Maurizio Acerbo

NATO MINACCIA PER LA PACE – NATO THREAT TO PEACE

Vasto (CH), lì 6 Aprile 2024 ore 18.09

Pubblico di seguito la nota del Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Dott. Maurizio Acerbo di Pescara in Abruzzo riguardo la coalizione militare del Patto Atlantico NATO del suo Capo Jens Stoltenberg, considerato giustamente un pazzo malato di mente dal Prof. Alessandro Orsini, Professore di Sociologia del Terrorismo Internazionale all’Università LUISS Guido Carli di Roma e di quanto questa coalizione stia mettendo in serio pericolo la pace in Europa da Febbraio del 2022!

I publish below the note from the National Secretary of the Communist Refoundation Party Dr. Maurizio Acerbo of Pescara in Abruzzo regarding the military coalition of the NATO Atlantic Pact of its leader Jens Stoltenberg, rightly considered a mentally ill madman by Prof. Alessandro Orsini, Professor of Sociology of International Terrorism at the LUISS Guido Carli University of Rome and how this coalition is seriously endangering peace in Europe since February 2022!

NATO MINACCIA PER LA PACE

Non ci uniamo al coro di sostenitori della NATO. Il superamento della NATO e la costruzione di un sistema di sicurezza comune in Europa come quello progettato ai tempi di Gorbaciov dovrebbero essere obiettivi di chiunque tenga alla pace.

Va restituita centralità all’ONU che va riformata e che dovrebbe essere la sede per la risoluzione delle controversie e anche l’unico soggetto legittimato a svolgere interventi di polizia sulla base del diritto internazionale.

Il sempre più stretto legame tra NATO e UE sta conducendo alla militarizzazione dell’Europa con l’industria bellica che diventa “pilastro” e l’intenzione proclamata di proseguire la guerra in Ucraina per i prossimi 5-10 anni con la previsione di una spesa di 100 miliardi destinata a gravare sui conti degli Stati e quindi sui popoli europei. Si comincia persino a parlare dell’invio di truppe in Ucraina con la possibilità di ritornare alla leva obbligatoria e/o di costituire nuove legioni straniere che garantiscano la cittadinanza a migranti trasformati in mercenari che accettino di combattere per la NATO.

L’Unione Europea doveva essere un’unione di pace, ma se mai lo è stata, ora certo non lo è più. La subalternità dell’Unione Europea all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) rafforza principalmente il rapporto dell’UE con gli Stati Uniti e la protezione militare dell’agenda neoliberista globale che è il “cemento” che tiene insieme questi “fratelli d’armi”. Seguendo la strategia degli USA la NATO prima ha assunto la Russia come nemico e dall’ultimo summit di Madrid ha esplicitamente menzionato la minaccia della Cina secondo lo spartito della nuova guerra fredda di Washington.

La NATO costituisce la principale minaccia alla pace e la causa della ripresa, in dimensioni mai viste, della corsa agli armamenti. La NATO avrebbe dovuto sciogliersi nel 1991 dopo la fine del Patto di Varsavia e invece si è trasformata in un’alleanza militare che si arroga il diritto di intervenire in tutto il mondo marginalizzando il ruolo dell’ONU.

Non temiamo di dire la verità: la NATO è un’alleanza imperialista che ha come scopo l’affermazione di un antistorico dominio unipolare degli Stati Uniti e dei suoi alleati sul pianeta.

Dal 1991 ha svolto un ruolo assolutamente negativo. Lo stesso revascismo nazionalista in Russia può essere imputato all’aggressività e all’espansionismo NATO che ha creato anche le condizioni per l’esplosione del conflitto in Ucraina. La NATO ormai ha allargato il suo raggio d’azione dall’America Latina all’Africa all’Oceano Pacifico trascinandoci in una spirale che rende sempre più realistico il rischio della guerra nucleare.

Purtroppo i governi europei, e nel nostro paese i due poli dell’alternanza, sono allineati in maniera irresponsabile su una linea bellicista e di riarmo assai pericolosa. L’Occidente è passato dal bombardare Iraq, Serbia, Libia, Afghanistan e altri paesi del sud globale alla guerra per procura contro la Russia e prepara quella con la Cina.

Rifiutiamo la narrativa volta a presentare la NATO come baluardo della libertà, della democrazia e dei diritti umani.

La NATO è la più potente macchina militare sul pianeta e i paesi che la compongono negli ultimi 75 anni hanno causato milioni di morti.

Nel 75° anniversario della nascita della NATO ricordiamo all’opinione pubblica antifascista il ruolo che svolse nella destabilizzazione della nostra democrazia durante la strategia della tensione. Dalle inchieste sulle bombe fasciste emerge sempre il ruolo della NATO e dei servizi USA in quello che Pasolini definì “romanzo delle stragi”.

Rifondazione Comunista propone da sempre l’uscita dell’Italia dalla NATO e con le altre formazioni della Sinistra Europea e del gruppo La Sinistra si batte per liberare l’Europa dai vincoli atlantici e contrastare la militarizzazione del continente.

Oggi può apparire inattuabile il superamento della NATO e il sogno di un’Europa autonoma, neutrale e senza armi nucleari dall’Atlantico agli Urali.

Ma chi si riconosce nella Costituzione nata dalla Resistenza non può non rivendicare a tutti i livelli il rispetto del principio del ripudio della guerra sancito dall’Articolo 11.

Per questo non condividiamo la proposta dell’esercito europeo che va nell’immediato nella direzione dello sviluppo delle logiche di guerra della NATO e che sarebbe negativa anche nel caso di un ruolo autonomo dell’Europa come ulteriore polo della guerra.

Per questo nell’immediato bisogna costruire il più largo fronte pacifista contro ogni allargamento della NATO, ogni intervento non difensivo al di fuori dei confini dell’alleanza, ogni aumento della spesa militare, ogni invio di armi a paesi belligeranti.

Lavoriamo per un’Europa che svolga un ruolo di pace nel mondo. Con la lista Pace Terra Dignità intendiamo portare nella campagna elettorale per il parlamento europeo la voce di chi, con differenti storie e culture, condivide con noi il ripudio della guerra e la richiesta di una politica di pace per fermare la deriva bellicista delle classi dirigenti europee.

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, candidato di Pace Terra Dignità alle Elezioni Europee 2024

#PaceTerraDignità #noallaguerra #NoNATO #NATO

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista
Maurizio Acerbo invitato alla trasmissione televisiva di La7 Coffee Break
Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=854432923157682&id=100057729457221&rdid=DmM1WGJmeO4yIEsu

English translate

NATO THREAD FOR PEACE

We do not join the chorus of NATO supporters. Overcoming NATO and building a common security system in Europe like the one designed in Gorbachev’s time should be the objectives of anyone who cares about peace.

Centrality must be restored to the UN which must be reformed and which should be the forum for the resolution of disputes and also the only body legitimated to carry out police interventions on the basis of international law.

The increasingly close bond between NATO and the EU is leading to the militarization of Europe with the arms industry becoming a “pillar” and the proclaimed intention to continue the war in Ukraine for the next 5-10 years with the forecast of an expense of 100 billion destined to burden the accounts of the States and therefore the people of Europe. We are even starting to talk about sending troops to Ukraine with the possibility of returning to compulsory military service and/or establishing new foreign legions that will guarantee citizenship to migrants transformed into mercenaries who agree to fight for NATO.

The European Union was supposed to be a union of peace, but if it ever was, it certainly isn’t anymore. The subordination of the European Union to the North Atlantic Treaty Organization (NATO) mainly strengthens the EU’s relationship with the United States and the military protection of the global neoliberal agenda which is the “cement” that holds these “brothers of ‘weapons”. Following the US strategy, NATO first assumed Russia as an enemy and since the last Madrid summit has explicitly mentioned the threat of China according to Washington’s new cold war score.

NATO constitutes the main threat to peace and the cause of the resumption, on an unprecedented scale, of the arms race. NATO should have dissolved in 1991 after the end of the Warsaw Pact and instead it was transformed into a military alliance that claims the right to intervene throughout the world, marginalizing the role of the UN.

We are not afraid to tell the truth: NATO is an imperialist alliance whose aim is the affirmation of an anti-historic unipolar domination of the United States and its allies on the planet.

Since 1991 it has played an absolutely negative role. The same nationalist revascism in Russia can be attributed to NATO aggressiveness and expansionism which also created the conditions for the explosion of the conflict in Ukraine. NATO has now expanded its range of action from Latin America to Africa to the Pacific Ocean, dragging us into a spiral that makes the risk of nuclear war increasingly realistic.

Unfortunately, European governments, and in our country the two poles of alternation, are irresponsibly aligned on a very dangerous war-mongering and rearmament line. The West has gone from bombing Iraq, Serbia, Libya, Afghanistan and other countries in the global south to a proxy war against Russia and is preparing for one with China.

We reject the narrative that presents NATO as a bastion of freedom, democracy and human rights.

NATO is the most powerful military machine on the planet and its member countries have caused millions of deaths over the last 75 years.

On the 75th anniversary of the birth of NATO we remind anti-fascist public opinion of the role it played in the destabilization of our democracy during the strategy of tension. From investigations into fascist bombs, the role of NATO and the US services always emerges in what Pasolini defined as the “novel of massacres”.

Rifondazione Comunista has always proposed Italy’s exit from NATO and with the other formations of the European Left and the La Sinistra group it fights to free Europe from Atlantic constraints and counter the militarization of the continent.

Today, overcoming NATO and the dream of an autonomous, neutral and nuclear-weapon-free Europe from the Atlantic to the Urals may appear unachievable.

But those who recognize themselves in the Constitution born from the Resistance cannot fail to demand respect at all levels for the principle of repudiation of war enshrined in Article 11.

For this reason we do not agree with the proposal of the European army which immediately goes in the direction of the development of NATO’s war logic and which would be negative even in the case of an autonomous role for Europe as a further pole of war.

For this reason, we must immediately build the broadest pacifist front against any enlargement of NATO, any non-defensive intervention outside the borders of the alliance, any increase in military spending, any shipment of weapons to belligerent countries.

We work for a Europe that plays a role in peace in the world. With the Pace Terra Dignità list we intend to bring into the electoral campaign for the European Parliament the voice of those who, with different histories and cultures, share with us the repudiation of war and the request for a policy of peace to stop the warlike drift of the European ruling classes .

Maurizio Acerbo, National Secretary of the Communist Refoundation Party, candidate of Pace Terra Dignità at European Elections 2024

#PaceTerraDignità #noallaguerra #NoNATO #NATO

La NATO espelle personale diplomatico russo dal quartier generale, Stoltenberg: “Svolgevano attività d’intelligence”

Jens Stoltenberg, il capo della NATO, l’organizzazione militare del Patto Atlantico più sanguinosa della storia del Mondo che ha sede a Bruxelles in Belgio e dietro ha direttamente gli Stati Uniti d’America

Scoppia un nuovo caso di spionaggio dentro la NATO e ancora una volta, una consuetudine che si ripete ormai ogni tre anni, coinvolge la Russia. In un’intervista alla Bild, il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha annunciato che l’Alleanza Atlantica ha “espulso personale russo dal quartier generale della NATO. Stavano svolgendo attività che non erano diplomatiche, ma di intelligence. Stiamo adottando misure per rendere più difficile ai servizi segreti russi svolgere attività illegali tra i Paesi della NATO o al loro interno”.

La notizia arriva in un momento di tensione massima all’interno degli organismi internazionali occidentali, non solo per il conflitto in Ucraina ma anche per l’avvicinarsi di elezioni di grande importanza, tra cui quelle europee e americane, con l’ingerenza russa che viene considerata il primo pericolo allo svolgimento corretto e dmocratico delle consultazioni. Così, il Patto Atlantico opta di nuovo per una pulizia del personale diplomatico della Federazione Russa.

“Abbiamo visto che i servizi segreti russi operano nei Paesi europei da molti anni. Abbiamo anche assistito a tentativi di intensificare le loro attività ma gli alleati della NATO li stanno monitorando, seguendoli molto da vicino“, ha spiegato Stoltenberg. Il segretario generale “ha fatto riferimento ai passi compiuti negli ultimi anni” ricordando che la Russia ha sospeso la sua missione presso la NATO nell’ottobre 2021.

La stessa cosa era già avvenuta anche nel 2021, quando vennero espulsi otto funzionari russi in seguito a “prove accumulate” su azioni passate, come l’avvelenamento Skripal a Salisbury e altre “attività ostili“, come spiegò all’epoca lo stesso Stoltenberg aggiungendo che i diplomatici russi facevano parte del Gru, i servizi segreti di Mosca. “Una minaccia di questo tipo non può restare senza risposta”.

Esattamente come nel 2018, quando ancora l’attuale segretario generale annunciò la cacciata di 7 funzionari di Mosca. “Questo invia un chiaro messaggio che ci sono costi e conseguenze per il pericoloso comportamento della Russia e in realtà credo che questa abbia sottovalutato l’unità degli alleati NATO”, disse allora il segretario generale. Al tempo era passato meno di un mese dall’avvelenamento di Skripal. Oggi, la minaccia russa per la NATO si è spostata sul fianco est e nel campo della propaganda.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

English translate

NATO expels Russian diplomatic personnel from headquarters, Stoltenberg: “They were carrying out intelligence activities”

Jens Stoltenberg, the head of NATO, the bloodiest military organization of the Atlantic Pact in the history of the world which is based in Brussels in Belgium and directly behind the United States of America

A new case of espionage breaks out within NATO and once again, a habit that is now repeated every three years, involves Russia. In an interview with Bild, the secretary general, Jens Stoltenberg, announced that the Atlantic Alliance has “expelled Russian personnel from NATO headquarters. They were carrying out activities that were not diplomatic, but intelligence . We are taking measures to make it more difficult for Russian intelligence services to carry out illegal activities between or within NATO countries.”

The news comes at a time of maximum tension within Western international bodies, not only due to the conflict in Ukraine but also due to the approaching elections of great importance, including the European and American ones, with Russian interference which comes considered the first danger to the correct and democratic conduct of consultations. Thus, the Atlantic Pact once again opts for a cleansing of the diplomatic personnel of the Russian Federation.

“We have seen that Russian secret services have been operating in European countries for many years. We have also seen attempts to intensify their activities but NATO allies are monitoring them, following them very closely,” Stoltenberg explained. The secretary general “referred to the steps taken in recent years” recalling that Russia suspended its mission to NATO in October 2021.

The same thing had already happened in 2021, when eight Russian officials were expelled following “accumulated evidence” on past actions, such as the Skripal poisoning in Salisbury and other “hostile activities”, as Stoltenberg himself explained at the time, adding that Russian diplomats were part of the GRU, Moscow’s secret services. “A threat of this kind cannot go unanswered.”

Exactly like in 2018, when the current secretary general announced the expulsion of 7 Moscow officials. “This sends a clear message that there are costs and consequences to Russia’s dangerous behavior and I actually believe that Russia has underestimated the unity of NATO allies,” the secretary general said at the time. At the time, less than a month had passed since Skripal’s poisoning. Today, the Russian threat to NATO has moved to the eastern flank and into the field of propaganda.

Source: Il Fatto Quotidiano

“Intelligence, SI IN CULO A TE!”

“Intelligence, YES, IN YOUR ASS!”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

LONG COVID, IL RISCHIO E’ CALATO RISPETTO ALLA PRIMA ONDATA

di Roberta Villa

https://www.repubblica.it/salute/2023/10/27/news/covid_durata_long_covid_varianti-418827421/

Secondo uno studio inglese, la possibilità di trascinarsi il malessere per oltre un anno oggi è inferiore di quasi il 90% rispetto al passato. Ma i casi sono ancora tanti.

27 OTTOBRE 2023 ALLE 05:32

Oltre che con il numero di nuovi casi, decessi e ricoveri ospedalieri, l’impatto a medio e lungo termine di Covid-19 si misura anche con il carico sanitario, umano, sociale ed economico di chi soffre per un malessere cronico capace di incidere, talvolta in maniera significativa, sulla propria qualità di vita. Ma quanti sono i cosiddetti ‘guariti‘, che in realtà, a distanza di mesi, non lo sono affatto, ma, nonostante i tamponi ormai negativi, risentono ancora dell’infezione? E quali sono i fattori che facilitano il passaggio da quel che qualcuno considera solo un raffreddore passeggero a una situazione che talvolta arriva a essere invalidante?

https://www.repubblica.it/salute/2023/10/27/news/covid_durata_long_covid_varianti-418827421/

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

“LO STATO CREI LAVORO, SERVONO PIU’ DIPENDENTI PUBBLICI” MAURIZIO ACERBO, RIFONDAZIONE COMUNISTA E UNIONE POPOLARE A “LO DICO A IL FATTO” IL FATTO QUOTIDIANO

L’intervento di Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista e oordinatore di Unione Popolare con De Magistris, che lancia un appello allo Stato Italiano per la creazione di nuovi posti di lavoro, servono più dipendenti pubblici in Pubblica Amministrazione
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/08/15/da-sinistra-lo-stato-crei-lavoro-servono-piu-dipendenti-pubblici/7261895/

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

CORONAVIRUS, “DIRE CHE E’ SOLO UN’INFLUENZA E’ DA IRRESPONSABILI”: IL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA RICOVERATO PER COVID19

Il Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo ricoverato per contagio da variante alfa inglese del COVID19. Il Fatto Quotidiano, 29 Settembre 2020
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/29/coronavirus-dire-che-e-solo-uninfluenza-e-da-irresponsabili-il-segretario-di-rifondazione-comunista-acerbo-ricoverato-per-covid/5947612/

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, dal 17 settembre è stato ricoverato all’ospedale di Pescara dopo essere risultato positivo al coronavirus. Della sua degenza si conoscono sviluppi e crisi grazie al suo profilo Facebook che Acerbo utilizza come un “diario” per rompere l’isolamento di “un ricovero che si protrae più del previsto”: “Ho sempre usato i social per comunicare iniziative e battaglie politiche, vertenze e mobilitazioni sociali, socializzare pensiero critico, memoria storica, poesia e buona musica. Insomma, per dirla con Allen Ginsberg, per ‘allargare l’area della coscienza’. Per questo lo uso ormai più come diario, cercando di raccontare un’esperienza che purtroppo stanno facendo da mesi tante persone”.

Acerbo era finito in ospedale con febbre alta, tosse, spossatezza e sintomi riconducibili al Covid-19, in un periodo in cui si era spostato in diverse zone d’Italia per seguire la campagna elettorale. La febbre, con l’inizio della terapia, era subito scomparsa, ma è poi risalita. “Non è un’influenza, non sono mai stato così male”, ammonisce criticando chi per mesi ha sminuito “questo maledetto virus”.

In un altro post del 28 settembre, Acerbo è fotografato all’interno di una barella di biocontenimento per farsi una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata). “Il dottor Giustino Parruti (a capo dell’unità anti-COVID dell’ospedale di Pescara) mi ha detto che mi tocca pazientare perché il virus potrebbe tornare allattacco dei polmoni. Faccio terapia sperimentale con Tocilizumab (anticorpo monoclonale usato per il trattamento dell’artrite idiopatica giovanile sistemica e dell’artrite reumatoide moderata-grave, della poliartrite idiopatica giovanile e per il trattamento della sindrome da rilascio di citochine (CRS) indotta dai linfociti CAR-T, https://salute.regione.emilia-romagna.it/farmaci/covid-19/farmaci-e-studi-clinici/tocilizumab). Due punture sulle cosce. L’effetto dovrebbe durare quattordici giorni”. Intervistato dall’Ansa, il segretario aveva raccontato di non avere patologie pregresse: “Come si fa a dire che è solo un’influenza un po’ più forte? È da irresponsabili. Ci vuole senso di responsabilità. È meglio un errore di precauzione che un morto in più. Bisogna affidarsi alle indicazioni della scienza. Non siamo mai completamente al riparo, ma dobbiamo fare il possibile per cercare di evitare i contagi”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Foglio risultato analisi del sangue Alessio Brancaccio, nato a Roma il 23 Agosto 1984 e fatte al Distretto Sanitario di Base di Vasto ASL 2 Abruzzo: eritrociti o globuli rossi a 5,70×10^6 mmol/ml rispetto a 5,50 e linfociti CAR-T a 44,6%

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

SOLIDARIETA’ DI MAURIZIO ACERBO E DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA AGLI ATTIVISTI ED ALLE ATTIVISTE DI ULTIMA GENERAZIONE

Vasto (CH), lì 18 Aprile 2023 ore 13.34

Buongiorno a tutti e a tutte, in questo articolo pubblico di seguito la nota stampa fatta scrivere da Maurizio Acerbo di Pescara, il Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista in solidarietà agli attivisti ed alle attiviste del movimento ambientalista Ultima Generazione definito impropriamente un’associazione per delinquere dal Governo di Giorgia Meloni e di tutta la sua compagine di destra che da sempre se ne frega altamente dei problemi ambientali che ha il nostro Paese, figuriamoci dei cambiamenti climatici che accadono su scala planetaria!

Ultima Generazione, “Associazione a Delinquere?
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid037dE1zvyFtN21j27rKAoax342mzFcHcv6amRXafK2TixS3r8hm4ao6dsW55PgmaJ2l&id=100057729457221
Il Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista, il pescarese Maurizio Acerbo

Rifondazione: solidarietà a Ultima Generazione. Ecovandalo è il governo Meloni. Da Procura Padova repressione politica

Pubblicato il 16 apr 2023

Un gruppo di giovani che fa azioni dirette, non violente e assolutamente non vandaliche per suscitare l’attenzione pubblica sul cambiamento climatico richiederebbe da parte delle istituzioni democratiche una risposta in termini di dialogo e confronto.
Invece il governo Meloni, antiecologico come e più di quello Draghi, risponde con un decreto contro gli eco-vandali che punisce con sanzioni fino a 60.000 euro azioni che vengono già pensate per non danneggiare monumenti e opere d’arte.
La realtà è che eco-vandalo è il governo che continua sulla strada delle energie fossili, della cementificazione del paese, della devastazione ambientale, del negazionismo climatico, del boicottaggio della transizione ecologica.
L’inchiesta della Procura di Padova con l’imputazione a carico di giovani attivisti di un’accusa pesante come quella di associazione a delinquere rientra nel quadro sempre più repressivo che da anni si va determinando in un paese in cui sempre più persino tra i magistrati la Costituzione sembra un corpo estraneo.
Se si può definire “associazione a delinquere” un gruppo di attivisti che in maniera nonviolenta commette atti di disobbedienza civile per tutelare valori di rilevanza costituzionale non ci sarà più limite alla repressione delle lotte e delle proteste dei cittadini.
Se organizzare un blocco stradale diventa reato associativo si apre uno spazio enorme alla repressione e criminalizzazione della protesta sociale e ambientale.
E’ tale l’intolleranza dei gruppi di potere verso il dissenso che non osiamo immaginare cosa potrebbero fare in Italia se finalmente arrivasse il vento francese. Ci sparerebbero addosso?
Se un’assemblea dei movimenti pacifisti decidesse di organizzare blocchi dei treni che portano armi diventerebbe un’associazione a delinquere?
Comunque la si pensi sulle azioni di Ultima Generazione quanto sta accadendo dovrebbe indignare tutte le cittadine e i cittadini che si riconoscono nella Costituzione.
Abbiamo sempre difeso, e continueremo a farlo, l’indipendenza della magistratura, ma proprio per questo sentiamo il dovere di denunciare quanto sta accadendo a Padova.
Segnaliamo il ruolo sempre più repressivo che vanno assumendo le forze di polizia che spesso richiedono ai magistrati provvedimenti contro chi protesta utilizzando l’ampio campionario di norme liberticide votate da centrosinistra e destra, da Minniti fino a Salvini. In questo caso si è andati anche oltre.
Auspichiamo che i giudici padovani facciano cadere al più presto queste accuse abnormi.
La migliore risposta a questa ottusità del governo è la partecipazione democratica a partire dalla manifestazione del 6 maggio a Ravenna contro i rigassificatori, per il clima, fuori dal fossile.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Elena Mazzoni, responsabile ambiente, Gianluca Schiavon, responsabile giustizia, Giovanni Russo Spena, responsabile Istituzioni
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=53113

Ed io, da ideologo consulente tecnico di questi grandi ragazzi e ragazze, ho rincarato subito la dose:

Infine, Acerbo da Pescara ha voluto ricordare un’aforisma di Ho Chi Minh riguardo su come ua tempesta possa essere un’ottima occasione per il pino e per il cipresso di mostrare la loro forza e la loro stabilità:

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

L’ULTIMO SALUTO AL COMPAGNO CITTO MASELLI, REGISTA DI FILM E CO FONDATORE DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA NEL 1991

Maselli, il rosso maestro del cinema. L’Archivio ricorda uno dei suoi fondatori

Citto Maselli fu regista di film ed è stato tra i co-fondatori del Partito della Rifondazione Comunista nel 1991 http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=52886

Pubblicato il 23 mar 2023 di Vincenzo Vita

La scomparsa di Francesco (Citto) Maselli lascia un vuoto enorme: in tutti noi, spettatori attivi del suo cinema, e in tutto l’Archivio, che si trova così orfano di uno dei suoi storici fondatori.

Una perdita, che sembra sibilarci, probabilmente, come un intero ciclo si stia chiudendo: la lunga e straordinaria stagione in cui impegno artistico e militanza politica si sono intrecciate senza nulla perdere delle rispettive caratteristiche o parzialità, bensì moltiplicandone i fattori positivi.

E Maselli infatti, giovanissimo esponente della Resistenza e comunista da ragazzo, quando era davvero duro e rischioso esserlo, è stato un grande maestro di cinema. E non solo. I numerosi film girati, spesso contro la corrente omologata del senso comune, sono in diversi casi pietre preziose e avamposti di ricerche espressive capaci di precorrere il tempo. Più fotografo che cineasta, come un po’ gigioneggiando amava affermare, Citto aveva una qualità professionale eccelsa. È vero che era cresciuto alle scuole di Antonioni, Visconti e Zavattini: ma ci mise molto del suo ingegno corroborato dalla passione civile nel confezionare opere che ci rimangono come ipertesti immortali. Da I delfini, a Gli indifferenti, a Lettera aperta a un giornale della sera, a Il sospetto, a Storia d’amore, a Le ombre rosse leggiamo e rileggiamo capitoli e fili di eventi ed emozioni di una stringente eterna attualità. Era anche umile e tuttavia straordinario coordinatore di opere collettive, come Un altro mondo è possibile sui tragici fatti del G8 di Genova del 2001. Per aggiungere i funerali di Enrico Berlinguer e le manifestazioni operaie.

Teatro, opera lirica, fotografia: una mente multimediale si cimentò con svariate forme di espressione.

Tuttavia, ci sono aspetti della biografia di Maselli che nei ricordi pur benevoli e riconoscenti di queste ore non sono stati messi a fuoco.

Innanzitutto, va ricordata l’attività assai significativa, pur talvolta critica, nella commissione culturale del Pci. Anzi. Di quella struttura fu uno dei riferimenti, con interventi sempre impegnati a difesa del cinema italiano ed europeo contro le scivolate consumistiche che facevano capolino nella sinistra. Si schierò contro la svolta del 1989 e prese parte all’esperienza di Rifondazione comunista, il partito cui è orgogliosamente appartenuto fino alla fine.

Accanto e intrecciata all’anima direttamente politica vi è, poi, la componente fondamentale della vita di Maselli. Parliamo della magistrale conduzione della lotta alla Biennale di Venezia, nel 1973 con le Giornate del cinema partecipate dalla stragrande maggioranza degli autori italiani e negli anni seguenti con il decisivo contributo alla riforma dell’istituzione di origine fascista.

Va rammentata la trentennale presidenza dell’Associazione degli autori cinematografici (Anac), vivificata e resa un soggetto chiave nella discussione su leggi e scelte governative: quasi un ministero-ombra. Analogamente, svolse la delicata funzione di presidente della gemella federazione europea (Fera). La mobilitazione per la difesa della diversità culturale, volta ad impedire la mera riduzione a merce del prodotto culturale, nonché la resistenza contro l’invadenza degli spot pubblicitari sono esempi di uno spirito tenace e mai piegato alle convenienze.

Così, lo ricordiamo – purtroppo già su una sedia a rotelle- nei giorni della vertenza tra il 2011 e il 2012 su Cinecittà. Quella prolungata e generosa occupazione simbolica evitò che la crisi dovuta alla cattiva gestione privata portasse alla parabola discendente di quel gioiello italiano invidiatoci da tutto il mondo. E grazie a Maselli, Scola e numerose personalità anche internazionali scese in campo a fianco delle maestranze alla fine Cinecittà tornò dentro la sfera pubblica. Si salvò.

Si potrebbero elencare mille ulteriori occasioni in cui Maselli rappresentò un faro per tanti, che ora rimpiangono il maestro, il dirigente, il compagno, il fondatore.

Ci stringiamo a Stefania Brai, che ha condiviso i tornanti della vita di un marito che ha avuto la fortuna di incontrala. E viceversa.
Ci stringiamo poi tra noi, tra chi ha amato e ama il lavoro culturale nella versione alta e progressiva intesa da Antonio Gramsci, e che di quel lavoro è in parte figlio.
E sì, Maselli è stato un comunista, avrebbe aggiunto Giorgio Gaber.

Vincenzo Vita. 22/03/2023 da www.aamod.it

Fonte: Partito della Rifondazione Comunista

Intervento di Citto Maselli al primo congresso di Rifondazione Comunista (1991)

Pubblicato il 22 mar 2023

Congresso fondativo del Partito della Rifondazione Comunista, intervento del 13 dicembre 1991

L’ultimo saluto a Citto Maselli http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=52880

LE PAROLE DI CITTO:
una lettera di Citto su Rifondazione (2022):
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=45088

L’ultimo neorealista. Intervista a Citto Maselli
https://www.lasinistraquotidiana.it/lultimo-neorealista-intervista-a-citto-maselli/?fbclid=IwAR3sNLNjm04KJueQlaF9myE1FI7hI0rsqVWx5n5_pASi1991kOjBEXRUmtg
il suo ricordo di Gianmaria Volontè e de Il Sospetto:
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=40368
La sfida è “lavorare per la formazione di un nuovo senso comune”
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=39814
Citto Maselli: La mia Lettera aperta… alla sinistra in crisi
https://left.it/…/citto-maselli-la-mia-lettera-aperta…/

Il ‘patito’ comunista
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=47859

Funerale laico in Campidoglio a Roma per il compagno Citto Maselli

Rose e bandiere rosse per l’ultimo saluto a Citto Maselli

In Campidoglio fra altri Golino, Tornatore, Colombo, Castellina

Rose e bandiere rosse nella cerimonia laica per il regista Citto Maselli, storico co-fondatore del Partito della Rifondazione Comunista
https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2023/03/23/rose-e-bandiere-rosse-per-lultimo-saluto-a-citto-maselli_0812d763-91a7-47cf-aa02-314feebe9009.html

La passione per il cinema e la militanza di una vita nella sinistra, dal Pci a Rifondazione Comunista, si sono unite nell’ultimo saluto in Campidoglio, con la camera ardente e la cerimonia laica, per Francesco Citto Maselli, il grande regista scomparso il 21 marzo scorso a 92 anni.

Nella sala della Protomoteca, sul feretro, accolto al suo arrivo dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme alla vedova del cineasta Stefania Brai e al segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo, un cuscino di rose rosse con la semplice scritta ‘Stefania’ e la bandiera rossa di Rifondazione, insieme a una foto del regista sorridente.

A rendere omaggio al regista, fra gli altri, sono arrivati Giuseppe Tornatore, Marco Bellocchio con la moglie Francesca Calvelli, Paolo Taviani, Fausto Bertinotti, Valeria Golino, Luciana Castellina, Furio Colombo, Ricky Tognazzi, la vedova di Gillo Pontecorvo, Picci Pontecorvo, con la quale Stefania Brai si è stretta in un lungo abbraccio, Andrea Purgatori, Eleonora Forenza, Vincenzo Vita, Valentina Carnelutti, Daniele Vicari, Nichi Vendola, Giovanni Russo Spena, il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto e Giorgio Gosetti che al Lido guida la sezione Giornate degli autori, ideata nel 2004 proprio dal regista di Storia d’amore.

“Maselli è stato un grandissimo regista, un intellettuale, protagonista di una stagione straordinaria del cinema e della cultura italiana. Gli rendiamo omaggio per il suo valore d’artista e il suo impegno sociale e civile” dice il sindaco di Roma Gualtieri. “Citto era un uomo speciale, un amico che ci mancherà, perché sapeva sempre essere pronto al confronto con ciò che di importante accadeva intorno a noi – sottolinea Tornatore -. Aveva un sorta di sensore, la capacità di metterci in guardia sui pericoli del nostro vivere”. Bellocchio ha sempre ammirato Maselli “per il suo rigore – spiega -. Non potremo più godere della storia come sapeva raccontarla”. “Una voce limpida e generosa come la sua – dice l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor in apertura della cerimonia laica -, protagonista della cultura e della vita italiana ci mancherà”.

Tra i messaggi, quelli di Aldo Tortorella e di Ken Loach, secondo il quale “Citto sarà per sempre ricordato con gratitudine e affetto da tutti quelli che hanno potuto vedere i suoi film e da quanti ammiravano e condividevano i suoi principi”. Maselli “mi ha insegnato a pensare con spregiudicatezza, l’importanza e la consapevolezza delle scelte, a essere curiosa di tutto” racconta Valeria Golino.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus