Sicilia

E’ UFFICIALE: I FORTI TERREMOTI SONO PROVOCATI DALLE ARMI IONOSFERICHE

Lunedì 27 Novembre 2023

Il progetto USA di manipolazione artificiale del clima HAARP (High Auroral Active Research Program) attraverso l’uso di onde elettromagnetiche sparate nella ionosfera, lo strato più esterno della nostra atmosfera per generare calore, innalzarla fisicamente di diversi km e sfruttarla come scudo spaziale a fini militari, è perfettamente in grado di creare forti terremoti indotti
http://www.tankerenemy.com/2023/11/e-ufficiale-i-forti-terremoti-sono.html?m=1

Un prestigioso studio, che indaga l’origine di taluni terremoti e reso pubblico nell’ormai lontano mese di maggio del 2011 sul portale della Cornell University (QUI), è passato del tutto inosservato. Ne possiamo benissimo intuire i motivi, visto che i ricercatori imputano ai riscaldatori ionosferici i sismi. La ricerca, firmata dagli scienziati Dimitar Ouzounov, Sergey Pulinets, Alexey Romanov, Alexander Romanov, Konstantin Tsybulya, Dimitri Davidenko, Menas Kafatos, Patrick Taylor, determina, sulla base di granitici elementi probanti, che una buona parte dei recenti sommovimenti tellurici di magnitudo elevata (sopra i 7 gradi della scala Richter) è da ascrivere alle sperimentazioni che interessano la ionosfera, per mezzo dell’emissione di basse frequenze (onde ELF – Extreme Low Frequency). Ci vengono in mente le stazioni di H.A.A.R.P., in Alaska, e Tromsø, in Norvegia, che sono tra i più noti “riscaldatori ionosferici”, anche se ne esistono molti altri (almeno venti), ubicati in varie parti del mondo (Galles, Pine Gap Australia o Area 52, MUOS di Niscemi in Sicilia, solo per citarne alcuni altri).

Lo studio, censurato dai media ufficiali, è dirompente, in quanto mette a tacere, una volta per tutte, i negazionisti di regime che, di norma, tacciano di “complottismo” le voci fuori dal coro che accusano i Governi di provocare i terremoti. Ora ne abbiamo le prove certificate.
Di seguito il report della ricerca che, in formato PDF, potete visionare e scaricare (QUI) dai nostri server.

L’atmosfera sopra il Giappone si riscaldò rapidamente prima del terremoto di magnitudo 9.0 Richter. Secondo gli scienziati, le emissioni infrarosse sopra l’epicentro erano aumentate drammaticamente nei giorni precedenti il ​​devastante sisma che colpì le isole nipponiche.

I geologi si sono interrogati a lungo sui resoconti di strani fenomeni atmosferici avvenuti nei giorni precedenti i rovinosi terremoti, ma è stato difficile ottenere buoni dati a sostegno di questi rapporti.

Negli ultimi anni, tuttavia, diversi gruppi di ricerca hanno allestito stazioni di monitoraggio atmosferico nelle zone sismiche, usufruendo dei satelliti che inviano informazioni sullo stato dell’alta atmosfera e della ionosfera durante un evento tellurico. Nel 2010 furono esaminati alcuni dati, provenienti dalla sonda spaziale DEMETER: essi mostravano un aumento significativo dei segnali radio a frequenza ultrabassa, prima del terremoto di magnitudo 7.0, scossa che colpì Haiti il 12 Gennaio 2010.

http://www.blueplanetheart.it/2020/01/12-gennaio-2010-8-anni-lo-spaventoso-terremoto-haiti-causo-oltre-200-000-morti/

Dimitar Ouzounov del Goddard Space Flight Center della NASA nel Maryland e alcuni collaboratori analizzarono le caratteristiche del disastroso terremoto di Tohoku e Fukushima (Giappone) verificatosi il giorno 11 Marzo 2011. I loro risultati, anche se preliminari, aprono gli occhi.

Fu accertato che prima del sommovimento di magnitudo 9.0, il contenuto totale di elettroni, presenti nella ionosfera, era aumentato notevolmente sopra l’epicentro, raggiungendo il culmine tre giorni prima del cataclisma. Allo stesso tempo, le osservazioni satellitari evidenziarono un forte incremento delle emissioni infrarosse sopra l’epicentro: esse toccarono il picco nelle ore immediatamente precedenti il ​​terremoto. In altre parole, l’atmosfera si era riscaldata. Queste osservazioni sono coerenti con un’idea definita “meccanismo di accoppiamento litosfera-atmosfera-ionosfera”. L’idea è che nei giorni che precedono un sisma, le forti sollecitazioni di una faglia sul punto di cedere provocano il rilascio di grandi quantità di radon. Questa dichiarazione rende giustizia e memoria eterna al ricercatore aquilano Giampaolo Giuliani, tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso a L’Aquila in Abruzzo, Italia, uno studioso che era molto legato al gas radon e come le sue variazioni in concentrazione erano in grado di poter prevedere i terremoti nel raggio di 120-150 km da dove partono le onde primarie e secondarie dal punto epicentrale, ma soltanto grazie ad una sofisticata strumentazione, i rilevatori gamma, al tempo non in possesso ai tecnici e ricercatori del governativo Istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Giampaolo Giuliani, 11 Maggio 1947 – 26 Febbraio 2022 tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso a L’Aquila divenuto famoso per l’avviso di garanzia che gli venne recapitato ingiustamente dal Governo Berlusconi attraverso la Commissione Grandi Rischi per “procurato allarme”, in merito ad una previsione di terremoto per Sulmona in Abruzzo, Italia ad Aprile 2009 e che lui non ha mai emanato.

La radioattività di questo gas ionizza l’aria su larga scala e ciò provoca una serie di effetti a catena. Poiché le molecole d’acqua, caricate negativamente, sono attratte dagli ioni positivi presenti nell’aria, si innesca un fenomeno di condensazione su larga scala dell’acqua, ma tale processo sprigiona anche energia termica (calore) ed è questo che provoca le emissioni infrarosse. “I nostri primi risultati mostrano che il giorno 8 Marzo del 2011 è stato osservato un picco della radiazione infrarossa rilevata dai satelliti”, affermano Ouzounov e colleghi. Queste emissioni influisconio sulla ionosfera e sul contenuto totale di elettroni. È evidente che la troposfera e la ionosfera sono strattamente collegate, tanto che, quando uno strato è perturbato, le alterazioni si riverberano sulle altre falde atmosferiche, in base al modello fisico atmosferico del Doppio Strato o Dual Layer.

https://www.atmos.albany.edu/facstaff/brose/classes/ATM623_Spring2015/Notes/Lectures/Lecture06%20–%20Elementary%20greenhouse%20models.html

Fonte: Rosario Marcianò, Presidente Comitato Tankerenemy di Sanremo, Liguria Italia

English translate

IT’S OFFICIAL: STRONG EARTHQUAKES ARE CAUSED BY IONOSPHERIC WEAPONS

The US project for artificial climate manipulation HAARP (High Auroral Active Research Program) through the use of electromagnetic waves fired into the ionosphere, the outermost layer of our atmosphere to generate heat, physically raise it by several km and exploit it as a space shield for purposes military, is perfectly capable of creating strong induced earthquakes

A prestigious study, which investigates the origin of certain earthquakes and made public in the now distant month of May 2011 on the Cornell University portal (HERE), has gone completely unnoticed. We can very well understand the reasons, given that researchers attribute the earthquakes to ionospheric heaters. The research, signed by scientists Dimitar Ouzounov, Sergey Pulinets, Alexey Romanov, Alexander Romanov, Konstantin Tsybulya, Dimitri Davidenko, Menas Kafatos, Patrick Taylor, determines, on the basis of granitic evidence, that a good part of the recent earthquakes of high magnitude (above 7 degrees on the Richter scale) is to be ascribed to experiments involving the ionosphere, through the emission of low frequencies. The stations of H.A.A.R.P., in Alaska, and Tromsø, in Norway, come to mind, which are among the best known “ionospheric heaters”, although there are many others (at least twenty), located in various parts of the world (Galles, Pine Gap Australia or Area 52, MUOS a Niscemi in Sicilia, only for mentioning some other).

The study, censored by the official media, is disruptive, as it silences, once and for all, the regime’s deniers who, as a rule, accuse the outliers who accuse governments of causing earthquakes of “conspiracy theory”. Now we have certified proof of this.
Below is the research report which, in PDF format, you can view and download (HERE) from our servers.

The atmosphere over Japan warmed rapidly before the 9.0 Richter earthquake. According to scientists, infrared emissions above the epicenter had increased dramatically in the days preceding the devastating earthquake that struck the Japanese islands.

Geologists have long wondered about reports of strange atmospheric phenomena in the days before the devastating earthquakes, but it has been difficult to obtain good data to support these reports.

In recent years, however, several research groups have set up atmospheric monitoring stations in seismic areas, taking advantage of satellites that send information on the state of the upper atmosphere and ionosphere during a telluric event. In 2010, some data from the DEMETER space probe were examined: they showed a significant increase in ultra-low frequency radio signals, before the 7.0 magnitude earthquake that struck Haiti on January 12, 2010.

Dimitar Ouzounov of NASA’s Goddard Space Flight Center in Maryland and some collaborators analyzed the characteristics of the disastrous Tohoku and Fukushima (Japan) earthquake that occurred on March 11, 2011. Their results, although preliminary, are eye-opening.

It was ascertained that before the magnitude 9.0 earthquake, the total content of electrons present in the ionosphere had increased significantly above the epicenter, reaching its peak three days before the cataclysm. At the same time, satellite observations highlighted a strong increase in infrared emissions above the epicenter: they peaked in the hours immediately preceding the earthquake. In other words, the atmosphere had warmed. These observations are consistent with an idea called the “lithosphere-atmosphere-ionosphere coupling mechanism”. The idea is that in the days before an earthquake, the strong stresses of a fault about to fail cause the release of large quantities of radon. This statement does justice and eternal memory to the L’Aquila researcher Giampaolo Giuliani, technician of the Institute of Physics of Interplanetary Space seconded to the Gran Sasso Nuclear Physics Laboratories in L’Aquila in Abruzzo, Italy, a scholar who was very close to radon gas and how its variations in concentration were able to predict earthquakes within a radius of 120-150 km from where the primary and secondary waves start from the epicentral point, but only thanks to sophisticated instrumentation, gamma detectors, not available at the time possession of the technicians and researchers of the government Institute of Geophysics and Volcanology (INGV).

Giampaolo Giuliani, 11 May 1947 – 26 February 2022 technician of the Institute of Physics of Interplanetary Space seconded to the Gran Sasso National Laboratories in L’Aquila who became famous for the notice of guarantee that was unjustly sent to him by the Berlusconi Government through the Commission Great Risks for “procuring alarm”, regarding an earthquake forecast for Sulmona, Abruzzo Italy in April 2009 which he never issued.

The radioactivity of this gas ionizes the air on a large scale and this causes a series of knock-on effects. Since the negatively charged water molecules are attracted by the positive ions present in the air, a large-scale condensation phenomenon of the water is triggered, but this process also releases thermal energy (heat) and this is what causes the emissions infrared. “Our first results show that a peak in infrared radiation detected by satellites was observed on March 8, 2011,” say Ouzounov and colleagues. These emissions affect the ionosphere and the total electron content. It’s evident that the troposphere and the ionosphere are closely connected, so much so that, when one layer is disturbed, the alterations reverberate on the other atmospheric layers, based on the atmospheric physical model of the Dual Layer.

La radioattività di questo gas ionizza l’aria su larga scala e ciò provoca una serie di effetti a catena. Poiché le molecole d’acqua, caricate negativamente, sono attratte dagli ioni positivi presenti nell’aria, si innesca un fenomeno di condensazione su larga scala dell’acqua, ma tale processo sprigiona anche energia termica (calore) ed è questo che provoca le emissioni infrarosse. “I nostri primi risultati mostrano che il giorno 8 Marzo del 2011 è stato osservato un picco della radiazione infrarossa rilevata dai satelliti”, affermano Ouzounov e colleghi. Queste emissioni influisconio sulla ionosfera e sul contenuto totale di elettroni. È evidente che la troposfera e la ionosfera sono strattamente collegate, tanto che, quando uno strato è perturbato, le alterazioni si riverberano sulle altre falde atmosferiche, in base al modello fisico atmosferico del Doppio Strato o Dual Layer.

https://www.atmos.albany.edu/facstaff/brose/classes/ATM623_Spring2015/Notes/Lectures/Lecture06%20–%20Elementary%20greenhouse%20models.html

Source: Rosario Marcianò, Tankerenemy Committee President in Sanremo, Liguria Italy

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM

ULTIMA GENERAZIONE: “ATTI OSCENI IN PARLAMENTO”

QUALE OSCENITA’?

Ciao Alessio,

E’ arrivata la denuncia: “atti osceni in luogo pubblico”

Non è osceno, invece, che al governo neghino la crisi climatica quando la Sicilia è in stato di “calamità naturale” per la siccità?

E nemmeno il pensare di spendere miliardi per un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto, quando in questa Regione quasi il 50% dell’acqua viene sprecata a causa di perdite nella rete di distribuzione?

Martedì abbiamo voluto testimoniare la nostra rabbia semplicemente entrando nella fontana al molo trapezoidale di Palermo. 
Gesualdo, antropologo e ricercatore universitario, ha dichiarato:“La nostra tenacia è istinto di sopravvivenza. Vogliamo provare e riprovare, finché non riusciremo ad essere realmente ascoltati”E’ stato denunciato per “atti osceni in luogo pubblico”. 

Vogliamo provarci e riprovarci: per questo l’11 Maggio andremo a Roma, da tutta Italia, per avere più voci possibili a chiedere un cambiamento. Abbiamo bisogno anche di te! Vieni a scoprire il nostro piano partecipando alla chiamata zoom: questa domenica 7 Aprile alle 21:00! 
Vogliamo realizzare una protesta pacifica, partecipata e inclusiva.  Alessio, ci sarai anche tu?

Non puoi partecipare all’incontro online? Compila il modulo per aderire a maggio, ti forniremo tutte le informazioni utili.

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione 🧡

English translate

ULTIMA GENERAZIONE: “OBSCENE ACTS IN PARLIAMENT”

WHAT OBSCENITY?

Hello Alessio,

The complaint arrived: “obscene acts in a public place”.

Isn’t it obscene, however, for the government to deny the climate crisis when Sicily is in a state of “natural disaster” due to drought?

And not even the thought of spending billions on an infrastructure like the Strait Bridge, when in this Region almost 50% of water is wasted due to leaks in the distribution network?

On Tuesday we wanted to testify our anger by simply entering the fountain at the trapezoidal pier in Palermo.
Gesualdo, anthropologist and university researcher, said: “Our tenacity is a survival instinct. We want to try and try again until we can really be heard.” He was reported for “obscene acts in a public place”.

We want to try and try again: for this reason on May 11th we will go to Rome, from all over Italy, to have as many voices as possible asking for change. We need you too! Come and discover our plan by joining the zoom call: this Sunday, April 7th at 9pm!
We want to carry out a peaceful, participatory and inclusive protest. Alessio, will you be there too?

Can’t attend the online meeting? Fill out the form to join in May, we will provide you with all the useful information.

With love and determination,

Ultima Generazione 🧡

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

PONTE STRETTO MESSINA, ANGELO BONELLI EUROPA VERDE: “STIAMO PENSANDO AD UN REFERENDUM CONSULTIVO. VOGLIAMO DIFENDERE GLI INTERESSI DEGLI ITALIANI”

Secondo il leader di Europa Verde sarebbe utile cominciare a ragionare sulla possibilità di raccogliere le firme per un referendum per sapere cosa ne pensano gli italiani sul ponte e per abolire quel decreto ai sensi della Costituzione italiana.

10 MARZO 2024

https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/ponte-sullo-stretto/2024/03/10/ponte-stretto-bonelli-di-europa-verde-stiamo-pensando-a-un-referendum-vogliamo-difendere-gli-interessi-degli-italiani-4c63b0be-bd3e-4254-8b18-ce631f7f3d69/

«Questa è una battaglia politica nazionale su cui sarebbe anche utile cominciare a ragionare sulla possibilità di raccogliere le firme per un referendum per sapere cosa ne pensano gli italiani sul ponte e per abolire quel decreto ai sensi della Costituzione italiana». Cosi Angelo Bonelli, leader di Europa Verde a Messina, a Torre Faro, nel corso di un incontro sul ponte.

«Salvini – ha aggiunto Bonelli – la deve smettere di utilizzare le risorse del Paese per promuovere opere che sono dannose con un’operazione di ripristino di una vecchia gara d’appalto, da 3,9 miliardi di euro, passa, secondo il Documento Economia e Finanza (DEF), a 14,6 miliardi di euro. Come ha detto il presidente dell’Anac questo è un grande regalo e francamente, in una situazione di questo tipo ci sentiamo di dover difendere gli interessi degli italiani». «Vediamo che tipo di lavori inizieranno – ha proseguito- e cosa diranno gli organismi giurisdizionali. Salvini sa benissimo che non ci sono le risorse e lo dovrebbe dire anche al suo ministro dell’economia Giorgetti. Non ci sono risorse e le poche che c’erano per fare le opere utili per questo Paese sono state tutte dirottate per il Ponte sullo Stretto e per i prossimi 10 anni non potremo fare investimenti sul trasporto pubblico a causa di queste follie del ministro dei trasporti e delle infrastrutture», ha sostenuto Bonelli.

Fonte: Messina Gazzetta del Sud

English translate

PONTE STRETTO MESSINA, ANGELO BONELLI GREEN EUROPE: “WE ARE THINKING ABOUT A CONSULTATIVE REFERENDUM. WE WANT TO DEFEND THE INTERESTS OF ITALIANS”

According to the leader of Green Europe, it would be useful to start thinking about the possibility of collecting signatures for a referendum to find out what the Italians on the bridge think and to abolish that decree pursuant to the Italian Constitution.

10 MARCH 2024

«This is a national political battle on which it would also be useful to start thinking about the possibility of collecting signatures for a referendum to find out what the Italians on the bridge think and to abolish that decree in accordance with the Italian Constitution». Thus Angelo Bonelli, leader of Green Europe in Messina, at Torre Faro, during a meeting on the bridge.

«Salvini – added Bonelli – must stop using the country’s resources to promote works that are harmful with an operation to restore an old tender, worth 3.9 billion euros, passes, according to the Economic Document and Finance (DEF), at 14.6 billion euros. As the president of Anac said, this is a great gift and frankly, in a situation of this type we feel we have to defend the interests of the Italians.” «Let’s see what type of work will begin – he continued – and what the jurisdictional bodies will say. Salvini knows very well that the resources are not there and he should also tell his economy minister Giorgetti. There are no resources and the few that were there to carry out useful works for this country have all been diverted for the Bridge over the Strait and for the next 10 years we will not be able to make investments in public transport due to these follies of the Minister of Transport and infrastructure”, argued Bonelli.

Source: Messina Gazzetta del Sud

“Nel progetto per il Ponte sullo Stretto non ci sono prove sismiche né quelle del vento”: la denuncia di Bonelli in Aula

di F. Q. | 13 MARZO 2024

Per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina non sarebbero state fatte alcune prove legate alla stabilità sismica né quella per il vento. A denunciarlo è stato il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, durante una replica al Question time alla Camera.

“A pagina 47 della Relazione tecnico-scientifica sul Ponte c’è scritto che il Comitato scientifico chiede di adeguare il progetto perché le prove del vento non sono state fatte. E il Consorzio Eurolink risponde che non sono state fatte per non perdere tempo”, ha detto Bonelli chiedendo al ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, perché metta fretta “per fare un’opera che dovrebbe essere fatta con tutti i criteri”. “E a pagina 14 c’è scritto che manca la zonizzazione microsismica. E si chiede di farla. Voi pensate di realizzare un’infrastruttura di questo tipo nella zona dove è avvenuto il terremoto più importante della storia della Repubblica senza fare la microzonazione sismica? Lei è spregiudicato“.

Salvini ha poi provato a risponde a Bonelli, anche quando, da protocollo, non era il momento giusto per replicare: “Qualcuno lascia presupporre che il governo costruisca un ponte destinato a crollare, è folle”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

English translate

“In the project for the Bridge over the Strait there is no seismic or wind evidence”: Bonelli’s complaint in the Chamber

For the project of the Bridge over the Strait of Messina, no tests related to seismic stability or wind stability would have been carried out. This was reported by Alleanza Verdi e Sinistra MP, Angelo Bonelli, during a reply to Question time in the Chamber.

“On page 47 of the Technical-Scientific Report on the Bridge it is written that the Scientific Committee asks to adapt the project because the wind tests have not been carried out. And the Eurolink Consortium replies that they were not done so as not to waste time”, said Bonelli, asking the Minister of Infrastructure and Transport, Matteo Salvini, to hurry up “to carry out a work that should be done with all the criteria” . “And on page 14 it says that microseismic zoning is missing. And you are asked to do it. Do you think of creating an infrastructure of this type in the area where the most important earthquake in the history of the Republic occurred without carrying out seismic microzonation? You are unscrupulous.”

Salvini then tried to respond to Bonelli, even when, as per protocol, it was not the right time to reply: “Someone suggests that the government is building a bridge destined to collapse, it’s crazy.”

Source: Il Fatto Quotidiano

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/13/nel-progetto-per-il-ponte-sullo-stretto-non-ci-sono-prove-sismiche-ne-quelle-del-vento-la-denuncia-di-bonelli-in-aula/7478389/
https://infosannio.com/2024/04/18/le-carte-per-valutare-il-ponte-sullo-stretto-di-messina-sono-illeggibili/
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/ponte-sullo-stretto-la-rabbia-di-chi-rischia-lesproprio_F312804301032C11

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

MANCA L’ACQUA, LO SPETTRO DELLA SICCITA’ IN ITALIA

di Rudi Bressa 26 Maggio 2022

Febbraio 2022. Il Po in centro a Torino. Dopo un consistente periodo di siccità, il fiume e il suo bacino hanno una portata d’acqua inferiore alla metà del normale (© NurPhoto/Getty Images) 
https://www.lescienze.it/news/2022/05/26/news/siccita_nord_italia_portata_fiumi_po_emergenza_fertilita_terreno_risparmio_acqua-9460533/

I cambiamenti climatici stanno portando a un progressivo impoverimento dei bacini idrici e diseccamento del suolo, specie nel nord del Paese, come dimostrano anche eventi recenti di assenza prolungata di piogge. È dunque necessario pianificare una gestione del rischio, per non lavorare solo in emergenza.

Fonte: Le Scienze

English translate

NO WATER, THE SPECTRUM OF DROUGHT IN ITALY

Climate change is leading to a progressive impoverishment of water basins and drying out of the soil, especially in the north of the country, as demonstrated by recent events of prolonged absence of rain. It is therefore necessary to plan risk management, so as not to work only in emergencies.

Source: Le Scienze

In Sicilia è stato dichiarato lo stato di calamità naturale per la siccità

Le conseguenze di un incendio nella provincia di Palermo nel 2021 (AP Photo/Salvatore Cavalli)
https://www.ilpost.it/2024/02/10/sicilia-stato-calamita-naturale-siccita/

Venerdì il presidente della Sicilia Renato Schifani ha dichiarato lo stato di calamità naturale su tutto il territorio regionale a causa della siccità, accogliendo la richiesta fatta giorni fa dall’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino. La Sicilia è l’unica regione italiana che si trova in una situazione di emergenza per mancanza di risorse idriche, al pari di paesi come il Marocco e l’Algeria, in Africa.

La siccità sta avendo dirette conseguenze sull’agricoltura e sul lavoro degli allevatori: proprio l’allevamento è uno dei settori più colpiti a causa dell’assenza di vegetazione per nutrire gli animali e della mancanza di scorte di fieno, che si devono ai danni provocati dalle anomale precipitazioni della scorsa primavera. La siccità sta avendo conseguenze anche sul settore vitivinicolo, dal momento che la mancanza di piogge sta impedendo di raccogliere acqua per irrigare i terreni. Nei giorni scorsi in alcuni comuni era già stato previsto un razionamento delle risorse idriche.

La dichiarazione dello stato di calamità naturale permette ai territori di fronteggiare le emergenze con mezzi e poteri straordinari in limitati e predefiniti periodi di tempo, e di poter spendere i fondi ricevuti con procedure burocratiche più snelle. La regione ha anche incaricato un’unità di crisi locale di pensare a possibili interventi strutturali.

Fonte: Il Post

English translate

A state of natural disaster has been declared in Sicily due to drought

On Friday, the president of Sicily Renato Schifani declared a state of natural disaster across the entire regional territory due to the drought, accepting the request made days ago by the regional councilor for Agriculture Luca Sammartino. Sicily is the only Italian region that is in an emergency situation due to lack of water resources, like countries such as Morocco and Algeria, in Africa.

The drought is having direct consequences on agriculture and the work of breeders: livestock farming is one of the sectors most affected due to the absence of vegetation to feed the animals and the lack of hay supplies, which are due to the damage caused from the anomalous rainfall last spring. The drought is also having consequences on the wine sector, since the lack of rain is preventing the collection of water to irrigate the land. In recent days, a rationing of water resources had already been envisaged in some municipalities.

The declaration of a state of natural disaster allows territories to deal with emergencies with extraordinary means and powers in limited and predefined periods of time, and to be able to spend the funds received with more streamlined bureaucratic procedures. The region has also appointed a local crisis unit to think about possible structural interventions.

Source: Il Post

La siccità ha già colpito anche a Vasto in Abruzzo, dai dati meteo in possesso di Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila e residente nella città sul Mare Adriatico

La produzione di nubi artificiali alte cirriformi stratificate, note come “velature” dal gergo tecnico usato nelle previsioni del tempo gestite in Italia direttamente dall’Aeronautica Militare italiana prodotte mediante le tecniche di Geoingegneria clandestina che fanno uso di scie chimiche prodotte da sostanze chimiche (bario Ba, ossidi di alluminio AlOx, esafluoruro di zolfo SF6 e torio radioattivo Th, solo per citarne alcune) da anni deliberatamente rilasciate in quota nell’atmosfera da aerei militari (F15 Eagle, F16 Fighting Falcon e gli aerei cisterna, il trimotore KC10 Extender derivato dal civile DC10 ed il quadrimotore KC135 Stratotanker ed aerei civili attuali delle aziende americane McDonnell Douglas DC10, Boeing 727,737,757,767,777,787 e gli aerei Airbus A320, A330, A350 ed A380), nubi artificiali connesse direttamente al progetto HAARP (High Auroral Active Research Program) di modificazione fisica della ionosfera, lo strato più esterno della nostra atmosfera, usata come scudo spaziale per il conseguimento dell’obiettivo militare di difesa dello spazio aereo degli Stati Uniti d’America, nonché al conseguimento degli obiettivi militari di tutti i Paesi appartenenti all’organizzazione delle 30 nazioni occidentali unite nella NATO dal Segretario Generale il sig. Jens Stoltenberg, Paesi tutti appartenenti all’articolo 5 del Patto Atlantico, nota come la “Coalizione del Male” ai Paesi della Lega Araba ed a tutti gli altri Paesi Orientali (Russia, Cina, Iran, Pakistan e Corea del Nord) contrapposti al blocco occidentale, hanno progressivamente portato alla distruzione della copertura nuvolosa naturale, oltre a controllare il clima a distanza, anche per amministrare politicamente e direttamente le nazioni NATO dal 2007, oggetto delle sperimentazioni climatiche attraverso il Trattato di Cooperazione per la Sperimentazione sul Clima, nazioni tra le quali vi è anche l’Italia ed in questo modo si è assunto il totale controllo del loro clima locale, come evidenziato dai miei studi e ricerche che sto continuando a portare avanti autonomamente con grande carisma, coraggio e dignità. Qui nella mia attuale città del Vasto in Abruzzo, sita nella porzione a sud della regione Abruzzo nel Centro Italia ma da ritenersi del Sud Italia per il modo retrogrado vassallico e faudale con cui è amministrata indegnamente e dove sono approdato il 16 Marzo 2021, da tale data ad oggi, dati meteorologici alla mano, mi sono accorto subito che il clima locale sta sempre più desertificando e punta dritto nella direzione della siccità che si riscontra non solo in estate ma anche in inverno, il ciclo idrologico risulta quasi del tutto bloccato nonostante il tasso di evaporazione delle acque oceaniche è aumentato per via dell’aumento della temperatura delle acque dei mari e degli oceani di 2°C, mentre in atmosfera il tasso di umidità relativa è sempre alto (UR dal 60% in su) anche per l’innescamento del fenomeno di ENSO (El Nino Southern Oscillation) che consiste in un progressivo riscaldamento delle acque oceaniche superficiali dell’Oceano Pacifico meridionale e può perdurare tra i 2 ed i 7 anni, ma nonostante il verificarsi di questa condizione, l’umidità contenuta nelle masse nuvolose, i CCN (Cloud Condensation Nuclei o Nuclei di Condensazione) non riesce sempre a raggiungere la pressione di saturazione al 100% che poi consente alla massa nuvolosa di scaricare, far precipitare l’acqua in eccesso a terra e verso i mari e gli oceani attraverso il naturale ciclo idrologico, quello che ad esempio non esiste sul nostro Pianeta gemello Venere e che ha portato la temperatura del suolo a 600°C al punto tale da non poter ospitare la vita così come la conosciamo noi sulla Terra: tradotto in termini semplici e popolari vale a dire che i militari appartenenti al blocco occidentale del Patto Atlantico fanno più o meno piovere dove interessa loro nel Mondo. Pertanto alla luce di tali mie logiche, deduttive considerazioni, ritengo di possedere già adesso in mano sufficienti dati per ritenere con assoluta certezza che l’attuale aumento dell’Effetto Serra è innescato al 60% per via umana ed al 40% dall’attività magnetica solare che raggiungerà il suo apice quest’anno nel 2024 che ha portato alla manifestazione di ENSO come risposta che la Terra dà al Sole ogni volta che il Sole aumenta la sua attività magnetica, secondo la Terza Legge di Newton o Principio di Azione e Reazione che recita: “Ad ogni azione corrisponde sempre una forza uguale e contraria”, tradotta in formula: (F1,2 = -F2,1), una legge applicata ad un contesto macrocosmico molto noto al momento solo a chi ha avuto modo di studiare come me da autodidatta Fisica delle Relazioni Sole-Terra.

Mi sono accorto inoltre che ogni volta vengono prodotte nubi artificiali alte cirriformi stratificate da aerei civili per la sperimentazione di nuove sostanze chimiche utilizzate per ridurre il consumo di carburante nei voli intercontinentali, si tende a creare una differenza di pressione più o meno forte tra la porzione di atmosfera dove essi volano ed il suolo, creando l’intensificazione dei venti zonali che spirano normalmente nei luoghi attraversati da tali aerei, un fenomeno che ho riscontrato da serie osservazioni sperimentali e che devo continuare a studiare.

English translate

The drought has already hit Vasto in Abruzzo too, according to weather data in the possession of Alessio Brancaccio, environmental technician at the University of L’Aquila and resident of the city on the Adriatic Sea

The production of high stratified artificial cirriform clouds, known as “veils” from the technical jargon used in weather forecasts managed in Italy directly by the Italian Air Force produced through clandestine Geoengineering techniques which make use of chemtrails produced by chemical substances (barium Ba, aluminum oxides AlOx, sulfur hexafluoride SF6 and radioactive thorium Th, just to name a few) which have been deliberately released into the atmosphere for years by military aircraft (F15 Eagle, F16 Fighting Falcon and tanker aircraft, the three-engine KC10 Extender derivative from the civilian DC10 and the four-engined KC135 Stratotanker and current civil aircraft of the American companies McDonnell Douglas DC10, Boeing 727,737,757,767,777,787 and the Airbus A320, A330, A350 and A380 aircraft), artificial clouds directly connected to the HAARP (High Auroral Active Research Program) modification project physics of the ionosphere, the outermost layer of our atmosphere, used as a space shield to achieve the military objective of defense of the airspace of the United States of America, as well as to achieve military objectives of all countries belonging to the organization of 30 Western nations united in NATO by Secretary General Mr. Jens Stoltenberg, countries all belonging to article 5 of the Atlantic Pact, known as the “Coalition of Evil” named this from the Arab League Countries and to all the other Eastern countries (Russia, China, Iran, Pakistan and North Korea) opposed to the Western block, have progressively led to the destruction of natural cloud cover, in addition to controlling the climate remotely, also to politically and directly administer the NATO nations since 2007, the subject of climate experiments through the Treaty of Cooperation for Climate Experimentation, nations among the which Italy also has and in this way total control of their local climate has been assumed, as highlighted by my studies and research which I’m continuing to carry out independently with great charisma, courage and dignity. Here in my current city of Vasto in Abruzzo, located in the southern portion of the Abruzzo region in Central Italy but to be considered Southern Italy due to the retrograde vassal and feudal way with which it is unworthily administered and where I landed on 16 March 2021, from this date to date, meteorological data in hand, I immediately realized that the local climate is increasingly desertifying and is heading straight in the direction of drought which is found not only in summer but also in winter, the hydrological cycle is almost completely blocked despite the evaporation rate of ocean waters has increased due to the increase in the temperature of the seas and oceans by 2°C, while in the atmosphere the relative humidity rate is always high (RH from 60% up) also due to the triggering of the ENSO (El Nino Southern Oscillation) phenomenon which consists of a progressive warming of the surface ocean waters of the Southern Pacific Ocean and can last between 2 and 7 years, but despite the occurrence of this condition, the humidity contained in the cloud masses, the CCN (Cloud Condensation Nuclei) is not always able to reach the 100% saturation pressure which then allows the cloud mass to discharge, precipitate the excess water to the ground and towards the seas and oceans through the natural hydrological cycle, the one which for example does not exist on our twin planet Venus and which has brought the soil temperature to 600°C to the point of not being able to host life as we know it on Earth: translated into terms simple and popular, that is to say that the soldiers belonging to the Western bloc of the Atlantic Pact more or less make it rain where they are interested in the World. Therefore, in light of these logical, deductive considerations of mine, I believe I already have sufficient data in my hands to believe with absolute certainty that the current increase in the Greenhouse Effect is triggered 60% by humans and 40% by magnetic activity solar energy which will reach its peak this year in 2024 which led to the manifestation of ENSO as a response that the Earth gives to the Sun every time the Sun increases its magnetic activity, according to Newton’s Third Law or Principle of Action and Reaction which reads: “Every action always corresponds to an equal and opposite force”, translated into formula: (F1,2 = -F2,1), a law applied to a macrocosmic context very well known at the moment only to those who, like me, have had the opportunity to self-taught Physics of Sun-Earth Relations.

I also realized that every time high artificial cirriform clouds stratified by civil aircraft are produced for the testing of new chemical substances used to reduce fuel consumption on intercontinental flights, there tends to be a more or less strong pressure difference between the portion of atmosphere where they fly and the ground, creating the intensification of the zonal winds that normally blow in the places crossed by such aircraft, a phenomenon that I have found from serious experimental observations and which I must continue to study.

AEREI MILITARI

F15 Eagle, jet militare americano prodotto dall’azienda McDonnell Douglas https://www.aereimilitari.org/Aerei/F-15_dati.htm
Un aereo militare F16 Fighting-Falcon prodotto dall’azienda americana General Dynamics https://www.aereimilitari.org/Aerei/F-16.htm
Un KC10 Extender, aereo militare cisterna americano derivato dal civile DC10 che rifornisce in volo un jet supersonico americano, un F35
https://www.af.mil/About-Us/Fact-Sheets/Display/Article/104520/kc-10-extender/
Un aereo militare KC135 Stratotanker, un quadrimotore prodotto dall’azienda americana Boeing https://www.af.mil/About-Us/Fact-Sheets/Display/Article/1529736/kc-135-stratotanker/

AEREI CIVILI

Un DC10 della compagnia aerea Continental prodotto dall’azienda americana McDonnell Douglas https://www.deutsche-privatjet.it/aerei/passeggeri/douglas-dc-10_405.html



Un Boeing 727 della compagnia aerea spagnola Iberia
https://www.aircraft24.it/jet/boeing/727-200-advanced–xi100341.htm
Un Boeing 737 della compagnia aerea canadese Air Transat
https://www.airtransat.com/it-IT/informazioni-di-viaggio/la-nostra-flotta/boeing-737-800
Un Boeing 757 https://www.icelandair.com/it-it/informazioni/la-nostra-flotta/boeing-757-200/
Un aereo Boeing 767 della compagnia cargo Fedex
https://www.condor.com/it/volo-e-servizi/condor-e-partner/la-nostra-flotta/boeing-767-300er.jsp
Un Boeing 777 della compagnia aerea Emirates degli Emirati Arabi Uniti https://www.emirates.com/it/italian/experience/our-fleet/boeing-777/
Un Airbus A320 della compagnia aerea Wizz Air
https://www.airbus.com/en/products-services/commercial-aircraft/passenger-aircraft/a320-family
Un Airbus A330 della compagnia aerea turca Turkish Airlines
https://www.turkishairlines.com/it-it/flights/fly-different/fleet/airbus-a330-300/
Un Airbus A350 della compagnia aerea italiana ITA Airways
https://www.ita-airways.com/it_it/fly-ita/mondo-ita/sustainability/airbus-350-900.html
Un Airbus A380 della compagnia aerea australiana Qantas
https://www.qantas.com/au/en/about-us/our-company/fleet/qantas-a380.html

GULFSTREAM G650 BUSINESS FLIGHT

Un aereo business privato a noleggio Gulfstream G650, prodotto dalla compagnia Gulfstream Aerospace: anche lui è tra i responsabili della creazione delle scie chimiche nella quota in cui vola e del rinforzo dei fattori fisici zonali a terra come la velocità del vento, che tende ad aumentare sempre 5-10 minuti dopo il suo passaggio e permane per 2-3 ore. https://www.gulfstream.com/en/aircraft/gulfstream-g650er/
http://www.tankerenemy.com/2008/04/nuvole-artificiali.html
http://www.tankerenemy.com/2007/09/creazione-di-nubi-artificiali-nel-nord.html
http://www.tankerenemy.com/2013/07/esigenze-militari-e-nuvole-sintetiche.html
http://www.tankerenemy.it/2016/12/formazioni-nuvolose-artificiali.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

“NO PONTE” SULLO STRETTO DI MESSINA: MANIFESTAZIONE NAZIONALE 2 DICEMBRE 2023

https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/2023/12/01/no-ponte-manifestazione-nazionale-2-dicembre-2023/

Il Partito Comunista Italiano, condividendone  i contenuti, parteciperà alla manifestazione nazionale “No Ponte” che si terrà a Messina il prossimo Sabato 2 Dicembre. Come sottolineato nella piattaforma posta alla base della stessa è in gioco il futuro delle due regioni interessate, del Mezzogiorno, più in generale del Paese. Ciò che serve è un’altra idea di sviluppo, ecocompatibile, ecosostenibile, non asservita alla mera logica del profitto, che risponda ai bisogni reali, all’interesse generale e non a quello di parte, dei soliti noti. La scelta del “ponte sullo stretto” è sbagliata e dannosa. Serve voltare pagina, ed il PCI c’è. 

Fonte: Nuovo Partito Comunista Italiano

“Lo Stretto non si tocca”, adesioni da tutta Italia per la grande manifestazione No Ponte

A palazzo Zanca la conferenza stampa di presentazione del Corteo che si terrà il 2 dicembre. Così le ragioni e il percorso

https://www.messinatoday.it/cronaca/corteo-no-ponte-percorsi-adesioni-presentazione-2-dicembre-2023.html

Si è tenuta a Palazzo Zanca la conferenza stampa di presentazione del Corteo No Ponte del 2 dicembre a Messina con partenza da piazza Cairoli alle ore 15.30. Mariella Valbruzzi (comitato No Ponte Capo Peloro) e Laura Giuffrida (Invece del Ponte) hanno illustrato, a nome del “Coordinamento Corteo No Ponte 2 dicembre”, le ragioni della manifestazione e le adesioni ricevute da tutta Italia. “Il corteo del 2 dicembre è nazionale perché la tutela dello stretto di Messina contro la costruzione del ponte è questione nazionale e perché abbiamo coinvolto ed abbiamo ricevuto le adesioni da tutta Italia” ha detto la Valbruzzi che ha ricordato come dal corteo di Torre Faro del 17 giugno scorso si è avviato un  percorso costellato da iniziative, convegni, assemblee, che ha portato un variegato coordinamento di forze associative, partitiche e sindacali all’appuntamento del 2 dicembre.

Laura Giuffrida, nell’evidenziare i temi del corteo riguardanti l’inutilità del ponte, lo spreco di risorse, la devastazione che causerebbe di un patrimonio unico ed identitario come lo Stretto di Messina, ha dato lettura del lungo elenco di oltre 60 sigle locali e nazionali che hanno garantito la loro presenza al corteo, oltre a ricordare le attestazioni di solidarietà ricevute da persone impegnate socialmente e politicamente come Luigi De Magistris, Alex Zanotelli, Salvatore Borsellino, Giovanni Impastato con Casa Memoria, Mario Tozzi, Pino Incudine, Nichi Vendola, Mimmo Lucano.

Sono poi intervenuti Aura Notarianni (WWF), e Guido Signorino (Invece del Ponte) che hanno approfondito alcuni aspetti tecnici riguardanti l’impatto ambientale del ponte su tutte le matrici ambientali e sul territorio, le violazioni di legge del progetto, le analisi costi/benefici che fanno del ponte un’opera anti-economica.

A conclusione è stato reso noto il nuovo percorso del corteo del 2 Dicembre che sarà il seguente: partenza da piazza Cairoli ore 15.30, viale San Martino, via S.Cecilia, via Cesare Battisti, via 1° Settembre, piazza Duomo dove si terranno gli interventi finali.

Fonte: Messina Today

Messina, Ponte sullo Stretto: Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione “No Ponte” del 2 Dicembre

https://www.ilgiornaledipantelleria.it/messina-ponte-sullo-stretto-rifondazione-comunista-sicilia-partecipera-alla-manifestazione-no-ponte-del-2-dicembre/

Granata alla manifestazione contro il Ponte: “Meloni tolga il giocattolo a Salvini prima che il suo sogno diventi incubo”

Il fondatore di Futuro e Libertà tra gli oltre diecimila partecipanti al corteo contro la realizzazione dell’infrastruttura “ciclopica, devastante e destinata a rimanere incompiuta”. Ribadita la necessità di inserire lo Stretto nella lista del patrimonio Unesco.

https://www.messinatoday.it/cronaca/ponte-sullo-stretto-corteo-dicembre-granata-unesco.html

“Alla manifestazione contro il Ponte sullo Stretto di Messina ho ribadito la richiesta di inserimento dello Stretto nella W.H.L. Unesco come Patrimonio ambientale, paesaggistico, geologico e geomorfologico dell’Umanità. La Convenzione Unesco per il Patrimonio Mondiale stabilisce che beni culturali e naturali siti in varie parti del mondo e d’importanza universale debbano essere conservati e preservati quali patrimonio di tutta l’umanità. Lo Stretto deve essere iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale per la sua bellezza e unicità paesaggistica, geologica e geomorfologica”.

Fabio Granata, avvocato tra i fondatori di Futuro e Libertà e attualmente assessore alla Cultura della Città di Siracusa indica la strada maestra contro l’infrastruttura e per uno sviluppo sostenibile dopo la partecipazione ieri alla mega manifestazione che ha visto scendere in piazza migliaia di persone contro “un fantomatico progetto” (nononostante decenni di studi e soldi macinati non c’è un progetto esecutivo, ndr)  che servirebbe “solo a impiegare enormi risorse in chiave propagandistica e clientelare, somme invece indispensabili per affrontare problemi e limiti drammatici che tra la Sicilia e la Calabria restano immutati e irrisolti da sempre”.  

“L’inserimento nella World Heritage List – spiega Granata – costituirà  un riconoscimento straordinario e implicherà un forte impegno e una chiara assunzione di responsabilità in merito alla protezione di questo Luogo dell’Anima e del Mito. Inconcepibile e gravissimo proporre di devastare la magnificenza dello Stretto e il tessuto urbano già compromesso di Sicilia e Calabria con la ricorrente Idea del Ponte, struttura inutile e irrealizzabile, priva di un vero progetto esecutivo. Una proposta arrogante finalizzata solo a tenere in vita e rilanciare un enorme carrozzone clientelare e propagandistico. Abbiamo dimostrato in queste settimane di mobilitazione che la tutela dello Stretto e la promozione di un Modello per la sua Area, supera gli steccati politici e fa incontrare le persone ben al di là delle appartenenze di schieramento, nel nome della ragionevolezza”.

Una mobilitazione che ieri ha visto l’adesione di oltre diecimila persone (duemila alla partenza secondo la Questura) con presenze che sono andate ben oltre le sigle che da sempre mettono in guardia su quello che viene visto solo come un’opera “buffa”, un azzardo sulla pelle dei cittadini, con una montagna di soldi spesi che non sono bastati nemmeno per arrivare ancora alla fine di un progetto che lascia aperti se e ma in maniera più che catastrofica. I milioni spesi fino a oggi  in studi e in progettazione sono serviti solo a spiegarci che molto del lavoro è ancora tutto da fare.

“Il sostegno “ideologico”  al Ponte sembra esser diventata l’unica idea per il sud di chi non ha mai avuto una sola Idea per il sud e per la Sicilia – insiste Granata – Il Ponte peraltro non ha progetto esecutivo e quindi non può avere copertura finanziaria da parte del Governo. La manovra consiste allora nel tentare di impiegare enormi  risorse in chiave propagandistica e clientelare, somme invece indispensabili per affrontare  problemi e limiti  drammatici che tra la Sicilia e la Calabria restano immutati e irrisolti da sempre. Rammendare il territorio e il degrado urbano, agire sul dissesto idrogeologico, contrastare e prevenire gli incendi che distruggono ogni estate enormi quote di biodiversità e paesaggio, collegare con strade e ferrovie degne di questo nome le Città della Calabria e della Sicilia sono la vera priorità invece del Ponte. Non tutti hanno un prezzo e le tante zone grigie di una borghesia amorale attratta solo dalla gestione delle risorse da investire sull’immaginifico progetto del Ponte e dai remuneratissimi incarichi professionali da affidare senza tetto di spesa e controlli sulle modalità di selezione, rappresentano oggi il nemico principale da contrastare”.

Ma sullo sfondo restano anche i profondi dubbi di costituzionalità sull’iter seguito. “Lascia sgomenti la  mancanza di un vero dibattito pubblico che coinvolga la popolazione anche attraverso un Referendum consultivo – conclude Granata –  Riconoscimento Unesco dello Stretto e Referendum Consultivo saranno la nuova frontiera di un impegno per bloccare sul nascere questa follia. Giorgia Meloni ci ascolti e tolga il “giocattolo” dalle mani di Salvini e lo faccia prima che il suo richiamo al sogno diventi l’incubo della ennesima, ciclopica e devastante, incompiuta”.

Fonte: Messina Today

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/ponte-sullo-stretto-la-rabbia-di-chi-rischia-lesproprio_F312804301032C11

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

ASSUNZIONI DECRETO SUD: 2200 POSTI DI LAVORO NEL MEZZOGIORNO

18 Settembre 2023, 10:00

https://www.ticonsiglio.com/assunzioni-decreto-sud-posti-lavoro/

In arrivo migliaia di assunzioni nel Mezzogiorno grazie al Decreto SUD.

Il nuovo provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri introduce nuove misure per favorire la crescita e il consolidamento economico del Meridione d’Italia. Tra queste autorizza la copertura di ben 2.200 posti di lavoro per rafforzare gli enti territoriali e il Dipartimento per le politiche di coesione.

Per reclutare le risorse da assumere saranno banditi nuovi concorsi. Ecco cosa sapere sulle assunzioni al Sud in arrivo e sulle selezioni pubbliche in arrivo, che rientrano tra i prossimi bandi in uscita.

ASSUNZIONI DECRETO SUD

Il c.d. Decreto Sud, ovvero il nuovo Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2023 recante Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, creerà numerosi nuovi posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Il provvedimento autorizza, infatti, il reclutamento di 2.200 risorse presso diversi enti territoriali del Mezzogiorno e presso il Dipartimento per le politiche di coesione.

L’iniziativa intende promuovere il rafforzamento della capacità amministrativa delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, delle province, delle unioni dei comuni e dei comuni, appartenenti alle predette regioni, nonché le funzioni di coordinamento nazionale del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, coinvolte nell’attuazione delle misure previste dal Decreto Sud (qui tutti i dettagli sulle misure previste).

E’ bene specificare che il testo definitivo del Decreto è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dunque, per avere conferma delle disposizioni, occorre attendere la pubblicazione in GU del provvedimento, su cui vi terremo aggiornati.

FIGURE DA ASSUMERE

Nel dettaglio, il Decreto Sud autorizza le predette amministrazioni ad assumere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, personale non dirigenziale, da inquadrare nel livello iniziale dell’area dei funzionari prevista dal CCNL Comparto Funzioni Locali 2019-2021 ovvero della categoria A del Contratto collettivo nazionale di lavoro della Presidenza del Consiglio dei ministri.

I posti di lavoro nelle PA meridionali autorizzati sono 2.200, di cui 71 per il Dipartimento per le politiche di coesione.

DECORRENZA DELLE ASSUNZIONI

Le nuove assunzioni nelle PA del Mezzogiorno e presso il Dipartimento per le politiche di coesione avranno decorrenza dal 1° gennaio 2024.

Fonte: Ti Consiglio

#Assunzioni #DecretoSud: 2200 posti di #lavoro nel #Mezzogiorno a partire dal 1 Gennaio 2024. #TiConsiglio

https://x.com/bralex84/status/1704105190029246837

Ciao @maurizioacerbo, sottopongo alla tua gentile attenzione questo articolo e mi chiedo perché nel #DecretoSud per le assunzioni non è stato inserito anche l’#Abruzzo. Sarebbe il caso di presentare un’interrogazione regionale al Presidente #MarcoMarsilio in tal senso, grazie.

https://x.com/bralex84/status/1704105439871336706

Hi #MaurizioAcerbo, I bring this article to your kind attention and I wonder why #Abruzzo was not also included in the #SouthDecree for job hiring. It would be appropriate to present a regional question to Abruzzo President #MarcoMarsilio in this regard, thank you.

https://x.com/bralex84/status/1704105693077488120

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA URSULA VON DER LEYEN E LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI HANNO PROPOSTO IL BLOCCO NAVALE SUL MAR MEDITERRANEO PER RESPINGERE L’ “IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”

These two ladies #UrsulaVonDerLeyen, President of the #EuropeanUnion and #GiorgiaMeloni, Italian Prime Minister, want to create a naval blockade on the #MediterraneanSea to repel illegal immigrants. This will be an obstacle to the life-saving activities of #NGOs.

https://x.com/bralex84/status/1703418679872848233

#VonderLeyen heads to #Lampedusa as #Italy

battles #migrant surge. #EuropeanCommission chief’s trip comes as italian leader calls for #navalblockade against #migrants crossing the #Mediterranean. “This is the same #MarineLePen and #Salvini conduct!”

Von der Leyen heads to Lampedusa as Italy battles migrant surge

European Commission chief’s trip comes as Italian leader calls for naval blockade against migrants crossing the Mediterranean.

European Commission President Ursula von der Leyen | Kenzo Tribouillard/AFP via Getty Images https://www.politico.eu/article/eu-commission-von-der-leyen-heads-to-lampedusa-amid-migrant-surge-giorgia-meloni-italy/

BY CAMILLE GIJS SEPTEMBER 16, 2023 1:46 PM CET

European Commission President Ursula von der Leyen will travel Sunday to the Italian island of Lampedusa, as the government of Italian Prime Minister Giorgia Meloni struggles with a surge in migrant arrivals.

Eric Mamer, the Commission’s chief spokesperson, said on Saturday that von der Leyen is heading to the island on the invitation of Meloni. The Italian leader on Friday vowed to take “extraordinary measures” to curb the influx of migrants to Italy and called on the EU to help with a naval blockade to stop crossings in the Mediterranean Sea.

In a video posted on social media, Meloni promised to take action following a surge of irregular migrant arrivals this week on the Italian island of Lampedusa.

The far-right leader said she wrote to European Council President Charles Michel asking to address migration during an October EU summit and also invited von der Leyen to see conditions on Lampedusa.

“I intend to reiterate a request for an immediate EU mission to block the departure of migrant boats,” Meloni said.

On Saturday, a newborn baby has been found dead on a boat carrying people to Lampedusa during a rescue operation.

The Italian Red Cross said in a statement there were about 3,800 people on the small island as of Friday, with about 2,500 expected to be transferred elsewhere.

The number of people arriving by boat after crossing the Mediterranean has more than doubled this year, to 106,000 so far in 2023, compared to 53,000 over the same period last year, according to government data

The surge — which comes despite the European Commission’s controversial deal with Tunisia in July to stem migration flows to Europe — puts pressure on Meloni, who arrived in power last year with promises to rein in migration. Meloni joined von der Leyen in Tunis to finalize the pact, exchanging aid funding for stricter efforts to prevent migrants from making the crossing. Since the agreement was signed, however, arrivals have increased by nearly 40 percent.

French President Emmanuel Macron spoke with Meloni on Saturday, Reuters reported, with Macron reiterating France’s support for Italy in facing the surge in migrant arrivals. France’s Interior Minister Gerald Darmanin will visit Italy in the coming days to meet his counterpart, the French presidency said.

“Today is a time first of all for solidarity with Italy and also for mobilization by the European Union to come in support,” French Prime Minister Elisabeth Borne told BFM TV on Saturday.

The French and Italian interior ministers also held a call on Saturday with their German counterpart and EU representatives, Darmanin said in a post on social media. German Interior Minister Nancy Faeser said late Friday that Berlin has decided to keep taking in migrants arriving in Italy, two days after it announced the suspension of an agreement with Rome to receive new arrivals.

Fonte: Politicoeu

https://x.com/bralex84/status/1703419460927779312

Mentre i sovranisti abbaiano all’invasione, la popolazione vera di Lampedusa accoglie i migranti e li sostiene. #Lampedusa

While sovranists bark to the invasion, the true Lampedusian population welcomes migrants and supports them.

https://x.com/Italiantifa/status/1703136744411996378

#Meloni in the various press conferences regarding the “#illegalimmigration” problem, together with the other neo-Nazis #Salvini and #LePen, continues to repeat that the embarkations from where the immigrants depart must be stopped, but this is impossible.

https://x.com/bralex84/status/1703425640895066517

These people are so desperate that they cannot bear more than living in the extreme conditions in which he lives. Blocking #ports or blocking #MediterraneanSea serves to nothing, except to kill all the #migrants at sea, as has already happened.

https://x.com/bralex84/status/1703426531068973267

We need to build a better future in #immigrants countries, improve the stability of their political system for these people at their home if we want to stop this exodus in the #MediterraneanSea.

https://x.com/bralex84/status/1703426841690943695

“Questo #esodo non finirà….” ci disse #RenatoZero nel 2016 riguardo la questione dei #migranti nel #MarMediterraneo con la canzone #Chiedi del suo album #Alt. “This exodus will not finish” said Renato Zero regarding #immigrants question.

https://x.com/bralex84/status/1703430143258083425

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

MASSIMO DELLA NINA: “I BISNONNI DI SENNA ERANO DI PORCARI”

Conclusa la ricerca storica che conferma il dato. Una mozione propone intitolazioni e gemellaggi

di Redazione – 02 Agosto 2023 – 9:49

https://www.luccaindiretta.it/capannori-e-piana/2023/08/02/massimo-della-nina-i-bisnonni-di-senna-erano-di-porcari/362236/

“I bisnonni di Ayrton Senna da Silva erano porcaresi”. Ad affermarlo è il gruppo La Porcari che Vogliamo, per bocca del consigliere Massimo della Nina, che continua: “Circa tre mesi fa sono stato informato da un amico, che l’Enciclopedia online Wikipedia riportava tra le note biografiche del compianto pluricampione del mondo di Formula 1, il fatto che i bisnonni di parte materna, erano di origine porcarese. Un dato molto generico, senza nessun nome o data ma ciò mi ha molto incuriosito e grazie all’aiuto di mio padre, Giampiero Della Nina, apprezzato conoscitore di storia locale, abbiamo iniziato a ricostruire il lato italiano dell’albero genealogico della famiglia Senna. Con l’ aiuto fornitoci da ambienti diplomatici brasiliani e ad informazioni raccolte dalle banche date Genetica e My Heritage, abbiamo proceduto ad incrociare le notizie ottenute con quelle presenti negli archivi parrocchiali del nostro paese, riscontrando la veridicità dei fatti. A tal proposito ci tengo a ringraziare anche il parroco di Porcari Don Americo Marsili, per la gentile collaborazione dimostrata. Dalla ricerca risulta quindi che tale Raffaele Di Santoro, nato a Porcari nel 1862, emigrò in Brasile nel 1892 dove sposò Maria Servilia Di Santoro, anche lei nata a Porcari, nel 1875. Dalla loro unione nacque nel 1909 la signora Marcelina Di Santoro, ossia la nonna materna di Ayrton”

Il consigliere continua: “La ricerca di Giampiero Della Nina, data la necessità di andare a ricercare informazioni perse nel tempo e oltretutto complicata dal fatto di dover intrecciare notizie tra due paesi divisi tra loro da un oceano, è stata molto difficile. Per questo motivo, potete immaginare la nostra soddisfazione, ma anche la grande emozione, quando alla fine tutte le tessere del mosaico si sono incastrate tra di loro. Abbiamo quindi ritenuto giusto procedere ad informare tutto il paese della nostra clamorosa scoperta. Tramite una mozione consiliare, abbiamo chiesto anche l’avvio dell’iter amministrativo di alcune iniziative che, vista la celebrità del personaggio, riteniamo doverose. L’intitolazione di una importante opera pubblica, la concessione della cittadinanza onoraria post mortem, l’avvio delle procedure per il gemellaggio del nostro paese con San Paolo in Brasile dove Ayrton è nato nel 1960 e anche con Siculiana, in provincia di Agrigento, da dove arrivavano l’altra bisnonna italiana”.

Il consigliere Della Nina conclude: “Ayrton Senna Da Silva è stato un grandissimo pilota di Formula 1, divenendo campione del mondo nel 1988, 1990 e 1991. Ma la leggenda di Ayrton trascende i seppur innegabili successi sportivi. Ancora oggi a quasi trent’anni dalla sua prematura scomparsa avvenuta in seguito ad un incidente di corsa a Imola, Ayrton è testimonial di valori che sono molto avvertiti dalla nostra gente. La passione per la vita, l’impegno nella professione e nello sport, la correttezza e la fede ne fanno un esempio anche per le nuove generazioni. Per tutte queste motivazioni, unite al prestigio di aver dato i natali ai bisnonni di un personaggio tanto illustre, auspichiamo che la nostra amministrazione comunale raccolga il nostro invito ad una serie di iniziative che lo ricordino come merita”.

Fonte: Lucca in diretta

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

ROGHI AL SUD: 4 MORTI. PALERMO, LE AUTORITA’: «RESTATE A CASA». IN GARGANO 2.000 EVACUATI

di Lara Sirignano e Redazione Online

Palermo assediata dalle fiamme: tre morti solo nel capoluogo, oltre a un quarto morto nel reggino. Evacuati per alcune ore i pazienti di un padiglione dell’ospedale Cervello e migliaia di turisti in Puglia nel Gargano e nel Salentino. A Siracusa il termometro ha raggiunto 47,5 gradi.

https://www.corriere.it/cronache/23_luglio_25/palermo-fuoco-discarica-rischio-nube-tossica-rimanete-casa-4b30a64c-2a77-11ee-84ae-fdab1efa7b6b.shtml

Bruciano le colline intorno a Palermo. Le fiamme avvolgono Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la frazione balneare di Mondello e la collina di Pizzo Sella. Una anziana di 88 anni è morta nella sua abitazione di San Martino delle Scale, località del palermitano devastata dai roghi, perché i vigili del fuoco, bloccati dalle fiamme, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione e a prestarle soccorso. La donna, da ieri, aveva una forte febbre. In serata sono stati trovati i corpi carbonizzati di altre due persone. Dopo ore di tensione, il rogo sulla collina che sovrasta l’ospedale Cervello di Palermo è stato circoscritto: e i pazienti del padiglione B, evacuati su disposizione del direttore del Trauma Center, sono stati fatti rientrare nei reparti. L’allarme incendi a Palermo, però, non accenna a cessare.

Nuovi roghi sono scoppiati nel quartiere di Santa Maria di Gesù e le fiamme hanno raggiunto il cimitero storico e la chiesa del convento. L’Asp raccomanda ai cittadini di evitare di stare all’aperto se non i casi strettamente necessari. Nelle ultime 24 ore tra Palermo e provincia sono state 1500 le persone sfollate (circa 1.000 persone ad Altofonte e 500 nel capoluogo siciliano) e 20 le abitazioni danneggiate dal fuocol fumo rende l’aria irrespirabile, e tantissimi sono i casi di intossicazione da fumo (nessuno per fortuna ha avuto la necessità di essere trattato in camera iperbarica). Le linee del centralino del 118 intanto sono intasate. Molti cittadini stanno avendo difficoltà nel contattare i soccorsi. Numerosi anche i black out causati dalle alte temperature: alcune famiglie sono senza corrente dal primo pomeriggio di ieri, come nella centrale via Agrigento. L’aeroporto di Palermo è rimasto per alcune ore isolato via terra a causa della contemporanea chiusura degli svincoli dell’autostrada A29 Palermo— Mazara del Vallo, lambita anch’essa dalle fiamme, a Villagrazia di Carini e Cinisi, che collegano l’autostrada all’aeroporto, ed anche dei collegamenti ferroviari con Palermo. Enormi difficoltà per i voli: bloccati quelli in arrivo, autorizzati solo quelli in partenza.

Il violentissimo temporale a Milano di stanotte: «È l’Apocalisse»

Roghi anche a Bellolampo, dove si trova la discarica della città e dove sta bruciando una delle vasche. Il pericolo è che si sprigionino esalazioni venefiche. Le operazioni di spegnimento sono ostacolate dalle temperature che ieri hanno superato i 42 gradi e dal vento da sudovest che ha raggiunto i 25 chilometri orari. Ma le fiamme sono divampate per tutta la notte in tutte le province della Sicilia: a quanto fa sapere la Regione, sono 55 gli incendi ancora in atto. E il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. Vasti incendi stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello. E incendi si sono sviluppati anche a Priolo, nel Siracusano, dove ieri alle 15 è stata registrata la temperatura di 47,6 gradi, e nel Parco minerario di Floristella-Grottacalda, nel comune di Enna, dove la Protezione civile opera insieme a tre squadre giunte dalla Lombardia. Ieri sono stati 107 gli interventi del Corpo forestale effettuati nella regione, con 174 squadre al lavoro e 788 addetti; 35 i velivoli, fra regionali e nazionali, impiegati, spiega il governatore renato Schifani. «La nostra attenzione rimane altissima — aggiunge—- tenuto conto che l’ondata di calore prevista per le prossime ore è massima nelle tre città metropolitane e che il rischio incendi sarà “alto” nelle aree di Palermo, Trapani, Enna, Messina, Catania e Siracusa e “medio” per le province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa».

Molto grave la situazione anche nel trapanese.
 La Prefettura ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi. I carabinieri, i vigili del fuoco e l’Aeronautica sono impegnati a prestare soccorso ai cittadini invitati a lasciare le case. Evacuata la spiaggia di Calampiso, chiusa la A29 per un incendio all’altezza della galleria Segesta. Fiamme anche ad Erice. E a Calatafimi Segesta il sindaco Francesco Gruppuso la scorsa notte ha dato l’allarme ai concittadini invitandoli a lasciare le case, lambite dal fuoco, via social. «Chi ha parenti nelle zone interessate, li chiami al telefono e li svegli per farli andare via — ha scritto —. Con la Protezione Civile siamo in giro in tutte le contrade, non ci sono vigili del fuoco disponibili perché impegnati altrove». Sono numerosi gli incendi anche nelle colline di Messina, diversi i fronti del fuoco ancora aperti sui quali anche questa mattina stanno intervenendo i vigili del fuoco. Fiamme nelle campagne di Tono, in contrada Catanese e nella zona di sotto montagna nel Comune di Villafranca Tirrena. Anche la notte è stata particolarmente difficile con numerose richieste di intervento per incendi che hanno minacciato alcune abitazioni.

I vigili del fuoco sono intervenuti sia nella zona sud, nel villaggio di Mili San Pietro, dove le fiamme hanno devastato le campagne, che nel versante nord a Curcuraci dove è il fuoco è arrivato vicino ad alcune abitazioni. Le fiamme erano partite ieri dalle campagne di Campo Italia e poi, spinte dal vento, si erano propagate nella zona di Pace dove era stato necessario far sgomberare l’Oasi della Madonna del Sorriso, un campo scuola con diversi bambini che sono stati fatti allontanare per precauzione. Le fiamme hanno raggiunto anche la zona di Faro superiore e Curcuraci fino ad arrivare nella zona delle Masse. Nella notte paura anche in provincia, per un incendio che ha interessato le campagne di Furci siculo. Molte ville assediate dalle fiamme anche nella zona di Taormina, dove il sindaco ha disposto l’evacuazione nella contrada Feo Coniglio. Un momento che si sta confermando molto complicato, anche per la mancanza dei Canadair impegnati in altre situazioni di emergenza.

In altre regioni non mancano problemi ed emergenze legate agli incendi. In Puglia, oltre i roghi che hanno fatto evacuare nel Salento la Marina di San Cataldo, una delle marine di Lecce, sarebbero quasi duemila i turisti evacuati da tre strutture di Viestenel Foggiano, in località Baia san Felice. Le fiamme, alimentate dal forte vento, si stanno avvicinando pericolosamente ad alcune strutture ricettive. Sul posto stanno operando diverse squadre dei Vigili del fuoco e volontari della protezione civile. Operazioni rese difficili proprio per il forte vento. Il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti ha disposto l’evacuazione di tre strutture turistiche: Resort Gattarella, Hotel Gargano e Hotel Portonuovo. In azione anche i canadair. «Stiamo invitando i turisti», ha confermato il primo cittadino, «a lasciare le strutture e recarsi in paese. Speriamo che i soccorritori riescano a spegnere le fiamme prima che queste possano danneggiare o distruggere le strutture stesse». Il problema incendi si estende anche al Reggino, dove gli incendi stanno interessando la zona collinare, tra Cardeto, Mosorrofa e Gallina. Morto un anziano di 98 anni, impossibilitato a muoversi, perché raggiunto dalle fiamme nell’abitazione di campagna nella quale viveva. Feriti la figlia e il genero.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

L’ISTAT FOTOGRAFA UN’ITALIA SEMPRE PIU’ VECCHIA ED IMPOVERITA

https://www.lindipendente.online/2023/07/10/listat-fotografa-unitalia-sempre-piu-vecchia-e-impoverita/

L’Italia non è un Paese per giovani e donne, soprattutto se meridionali. Non il titolo di un film ma lo scenario desolante che ha immortalato l’ISTAT nel “Rapporto annuale 2023. La situazione del Paese”. Un Paese che invecchia sempre di più, vede emigrare i propri giovani e non tutela quelli che restano. Quasi la metà dei 18-34enni (10 milioni e 273 mila persone) mostra almeno un “segnale di deprivazione” in uno dei domini chiave del benessere: istruzione e lavoro, coesione sociale, salute, benessere soggettivo e territorio. In Italia 1,7 milioni di giovani non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione: si tratta di circa un under 30 su cinque. In questa triste classifica le ragazze staccano i ragazzi di quasi 3 punti percentuali (20,5% e 17,7%). Anche quando riescono a trovare lavoro, i giovani devono fare i conti con precarietà e stipendi da fame.

Tra il 2004 e il 2022, il tasso di occupazione per i giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni si è ridotto di 8,6 punti percentuali, mentre per i 50-64 enni è aumentato del 19,2%. Il divario occupazionale tra due generazioni agli antipodi, una avviatasi verso la pensione e l’altra agli inizi della carriera lavorativa, è oggi ampissimo. Nel caso degli under 35, il tasso di occupazione si ferma al 43,7%, mentre nella fascia 50-64 anni la percentuale sale al 61,5%. Una differenza del 17,8%, figlia di politiche e di una cultura restie alla valorizzazione dei giovani. Sul coinvolgimento attivo delle nuove generazioni ha più volte scritto lo psicanalista Umberto Galimberti: «Noi i giovani non li usiamo… gli facciamo fare le fotocopie, i lavori a Cococo, i lavori a progetto, i lavori in affitto… ma il massimo della potenza creativa, il momento intuitivo, è in quell’età lì».

Non è un caso che i segnali di deprivazione si manifestino in modo più intenso nella fascia di età 25-34 anni. Un periodo che apre a passaggi impegnativi, come l’ingresso nel mondo del lavoro, l’uscita dalla famiglia e l’inizio di una vita autonoma. Percorsi non sempre possibili a causa della precarietà del mondo del lavoro. Come evidenziato dall’ISTAT, la situazione non è delle migliori nemmeno in caso di occupazione: la retribuzione media annua lorda per dipendente è di quasi 27 mila euro, inferiore del 12% alla media europea. Tuttavia, un giovane guadagna di solito la metà di un collega adulto: come evidenziato da uno studio del Consiglio nazionale dei giovani e di EURES, il 43% degli under 35 percepisce una retribuzione netta mensile inferiore a 1000 euro.

Tra il 2000 e il 2021, tutte le regioni italiane hanno perso posizioni nella classifica europea del PIL pro capite PPA (a parità di potere d’acquisto). Si tratta di un fallimento anomalo delle politiche di coesione messe in campo da Bruxelles. I 21 anni analizzati hanno infatti visto una generale convergenza tra le economie e i tenori di vita dei diversi territori dell’UE. Fanno eccezione la Grecia, il Portogallo, la Spagna e l’Italia, con particolare riguardo per il Mezzogiorno. Alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) sono andati nello scorso bilancio UE (2014-2020) il 69% delle risorse stanziate per le politiche di coesione. Nonostante ciò, le regioni hanno continuato la loro regressione: la Calabria è passata dal 182esimo al 214esimo posto, la Sicilia dal 173esima al 208esimo, la Campania dal 165esimo al 201esimo. Una situazione favorita dalla mancanza di politiche incisive e di una gestione virtuosa da parte dello Stato e degli enti minori italiani.

[di Salvatore Toscano]

Fonte: L’Indipendente Online

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus