Day: 13 gennaio 2024

SINISTRA ITALIANA 2023-2024, QUALI LE PRIORITA’?

Vasto (CH), lì 13 Gennaio 2024 ore 19.19

Buonasera a tutti e a tutte: vi notifico che mi è arrivato per email il sondaggio lanciato da Sinistra Italiana, forza di vera sinistra attualmente presente in Parlamento, riguardo le priorità da affrontare per il biennio 2023-2024. Ecco cosa ho risposto:

Good evening to everyone: I would like to inform you that the survey launched by the Italian Left, a true left-wing force currently present in Parliament, regarding the priorities to be addressed for the two-year period 2023-2024, has arrived by email. Here's what I replied:
https://actionnetwork.org/forms/sinistra-italiana-2023-quali-le-priorita

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

IL COMUNE DI TRINO VERCELLESE IN PIEMONTE SI CANDIDA PER OSPITARE LE SCORIE RADIOATTIVE PRODOTTE DALLE CENTRALI NUCLEARI

Il comune di Trino Vercellese si è l’autocandidato per ospitare uno dei siti di stoccaggio delle scorie radioattive

Il sindaco: “È meglio avere un sito dedicato e più sicuro”

https://primatorino.it/attualita/il-comune-di-trino-vercellese-si-e-lautocandidato-per-ospitare-uno-dei-siti-di-stoccaggio-delle-scorie-radioattive/

Il comune di Trino Vercellese, dove ha sede una dell’ex centrali nucleari d’Italia, si è candidato ad ospitare uno depositi definitivi di scorie nucleari che si vorrebbero realizzare per stoccare i materiali utilizzati in passato.

Nei giorni scorsi, presso la biblioteca civica comunale, si è tenuto il Consiglio Comunale “aperto”, indetto su iniziativa del gruppo di minoranza “Impegno per Trino e Robella”, che aveva inserito la proposta nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio del 2023, il 28 dicembre.
Sono intervenuti, in qualità di tecnici esperti, Carlo Giraudi, ex dipendente ENEA, l’avvocato Gian Maria Mosca, Dario Zocco, ex direttore del Parco del Po, Nicola Ippolito, Responsabile tecnico-scientifico della Divisione nucleare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Inoltre Stefania Uras, Vice Direttore della funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico di Sogin e Michele Rosati, Responsabile Area Qualifica di Sito e Geologia Applicata di Sogin.

https://primatorino.it/attualita/deposito-di-scorie-nucleari-in-piemonte-8-siti-tutti-non-adatti/

La contrarietà di una parte di cittadinanza

Molti cittadini residenti sono però contrari all’idea per i possibili pericoli che ne potrebbero scaturire, anche se in realtà il deposito serve proprio per garantire e mettere in sicurezza le scorie radioattive, tra l’altro in uno dei territori esposti alle calamità naturali come le alluvioni.

Le critiche della minoranza

Come fa sapere Prima Vercelli, i consiglieri di minoranza hanno criticato la scelta dell’amministrazione di non organizzare la serata in una sede più capiente (ad esempio il mercato coperto).
Dopo l’introduzione del Consigliere di minoranza Patrizia Ferrarotti il presidente del Consiglio Marco La Loggia ha dato la parola ai 6 interlocutori, invitati a parlare: 3 invitati dalla maggioranza (Ippolito, Uras e Rosati) e 3 dalla minoranza (Giraudi, Mosca e Zocco).

I tre esperti della maggioranza hanno esposto i progetti in corso da parte di Sogin e garantito che il Deposito, in qualsiasi posto sarà costruito, sarà sicuro: sarà costruito e manutenuto nella massima sicurezza.
Il processo di autocandidatura, ha spiegato Nicola Ippolito, non è irreversibile. Il sito di Trino sarà nuovamente sottoposto alle analisi degli esperti per definire se ci sono margini per essere ritenuto idoneo. Nel caso non lo fosse, la ricerca tornerà a considerare i siti presenti dalla CNAI (Carta Nazionale Aree Idonee). Nel caso lo fosse, l’iter potrebbe andare avanti ma per l’amministrazione sarà ancora possibile non andare avanti con il progetto, non si tratta di un’autocandidatura vincolante.
I tre esperti chiamati a parlare dalla minoranza hanno evidenziato le motivazioni per cui il sito di Trino non è stato inserito nella CNAI: esiste una faglia acquifera importante e ci sono territori ampi destinati a coltivazioni risicole, incertezze idrogeologiche che possono influenzare la costruzione, che deve “durare” oltre 300 anni.

Il sindaco: “È meglio avere un sito dedicato e più sicuro”

Il sindaco dal canto suo, accusato anche di sostenere un progetto non inserito nel suo programma elettorale, ha ribadito che da molti anni ha sempre avuto la stessa idea: se nessuno, in Italia, vuole il sito, se l’iter continua a ritardare, Trino ha comunque molti rifiuti nella sua centrale ed è meglio a questo punto avere un sito dedicato e più sicuro.

Il sito, a pieno regime, dovrà ospitare ben 78mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media intensità e stoccarne temporaneamente 17mila ad alta intensità. Sarà composto da costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle, che a loro volta conterranno i moduli in cemento, dove saranno messi i contenitori di metallo con i rifiuti radioattivi.

In passato, Trino era stata esclusa dopo che le caratteristiche del suo territorio non avevano punti a favore dei 28 criteri utilizzati per identificare le località compatibili.

La votazione

La votazione finale ha avuto luogo poco prima delle 2, a notte inoltrata. La PEC con la autocandidatura, è partita intorno alle 14.30. Alle 14.45 è arrivata in Comune la nota di ricevuta.

I siti di stoccaggio in Piemonte

In Piemonte sono ben cinque i siti previsti. La zona considerata adatta è tutta nella provincia di Alessandria, nella fascia meridionale della regione, in particolare nei comuni di Bosco Marengo, Novi Ligure, Alessandria, Oviglio, Quargnento, Castelnuovo Bormida, Sezzadio, Fubine Monferrato. Coinvolte oltre alla nostra regione, anche Lazio, Sardegna, Puglia, Basilicata e Sicilia.

Fonte: Prima Torino

English translate

The Trino Vercellese’s Municipality has nominated itself to host one of the radioactive waste storage sites

The mayor: "It's better to have a dedicated and safer site"

The Trino Vercellese's Municipality, where one of Italy's former nuclear power plants is located, is a candidate to host a permanent nuclear waste repository that would be built to store the materials used in the past.

The city council is open

In recent days, at the municipal civic library, the "open" City Council was held, called on the initiative of the minority group "Impegno per Trino e Robella", which had included the proposal in the agenda of the last council of the 2023, December 28th.
Speakers as technical experts included Carlo Giraudi, former ENEA employee, the lawyer Gian Maria Mosca, Dario Zocco, former director of the Po Park, Nicola Ippolito, technical-scientific manager of the Nuclear Division of the Ministry of the Environment and Energy Security. Furthermore Stefania Uras, Deputy Director of the National Repository and Technology Park function of Sogin and Michele Rosati, Head of Site Qualification and Applied Geology Area of ​​Sogin.

The opposition of some citizens

Many resident citizens, however, are against the idea due to the possible dangers that could arise from it, even if in reality the deposit serves precisely to guarantee and secure the radioactive waste, among other things in one of the territories exposed to natural disasters such as floods.

Criticisms from the minority

As Prima Vercelli reports, the minority councilors criticized the administration's choice not to organize the evening in a larger venue (for example the covered market).
After the introduction of the minority councilor Patrizia Ferrarotti, the Prime Minister Marco La Loggia gave the floor to the 6 interlocutors, invited to speak: 3 invited by the majority (Ippolito, Uras and Rosati) and 3 by the minority (Giraudi, Mosca and Zocco).

The three experts of the majority exposed the projects underway by Sogin and guaranteed that the Depot, wherever it is built, will be safe: it will be built and maintained with maximum safety.
The self-nomination process, explained Nicola Ippolito, isn't irreversible. The Trino site will once again be subjected to expert analysis to define whether there is room for it to be considered suitable. If it is not, the search will return to considering the sites present in the CNAI (National Map of Eligible Areas). If it were, the process could continue but it will still be possible for the administration not to go ahead with the project, it's not a binding self-nomination.
The three experts called to speak by the minority highlighted the reasons why the Trino site was not included in the CNAI: there is an important aquifer fault and there are large territories destined for rice cultivation, hydrogeological uncertainties that can influence the construction, which must "last" over 300 years.

The mayor: "It's better to have a dedicated and safer site"

The mayor for his part, also accused of supporting a project not included in his electoral programme, reiterated that for many years he has always had the same idea: if no one in Italy wants the site, if the process continues to delay, However, Trino has a lot of waste in its plant and at this point it is better to have a dedicated and safer site.

The site, at full capacity, will have to host 78 thousand cubic meters of low and medium intensity radioactive waste and temporarily store 17 thousand high intensity waste. It will be composed of reinforced concrete buildings, called cells, which in turn will contain concrete modules, where the metal containers with radioactive waste will be placed.

In the past, Trino had been excluded after the characteristics of its territory did not have points in favor of the 28 criteria used to identify compatible locations.

The vote

The final vote took place just before 2am, late at night. The PEC with the self-nomination started around 2.30 pm. At 2.45pm the receipt note arrived at the Municipality.

Storage sites in Piedmont

There are five sites planned in Piedmont. The area considered suitable is all in the province of Alessandria, in the southern part of the region, in particular in the municipalities of Bosco Marengo, Novi Ligure, Alessandria, Oviglio, Quargnento, Castelnuovo Bormida, Sezzadio, Fubine Monferrato. In addition to our region, Lazio, Sardinia, Puglia, Basilicata and Sicily are also involved.

Source: Prima Torino

https://www.gdf.gov.it/it/cosa-facciamo/per-lambiente

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto