?

Thank you,
Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana National Secretary

SALVIAMO GAZA

Mozione parlamentare per la Palestina

https://www.sinistraitaliana.si/notizia/mozione-parlamentare-la-palestina/

Quello che sta compiendo il governo israeliano a Gaza è un genocidio di fatto del popolo palestinese e non ha nulla a che fare con il diritto internazionale e alla difesa, da tempo superati e calpestati con gli anfibi da Netanyahu e il suo esercito.

Dal primo giorno abbiamo condannato con nettezza e senza esitazioni il feroce attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, e con la stessa nettezza e senza esitazioni condanniamo i crimini di guerra quotidiani compiuti da Israele e l’uccisione indiscriminata di civili innocenti.

È nostro compito fare di tutto per fermare il genocidio del popolo palestinese, liberare gli ostaggi, cessare il fuoco e portare finalmente la Pace in quella terra martoriata.

Per questo abbiamo presentato una mozione parlamentare per la Palestina, per fare in modo che Parlamento e governo si assumano le loro responsabilità e dicano chiaramente da che parte della storia stanno.

Noi dalla parte della Pace, dei diritti e della libertà. Stop al genocidio.

Fonte: Sinistra Italiana

English translate

Parliamentary motion for Palestine

What the Israeli government is carrying out in Gaza is a de facto genocide of the Palestinian people and has nothing to do with international and defense law, long since overcome and trampled on with amphibians by Netanyahu and his army.

From day one we have clearly and unhesitatingly condemned the ferocious terrorist attack by Hamas on October 7, and just as clearly and without hesitation we condemn Israel’s daily war crimes and the indiscriminate killing of innocent civilians.

It is our task to do everything to stop the genocide of the Palestinian people, free the hostages, cease fire and finally bring Peace to that tormented land.

This is why we have presented a parliamentary motion for Palestine, to ensure that Parliament and the government assume their responsibilities and clearly say which side of history they are on.

We are on the side of Peace, rights and freedom. Stop the genocide.

Source: Sinistra Italiana

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

ROGER WATERS: IN ARRIVO LE “LOCKDOWN SESSIONS”, E NON SOLO!

Roger Waters durante un podcast chiamato “The Grayzone” ha annunciato i suoi prossimi progetti: durante il lockdown Roger e la sua band hanno registrato molte nuove versioni di varie canzoni su cui stavano lavorando per il tour e le hanno condivise man mano. Ora queste “Lockdown Sessions” sono in fase di mastering e usciranno il prossimo anno, infine ha annunciato che probabilmente ci sarà anche un nuovo album chiamato.. “Sto lavorando contemporaneamente su diversi aspetti. Sarà un nuovo album che probabilmente si chiamerà the bar“.

https://pinkfloyditalia.wordpress.com/2022/11/25/roger-waters-in-arrivo-le-lockdown-sessions-e-non-solo/

Roger Waters: “The Bar è una canzone lunga, quindi è una canzone a cui sono arrivato dopo aver iniziato a suonare un pò il pianoforte, cosa che ho fatto durante le sessioni di lock down, un altro progetto che ora è finito! Sono stati tutti masterizzati, quindi uscirà un album, un nuovo album intitolato The Lockdown Sessions. Ho dato via tutte queste cose, sono tutte là fuori, chiunque può trovarle su internet, ma questo sarà, non so se solo in vinile, o se sarà anche in streaming, quindi sono tutte le sessioni di lock down che abbiamo fatto, e sono iniziate con Mother e non ricordo qual’è l’ultima che abbiamo fatto, e la nuova versione di Comfortably Numb, che facciamo proprio all’inizio di questo spettacolo, quindi è… questo è l’album.

Quindi per ricapitolare, Roger Waters è impegnato nel suo tour live “This is not a Drill“, farà uscire l’album “Lockdown Session” nel corso del 2023, sta lavorando ad un altro nuovo album che presumibilmente si chiamerà “the Bar” e sta continuando a scrivere la sua attesissima autobiografia.. non si può certo dire che stia con le mani in mano!

Shine on!

Fonte: Pink Floyd Italia

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo