Particulate Matter

PM10 ALLE STELLE, DA DOMANI SCATTANO LE PRIME MISURE ANTISMOG IN 9 PROVINCE LOMBARDE SU 12

PM10 AT HIGH LEVEL, FROM TOMORROW THE FIRST ANTI-SMOG MEASURES ARE TAKEN IN 9 OUT OF 12 PROVINCES OF LOMBARDY

PM10 alle stelle, da domani scattano le prime misure antismog in 9 province lombarde su 12_smog https://www.msn.com/it-it/notizie/milano/pm10-alle-stelle-da-domani-scattano-le-prime-misure-antismog-in-9-province-lombarde-su-12/ar-BB1ix0tG

Tornano le misure cosiddette di primo livello (essenzialmente stop ai diesel fino all’Euro 4, ai riscaldamenti a legna e ai liquami zootecnici) in 9 province su 12 della Lombardia: tutte tranne Lecco, Sondrio e Varese, cioè la fascia pedemontana e montana della regione. Palazzo Lombardia ha dovuto alzare bandiera bianca al quarto giorno consecutivo di sforamento delle PM10, le polveri sottili, proprio ieri, domenica 18 febbraio. In estrema sintesi, oltre ai macro divieti su auto e legna, sarà proibito accendere fuochi all’aperto, e quanto ai diesel dovranno stare ferme anche le auto che hanno aderito a Move-in, il dispositivo regionale che consente di circolare anche durante le limitazioni fino a un certo massimo di chilometri. Il Move-in tornerà operativo alla disattivazione delle misure di primo livello. I riscaldamenti non dovranno superare i 19 gradi nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, e in tutti i Comuni delle province coinvolte sarà vietato spandere i liquami prodotti negli allevamenti di bestiame.

Nonostante le misure l’assessore regionale all’Ambiente e clima Giorgio Maione si mantiene ottimista e promette “30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi”. Le misure saranno revocate dopo due giorni consecutivi di PM10 sotto la soglia europea.

Fonte: MSN

English translate

The so-called first level measures are back (essentially a stop to diesel up to Euro 4, wood heating and livestock manure) in 9 out of 12 provinces in Lombardy: all except Lecco, Sondrio and Varese, i.e. the piedmont and mountain areas of the region. Palazzo Lombardia had to raise the white flag on the fourth consecutive day of exceeding PM10 levels, fine particles, just yesterday, sunday 18 February. In a nutshell, in addition to the macro bans on cars and wood, it will be forbidden to light open fires, and as for diesels, cars that have joined Move-in, the regional device that allows circulation even during the restrictions, will also have to stay put. up to a certain maximum of kilometres. The Move-in will return to operation when the first level measures are deactivated. Heating must not exceed 19 degrees in homes and commercial establishments, and in all the municipalities of the provinces involved it will be forbidden to spread the sewage produced on livestock farms.

Despite the measures, the regional councilor for the environment and climate Giorgio Maione remains optimistic and promises “30 million euros for the renewal of heating systems and vehicles in circulation. In five years the overall investments linked to environmental sustainability in Lombardy amount to 19 billion”. The measures will be lifted after two consecutive days of PM10 below the European threshold.

Source: MSN

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

SMOG, ALLERTA A ROMA: “RESTATE A CASA, DA TIBURTINA A CORSO FRANCIA, POLVERI SOTTILI ALLE STELLE”

La mappa dell’inquinamento a Roma per allerta smog da nanoparticolato PM10
https://www.ilmessaggero.it/schede/smog_roma_allerta_quartieri_piu_inquinati_dove_tiburtina_corso_francia_prenestina_mappa-7848137.html

“State a casa”: è allarme smog a Roma

3 Gennaio 2024 – 11:20

A Roma si fa sempre più difficile la condizione legata alla qualità dell’aria con lo smog alle stelle: ecco la nota del Campidoglio, i comportamenti da adottare e la situazione prevista nelle prossime ore

Alessandro Ferro

https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-locale/state-casa-allarme-campidoglio-sullo-smog-roma-2263476.html

Tabella dei contenuti

La qualità dell’aria è pessima e la salute di milioni di cittadini che vivono nella Capitale è a rischio: la situazione smog a Roma non è delle migliori, anzi. I livelli di PM10, ossia le polveri sottili sulla concentrazione del particolato superano di gran lunga la soglia massima consentita sin dal 1° gennaio quando le stazioni distribuite nei vari quartieri della città hanno registrato valori superiori di 50 mg per metro cubo come media giornaliera di polveri inalabili.

La nota del Campidoglio

Per correre subito ai ripari, ecco che nelle scorse ore è stato adottato il provvedimento per il contenimento atmosferico da PM10 dal Dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli Inquinamenti. Sulla determinazione dirigenziale pubblicata dal Comune di Roma si legge che come registrato dall’ARPA Lazio nelle stazioni di riferimento collocate nei quartieri Preneste, Francia e Tiburtina, le previsioni modellistiche prevedono il perdurare della situazione almeno per altre 48-72 ore a partire da oggi.

Per queste ragioni “i soggetti a rischio è opportuno che evitino di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti” con particolare riferimento ai bambini, alle donne in gravidanza, ai cardiopatici e “più in generale, soggetti con patologie respiratorie nonché coloro che sono soggetti a prolungate esposizioni”. Insomma, l’invito è a rimanere a casa e, anche se non espressamente specificato, utilizzare le mascherine se si è costretti a stare per tanto tempo in strada e fuori casa.

Le misure da adottare

Nella determina si invita la popolazione a “utilizzare modalità di mobilità sostenibile” come il trasporto pubblico e privato (car sharing) così da ridurre auto e moto ma anche la preferenza di veicoli elettrici o ibridi. Un altro consiglio per chi guida è la moderazione della velocità per consumare e inquinare di meno ma anche “limitare ulteriormente gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima dell’aria negli edifici”.

Le criticità delle prossime ore

Le previsioni dell’ARPA, come accennato, sono ancora pessime: anche a causa di un mancato ricambio dell’aria a causa delle condizioni meteorologiche, le mappe sulla qualità dell’aria parlano chiaro. Per la giornata odierna, 3 gennaio, le aree dove si toccheranno livelli più elevati di smog sono i quartieri a est della Capitale mentre domani, giovedì 4 gennaio, è previsto un peggioramento generalizzato con il colore rosso fuoco (che indica la soglia di superamento del PM10) praticamente su tutta la città di Roma e anche ben oltre i confini del Grande Raccordo Anulare. Un miglioramento dovrebbe avvenire soltanto da venerdì 5 gennaio.

Quali sono i rischi

“L’inquinamento atmosferico fa male alla salute, ma non si ha una reale percezione di questo rischio”, ha spiegato al Messaggero il prof. Prisco Piscitelli, medico epidemiologo e vicepresidente della SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale – In Italia ci sono ancora 66 mila morti premature evitabili riducendo lo smog, come dimostra l’ultimo report annuale della qualità dell’aria dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (European Environmental Agency EEA)”.

Recentemente, sul Giornale.it abbiamo visto i risultati di uno studio italiano condotto proprio a Roma tra il 2011 e 2019 che ha messo in luce gli effetti dannosi, a lungo termine, dello smog che può causare anche disturbi mentali oltre alle già note malattie cardiovascolari, del metabolismo e respiratorie. Il prof. Piscitelli ha spiegato che un altro studio chiamato Escape (che ha preso in esame anche Torino) “stima che per ogni aumento nella media annuale di esposizione a particolato (PM10) di 10 microgrammi per metrocubo c’è un aumento del rischio di attacchi cardiaci del 12%”. Il dato è ampiamente confermato da quello esclusivo su Roma “che documentò un aumento del 10% del rischio di attacchi cardiaci per le esposizioni a lungo termine per aumenti di 10 microgrammi per metro cubo di PM 2.5, oltre che per mortalità generale e cardio-respiratoria”.

Fonte: Il Giornale

English translate

"Stay at home": there is a smog alarm in Rome

In Rome, the condition linked to air quality is becoming increasingly difficult with skyrocketing smog: here is the note from the Capitol, the behaviors to be adopted and the situation expected in the next few hours.

Table of contents

- The note from the Capitol

- The measures to be taken

- The critical issues of the next few hours

- What are the risks

The air quality is terrible and the health of millions of citizens living in the capital is at risk: the smog situation in Rome is not the best, on the contrary. The levels of Pm10, i.e. fine particles on the concentration of particulate matter, far exceed the maximum threshold allowed since January 1st when the stations distributed in the various neighborhoods of the city recorded values ​​higher than 50 mg per cubic meter as a daily average of dust inhalable.

The note from the Capitol

To take immediate action, the measure for the atmospheric containment of PM 10 was adopted in the last few hours by the Waste Cycle, Pollution Prevention and Remediation Department. On the managerial determination published by the Municipality of Rome we read that as recorded by Arpa Lazio in the reference stations located in the Preneste, Francia and Tiburtina districts, the modeling forecasts foresee the situation continuing for at least another 48-72 hours starting today.

For these reasons "subjects at risk should avoid prolonged exposure to high concentrations of pollutants" with particular reference to children, pregnant women, heart patients and "more generally, subjects with respiratory pathologies as well as those who are subject to prolonged exposures". In short, the invitation is to stay at home and, even if not expressly specified, use masks if you are forced to stay on the street and outside the house for a long time.

The measures to be taken

The decision invites the population to "use sustainable mobility methods" such as public and private transport (car sharing) so as to reduce cars and motorbikes but also the preference for electric or hybrid vehicles. Another piece of advice for drivers is to moderate speed to consume and pollute less but also "further limit the switching times of heating systems and reduce the maximum air temperature in buildings".

The critical issues of the next few hours

The ARPA forecasts, as mentioned, are still very bad: also due to a lack of air exchange due to weather conditions, the air quality maps speak clearly. For today, January 3, the areas where the highest levels of smog will be reached are the neighborhoods to the east of the capital while tomorrow, Thursday January 4, a general worsening is expected with the color fiery red (which indicates the threshold for exceeding the Pm 10) practically throughout the city of Rome and also well beyond the borders of the ring road. An improvement should only occur from Friday 5 January.

What are the risks

"Air pollution is bad for your health, but there is no real perception of this risk", Professor Prisco Priscitelli explained to the Messaggero. Prisco Piscitelli, medical epidemiologist and vice-president of SIMA, the Italian Society of Environmental Medicine - In Italy there are still 66 thousand premature deaths that can be avoided by reducing smog, as demonstrated by the latest annual air quality report from the European Environment Agency (EEA)".

Recently, on Giornale.it we saw the results of an Italian study conducted in Rome between 2011 and 2019 which highlighted the harmful long-term effects of smog which can also cause mental disorders in addition to the already known cardiovascular diseases, metabolism and respiratory. The Professor Piscitelli explained that another study called Escape (which also examined Turin) "estimates that for every increase in the average annual exposure to Particulate Matter (PM10) of 10 micrograms per cubic meter there is an increase in the risk of heart attacks in the 12%". The data is widely confirmed by the exclusive one on Rome "which documented a 10% increase in the risk of heart attacks for long-term exposures for increases of 10 micrograms per cubic meter of PM 2.5, as well as for general and cardio-respiratory mortality".

Source: Il Giornale

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

IL MOVIMENTO NO TAV SCENDE IN PIAZZA A VICENZA: LA POLIZIA CARICA CON GLI IDRANTI

https://www.lindipendente.online/2023/07/10/il-movimento-no-tav-scende-in-piazza-a-vicenza-la-polizia-carica-con-gli-idranti/

In centinaia sono scesi in strada a Vicenza per protestare contro la costruzione della linea ferroviaria ad Alta velocità (TAV). Il corteo, organizzato dal movimento NO TAV, da Fridays for Future Vicenza e dai centri socialiha bloccato il Ponte Alto, una delle arterie principali della città. Il coinvolgimento di Vicenza nel tratto Milano-Venezia del TAV è già realtà, con i lavori iniziati nel primo lotto costruttivo. I manifestanti hanno dichiarato che l’iniziativa intende «dare un assaggio» di ciò che succederà se il progetto giungerà al secondo lotto costruttivo (l’attraversamento di Vicenza): blocchi diffusi e danni ambientali. Il Ponte Alto è stato poi sgomberato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa con l’utilizzo ripetuto dell’idrante.

«Questa città sconta già tanti problemi, i PFAS, le polveri sottili: non può accettare 15 anni di cantiere. Siamo stanchi di vedere la nostra città svilita per interessi di altri. Dobbiamo essere noi come cittadini e cittadine ad alzare la testa a resistere: il TAV lo possono fermare solo le comunità che si ribellano», hanno dichiarato i manifestanti. Una volta sgomberato il Ponte Alto, gli attivisti hanno raggiunto il presidio sottostante, continuando l’attività di protesta. Qui hanno spiegato l’iniziativa ai «cittadini e le cittadine che si sono dimostrati solidali, agitando le mani e suonano il clacson». La popolazione di Vicenza «sa che quest’opera sarà devastante e cambierà la fisionomia della città», hanno infine aggiunto i promotori.

Il Progetto Av/Ac Verona-Padova 2° lotto “Attraversamento di Vicenza” prevede il raddoppio dei binari sulla linea Milano-Venezia, inclusi i tratti che attraversano il centro abitato della cittadina veneta. Per la realizzazione del piano per l’alta velocità sono previste diverse demolizioni abitative, soprattutto nei quartieri di San Lazzaro, San Felice e Ferrovieri, tra i più popolosi di Vicenza. Interi condomini da abbattere, per un totale di circa 62.316 metri quadri di superficie, e decine di famiglie che dovranno abbandonare le proprie case dietro indennizzo. L’opera andrà a modificare 6,2 chilometri di tratto con annessi interventi all’intera viabilità nella parte ovest della città, fino alla stazione ferroviaria nel centro storico. Gli abitanti contrari al TAV hanno accusato l’amministrazione di non aver considerato, oltre all’opinione dei cittadini, l’impatto ambientale dell’opera e le ripercussioni su coloro che vivono nell’area interessata. In questo contesto s’inserisce la protesta degli attivisti che lo scorso ottobre hanno fatto irruzione, in modo del tutto pacifico, nella sede del comune vicentino. Un’azione che è costata 17 denunce per occupazione abusiva di edificio pubblico.

[di Salvatore Toscano]

Fonte: L’Indipendente Online

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

INDICE QUALITA’ DELL’ARIA VASTO IN ABRUZZO DA ACCUWEATHER

Vasto (CH), lì 15 Maggio 2023 ore 16.22

Buon pomeriggio a tutti e a tutte voi,

in questo periodo i miei studi da tecnico ambientale e da persona allergica al polline erbaceo ed arboreo di graminacee (Erba da fieno, Loglierella, Gramigna, Edera rampicante) ed oleacee (Ulivo e Gelsomino) si stanno concentrando sulle concentrazioni di molecole di interesse ambientale presenti in alte quantità nelle varie città abruzzesi, come l’ozono troposferico (O3) e le Particular Matter (PM2,5). Abitando a Vasto io mi concentrerò sulla città in cui vivo da due anni, ma è sempre possibile estendere tale studio su tutte le altre città maggiori abruzzesi. Da miei studi preliminari condotti anche sull’applicazione web AccuWeather, ritengo che la concentrazione delle sostanze sopra menzionate è o appena al di sotto dei limiti consetiti per legge o appena al di sopra e questo dipende dal fatto se piove o meno in determinati giorni: nel caso in cui piove per due-tre giorni, le concentrazioni di tali sostanze inquinanti si abbassa, rientrando di poco entro i limiti di legge, mentre se non piove per più giorni come in estate, a causa della desertificazione, le concentrazioni di queste sostanze nocive per la salute umana finiscono tendenzialmente ad aumentare fino a sforare di poco i limiti consentiti per legge; nel caso dell’ozono troposferico, il limiti di legge consentito è 100 μg/m3, mentre nel caso delle PM2.5 è pari a 10 µg/m3, mentre per quanto riguarda l’Indice di Qualità dell’Aria che si rinviene nelle nostre città o Air Quality Index (AQI) ho notato che qui a Vasto sulla costa sud adriatica abruzzese, varia tra 35 e 50, in questo caso la qualità dell’aria è moderata, l’inquinamento da ozono o da PM2,5 è presente in minor quantità a causa di piogge recenti e concentrate in pochi giorni due-tre al massimo, mentre in quelle condizioni in cui non piove e la situazione tende a protrarsi per più giorni nell’arco di uno o due mesi, si viene a determinare una situazione di aridità e desertificazione che non permette di scaricare dall’aria a terra gli inquinanti presenti in troposfera ed in questo caso, l’AQI varia tra 60 e 85, in questo caso la qualità dell’aria è discreta.

Ritengo personalmente che la qualità dell’aria qui in Abruzzo, come in tutte le regioni della costiera adriatica stia costantemente peggiorando sia a causa delle sostanze contenute nelle bombe al fosforo lanciate dai russi e al bario lanciate dagli ucraini e sparate in Ucraina, che dista appena 2800 km in linea d’aria dalla città in cui vivo ed inizio a sospettare anche che sia scoppiata una nuova guerra di cui ancora nessuno parla anche tra Bosnia Herzegovina, il Kosovo e la Serbia, come nel 1995, me ne accorgo dal fatto che tutti gli inquinanti presenti nell’aria, oltre al COVID19 preso da moltissime persone e che continua a girare liberamente, gente che continua a fare finta non esiste con il loro scriteriato atteggiamento, dopo che questa malattia artificialmente indotta ha attaccato i loro cervelli senza che queste persone se ne siano effettivamente accorte, il risultato devastante è che qui è pieno di pazzi da manicomio a piede libero che fanno le cose più assurde sia per strada, sia quando qualcuno entra nel mio condominio per andare ad assembrarsi in altri appartamenti in cui non vi sono membri dello stesso nucleo familiare e questa usanza qui è pericolosa, perché può contribuire a far aumentare i contagi di nuovo, per cui mi sono rotto il cazzo di continuare a vivere in una realtà degenere del genere, decisamente peggiore a livello comunitario di quella avezzanese da cui provengo. Ci sono diversi aspetti che non mi convincono più e qui sento di avere la salute molto più in pericolo rispetto ad Avezzano, dove vivevo prima di prendermi il COVID19 qui a Vasto a Febbraio 2022, per cui sono relativamente tranquillo, una volta lo ero, adesso non lo sono più, soprattutto per tutta questa presenza nell’aria di spore fungine, allergeni che innalzano le concentrazioni di PM2,5 le troppe macchine diesel senza filtri antiparticolato, che ancora continuo veder circolare qui lungo Circonvallazione Histoniense e anche al centrale Corso Mazzini, e questo inquinamento moderato da ozono O3 per il quale devo mettermi studiare e capire da che fonti arriva, per cercare di porre un freno all’aumento della concentrazione in città.

Vi mostro di seguito la situazione odierna per Vasto che riporta il sito web AccuWeather:

https://www.accuweather.com/it/it/vasto/211736/air-quality-index/211736

I miei studi indipendenti proseguono ed arriveranno presto alle dovute conclusioni. Dò per scontato che in questa città in cui vivo adesso non ci resterò assolutamete a vita, quando potrò farlo, se non adesso o fosse anche tra 10-20 anni, me ne andrò vi anche da qui, perché questa città mi sta veramente spaventando troppo, non mi sento più sicuro qui e non solo per la mia salute a rischio per l’aumento dell’inquinamento da ozono e da PM2.5, ma anche per altri diversi motivi legati all’aumento della criminalità organizzata pugliese locale, per cui Vasto, esattamente come Avezzano in cui c’era la Camorra, è un posto insalubre e mafioso perfetto per essere vissuto da mafiosi, non certo per famiglie per bene ed oneste come la mia.

Ozono – Inquinamento dell’aria

Rilevamento della qualità dell’aria

Cos’è l’ozono

L’ozono è un componente gassoso dell’atmosfera che negli strati alti ovvero nella stratosfera, è di origine naturale e contribuisce a proteggere la vita sulla terra creando un filtro ai pericolosi raggi ultravioletti del sole.
Negli strati bassi dell’atmosfera terrestre, a livello del suolo, l’ozono in alte concentrazioni, può avere effetti dannosi sulla salute dell’uomo e dell’ambiente.
L’ozono si definisce un inquinante “secondario” poiché non viene prodotto direttamente dalle fonti di emissione antropiche o naturali, ma si forma per reazione fotochimica di altri inquinanti quali ossidi di azoto, composti organici volatili, in presenza della luce solare.
Le condizioni più favorevoli per la sua formazione si verificano durante la stagione estiva, caratterizzata tipicamente da forte insolazione, alte temperature e una ridotta ventilazione.
L’inquinamento da ozono, a causa dei fenomeni di trasporto nell’aria, non è in genere un problema locale, ma interessa intere regioni (Pianura Padana), comprese aree non eccessivamente antropizzate; per questo e per la sua natura le azioni e i programmi per contrastarlo, perché siano efficaci, necessitano un’applicazione su ampia scala e quindi almeno regionale.

Effetti causati dall’ozono

Elevati livelli di ozono e lunghe esposizioni possono generare irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all’apparato respiratorio, in particolare durante sforzi fisici.
In ogni caso occorre ricordare che gli effetti dell’ozono sono contraddistinti da grandi differenze individuali e gli eventuali disturbi sanitari non hanno carattere cumulabile, ma tendono a cessare con l’esaurirsi del fenomeno di concentrazione acuta di ozono.

Come ridurre gli effetti dell’ozono

Per ridurre gli effetti dell’ozono in particolare nel periodo estivo è consigliabile:

  • limitare la permanenza in luoghi soleggiati chiusi o all’aria aperta nelle ore di massima insolazione (indicativamente dalle ore 10:00 alle 18:00), quando l’ozono raggiunge le concentrazioni più elevate;
  • evitare l’attività fisica, le attività ricreative e lavorative, sempre all’aperto e in luoghi soleggiati in quanto l’esercizio fisico aumenta la frequenza respiratoria e quindi l’assorbimento degli inquinanti;
  • ventilare gli ambienti chiusi nei momenti freschi della giornata, la mattina presto o la sera;
  • privilegiare una dieta alimentare ricca di sostanze antiossidanti (principalmente frutta e verdura di stagione) e un’adeguata idratazione.

Tali attenzioni si raccomandano in particolare per i soggetti più “sensibili”: bambini, donne in gravidanza, anziani, soggetti asmatici e persone con patologie polmonari e cardiologiche.

Per informazioni 

Arpav – dipartimento provinciale di Padova 
via Ospedale Civile, 24 – 35121 Padova
telefono 049 8227801
fax 049 8227810
email dappd@arpa.veneto.it
pec dappd@pec.arpav.it
sito www.arpa.veneto.it

https://www.padovanet.it/informazione/ozono-inquinamento-dellaria

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus