Televisione italiana

I RITIRI AL GIRO D’ITALIA 2024 A CAUSA DI UN “MISTERIOSO VIRUS INTESTINALE”: NON SI HA PIU’ IL CORAGGIO DI CHIAMARLO COVID19!

Vasto, lì 15 Maggio 2024 ore 19.29

Buonasera a tutti e a tutte, ci eravamo abituati, assuefatti a continuare a negare, a rigettare tutto quello che abbiamo passato ognuno di noi nel periodo 2020-2021 e nel 2022-2023, ma oggi le circostanziali parole di Giada Borgato, la ciclista giornalista sportiva Rai che seguiva i ciclisti del gruppo nella tappa numero 11, con partenza da Fojano di Val Fortore con arrivo a Francavilla al Mare in Abruzzo, hanno fatto riemrgere i dubbi a molte persone sul fatto che il pericolo da virus sia ancora aleggiante tra noi. Il presente articolo servirà a fare luce sulla reale causa di ritiri multipli dei ciclisti al Giro d’Italia: durante la prima settimana di manifestazione se ne sono ritirati ben 13, oggi altri quattro e durante le telecronache su RaiDue erogate dal servizio pubblico televisivo, rappresentato da Rai RadioTelevisione Italiana, cerca continuamente e goffamente di nascondere in tutti i modi che si tratta di COVID19, non chiamando più il virus in tal modo, ma etichettandolo come un semplice virus intestinale che però guarda caso sta facendo tornare le broncopolmoniti in gruppo, pertanto il virus in questione non è classificabile come un lieve virus intestinale e si deve continuare ad avere il coraggio di chiamarlo con il nome con cui lo abbiamo menzionato per quattro anni e dovremmo farlo ancora per diverso tempo. Io dico sempre che i ciclisti amatoriali non devono mai emulare i professionisti, anche quando ci si prende una malattia subdola e meschina qual’è il COVID19, perché la differenza tra ciclisti professionisti e ciclisti amatori è presto detta: loro sono seguiti e possono avere accesso a cure costose ed eccelse, come anticorpi monoclonali e farmaci antivirali non disponibili nelle nostre comuni farmacie, cure alle quali un comune proletario mortale non può assolutamente accedere, dovendosi poi curare da solo ed empiricamente con antibiotici ed anti infiammatori e con un Sistema Sanitario Nazionale (SSN) in costante decadenza, per cui continuare a vedere in giro amaori in gruppo che si comportano esattamente come i professionisti, è soltanto follia pura e ve lo scrive un ciclista amatoriale che è andato in bicicletta da corsa dal 2008 al 2019, quindi non sono proprio il primo stronzo venuto che parla a struso, io parlo e scrivo sempre con “cognitionis causae”! Tutti questi indegni miseri tentativi sionisti di non rivelare la verità rischiano di far perdere di credibilità il servizio pubblico italiano televisivo e nonostante tutta la dittatura sionista di regime dalla quale siamo continuamente bombardati tutti i giorni attraverso i principali media di Stato, il mio interesse verso il Giro d’Italia non cesserà mai, perché la passione del ciclismo si trasmette anche attraverso immagini televisive e non soltanto praticando uno degli sport più interessanti ed appassionanti al Mondo e per quanti miseri tentativi si continueranno a portare avanti per mistificare la realtà e perseguire gli interessi del sionismo, che ha pianificato un deliberato attentato criminale alla salute di ognuno di noi nel Marzo 2020 e che continua a non cessare, il potere illuminante della verità un giorno farà emergere tutta questa machiavellica messa in scena, atta a trasformare l’Umanità in una società Post-Umanista al servizio del profitto delle lobby e multinazionali sioniste ed io con una società occidentale decadente del genere, non voglio avere mai più niente a che fare, perché almeno lo sport che dovrebbe garantire libertà di espressione, oggi non è più credibile e deve tornare ad avere quella credibilità che merita, a prescindere dagli interessi economici di palazzo che deve conseguire il sionismo!

Viva il Giro d’Italia, viva la verità anti-sionista e viva la Palestina Libera!

THE WITHDRAWALS AT THE 2024 GIRO D’ITALIA DUE TO A “MYSTERIOUS INTESTINAL VIRUS”: YOU NO LONGER HAVE THE COURAGE TO CALL IT COVID19!

Good evening to everyone, we had become accustomed, accustomed to continuing to deny, to reject everything that each of us went through in the period 2020-2021 and 2022-2023, but today the circumstantial words of Giada Borgato, the cyclist sports journalist Rai who followed the cyclists of the group in stage number 11, starting from Fojano di Val Fortore and arriving in Francavilla al Mare in Abruzzo, raised many people’s doubts about whether the danger from the virus is still hovering among us. This article will serve to shed light on the real cause of multiple withdrawals of cyclists from the Giro d’Italia: during the first week of the event 13 withdrew, today another four and during the commentary on RaiDue provided by the public television service, represented from Rai RadioTelevisione Italiana, continually and clumsily tries to hide in every way that it is COVID19, no longer calling the virus in this way, but labeling it as a simple intestinal virus which, however, coincidentally is causing bronchopneumonia to return in groups, therefore the virus in question cannot be classified as a mild intestinal virus and we must continue to have the courage to call it by the name with which we have mentioned it for four years and we should do so for some time to come. I always say that amateur cyclists must never emulate professionals, even when you catch a subtle and petty disease such as COVID19, because the difference between professional cyclists and amateur cyclists is easy to tell: they are followed and can have access to expensive and sublime treatments, such as monoclonal antibodies and antiviral drugs not available in our common pharmacies, treatments to which a common mortal proletarian absolutely cannot access, having to then treat himself alone and empirically with antibiotics and anti-inflammatories and with a National Health System ( SSN) in constant decline, so continuing to see amaori around in groups who behave exactly like professionals is just pure madness and this is written to you by an amateur cyclist who rode a racing bicycle from 2008 to 2019, so they are not the first asshole to come and talk nonsense, I always speak and write with “cognitionis causae”! All these unworthy miserable Zionist attempts not to revealing the truth risks causing the Italian public television service to lose credibility and despite all the Zionist dictatorship by which we are continuously bombarded every day through the main state media, my interest to watch the Giro d’Italia will never cease, because the passion for cycling is also transmitted through television images and not only by practicing one of the most interesting and exciting sports in the World and no matter how many miserable attempts will continue to be made to mystify reality and pursue the interests of Zionism, which planned a deliberate criminal attack on the health of each of us in March 2020 and which continues to continue, the illuminating power of the truth one day will bring out all this machiavellian staging aimed at transforming Humanity into a Post-Humanist society at the service of the profit of Zionist lobbies and multinationals and I never want to have anything to do with a decadent Western society like that again, because at least sport, which should guarantee freedom of expression, is no longer credible today and must return to having the credibility it deserves, regardless of the economic interests of the palace that Zionism must achieve!

Long live the Giro d’Italia, long live the anti-Zionist truth and long live Free Palestine!

https://www.tuttobiciweb.it/article/2024/05/14/1715686459/giro-d-italia-2024-tappa-10-ritiro-kooij-vernon-kanter-mayrhofer
https://sport.sky.it/ciclismo/2024/05/15/giro-d-italia-cian-uijtdebroeks-ritiro

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM

CORRADO MANTONI, OMAGGIO AD UNO STORICO PRESENTATORE TELEVISIVO ITALIANO (ROMA 2 AGOSTO 1924 – 8 GIUGNO 1999)

Nato a Roma il 2 Agosto 1924, Corrado Mantoni è stato uno dei pionieri della televisione italiana, volto storico della Rai e decano dei conduttori insieme a Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo. Con la sua bonaria ironia ed eleganza entrò nei cuori di milioni di italiani, per i quali era Corrado e basta.

Ventenne entrò all’EIAR come speaker radiofonico, annunciando al paese notizie di portata storica come la fine della Seconda guerra mondiale e la nascita della Repubblica Italiana. Negli anni Sessanta approdò in TV con trasmissioni storiche, quali L’amico del giaguaroCanzonissima, Fantastico e l’edizione del 1974 del Festival di Sanremo.

Come autore ideò numerosi programmi per lui e per altri conduttori, come Domenica in per la Rai e Il pranzo è servito per Mediaset. Ma la sua creatura più riuscita fu la La corrida, ideato come programma radiofonico nel 1968 e portato sul piccolo schermo nel 1986, su Canale 5.

Memorabili i siparietti con il maestro Roberto Pregadio e i concorrenti più bizzarri, sottoposti all’impietoso giudizio del pubblico. Fu attivo come doppiatore e attore in alcuni film (celebre lo sketch con Totò in Premio Nobel del 1967), mentre come cantante ebbe un enorme successo con la canzone Carletto (1982), con la quale vinse un Disco d’oro.

Scomparso nel giugno del 1999, venne sepolto nel Cimitero Flaminio di Roma e nel 2004 il Comune di Roma gli intitolò una via nella zona della Bufalotta.

Corrado muore e il pubblico perde un conduttore “amico di famiglia”

8 Giugno 1999: il conduttore televisivo Corrado Mantoni perde la sua battaglia contro il cancro ai polmoni. Con la sua ironia e signorilità è rimasto nel cuore del pubblico. E non solo quello che ha seguito i suoi programmi di successo: da Il pranzo è servito a La Corrida.

https://www.leccenews24.it/attualita/morte-corrado-mantoni.htm

Corrado, così si presentava al pubblico il conduttore dall’accento romano, la voce particolare, l’aria sorniona e quel leggero e mai offensivo modo di fare ironia che gli ha permesso di superare lo schermo e di entrare nelle case degli italiani come fa un amico, quando sembrava impossibile. Qualcosa stava cambiando non solo in tv, con Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini.

Era l’8 giugno 1999 quando il presentatore in smoking della Corrida se n’è andato, silenziosamente, dopo una grave malattia. Senza far rumore, con la discrezione e la riservatezza che hanno contraddistinto la sua lunga carriera.

L’ultima apparizione

Sette mesi prima si era “congedato” alla fine della puntata della gara tra “dilettanti allo sbaraglio” condotta con il maestro Roberto Pregadio.

«È tempo di dare qui il mio commosso ben servito, ma chissà che poi non me ne pento. Lo so, mi mancherete tanto. E se c’è uno scemo del paese mi ha insegnato a sorridere e a non aver pretese» aveva dichiarato. Nessuno avrebbe mai immaginato, tra una risata e l’altra, tra fischi e campanacci, che sarebbe stata l’ultima comparsa sul piccolo schermo che aveva conquistato con il suo garbo, le battute taglienti e le gag. Tranne lui, che disseminò il percorso di impercettibili indizi: «Ho la paura, penso umana, di stancare la gente. Allora cerco di capire il momento in cui l’ho stancata per andarmene via un minuto prima».

Aveva una battaglia da combattere: una neoplasia polmonare, un cancro ai polmoni. Una lunga lotta, purtroppo, non ha vinto. Corrado, Corrado e basta tanto che il grande Totò lo aveva soprannominato lo “Scognomato” (il suo cognome era Mantoni), c’era sempre stato, in radio prima ancora che in tv. Compagno delle giornate con i suoi programmi tra cui il Pranzo è servito. E c’è ancora grazie al ricordo delle risate che riusciva a strappare.

“E non finisce qui!”, come la sua battuta più famosa.

Corrado Mantoni iniziò la sua carriera in radio
Corrado all’EIAR come speaker radiofonico, annunciando al paese notizie di portata storica come la fine della Seconda guerra mondiale e la nascita della Repubblica Italiana.
Corrado negli anni ’90
Citroen SM 2.7 Maserati appartenuta al grande Corrado Mantoni intorno agli anni ’80

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

DI MARTEDI’ GIOVANNI FLORIS LA7, PUNTATA DEL 9 GENNAIO 2024

Giovanni Floris conduce Di Martedì su LA7, puntata del 9 Gennaio 2024
https://www.la7.it/dimartedi/rivedila7/dimartedi-puntata-del-912024-10-01-2024-521580
https://www.la7.it/dimartedi/video/landini-il-governo-meloni-sta-dicendo-che-chi-paga-le-tasse-e-coglione-10-01-2024-521565
https://www.la7.it/dimartedi/video/acca-larentia-varoufakis-la-crisi-economica-sta-di-nuovo-creando-il-mostro-del-fascismo-10-01-2024-521564
https://www.la7.it/dimartedi/video/pozzolo-santoro-meloni-e-il-suo-gruppo-di-scappati-di-casa-assomigliano-un-po-al-popolo-si-sparano-10-01-2024-521562
https://www.la7.it/dimartedi/video/conferenza-stampa-meloni-santoro-comizio-di-unora-e-mezza-tanto-e-vero-che-le-e-scappata-anche-la-09-01-2024-521560
https://www.la7.it/dimartedi/video/santoro-meloni-non-e-antifascista-ancora-non-lo-avete-capito-09-01-2024-521559

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

IL PROFESSOR ALESSANDRO ORSINI, DOCENTE DI SOCIOLOGIA DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE ALL’UNIVERSITA’ LUISS GUIDO CARLI DI ROMA CONTRO SALLUSTI NEL PROGRAMMA TV “E’ SEMPRE CARTABIANCA” RETE 4

Orsini contro Sallusti, lite a E’ sempre Cartabianca: “Me ne vado”

03 Gennaio 2024 | 00.08

Scontro tra il professor Orsini e il giornalista Sallusti, Bianca Berlinguer fatica a tenere a bada gli ospiti

Sallusti e Orsini
https://www.adnkronos.com/cronaca/orsini-sallusti-lite-tv-berlinguer_1Q5mzCbxnzYFANfDnoD6sc

Lite tra Alessandro Sallusti e Alessandro Orsini a E’ sempre Cartabianca, la trasmissione che Bianca Berlinguer conduce su Rete4 Mediaset. La temperatura sale quando si parla della guerra tra Israele e Hamas. Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, commenta le news delle ultime ore a delinea il proprio quadro complessivo. “E’ una possibilità remota che Hezbollah attacchi Israele, non ci sono le condizioni per cui Hezbollah possa sconfiggere Israele e ritengo che queste condizioni non si concretizzeranno mai. A Gaza è in corso una pulizia etnica, lo dicono gli articoli del Wall Street Journal e del Washington Post, non di Hamas. La stampa americana più accreditata ha affermato che Israele ha sganciato 29mila bombe, comprese molte bombe MK84. L’obiettivo è costringere i palestinesi a lasciare Gaza e colonizzare le zone che verranno ricostruite da Israele”, dice il professore.

A questo punto, interviene Sallusti: “Se facessi il professore, mi offenderei se facessi lo stesso lavoro di Orsini”, dice il giornalista, innescando un botta e risposta prolungato che Berlinguer fatica a tenere a bada. “Sallusti, lei è un cafone e un prepotente. E’ un maleducato, se non si scusa non la faccio parlare”, dice Orsini, mentre la conduttrice cerca di riportare la calma: “Decido io chi parla, non lei”, dice Berlinguer. “Se Sallusti non si scusa, io lascio la trasmissione”, replica Orsini, prima del provvidenziale arrivo della pubblicità. Quando si torna in onda, un ospite se n’è andato, ma è Sallusti.

Orsini, a qualche ora di distanza, torna sul tema con un post su Facebook. “Sallusti ha abbandonato gli studi di ‘E’ sempre carta bianca’ con la coda tra le gambe. Ed è stato sublime. Non Sallusti, ma la condizione che si è creata in sua assenza. Tutti noi abbiamo potuto ragionare e confrontarci civilmente senza insulti, di cui Sallusti non può fare a meno per coprire il nulla che lo accompagna come un’ombra. Sallusti è veramente uno dei peggiori giornalisti d’Italia. L’ho incontrato tre volte in tv e mi ha sempre offeso, insultato o preso a parolacce in maniera del tutto gratuita e immotivata. La prima volta mi insultò da Corrado Formigli su LA7 e non risposi. La seconda volta mi ha insultato a ‘E’ sempre carta bianca’ e non ho risposto. Sapevo che l’avrebbe fatto anche questa sera e la terza volta ho detto basta”, scrive Orsini.

Fonte: Adnkronos

English translate

Quarrel between Alessandro Sallusti and Professor Alessandro Orsini on E'sempre Cartabianca, the tv program that Bianca Berlinguer hosts on Rete4 Mediaset. The temperature rises when it comes to the war between Israel and Hamas. Orsini, professor of sociology of international terrorism, comments on the news of the last few hours to outline his overall picture. "It's a remote possibility that Hezbollah attacks Israel, there are no conditions under which Hezbollah can defeat Israel and I believe that these conditions will never materialize. Ethnic cleansing is underway in Gaza, as the articles in the Wall Street Journal and of the Washington Post, not of Hamas. The most credible American press has stated that Israel has dropped 29 thousand bombs, including many MK84 bombs. The objective is to force the Palestinians to leave Gaza and colonize the areas that will be rebuilt by Israel", says the professor.

At this point, Sallusti intervenes: "If I were a professor, I would be offended if I did the same job as Orsini", says the journalist, triggering a prolonged back and forth that Berlinguer struggles to keep at bay. "Sallusti, you're a rude person and a bully. You're rude, if you don't apologize I won't let you talk", says Orsini, while the presenter tries to restore calm: "I decide who speaks, not you", says Berlinguer. "If Sallusti doesn't apologize, I'll leave the show", replies Orsini, before the providential arrival of the advertising. When we return to the air, one guest has left, but it's Sallusti.

Orsini, a few hours later, returns to the topic with a post on Facebook. "Sallusti abandoned his studies of 'It's always carte blanche' with his tail between his legs. And it was sublime. Not Sallusti, but the condition that was created in his absence. We were all able to reason and discuss civilly without insults , which Sallusti cannot do without to cover the nothingness that accompanies him like a shadow. Sallusti is truly one of the worst journalists in Italy. I met him three times on TV and he always offended me, insulted me or mocked me. swearing in a completely gratuitous and unmotivated way: the first time he insulted me from Corrado Formigli on LA7 and I didn't respond. The second time he insulted me on 'E' semper carte blanche' and I didn't respond. I knew he would do the same this time too evening and the third time I said enough", writes Orsini.
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/puntata-del-2-gennaio_F312804301001701
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/alessandro-orsini-su-un-possibile-attacco-di-hezbollah-a-israele_F312804301017C10
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/alessandro-orsini-e-un-possibile-ritiro-di-israele-dai-territori-occupati_F312804301017C13
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/la-previsione-di-alessandro-orsini-sul-governo-di-netanyahu_F312804301017C14

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

GERMANIA, TORNADO ATTRAVERSA LA CITTA’: LE INCREDIBILI IMMAGINI DAI SOCIAL

22/06/2023

Martedì 20 giugno in Germania, precisamente nella città di Rüsselsheim, si abbattuto un tornado che ha devastato le zone colpite. La forza tremenda ha abbattuto alberi e danneggiato case e auto. 

https://www.la7.it/intanto/video/tornado-attraversa-la-citta-le-incredibili-immagini-dai-social-22-06-2023-491576

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

IL DECADIMENTO UMANO DI UN ATTORE CHE PER ME ERA UN MITO: CARLO VERDONE A “CHE TEMPO CHE FA” RAI TRE, 22 GENNAIO 2023

Vasto (CH), lì 23 Gennaio 2023 ore 15.57

Amici ed amiche un caro saluto pomeridiano a tutti e a tutte,

come ben sapete ieri sera 22 Gennaio 2023, il noto attore romano Carlo Verdone è stato ospite del fazioso programma di RaiTre Che tempo che fà, condotto da Fabio Fazio e con la solita stancante pazza, petulante isterica Luciana Littizzetto: il nostro Carletto nazionale è stato protagonista di un’uscita in diretta televisiva a dir poco altamente discutibile e diseducativa in merito al principio relativo al diritto della tutela della salute altrui, oltre che della propria: “Mi sono fatto anche il terzo COVID19”, una frase che definisco irrispettosa verso la salute sia nei riguardi di chi si è preso il COVID da non vaccinato e non si è voluto vaccinare per specifici motivi personali, persone altamente offese e discriminate sin dall’inizio della pandemia da un sistema di potere da dittatura del Leviatano tecno-sanitario, persone che sono state costrette da più di due anni ad uccidere la propria sfera sociale per non essere contagiati o contagiati di nuovo da un virus di chiara origine artificiale e a dover convivere a livello nervoso con questa paura e sia nei riguardi di anziani e fragili vaccinati a tre dosi e che non si sono voluti sottoporre a quarta dose di vaccino per scelta personale e la propria terza vaccinazione risale a 8-12 mesi fà, persone che hanno talmente un grado di immunizzazione basso, se non hanno preso il COVID19 nel frattempo per rialzarla, che è lo stesso di chi non si è vaccinato ed ha contratto l’infezione un anno fà, non cambia praticamente niente! Ascoltare delle dichiarazioni del genere ridendoci sopra, come se fosse tutto normale prendere più volte il COVID19, per quanto mi riguarda è un atto di offesa, anzi di oltraggio intellettuale nei riguardi della salute delle persone che ho citato sopra, al punto che io, mia madre e mio padre ci siamo dapprima guardati in faccia inorriditi, poi apprendendo che era stata posta come una battuta ma rivelava un fondo di verità, mio padre giustamente mi ha subito risposto alla Mario Brega: “E che sta a fà la collezione de COVID? E che pensa che je fà bene agli organi sua pià continuamente sta robaccia? E’ sempre un virus e più volte o prendi e più fa male, certo però che se tutti danno retta alle fregnacce che dice Burioni che più si prende e più ci si immunizza, senza pensare alle conseguenze a lungo termine che il virus può dare alla propria salute, io penso invece che più lo prendi e più abbrevi la strada pe annattene all’alberi pizzuti!” (alberi pizzuti in romanesco sta a significare cimitero, specifico per chi è di fuori Roma. Dopo aver espresso una frase priva di ogni senso logico del genere e che viola il rispetto della salute altrui, a me ed ai miei è decaduto a livello umano un attore che per noi è stato da sempre un mito.

Carlo Verdone a “Che Tempo che fa” del 22 Gennaio 2023 è stato il protagonista di un’uscita infelice sull’aver avuto tre volte il COVID19: “Mi sono fatto il terzo!” ridendo appena detta la frase. Per quanto mi riguarda l’attore, che per me è stato sempre un mito, ma che dopo un’uscita del genere mi è crollato sulle palle a livello umano, ha dimostrato un’altissima mancanza di rispetto sia verso tutte quelle persone che non si sono volute vaccinare per scelta personale e sia verso tutti quei vaccinati che hanno e continuano a vivere nella paura di reinfettarsi con il COVID, perché non si solo voluti sottoporre a quarta dose di vaccino, anch’essi per scelta personale.
https://www.raiplay.it/video/2023/01/Che-tempo-che-fa—Puntata-del-22012023-2fcd802c-5926-477a-bb74-486409f351c9.html

Io non mi aspetto nessun ripensamento e nessuna scusa pubblica da parte dell’attore romano, anche perché lui e la maggior parte delle altre persone in questo Paese fanno parte di un sistema che tende a minimizzare gli effetti del COVID19 sulla salute umana, ovvero quella corrente di pensiero che continua a sostenere imperterrita che il coronavirus è paragonabile all’influenza, come se si trattasse già di un virus endemico quando ancora non lo è, dato si tratta di una malattia multisistemica che colpisce dapprima il sistema nervoso ed attacca le aree cerebrali che gestiscono l’attività respiratoria, pur non entrando direttamente nel cervello, l’ho capito bene anche a mie spese, per cui rispondo al signor Verdone che questa malattia, se dovesse colpire di nuovo una o più volte le stesse persone, può innescare una serie di sequele, ovvero una catena di infiammazioni ed infezioni che possono colpire uno o più organi interni ed aumentare il rischio futuro di morte, cioè si stacca un biglietto di sola andata in direzione del cimitero, per cui si continua ad asserire stupidamente questo pur di non mettere in dubbio l’attendibilità della campagna vaccinale che per me è stata un “fallimento di grande successo”, poiché è stata organizzata dal Ministero della Salute, Comitato Tecnico Scientifico ed Istituto Superiore di Sanità ed incentrata totalmente sul non far contrarre alle persone la malattia grave, per evitare di finire in terapia intensiva negli ospedali ed evitare in questo modo di determinare maggiori costi da sostenere da un Sistema Sanitario Nazionale che è oggetto da più di sette anni di tagli dei fondi da destinare al miglioramento della stessa, esattamente come l’Istruzione e la Ricerca in ambito scolastico ed universitario, istituzioni sanitarie che erano gestite dall’ormai evanescente, dismesso Governo Draghi, che è stato senza alcuna ombra di dubbio il peggior governo che l’Italia abbia mai avuto in 165 anni di storia da quando è unita e questo nuovo costituito da Giorgia Meloni non fa alcuna differenza. Una situazione di voluta disinformazione quella odierna creata sia per colpa delle persone che compongono questo sistema di potere finanziario e fiscale di controllo oligarchico delle masse, formato dal filantropo miliardario americano Bill Gates dalla Fondazione Gates, passando per Ursula Von Der Leyen dell’Unione Europea, le multinazionali farmaceutiche, i colossi dell’ecommerce Amazon di Bezos ed Ebay, i circuiti online per la consegna di cibo a domicilio Glovo, Deliveroo e Just Eat, ma ci metto in mezzo anche Confindustria che per colpa dei vari Governi che tiene come ostaggi e che vengono eletti da persone loro adepte, da quando è saltato il tracciamento dei positivi sin dall’inizio della pandemia di COVID19 hanno deliberatamente fatto girare il virus in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, nelle scuole, nei trasporti pubblici ed in tutti gli altri contesti di condivisione pubblica, affinché il virus se lo prendessero apposta il maggior numero di persone, perché dal momento che il virus corre assieme alle gambe delle persone, più esse continuano ad andare in giro per il Mondo mossi dalla voglia di ottenere una libertà seppur condizionata e così facendo si fanno non soltanto gli interessi propri, ma anche quelli dei mercati e della globalizzazione, quando io non posso andare neanche a Zagarolo nel Lazio per colpa loro, più la gente gira e più il virus muta geneticamente per trovare nuove chiavi per eludere i sistemi immunitari di tutta la popolazione, alla ricerca di nuovi individui da infettare o reinfettare, a prescindere se si è vaccinati o meno, basta studiare un minimo di Biologia o Microbiologia Ambientale come ho fatto io all’Università di L’Aquila per comprendere meglio questi meccanismi che fanno parte della storia naturale dei virus, ma ricordo in questa sede che la guerra che stiamo combattendo contro il coronavirus, alla faccia di tutti i virologi che ci hanno detto che “dobbiamo imparare a convivere con il COVID19”, è contro un virus che non ha avuto niente di naturale sin dal 2019 ad oggi, né per quanto riguarda i meccanismi con cui attacca i nostri corpi e né per gli effetti a lungo termine che potrà determinare sulla salute delle persone, perché non tutti sviluppiamo la stessa risposta immunitaria per debellare l’infezione, per cui agendo in questo modo i nostri governanti hanno cercato di ottenere una parziale immunità di gregge o di comunità che in realtà non potrà mai essere raggiunta, in quanto è inutile vaccinare il 90% delle persone in tutto il vecchio Continente e negli USA, quando vi sono ancora popoli vaccinati appena al 7-8%, come quello indiano e sudafricano da dove provengono le attuali varianti del coronavirus: ricordo anche al signor Verdone che per una pandemia globale ci vuole anche un’immunità di comunità globale, vale a dire che dovrebbero essere vaccinati almeno il 70 anche 80% dell’intera popolazione mondiale, no italiana!!! Per cui io ed i miei genitori siamo buoni e rispettosi si, ma ignoranti, deficienti o irrispettosi come Verdone e tutti gli altri, no e mai!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

GIANFRANCO FUNARI: UN UOMO, UN MITO CHE MANCA MOLTO OGGI ALLA TELEVISIONE ITALIANA

Vasto (CH) lì 15 Ottobre 2021 ore 21.03

Amici ed amiche che assieme a me, avete assistito ai veri programmi televisivi educativi dei mitici anni ’90, buonasera a tutti voi.

Questa sera voglio dedicare un articolo al giornalista romano libero, indipendente da ogni appartenenza politica, dalla battuta sempre pronta, esilarante, di una perspicacia disarmante, un uomo che ha scritto la storia della televisione italiana negli anni ’80, ’90 e ‘2000: Gianfranco Funari! Io veneravo con tutto me stesso questo giornalista e dal momento che ho la dote di eseguire perfettamente la sua voce, come decine di altri personaggi famosi dello spettacolo, della cultura, dello sport, del mondo ecclesiastico lungi da me, ricordo mi dilettavo a imitarlo all’età di 12 anni davanti un gruppetto di miei amici romani e torinesi che venivano in villeggiatura in estate a Scurcola Marsicana (AQ), il paese dove ho vissuto fisso dal 1991 al 2000 ed ogni volta che lo imitavo nel famoso sketch della “mortadella”, i miei amici se ammazzavano talmente da ridere, che se piegaveno in due proprio!

Ripercorriamo insieme in foto ed in video questo mito televisivo che mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza, facendomi crescere nella libertà di espressione e della goliardia verace romana, la stessa sua.

ATT RIGHINI – GIANFRANCO FUNARI p.s. la foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate – Fotografo: FOTOGRAMMA
MILANO – GIANFRANCO FUNARI – PROGRAMMA TELEVISIVO MARKETTE – GIANFRANCO FUNARI – Fotografo: EMMEVI
Milano 15072008 Funerali Gianfranco Funari foto Salmoirago – Fotografo: salmoirago
Milano 15072008 Funerali Gianfranco Funari foto Salmoirago – Fotografo: salmoirago
MILANO – CHIESA DI SAN MARCO – FUNERALI DI GIANFRANCO FUNARI – IL BASTONE DI GIANFRANCO FUNARI
MILANO – 15/07/08 – CHIESA SAN MARCO – FUNERALE DI GIANFRANCO FUNARI – LA MOGLIE – FOTO MARMORINO/NEWPRESS – MILANO – 15/07/08 – CHIESA SAN MARCO – FUNERALE DI GIANFRANCO FUNARI – LA MOGLIE – FOTO MARMORINO/NEWPRESS – Fotografo: MARMORINO/NEWPRESS
La nuova lapide di Gianfranco Funari sita al Cimitero di Milano

Le barzellette di Gian Franco Funari

BLOB TUTTO FUNARI

Mezzogiorno è… Sigla di testa. Con Gianfranco Funari (1987)

Gianfranco Funari conduce Mezzogiorno è – Puntata dedicata all omosessualità (1987)

1988 RaiDue Mezzogiorno e’ con Gianfranco Funari

GIANFRANCO FUNARI CON BARBARA LUCCHI-MEZZOGIORNO E’ – RAI 2-ORCHESTRA DIRETTA DA DINO SIANI

Dibattito sul Festival di Sanremo 1988 condotto da Gianfranco Funari a “Mezzogiorno è”.

funari contatto telefonate

(1988). Gianfranco Funari perde le staffe con un signore del pubblico.

Cito Ferrara Funari

Spot – MANZOTIN con Gianfranco Funari – 1988

GIANFRANCO FUNARI “Mezzogiorno e'” (Aprile 1989)

Gianfranco Funari – Mezzogiorno italiano Promo 1991

gianfranco funari mal di pancia – mezzogiorno italiano

Lite Vespa/La Malfa e Funari/Ferrara. Blob. 1992.

Gianfranco Funari “Zona Franca” 1993

Gianfranco Funari “zona franca” 1993

Gianfranco Funari Zona Franca 1993 “Lavori forzati ai politici che rubano” E. Carioti giornalista

GIANFRANCO FUNARI & EMANUELE CARIOTI A ZONA FRANCA A ODEON TV TELEROMA 56 – 11/03/1993

Funari e lo schema degli sprechi, delle tasse e delle ruberie. Come non è cambiato nulla in Italia.

Che ladri! Gianfranco Funari 1994

Funari – Punto di Svolta 11-07-1995.mpg

Funari attore – Tutte le battute (Simpatici e antipatici 1997)

Simpatici & antipatici (1998) – Ristorante consigliatissimo Da Cencio La Parolaccia Trastevere in Roma

Il grande bluff – Gianfranco Funari, Gene Gnocchi e Cristina Parodi

FUNARI FOREVER – 20 ottobre 2003 (2)

FUNARI FOREVER – 16 ottobre 2003 (3)

FUNARI FOREVER – 14 ottobre 2003 (4)

FUNARI FOREVER – 15 ottobre 2003 (5)

FUNARI FOREVER – 20 ottobre 2003 (7)

Gianfranco Funari con Marco Travaglio, Peter Gomez 16-12-2005 PARTE 1 [Extraomnes ODEON TV]

Gianfranco Funari con Marco Travaglio, Peter Gomez 16-12-2005 PARTE 2 [Extraomnes ODEON TV]

Gianfranco Funari con Marco Travaglio, Peter Gomez 16-12-2005 PARTE 3 [Extraomnes ODEON TV]

Roberto Re intervista Gianfranco Funari – 2006

Viva Radio 2 – Ospite Gianfranco Funari – Puntata del 3 Maggio 2007

Sottovoce / Gianfranco Funari – 1/4

Sottovoce / Gianfranco Funari – 2/4 – Luglio 2008

Sottovoce / Gianfranco Funari – 3/4

Sottovoce / Gianfranco Funari – 4/4

Gianfranco Funari: un Uomo Libero, Sottovoce Gigi Marzullo

Gianfranco Funari e l’altra visione sulle “gnocche”

Funari contro Vespa e Costanzo

Gianfranco Funari risponde a Bruno Vespa

Gianfranco Funari Non fumate

Blob – Funari Contro La RAI

Gianfranco Funari e Franco Califano

Gianfranco Funari canta “A muso duro” di Pierangelo Bertoli

La Volgarità spiegata da Gianfranco Funari

Gianfranco Funari – Se uno è stronzo..non je posso dire stupidino..

Il Senso Della #Vita – Intervista a Gianfranco #Funari

Gianfranco Funari un uomo un mito !

I funerali di Gianfranco Funari

Gianfranco Funari dal Paradiso Corrado Guzzanti imita Funari

Funari Funari Funari – Trailer Ufficiale

Ciao Gianfranco, è sempre un immenso piacere per me ricordarti. Continuerai a vivere per sempre nei cuori di tutte quelle persone che esattamente come te, non si sono mai piegate ai voleri di palazzo. Eri e continuerai ad essere sempre il miglior presentatore che la televisione italiana abbia mai avuto nella sua storia, come facevi televisione tu non è riuscito mai a farla nessuno, mito!

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila