Day: 3 novembre 2022

COSÌ L’UE VUOLE PORTARE IN TAVOLA CARNE SINTETICA E INSETTI

Ursula Von Der Leyen è intervenuta recentemente in apertura della “Grand Challenges annual meeting”, evento organizzato dalla fondazione Bill e Melinda Gates per discutere delle sfide globali riguardo la salute.

Nel suo discorso, a parte il consueto elogio ai vaccini ad mRNA, la presidente della Commissione europea ha parlato di programmi alimentari per prevenire le malattie.

I progetti europei che spingono sulla carne sintetica

Nello specifico l’Unione Europea sta portando avanti diversi progetti, come il BECA, per combattere il cancro e il Farm to Fork, per l’agricoltura green. Si tratta di iniziative che, come tradizione europea prevede, suonano bene, ma non significano nulla. Almeno, niente di buono.

Il BECA attacca prodotti come la carne rossa, il vinosalumi e formaggiritenendoli come responsabili maggiori di cancro e tumore.

Nel documento si legge infatti: “Nel 2015, IARC ha classificato il consumo di carne lavorata come cancerogeno per l’uomo e il consumo di carne rossa come probabilmente cancerogeno per l’uomo”.

Il Farm to Fork, invece, prevede una diminuzione della produzione alimentare del 30%. L’idea è che per andare in contro al “green”, sia necessario azzerare gli allevamenti e quindi importare dall’estero o puntare su altre fonti alimentari.

Sentir parlare di tali progetti, di fronte al primo produttore di carne sintetica, Bill Gates, è sicuramente un primo segnale di pericolo.

L’allarme delle associazioni

In molti infatti, fra i più attenti, come Coldiretti Filiera Italia, non si fanno ingannare dai grandi obiettivi dell’Unione Europea. Le parole di Ursula Von Der Leyen annunciano nient’altro che un colpo di stato: alla dieta mediterranea e alle nostre abitudini alimentari.

Luigi Scordamaglia, in una recente intervista su la Verità a firma di Carlo Cambi, ha sottolineato, in quanto consigliere delegato di Filiera Italia, il pericolo prossimo:

“Francamente stupisce che governi, alcune organizzazioni agricole ed industriali, istituzioni europee e anche imprenditori dei settori colpiti non siano consapevoli della gravità del rischio che stiamo correndo. Lo smantellamento della produzione agroalimentare europea, che si evidenzia in proposte normative come quella sui fitofarmaci o sulle emissioni delle stalle equiparate alle industrie e in iniziative come il Nutriscore, che avvantaggiano l’ipertrasformato, è parte di una strategia portata avanti da poche multinazionali che vogliono controllare l’alimentazione globale attraverso il cibo sintetico”.  

Non solo, Scordamaglia parla anche di una sospetta coincidenza. Gli stessi che supportano la resa dell’Europa come “terra improduttiva”, sono quelli che ricevono finanziamenti pubblici e investimenti comunitari per essere in grado di produrre latte e carne sintetica in Europa.

https://www.byoblu.com/2022/11/02/cosi-lue-vuole-portare-in-tavola-carne-sintetica-e-insetti/

Carne sintetica e insetti: ecco il piano per l’Europa di Bill e Ursula

BILL ED URSULA, LA COPPIA CHE STA CERCANDO DI FARCI MANGIARE CARNE SINTETICA ED INSETTI, COME IN ASIA!
https://www.oltre.tv/carne-sintetica-insetti-bill-ursula-video/

Carne sintetica e insetti, ecco il cibo che vorrebbero imporci. Il nuovo business dei potenti avallato dall’Unione Europea.

Ursula e Bill, il nostro destino sembra ormai in mano a questa coppia”. Inizia con queste parole un servizio di Raffaella Regoli mandato in onda ieri sera a Fuori dal coro.

Pochi giorni fa il Presidente della Commissione europea ha partecipato al ‘Grand Challenges Annual Meeting’ organizzato dalla Bill & Melinda Gates Foundation.

Nel suo discorso di apertura ha detto: “Il segreto è essere preparati, siamo sulla strada giusta. Il prossimo mese la commissione europea porterà avanti la strategia della salute globale. È la nostra proposta al mondo”.

Ma di cosa si tratta esattamente? Secondo il giornalista de La Verità, Carlo Cambi, la von der Leyen è andata all’incontro dicendo che intende curare gli europei con una dieta a base di scarafaggi, cibo sintetico, latte fermentato e farina d’insetti.

Nel servizio viene detto che il Presidente avrebbe annunciato un nuovo finanziamento di 2milioni di euro per produrre carne sintetica.

Il business della carne sintetica

Bill Gates è il primo produttore al mondo di carne sintetica” ha detto Cambi. “C’è un ristorante israeliano che serve pollo sintetico ma prima di fartelo mangiare ti fa firmare una liberatoria perché non sanno minimamente quali sono gli effetti sulla salute. Dunque mi pare che ce ne sia abbastanza per avere qualche dubbio sulla missione della baronessa negli Stati Uniti”. 

Raffaella Regoli ha intervistato anche Lorenzo Bazzana, Responsabile economico della Coldiretti.

“Quello che si sta cercando di propagandare è un’unica dieta mondiale in cui il cibo è sempre uguale a se stesso” ha detto. “Non esistono più i sapori, non esistono più le differenziazioni tra i diversi territori. Questo non possiamo accettarlo”.  

Secondo Bazzana dietro questo progetto non ci sarebbe l’intenzione di salvare il pianeta bensì una falsa iniziativa che ha soltanto l’obiettivo di fare soldi.

La giornalista è andata a Trento e ha provato a entrare nell’Università dove una start-up privata sta finanziando la produzione dell’hamburger in provetta. Niente da fare, non le è stato consentito l’accesso.

La Regoli è riuscita comunque a rintracciare l’amministratore, che è anche l’unico finanziatore del progetto con 270mila euro.

Si chiama Stefano Lattanzi e ha detto di puntare soprattutto sul brevetto sperando di poter fare business nel prossimo futuro. Si stima infatti che il business per la sola carne sintetica da qui al 2030 varrà intorno ai 30/50 miliardi di dollari.

https://www.facebook.com/watch/?v=2196340933899449

“Ecco cosa dovrete fare”. Bill Gates incontra Von der Leyen e detta le regole (alimentari) per il futuro (il nostro)

Eccoli di nuovo insieme, felici e sorridenti, con un’unità d’intenti che mette quasi spavento. Bill Gates e Von der Leyen si incontrano di nuovo e stabiliscono insieme le nuove regole alimentari a cui si deve sottostare. Indovinate chi andrebbe a rimetterci? L’Italia ovviamente. Come denuncia La Verità, “in attesa di sapere se lo scambio di sms con la Pfizer sui sieri fosse o no una corrispondenza di amorosi sensi e di capire come mai il marito stia in una società che ha preso 320 milioni dal Pnrr per sviluppare la tecnologia dei vaccini mRna, Ursula von der Leyen va a casa del primo sponsor privato dell’Oms nonché signore dei vaccini per raccontargli quale sarà la strategia sanitaria dell’Unione europea. Che potremmo risolvere in uno slogan: più vaccini e meno panini. Prima di presentarsi al Parlamento di Strasburgo, la presidente della Commissione ha pensato bene di andare ad anticipare al vero dominus della sanità mondiale cosa intende fare. Si è precipitata al Gran Challeng Annual Meeting’s della Bill & Melinda Gates foundation. La baronessa al magnate del vaccino ha raccontato che l’Europa sarà in prima fila per far stare tutti bene”. Come? (Continua a leggere dopo la foto)

BILL GATES (FONDAZIONE GATES) ED URSULA VON DER LEYEN (UE), I NUOVI INSEGNANTI DELLE ABITUDINI ALIMENTARI EUROPEE
https://www.ilparagone.it/attualita/bill-gates-von-der-leyen/

Comprando altri vaccini per alcuni miliardi, stanziando 450 milioni nel fondo per la prevenzione delle pandemie e poi dando 7 miliardi per la biodiversità mondiale e la sicurezza alimentare e ancora innalzando quasi mezzo miliardo il contributo per la lotta all’Aids. Scrive ancora La Verità: “Tutte cose che a Bill Gates fanno piacere. La baronessa tedesca non arretra di un millimetro sulla sua idea che per far stare gli europei in salute bisogna mangiare la carne sintetica che Bill Gates sta producendo e che anche l’Ue nel suo piccolo sostiene con vari contributi a start up che si preoccupano di produrre latte di sintesi e ciccia artificiale. Il fatto che si stimi che questa offensiva alimentare possa valere circa 25 miliardi di dollari da qui al 2030 è faccenda che sembra molto piacere alla von der Leyen”. (Continua a leggere dopo la foto)

“BUFALO BILL” ED “URSULA VON DER CAZZEN”, L’AMICA DI DIABOLIK

È state lei stessa, infatti, a dire: “Ci stiamo concentrando molto sull’alimentazione perché quella è la frontiera della prevenzione”. Suona proprio come una minaccia. “Neanche a farlo apposta, mentre intratteneva i suoi augusti ospiti dal Consiglio dell’Ue è arrivato il via libera al rafforzamento del mandato dell’Edc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Qui c’è la fregatura per l’Italia. Il controllo delle malattie passa anche per due programmi dell’Ue: il Farm to Fork perché la von der Leyen pure in questa occasione ha ripetuto che si punterà a un’alimentazione «compatibile con l’ambiente» che significa fare guerra alla carne, ai salumi, ai formaggi per incoraggiare diete vegetariane e la sostituzione delle proteine da carne con quelle degli insetti, e il Beca che è il programma anticancro che ha dichiarato guerra anche al vino. Il Parlamento europeo si è già espresso: «Si accoglie con favore l’obiettivo della Commissione di ridurre di almeno il 10% il consumo dannoso di alcol entro il 2025» e «si prende atto che il rischio individuale di cancro può essere ridotto con un maggiore consumo di vegetali da produzione sostenibile e alimenti di origine vegetale, quali la frutta e gli ortaggi freschi, cereali integrali e legumi; si sottolinea altresì l’esigenza di far fronte al consumo eccessivo di carne»”. (Continua a leggere dopo la foto)

E mentre Ursula von der Leyen ripeteva che “siamo tutti impegnati per l’equità e la salute globale ma abbiamo ancora molta strada da fare”, Bill Gates cominciava a fare i conti di quanto potrebbe incassare con la nuova alimentazione. Scrive La Verità: “Il 16 novembre, quando la von der Leyen presenterà il suo piano, sarà anche presentata la risoluzione dell’Unione europea sull’etichetta che si vuole apporre obbligatoriamente sui cibi per educare al consumo sano, sostenibile e responsabile. È la battaglia sul Nutriscore. Ma anche se l’etichetta a semaforo non passasse – tra i principali sponsor ha però Stella Kyriakides, commissario alla Salute – è già prevista una forte penalizzazione per i prodotti italiani. E questo in forza di un secondo pilastro della strategia sulla salute dell’Ue, il piano Beca per la lotta contro il cancro”. Torna la proposta di tagliare tutta la promozione a vino, formaggi, carne rossa e salumi prodotti in Italia – per noi sono 45 miliardi di fatturato – per spostare i fondi a vantaggio dei preparati di sintesi e vegetali.

Fonti: Byoblu, Oltre TV, Il Paragone

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“La carne sintetica arriverà anche in Europa”

di Maurizio Tropeano

Dopo la decisione della Food and drug administration americana, interviene l’autorità europea: “Non è più qualcosa di surreale, ma realtà”. In Italia intanto Coldiretti prosegue la campagna per impedirne la distribuzione

https://www.repubblica.it/il-gusto/2022/11/18/news/la_carne_sintetica_arrivera_anche_in_europa-375119115/

INSETTI CIBO DEL FUTURO? COME DIFENDERSI DAL PIANO EUROPEO PER GRILLI E CAVALLETTE IN TAVOLA – CARLO CAMBI

Come possiamo difenderci dalle politiche europee che vogliono imporci insetti e carne sintetica in nome della salvaguardia ambientale?

Secondo Carlo Cambi, giornalista che da tempo si occupa di alimentazione, rimane poco da fare. L’Unione Europea ha ormai liberalizzato il commercio degli insetti ed il business della carne sintetica si sta imponendo sul mercato.

Non bisogna però sottovalutare il potere dei consumatori:

Bisogna comprare esclusivamente italiano, cercando di mantenere la nostra identità alimentare e culturale. Bisogna mantenere la filiera Italia, che è anche il motivo per cui ci attaccano. La nostra filiera mette in moto oltre 560 miliardi di fatturato. Per questo i grandi concorrenti esteri non sopportano l’idea che il mondo mangi italiano e adotti il nostro modello come riferimento.

https://www.byoblu.com/2022/11/17/insetti-cibo-del-futuro-come-difendersi-dal-piano-europeo-per-grilli-e-cavallette-in-tavola-carlo-cambi/

LA CARNE SINTETICA FA MALE, MA BILL GATES LA FINANZIA CON 50 MILIONI

https://www.byoblu.com/2022/02/01/la-carne-sintetica-fa-male-ma-bill-gates-la-finanzia-con-50-milioni/

Recentemente il noto imprenditore statunitense Bill Gates ha investito circa 50 milioni di dollari nella produzione di alimenti sintetici. In un’intervista con il MIT Technology Review, Gates afferma che “tutti i paesi ricchi dovrebbero passare al consumo esclusivo di carne sintetica come mezzo per combattere il cambiamento climatico“. 

Un vero business industriale

Il cibo sintetico andrebbe così a sostituire i prodotti animali con alimenti trasformati e coltivati in laboratorio, come carne finta, latticini finti o uova finte. Tutto questo è reso possibile dalla biologia sintetica, che consente la riconfigurazione del DNA di un organismo per creare qualcosa di completamente nuovo. 

Imprese produttrici di carne a base vegetale, come Beyond Meat e Impossible Foods, utilizzano una sequenza di codifica del DNA di semi di soia o piselli per creare un prodotto che ricordi l’aspetto e il sapore della carne animale. Alcune aziende stanno anche investendo in carne a base di cellule, coltivata da vere cellule animali, ma questa alternativa deve ancora trovare il suo posto all’interno del mercato. 

Sempre più attività sono coinvolte in questo business in rapida crescita. Tra queste la Motif Foodworks che crea alternative a base di carne e latticini a base vegetale, e BioMilq latte materno coltivato in laboratorio. 

Tutte queste società sono supportate da miliardari di alto rango e investitori Big Tech. Bill Gates da solo ha investito 50 milioni di dollari in Impossible Foods e finanzia attivamente Beyond Meat e BioMilq. 

I rischi per la salute

Esistono però diversi rischi rispetto a questa nuovo pratica alimentare. Non solo il cibo sintetico è dannoso per l’ambiente, ma può anche essere dannoso per la salute umana. Non è da escludere infatti che i sostituti a base vegetale possano avere una serie di effetti negativi sulla salute nel lungo periodo, poiché processati in laboratorio e contenenti ingredienti come proteine di piselli isolate e olio di canola. 

Nuovi additivi realizzati anche attraverso la biologia sintetica sono aggiunti a questi prodotti. Ad esempio, per far sembrare che l’Impossible Burger produca sangue esattamente come la carne vera, viene aggiunta una molecola “eme” che deriva dalla leghemoglobina di soia, un colorante prodotto nel lievito geneticamente modificato. 

Secondo il Center for Food Safety, la FDA non ha condotto adeguati test a lungo termine prima di approvare l’additivo colorante nel 2019. Solo pochi mesi fa sono stati rilevati diversi potenziali effetti avversi come cambiamenti nell’aumento di peso, interruzioni del ciclo riproduttivo e possibili segni di anemia. Nonostante queste scoperte, gli impossible burgers sono ancora in commercio e sono approdati da poco anche in Italia per adesso commercializzati da Esselunga e Lidl.

Anche l’intero processo di isolamento delle proteine vegetali può avere conseguenze pericolose per la salute. All’interno della soia si trovano molti antinutrienti che possono produrre disturbi digestivi, squilibri ormonali, malattie autoimmuni, obesità, condizioni neurologiche o reazioni immunologiche. 

Il confronto con i prodotti naturali

Infine, i prodotti animali creati artificialmente mancano di numerosi nutrienti o benefici naturali. Ad esempio, il latte coltivato in laboratorio come quello di BioMilq, non può cambiare in risposta al bisogno del bambino, come invece può fare il vero latte materno. Non contiene ormoni o batteri del bioma materno e, soprattutto, non ha anticorpi, che sono vitali per i bambini. 

Gli investimenti del multimiliardario Bill Gates sembrano quindi andare contro l’interesse del benessere umano. Il cibo biologico è costituito da antiossidanti naturali essenziali; tali sostanze non presentano elevate quantità di metalli pesanti, permettendo così al nostro corpo di prevenire e curare malattie. Processo che non può invece essere sostituito dai prodotti creati in laboratorio.

Coldiretti Calabria: si intensifica la mobilitazione contro il cibo sintetico

Pericolo USA con il via libera a prima “carne” in provetta

https://www.ilfattodicalabria.it/culturaesocieta/2022/11/coldiretti-calabria-si-intensifica-la-mobilitazione-contro-il-cibo-sintetico/

Il cibo Frankestein potrebbe essere tra noi ma, mondo accademico e della scuola, cittadini, rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali, sindaci e amministratori, rappresentanti del mondo delle imprese e della Chiesa e tante altre categorie in Calabria e in tutta Italia, stanno facendo fronte unico firmando la petizione contro il cibo sintetico promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con un deciso “NO”. Intanto proprio a sottolinearne l’importanza e l’urgenza per una corale condivisione in modo da sventare l’incombente minaccia, giunge notizia che per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata per il consumo umano la “carne”(per modo di dire!) in provetta. A darne notizia sono Coldiretti e Filiera Italia dopo l’annuncio della Food and Drug Administration (FDA) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un’azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. Si tratta – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’Autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti e catastrofici per il cibo Made in Italy. Fondata nel 2015 come prima azienda al mondo di carne in provetta Upside Foods, con sede a Berkeley, in California, produce “carne”, “pollame” e “frutti di mare” sintetici ed ha raccolto fondi per un totale di 608 milioni di dollari. L’avvenuta approvazione negli Stati Uniti potrebbe aprire presto la strada – secondo Coldiretti e Filiera Italia – ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione UE. Una preoccupante novità contro la quale si schiera oltre il 75% degli italiani che non è disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica. Per questo in Italia prosegue a ritmo intenso la grande mobilitazione di Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali. Per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti. “Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia che con abili operazioni di marketing che puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria “continueremo – rimarca – a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare contrastando con fermezza quelle poche multinazionali globali che pensano che con i loro miliardi di dollari investiti in disinformazione si possa distruggere il nostro lavoro distintivo e di qualità, mentendo sul danno fatto all’ambiente, biodiversità e cittadini-consumatori”.

Parte l’offensiva di Coldiretti contro il “cibo” sintetico

https://torino.coldiretti.it/news/parte-loffensiva-di-coldiretti-contro-il-cibo-sintetico/

Dal Villaggio Coldiretti di Milano parte la battaglia contro la poltiglia proteica da cellule staminali e gli altri “cibi” sintetici creati con fondi delle grandi multinazionali hi-tech.

Coldiretti lancia questa grande vertenza a favore del cibo naturale, salutare, sostenibile, e contro i surrogati biotecnologici spacciati per alimentati che aiutano l’ambiente.

Gli italiani, ancora una volta, stanno dalla parte del cibo vero, quello prodotto dall’antica sapienza contabina.

Infatti, ben 7 italiani su 10 (68%) non si fidano del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti/Ixè presentata al Villaggio della Coldiretti a Milano (Parco Sempione, ingresso viale Gadio, lato acquario) dove è stata allestita la galleria degli orrori a tavola in occasione dell’avvio della petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico, promossa da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe, Coldiretti e Filiera Italia.

Le multinazionali del cibo in provetta approfittano della crisi – denuncia Coldiretti – per imporre sui mercati “cibi Frankenstein”, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, che potrebbe presto inondare il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.

Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare il cibo fatto in laboratorio gli italiani – spiega l’analisi Coldiretti/Ixe’ – mettono in cima il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%, mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicuro per la salute (60%). Rilevante anche la considerazione che il cibo artificiale non avrà lo stesso sapore di quello vero (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%).

Una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio iniziata – sottolinea Coldiretti – con la carne sintetica della società americana Beyond Meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.

Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hitech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni

Per quanto riguarda la carne da laboratorio – spiega Coldiretti – la verità che non viene pubblicizzata è che:

  • non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche,
  • non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali,
  • non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare,
  • non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore,
  • non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

Ma non c’è solo la bistecca in provetta. Infatti – evidenzia Coldiretti – la società Remilk vuole poi aprire una fabbrica chimica in Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. Il “prodotto” della start up israeliana usa il gene responsabile della produzione delle proteine del latte nelle mucche, lo mette in coltura dentro un lievito che viene poi inserito nei fermentatori, dove si moltiplica rapidamente e produce proteine del latte che vengono poi combinate con vitamine, minerali, grassi e zuccheri non animali per formare i latticini sintetici.

L’ultima deriva a tavola arriva poi dalla Germania – riferisce Coldiretti – con i bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare. La società tedesca Bluu Seafood impegnata nel progetto promette di ricreare in laboratorio la carne di salmone atlantico, trota iridea e carpa partendo da cellule coltivate e arricchite di proteine vegetali. Per ora in Germania si punta alla realizzazione di prodotti come bastoncini e polpette facendo biopsie ai pesci e creando masse di cellule autoriproduttive da confezionare poi per il consumo umano. Un business non indifferente se si considera che a livello globale – sottolinea Coldiretti – ogni persona consuma oltre 20 chili di pesce vero all’anno, mentre gli italiani ne mangiano circa 28 chili pro capite, sopra la media europea che è di 25 kg.

Ma al lavoro, fra provette e laboratori, non ci sono solo i tedeschi della Bluu Seafood. Negli Stati Uniti – evidenzia Coldiretti – il colosso Nomad Foods, proprietario tra gli altri del marchio Findus Italia, ha firmato un accordo con la start-up californiana BlueNalu per studiare il lancio di pesce da colture cellulari, mentre la Wildtype di San Francisco ha raccolto capitali per 100 milioni di dollari per sviluppare un sushi da salmone coltivato in laboratorio programmando l’eventuale distribuzione tramite accordi con Snowfox, che gestisce una catena di sushi bar con 1.230 punti vendita negli Stati Uniti e con Pokéworks, che gestisce 65 ristoranti di poke, mentre in Corea del Sud la CellMeat sta lavorando sui gamberetti in provetta.

Una firma contro il cibo sintetico: scatta la mobilitazione Coldiretti

E’ partita la grande mobilitazione della Coldiretti contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.

Una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio iniziata con la finta carne della società americana Beyond Meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.

Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni

Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato. Ma non c’è solo la bistecca in provetta. Infatti la società Remilk vuole poi aprire una fabbrica chimica in Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. In Germania si lavora a bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli Usa si stanno buttando anche sul sushi in provetta.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

https://www.coldiretti.it/economia/una-firma-contro-il-cibo-sintetico-scatta-la-mobilitazione-coldiretti

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Una firma contro il cibo sintetico: scatta la mobilitazione Coldiretti

E’ partita la grande mobilitazione della Coldiretti contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.

Una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio iniziata con la finta carne della società americana Beyond Meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.

Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni

Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato. Ma non c’è solo la bistecca in provetta. Infatti la società Remilk vuole poi aprire una fabbrica chimica in Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. In Germania si lavora a bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli Usa si stanno buttando anche sul sushi in provetta.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

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    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo